Ciao a tutti.
Presento il konvolut, gruppo di documenti, di cui il Soldbuch è il più significativo, dell’ Oberjäger Johann Facher, nato a Raindorf (Germania) il 20.04.1923, un giovane, coraggioso e sfortunato Fallschirmjäger (paracadutista), che combattè in Russia e poi in Italia nella 14. Kompanie (Panzerjäger – cacciatori di carri armati) Fallschirmjäger Regiment 1 (FJR1 - Primo Reggimento Paracadutisti), dipendente dalla 7. Flieger-Division poi rinominata il 01.05.1943 in 1. Fallschirmjäger-Division (1. FJD – Prima Divisione Paracadutisti). La 14. (Pz.Jg.) Kompanie dipese direttamente dal FJR1 e non da uno dei tre battaglioni reggimentali.
Das Fallschirmjäger-Regiment 1 der Luftwaffe
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L’ Oberjäger Johann Facher venne ferito in battaglia nel marzo 1944 a Cassino, e per quei combattimenti venne insignito della EK2. Dalla premessa del libro “CASSINO Fino all’ultimo uomo” di Walter Nardini si legge: “”Per centodiciannove giorni, un gruppo di divisioni tedesche stanche, a corto di viveri e munizioni, senza l’appoggio della aviazione, quasi prive di carri armati, tenne testa, a Cassino, alla più potente macchina bellica che gli anglo-americani avessero riversato fino allora sul continente europeo.””
Venne nuovamente ferito il 20 o 21.06.1944, nei giorni del decisivo attacco alleato alla Albert Line (dal nome del Feldmaresciallo Kesserling) anche detta Trasimene Line, subendo lesioni così gravi che perse la vista e fu decorato con la WVa in oro, ma sopravvisse al conflitto. Fa parte del konvolut un articolo di giornale del dopoguerra sull’ex-soldato e sul suo cane guida.
Il konvolut comprende alcuni urkunde (diplomi di concessione delle onoreficenze e brevetti), le patenti di guida e documenti vari datati dal 1938 al 1981.
001FSJDiv.gif001FSJDiv-a.gif001FSJDiv-b.gif214px-1st_Airborn_Dvision_Logo_1.svg.pngTruppenstandarte_des_III._Bataillons_des_Fallschirm-Jäger-Regimentes_1 (1).png
Una serie di simboli della 1. Fallschirm-Division, l'ultimo è il Truppenstandarte del III. Bataillon FJR1.
La storia del Fallschirmjäger Regiment 1 iniziò il 01.04.1938 con la formazione del I. Bataillon in Stendal da parte dei volontari del IV./Regiment General Göring della Landespolizei Preußens. Il reggimento venne subordinato dal 01.07.1938 alla 7. Flieger-Division. Nella primavera del 1939 vennero costituiti lo Stab (reparto comando) subordinato al I. Bataillon/Fallschirmjäger-Regiment 1, il II. Bataillon col personale del Fallschirm-Infanterie-Bataillon dell’ Heeres ed il III. Bataillon dal Luftlande-Bataillon General Göring. Nel luglio 1939 venne aggiunta la 14. Panzerabwehr-Kompanie (compagnia anticarro, poi Panzerjäger). Il FJR1 partecipò alla campagna polacca del 1939, alla occupazione della Danimarca e Norvegia nel 1940 e subito dopo all’invasione dell’Olanda. Il successivo impiego del FJR1 ebbe luogo il 20.05.1941 con la conquista dell'isola di Creta. Il compito del reggimento era quello di prendere l'aeroporto e la città di Iraklion. A tal fine, il I. Bataillon venne paracadutato a est del campo d'aviazione, il II. Bataillon direttamente presso l'aeroporto e il III. Bataillon a ovest della città. Lo staff del reggimento atterrò a Gournes. A causa della superiorità numerica del nemico e della sua resistenza ostinata, il FJR1 ebbe notevoli difficoltà e solo il 29 maggio riuscì a conquistare la città e l'aeroporto di