Ciao a tutti.

La triste storia del Feldwebel Otto-Hermann Thiede, nato il 01.05.1921, e dei suoi tre giovani compagni di volo, emerge dall’esame del suo Wehrpass, che ho acquisito insieme ad alcune fotografie.

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Otto Thiede

Otto Thiede, dopo la scuola di volo, servì come Flugzeugführer (comandante pilota) nel I. Gruppe, Kampfgeschwader 1 “Hindenburg” dal 22.05 al 27.07.1943, con sede a Grottaglie e poi, dal 04.06.1943 ad Airasca (TO).
Il Kampfgeschwader 1 (KG1) fu una unità di bombardieri medi. KG1 venne costituito nel 1939 quando la Luftwaffe si riorganizzò e si espanse per soddisfare le richieste di riarmo. Nel dicembre del 1939 aveva tre Gruppen attivi. Nell'agosto 1940 fu aggiunto il quarto gruppo. KG 1 utilizzò all’inizio il bombardiere medio Heinkel He 111, successivamente il bimotore Junkers Ju 88 ed infine il bombardiere pesante Heinkel He 177.

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I primi due simboli sono del KG.1, i successivi di alcuni Staffel ad esso dipendenti

Lo Junkers Ju 88 fu un bombardiere multiruolo bimotore ad ala bassa prodotto dall'azienda tedesca Junkers GmbH dalla metà degli anni trenta. In seguito, anche con le successive versioni, lo Ju 88 si dimostrò aereo adattabile, bombardiere medio, ricognitore, caccia notturno, aerosilurante, con prestazioni tra i 460 e i 620 km/h.

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Junkers Ju 88

KG1 servì nell'Invasione della Polonia con operazioni di ricognizione. Nel maggio e giugno 1940 combatté nella battaglia del Belgio e in quella della Francia. Nel luglio 1940, la forza prese parte ai bombardamenti contro la Gran Bretagna. Nel giugno 1941 sostenne l'operazione Barbarossa, l'invasione dell'Unione Sovietica. Alcune unità KG1 rimasero sul fronte orientale per la durata del conflitto. Anche KG1 prestò servizio nella campagna italiana da marzo al novembre 1943. Il KG 1 fu trasferito con urgenza a Piacenza nel giugno del 1943 dopo che la campagna nordafricana si concluse con la sconfitta delle forze dell'Asse. Da qui I./KG1 venne inviata a Viterbo il 10 luglio.

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L'invasione alleata della Sicilia (operazione Husky) fornì al gruppo dei bombardieri l'immediato compito di distruggere le forze alleate che navigavano nel Mediterraneo ed attaccando i porti in Algeria e Tunisia. KG1 si spostò più a sud verso Foggia il 26 luglio, ma la manutenzione fu scarsa: solo cinque dei 18 Ju 88 erano operativi entro il 20 agosto 1943. I./KG1 effettuò operazioni di bombardamento su Siracusa (17, 22 luglio 1943), porto di Augusta (21 luglio), Malta (22 Luglio), Gela (27 luglio), Palermo (4 agosto) e Siracusa il 10 agosto, con alcune perdite di personale e velivoli che degradarono la capacità operativa del reparto. L'invasione alleata dell'Italia ebbe luogo il 3 settembre e I./KG 1 registrò la sua ultima sortita al largo di Napoli l'8 settembre. KG1 effettuò anche operazioni di guerra antisommergibile e scorta aerea di convogli. Il 9 settembre 1943 KG1 consegnò i suoi aerei a KG54 e KG76. Il personale operò temporaneamente come forza di occupazione ad Airasca, vicino a Torino, ed il 4 novembre 1943 partì per Burg per la conversione al He 177. Tutti i KG1 Gruppen cessarono di esistere nel settembre 1944 e furono fusi con altre unità della Luftwaffe prima della capitolazione tedesca nel maggio 1945.

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Armelband KG.1

Dopo lo sbarco alleato in Sicilia il 09.07.1943 Thiede, col suo equipaggio ed il bombardiere Ju 88 A-4 con l'identificazione Werk Nr.1114, marche V4+MH, vennero inviati da Airasca a Viterbo e poi alla base di Foggia-Morin, col compito di volare nell’area di Gela, nella costa meridionale della Sicilia, per interrompere le linee di comunicazione marittime statunitensi.

