Pagina 1 di 4 123 ... UltimaUltima
Risultati da 1 a 10 di 38

Discussione: Paracadutisti :tenuta da lancio

  1. #1
    Utente registrato
    Data Registrazione
    Jan 2019
    Messaggi
    26

    Paracadutisti :tenuta da lancio

    Essendomi imbarcato in una missione ( che ritengo) impossibile e data la mia assoluta ignoranza in materia i miei pochi neuroni sono entrati in conflitto.
    Mi spiego meglio, sto cercando di allestire un parà italiano in tenuta da lancio a cavallo tra gli anni 80 e 90 del secolo scorso. Il mio punto di partenza è una SCBT mod. 75 completa di attributi, anfibi specifici da parà, elmetto 42/60(?), imbragatura paracadute. Nel cercare sul web tutte le informazioni necessarie per acquisire e ricercare il resto del materiale occorrente, mi sono imbattuto in una tenuta da lancio policroma (tipo LIBANO?) coincidente, come epoca temporale, con la dotazione della predetta mod. 75; ora mi chiedo come funzionasse la cosa, si utilizzavano indossandole contemporaneamente entrambe o solo una delle due a scelta ? E dopo, nel caso della prima eventualità, una volta a terra, ci si spogliava?; oppure la tenuta da lancio policroma era specifica per il combattimento mentre la "verdona" era utilizzata per i servizi in caserma?
    Come capirete chiarire la cosa è assolutamente prioritaria, pertanto, per concludere, chiedo ai più esperti di chiarirmi l'arcano e, se sono nella possibilità, di fornirmi tutte le informazioni necessarie possibilmente con foto di quanto occorrente ringraziando tutti anticipatamente.
    Appena mi arriva il manichino provvederò ad allegare le foto del progetto.

  2. #2
    Utente registrato
    Data Registrazione
    Jan 2019
    Messaggi
    26
    Mi sono accorto ora di aver sbagliato la stanza di riferimento, prego cortesemente, scusandomi, a chi ne ha la competenza per farlo a spostarlo nella stanza giusta, data la mia incapacità ad eseguire l'operazione.

  3. #3
    Moderatore L'avatar di maxtsn
    Data Registrazione
    Jan 2011
    Località
    Prov. TO
    Messaggi
    8,263
    Spostato.
    Questo filmato dei primi anni 90 ti può dare qualche spunto.
    https://m.youtube.com/watch?v=Q--Kb-nzXQI
    Max
    VA
    Max

    Frangar non flectar

  4. #4
    Utente registrato L'avatar di stefano c
    Data Registrazione
    Dec 2011
    Messaggi
    879
    non sono esperto ma a detta e vista da amici la policroma detta "libano" era la tenuta da combattimento a tutti gli effetti usata x lanci, servizi fuori caserma come missioni, elezioni, parate, manifestazioni pubbliche

    la "verdona" per i servizi in caserma, attenzione pero' ... veniva modificata la giacca asportando le due tasche inferiori e accorciandola, le tasche asportate venivano fatte applicare alle cosce dei pantaloni, infatti un caro amico cui prestai i miei pantaloni della verdona appena finita la naja me li recapito' poi con le tasche applicate (cosa molto figa che utilizzai poi anche civilmente) peccato non avergli prestato anche la giacca cosi' avrei avuto una vera "verdona" paracadutista.
    in ultimo non saprei se cosa autorizzata dai comandi o iniziativa di reparto o del corpo, dovrei chiedergli se la modifica veniva fatta e autorizzata in sartoria della caserma o a casa dalle mamme

  5. #5
    Utente registrato L'avatar di Diaz
    Data Registrazione
    Dec 2005
    Località
    Lombardia
    Messaggi
    208
    Ciao, ho fatto il parà nel lontano 1983 e confermo la spiegazione postata da stefano c: mimetica da lancio per tutti i servizi armati (sostanzialmente lanci, guardie, pattuglie ed esercitazioni), verdona in caserma.
    Praticamente eravamo l'unica specialità di fanteria ad avere 2 tipi di divise nell'armadietto.
    Va anche detto che le mimetiche da lancio venivano distibuite con il contagocce: quelle che avevamo in dotazione erano così usurate che quando montavamo di guardia in caserma, per non sembrare degli straccioni, ci venivano date momentaneamente delle mimetiche nuove che poi dovevamo restituire al magazzino.
    In quelle occasioni mi accorsi che nel magazzino c'erano centinaia e centinaia di mimetiche da lancio nuove e mi venne in mente la storia dei magazzini pieni di cappotti invernali bruciati per non farli finire in mano ai russi durante la ritirata del dicembre 42.
    Comunque da buon collezionista mi sono ricomprato tutta la dotazione che avevo al tempo ma l'unico capo che non sono ancora riuscito a trovare sono le scarpe al cromo, che venivano utilizzate per i servizi in cucina.
    Anche per le scarpe ci distinguevamo dalla normale fanteria perchè avevamo in dotazione sia gli anfibi che gli stivaletti da lancio (e le scarpe al cromo).