Iraklion. All'inizio di giugno del 1941, il reggimento fu trasferito in Germania per riposo e rimpiazzi, ma subito la 7. Flieger-Division ricevette l'ordine di trasferirsi al fronte orientale a sostegno dell'esercito. Il 27 settembre, quindi, il FJR1 col I. ed il III. Bataillone fu trasferito al fronte della Neva, dove unità russe per diversi giorni tentarono di attraversare la Neva verso Leningrado. Il I. e III. Bataillon rimpiazzarono, il 29 e il 30 settembre, la 1. Infanterie Division lungo la Neva fino a Vyborgskaya. Durante il mese di dicembre del 1941 il reggimento, che subì pesanti perdite, fu staccato dal fronte e ritornò in Germania per essere riformato ed addestrato. Nell'ottobre del 1942 ritornò sul fronte Russo con la 7. Flieger-Division subordinata al VI. Armeekorps. Nel corso dell'offensiva invernale russa, iniziata a dicembre, la divisione respinse tutti gli attacchi russi a Vitebsk e Smolensk nel gennaio 1943. Il 30.03.1943, il FJR1 venne trasferito dal fronte russo in Normandia (Francia) per essere nuovamente rimpiazzato. Già all'inizio del giugno del 1943, il reggimento fu inviato in Avignone, nel sud della Francia, alle dipendenze della nuova 1. Fallschirm-Division, quale riserva operativa dell'OKW (Oberkommando Wehrmacht) per il fronte meridionale. Dopo lo sbarco degli alleati in Sicilia, il 10.07.1943, il FJR1 fu trasferito in ferrovia agli aeroporti nella zona di Napoli. Tuttavia, a causa della situazione sull'isola, non si ritenne più necessario paracadutarlo in Sicilia. Successivamente, il reggimento venne inviato nell'area di Ginosa - Matera - Mottola - Massafra per difesa da un ipotizzato sbarco alleato nel Golfo di Taranto. Dopo la resa dell'Italia l'8 settembre 1943 e lo sbarco alleato a Salerno, la 1. FJD venne utilizzata in tale località. Altre unità della 1. FJD vennero inviate in Puglia per contrastare gli sbarchi della 1ª Divisione paracadutisti britannica del Golfo di Taranto. I paracadutisti britannici raggiunsero il 10.09.1943 le posizioni difensive del FJR1 nella linea Ginosa - Laterza - Castellaneta - Mottola - Noci. Il FRJ1 schierò solo il I. Bataillon supportato dalla 14. Kompanie FJR4. Il II. Bataillon del FJR1 fu trasferito durante la notte il 09.09.1943 per proteggere la costa adriatica a Barletta e il III. Bataillon FJR1 si trovò ancora in azione a Salerno. Dopo un altro sbarco di unità britanniche il 22.09.1943 a Bari, il FJR1 fu costretto a ripiegare dalle superiori forze nemiche sulla linea di Campobasso - S. Elia - Colletorto - Serracapriola - Torre Fortore. A metà ottobre 1943, il FJR1, con la maggior parte delle truppe della divisione, fu allontanato dal fronte e trasferito alla costruzione della "Linea Gustav" nello spazio Roccaraso - Castel di Sangro. Il reggimento partecipò alla costruzione delle posizioni difensive fino alla fine di dicembre. Il III. Bataillon FJR1 intervenne alla fine di dicembre del 1943 nei combattimenti per la città di Ortona. Il 22.01.1944, le truppe alleate sbarcarono ad Anzio e Nettuno. Immediatamente, un Kampfgruppe (gruppo di battaglia) composto dallo Stab e III. Bataillon FJR1 e il Fallschirm-MG-Bataillon 1 lasciarono le posizioni sulla costa adriatica e andarono a Cisterna contro la testa dello sbarco. Il resto del FJR1 si trasferì alla fine di gennaio 1944 nella zona di Cassino e vi costruì una nuova posizione difensiva, presto raggiunto dallo Stab e dal III. Bataillon del