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Discussione: Bandiera tedesca ww2 HITLERJUGEND

  1. #1
    Utente registrato L'avatar di stavill
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    Bandiera tedesca ww2 HITLERJUGEND

    Salve posto qua questa bella ed enorme ( 4,5 mt X 1,5 mt ca ) bandiera della HJ con expertise , non marcata , entrata da pochissimo nella mia nuova collezione del Reich.
    La bandiera era stata danneggiata molto nella parte centrale in alto , dove il colore è bianco ed è stata restaurata
    prima della fine del 2 periodo bellico con un panno in cotone di colore bianco.
    Mi hanno detto che è un drappo di difficile reperibilità ha la svastica dalle due parti dentro un rombo bianco.
    Ai lati due strisce rosse in perfetto stato.
    Quello che vorrei sapere come al solito è se il restauro evidente penalizza molto il valore storico collezionistico ed economico
    di questo bel cimelio.
    Grazie a tutti in anticipo

    Marco (LECCO)
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  2. #2
    Utente registrato L'avatar di stavill
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    Dimenticavo di chiedere se le bandiere HJ e NSDAP erano marcate o meno ??

  3. #3
    Moderatore L'avatar di maxtsn
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    ed è stata restaurata prima della fine del 2 periodo bellico con un panno in cotone di colore bianco.
    La differenza cromatica mi porta a non crederci molto

    Quello che vorrei sapere come al solito è se il restauro evidente penalizza molto il valore storico collezionistico ed economico di questo bel cimelio.
    In qualsiasi ambito collezionistico i "tacconi" penalizzano. Un oggetto parzialmente danneggiato è più "vero" e vissuto e sicuramente varrà di più

    Max
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    Max

    Frangar non flectar

  4. #4
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    Ciao Max e grazie
    Ho controllato l'expertise che è in inglese quindi con qualche difficolta ho capito che il rattoppo è piu recente

  5. #5
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    Mi hanno detto poi che è una cosa comune per la HJ e l NSDAP non avere le bandiere marcate............

  6. #6
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    dove non sarei mai finito se fosse dipeso solo da me
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    Si tratta della bandiera generica del Corpo [Organisationsflagge] che era fissata per un lato minore ad un pennone orizzontale , ad uno verticale o lasciata pendere da un balcone / da un edificio.
    La Organisationsflagge fu omologata il 7/10/1933 con la misura cm. 145x250 , due fasce rosse larghe 50 cm. e quella bianca mediana larga 45 cm. Successivamente le dimensioni cambiarono secondo l’utilizzo, avendosi bandiere lunghe da 1,5 volta a 3 volte la larghezza. Queste , comunque, le proporzioni standard di una bandiera da appendersi fuori di un edificio o da un’asta orizzontale :
    le fasce rosse e la fascia bianca ciascuna = 1/3 della larghezza (ossia del lato minore) della bandiera)
    ciascun lato del rombo bianco = 7/12 della larghezza (ossia del lato minore) della bandiera)
    distanza tra gli angoli più esterni della svastica = ½ della larghezza (ossia del lato minore) della bandiera)
    larghezza di ciascun braccio della svastica = 1/10 della larghezza (ossia del lato minore) della bandiera) .
    Questa bandiera era prevista per tutte le organizzazioni giovanili, anche quelle femminili.
    Non è comune. Eccezion fatta per quelle conservate nei musei e quelle portate a casa dai soldati alleati come trofei/ souvenir, questa qui sotto (foto archivio USHMM) è la fine che fece buona parte di quei drappi portati “all’ammasso obbligatorio” da maggio del 1945. E farsene trovare una in casa dalle autorità d’occupazione nel dopoguerra esponeva a sanzioni per il mancato conferimento, indagini e/o procedure di denazificazione.
    Bisogna esaminare di persona il tessuto e le cuciture del “bianco” restaurato, ma per quello che si vede dalle foto mi sembra un lavoro recente, comunque direi posteriore al 1945. Però , leggere il testo dell’expertise prima … anche se ha un valore giuridico discutibile, non é un esercizio letterario del venditore.
    La questione del restauro e del valore è una vexata quaestio con due scuole di pensiero principali: c’è chi inorridisce alla sola idea di pulire un cimelio (operazione invero delicata) e ci sono i sostenitori del restauro, a sua volta conservativo o ricostruttivo. Curiosamente nessuno si scandalizza se i Bronzi di Riace sono stati tirati a lucido, tutti hanno plaudito al restauro degli affreschi di Giotto nella Cappella degli Scrovegni e pochi s’indignano per le ricostruzioni in cemento armato del Palazzo di Cnosso a Creta. A mio avviso, la cosa penalizza solo il lato economico perché è più facilmente commerciabile un cimelio integro e/o nelle condizioni originarie. Sta a vedere, poi, la sua reperibilità a prescindere dallo stato di conservazione. Per cose rare e rarissime c’è poco ad fare gli schizzinosi.
    Sembra che le Organisationsflaggen della HJ di per se non fossero marcata, gli anelli/ganci per assicurarla al pennone sì. Teniamo presente che l’RZM (l’ufficio che presiedeva alla produzione, distribuzione e vendita di tutti gli oggetti di vestiario, dell’equipaggiamento e dei simboli del Partito e degli organi politici) entrò a pieno regime nel 1935, quindi è senz’altro possibile trovare cimeli politici sprovvisti del contrassegno RZM, specie se prodotti nei primi due anni di vita del regime.imagesband.jpg

  7. #7
    Utente registrato L'avatar di stavill
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    Grazie Marco per l'accuratissima risposta ed anilisi

    Marco Riva

    (LECCO)

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