    Questa è la mimetica da lancio:
    para.jpg

    e questa è la verdona: notare il telino dell'elemetto che è mimetico:
    IMG_5709.jpg

  6. #6
    Utente registrato L'avatar di stefano c
    Data Registrazione
    Dec 2011
    Messaggi
    879
    "DIAZ" confermi la variazione alla verdona con asportazione delle tasche basse della giacca e suo accorciamento e applicazione delle tasche alle coscie dei pantaloni?? dalle foto non mi sembra ...forse successivo alla tua data? l'amico ai miei tempi si parla del 1990/91

    nel caso ricordi se la modifica veniva imposta dal reparto e se eseguita in sartoria della caserma o privatamente a casa? grazie

  7. #7
    Utente registrato L'avatar di Diaz
    Data Registrazione
    Dec 2005
    Località
    Lombardia
    Messaggi
    208
    Si confermo.
    Ma vi chiederete come mai nella foto la mia verdona è senza le modifiche.
    I primi 2 mesi da paracadutista li passi alla scuola di paracadutismo di Pisa, dove prendi il brevetto e poi vieni inviato
    al corpo di destinazione.
    Alla scuola vige una disciplina ferrea: per esempio tutte le sere l'appello viene fatto alle 23:00 sull'attenti di fianco alla branda, vetiti di tutto punto.
    Se il caporale caposquadra si accorge di qualche particolare fuori posto, sono problemi seri e ovviamente non sono permesse modifiche alla divisa.
    Si pompa, si pompa e si ripompa per ogni piccola mancanza e ci sono stati casi di intere brande volate giù dalla finestra.

    Si passano questi 2 mesi tra lanci dalla torre, salto del muro, arrampicate sulla corda, palestra etc.etc., molti si ritirano o non ce la fanno e quando finalmente si viene brevettati, ci si sente dei leoni guerrieri e si pensa che il difficile sia passato.

    Niente di più sbagliato: il difficile deve ancora iniziare.
    Quando arrivai al 185° c'erano 400 paracadutisti incazzati che aspettavano le nuove reclute e tutto ricominciò come e peggio di prima.
    ALla disciplina, ancora ferrea, si aggiunse anche un insano grado di nonnismo.
    Quindi per altri 2 mesi sono rimasto allievo anche al reparto e agli allievi non era permesso staccare le tasche dalla giubba ed attaccarle
    ai pantaloni, come tutti facevano, in modo da essere immediatamente identificati.
    Quindi, per essere precisi, si tutti i parà potevano staccare le tasche e attaccarle ai pantaloni, ma solo se superavano il grado di allievi, dopo circa 4 mesi di naja.
    La modifica veniva fatta privatamente ma non era obbligatoria: chi voleva poteva lasciare le tasche sulla giubba.
    Io penso che fosse una modifica che copiava la tuta da lancio, che aveva i tasconi sui pantaloni.
    Per finire la storia delle centinaia di tute da lancio nuove, ovviamente quando cambiò il modello, finirono tutte sul mercato nero e infatti riuscii
    a comprarne una per 50 euro.
    Quindi in definitiva, feci tutta la naja con una tuta da lancio talmente usurata da sembrare un barbone e poi da civile ne ho comprata una perfettamente nuova.....

  8. #8
    Utente registrato L'avatar di stefano c
    Data Registrazione
    Dec 2011
    Messaggi
    879
    racconto molto interessante dal punto di vista storico e uniformologico, e ti ringrazio, un ultimissima domanda se posso: circa l'elmetto che mi dici? erano fregiati alla scuola di pisa? e poi al corpo? hai notato (da aspirante collezionista) se uno su tanti avevano ancora il bordo svasato (scafo bellico ww2) ? come facevate con queste benedette taglie tutte o quasi medio piccole?

    ricordo IO che da fante uno su 100 avevano il soggolo di cuoio

    grazie

  9. #9
    Utente registrato L'avatar di Diaz
    Data Registrazione
    Dec 2005
    Località
    Lombardia
    Messaggi
    208
    Gli elmetti alla smipar (scuola militare di paracadutismo) non erano fregiati ma mi sembra di ricordare che avessero dei numeri sul lato sinistro.
    Gli elmetti al reparto non erano ne fregiati, ne riportavano dei numeri.
    Non conoscevo ancora la differenza tra elmetti bellici ed elmetti post e quindi non ho mai controllato so se c'erano degli scafi bellici (purtroppo).
    Per le taglie, era una vera tortura: anche nella foto che ho postato si vede chiaramente che l'elmetto mi sta per sgusciare fuori dalla testa, ma erano disponibili solo
    quelle taglie e quindi non c'era nulla da fare se non soffrire in silenzio....

    Per quanto riguarda i fregi di questi elmetti post, effettivamente non si capisce niente.
    Nelle foto si vedono elmetti fregiati, elmetti con numeri ed elmetti senza nulla ma non so dire quali fossero effettivamente le disposizioni uniformologiche.
    Io per esempio ho comprato un post fregiato:

    elmetto.JPG

  10. #10
    Utente registrato L'avatar di Diaz
    Data Registrazione
    Dec 2005
    Località
    Lombardia
    Messaggi
    208
    Mi sono ricordato di un particolare tragicomico che ha a che fare con l'uniformologia.
    Alla Smipar, quando ci si brevettava, veniva consegnato ad ogni parà un pacco che conteneva gli stivaletti da lancio, un foulard mimetico, il brevetto di metallo e 2 paia di calzettoni di lana.
    Il pacco se non mi ricordo male veniva pagato con una ritenuta sulla paga, ma il bello era che il brevetto contenuto nel pacco era quello civile, senza la stella a 5 punte che contraddistingue il brevetto militare.
    Si vociferava che un maresciallo avesse sbagliato ad ordinare i brevetti e quindi in magazzino c'erano migliaia di questi brevetti civili che per smaltirli, venivano distribuiti fino ad esaurimento.
    Quindi la prima cosa che tutti facevano era quella di comprare a ns. spese il brevetto militare.
    Se sommiamo questo alla storia delle tute da lancio, il quadro è completo......

Pagina 1 di 4 123 ... UltimaUltima

Tag per questa discussione

Permessi di scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
  • Il codice BB è Attivato
  • Le faccine sono Attivato
  • Il codice [IMG] è Attivato
  • Il codice [VIDEO] è Disattivato
  • Il codice HTML è Disattivato