reggimento. Nelle settimane seguenti vi furono cruenti combattimenti attorno alla città di Cassino ed al Monastero di Montecassino. Le tre battaglie di Cassino durarono fino a metà maggio 1943 e causarono pesanti perdite al FJR1, che si difese con onore con tutta la 1. FJD che così venne soprannominata dagli alleati “Diavoli Verdi”. La notte del 18 maggio 1943 ci fu l’offensiva finale alleata a Monte Cassino ed il reggimento combattè disperatamente a nord-ovest. Alla fine di maggio del 1944, il FJR1 passò a Subiaco e poi a Terni. Intorno al 13.06.1944, la 1. Fallschirm-Division venne incaricata di tenere posizione tra la 10. Armee e la 14. Armee da Terni a ovest del fiume Tevere. Il FJR1 si trasferì quindi da Terni a sud-ovest di Perugia. Qui, la 1. FJD riuscì a fermare gli attacchi alleati prima a Chiusi e poi sulla sponda occidentale del lago di Pozzuolo (così nella storia del reggimento, si tratta del lago Trasimeno, Pozzuolo è una frazione del Comune di Castiglione del Lago che vi si affaccia) da metà maggio a fine giugno 1944 in più scontri cruenti (l’ Oberjäger Johann Facher venne gravemente ferito e perse la vista proprio nelle battaglie nei pressi del lago). Nelle sei settimane successive, il FJR1 sulla strada per Firenze, nell’Appennino, si trasferì ulteriormente nella zona a sud di Arezzo. A metà agosto, il reggimento venne trasferito, insieme al resto della 1. FJD, dall'ala destra della 10. Armee fino alla costa, dove le forze britanniche cercarono di entrare nella Pianura Padana. Nella seconda metà di agosto lo sfondamento venne impedito a Pesaro, a Cattolica e a sud di Rimini. Dopo il rafforzamento dell'ala sinistra della 10. Armee, la 1. FJD fu utilizzata, dopo un breve riposo, nella zona a nord di Imola, nella seconda metà di ottobre, nelle posizioni a sud est di Bologna, dove era atteso il fulcro dell'ulteriore offensiva degli alleati. Verso la fine dell'anno 1944 fino alla primavera del 1945, la 1. FJD difese le posizioni ai piedi degli Appennini a sud-ovest di Castel S. Pietro. Le cime dominanti di Monte Grande e Monte Cerere passarono di mano diverse volte nel dicembre 1944 / gennaio 1945. Nel febbraio 1945, la divisione fu subordinata al I. Fallschirm-Korps nel corso della riclassificazione all'interno della 10. Armee, che a metà mese si pose a difesa tra Bologna e la zona nord-orientale di Imola. Sebbene già considerevolmente indebolito dalle precedenti battaglie, nella primavera del 1945 il FJR1 cedette il III. Battaillon per creare la 10. Fallschirm-Division. Il 10/11 aprile 1945, l'offensiva alleata ebbe inizio nell'Italia settentrionale. Verso la metà del mese, i resti della 1. FJD riuscirono a mantenere le loro posizioni, poi dovettero ritirarsi verso Ferrara sul fiume Po. La divisione, non più motorizzata, fu raggiunta dalle forze americane ancor prima di arrivare al Po e andò in prigionia in massa. Alcuni resti della divisione raggiunsero il Fiume Po cercando di sfuggire sulle Dolomiti. Le ultime parti furono catturate il 02.05.1945 in Alto Adige.
L’ Oberjäger Johann Facher partecipò alle suddette vicende belliche dal 21.03.1942, data del trasferimento al 14./Fallschirmjäger Regiment 1, sino a quella del 20 o 21 giugno 1944 in cui fu gravemente ferito e rimase cieco. Dopo un lungo ricovero nei Reserve-Lazarett (Ospedali Militari) in patria, il Facher venne congedato.
A seguire l’esame dettagliato del soldbuch.
Saluti, Giovanni