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Otto Thiede ed il suo equipaggio effettuarono 9 missioni di combattimento sulle coste siciliane. Nell’ultima missione, la notte tra il 26 ed il 27 luglio 1943, il bimotore Ju 88, inviato da Foggia sulla costa meridionale siciliana, alla Baia di Gela, scomparve senza fare più rientro alla base, senza effettuare comunicazioni radio (salvo una chiamata alla base di Napoli) e senza che ne sia stata più trovata traccia. Probabilmente finì in mare.
Nell’occorso furono considerati persi:
-il comandante pilota Flugzeugführer, Feldwebel Otto Thiede, nato ad Usedem il 01.05.1921;
-il navigatore Beobachter, Offizier Wenzel Rohm, nato il 28.01.1920;
-il radiofonista Bordfunker, Obergefreiten Herbert Schaaf, nato a Solingen il 21.01.1923;
-il mitragliere Bordschützen, Offizier Adalbert Wiesel, nato in Austria il 20.07.1921.

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Dalle mie ricerche sul web risultano almeno tre siti che trattano di Otto Thiede e della tragica scomparsa sua e dei compagni di volo:
27.07.1943 1./KG1 Junkers Ju 88A-4 Wnr.1114 Fw. Thiede Location: Gela Bay, Sicily, Italy.
https://www.webarchive.org.uk/wayback/archive/20120521000847/http://www.aircrewremembrancesociety.com/luft1943/2/thiedeotto.html
Ju88 V4-MH

Nella prima pagina web viene riportato, in lingua inglese, il testo della lettera che Otto Thiede inviò ai suoi genitori dal Sestrieres (cittadina turistica di montagna in Provincia di Torino) il 25 luglio 1943, due giorni prima dell’ultimo volo. Questo è il testo in italiano (col traduttore automatico):
“”Sestrières, 25 luglio 1943
Miei cari genitori!
Sono successe molte cose dal mio ultimo messaggio per voi. Abbiamo vissuto un bel po’ e siamo sopravvissuti a molte situazioni, che non potevamo davvero prevedere. Inizierò il mio rapporto con quello che è successo ieri. Dopo 8 missioni, siamo stati inviati in uno dei resort più lussuosi italiani per recuperare. È bello qui, siamo estremamente felici di poter vivere ore così meravigliose. Posso prometterti che ne avevamo bisogno anche noi.
Puoi solo immaginare dove siamo stati schierati e dove finiremo. Le questioni sono estremamente turbolente e difficili. Inoltre, abbiamo lavorato di notte. Apprezzerai la nostra situazione quando ti dirò pieno di orgoglio e gioia che mi è stato assegnato l'EK II il 22 luglio. La gioia assoluta prevale sui successi conquistati duramente e sulla forza che abbiamo al momento giusto per affrontare le situazioni più difficili. La battaglia contro la resistenza sta davvero crescendo. L'attenzione, l'abilità, il buon senso e molta Divina Provvidenza ci porteranno freschi e forti anche attraverso tutti gli eventi futuri.
Segnalare i dettagli di determinati eventi è ovviamente vietato, ma forse il mio congedo per le vacanze arriverà prima di quanto pensassimo. Il drenaggio della nostra forza fisica è estremamente elevato. Principalmente perché qui non siamo in combattimenti singoli aperti come nelle vecchie campagne, ma piuttosto il nostro nemico deve essere combattuto maliziosamente e abilmente. Ma abbastanza di quello.
Nelle vicinanze di Torino ho incontrato il proprietario di un castello e la sua famiglia. Lui, sua moglie e il loro figlio mi stanno bombardando di lettere. Ed è esattamente come hanno promesso: sostituire i miei genitori il più possibile. Le persone si toccano. (A proposito, la donna ha scritto ieri che ora stanno davvero pregando per me.) La maggior parte delle foto che ti allego sono state scattate al Castello P. Un bel piccolo souvenir!
Cara mamma, spero che la tua salute continui a migliorare. Guarisci presto! Altrimenti cosa faranno le galline e i conigli? Miei cari genitori, vi mando sinceri saluti e voi, caro papà, state in forma e in salute. E scrivete presto !!
Il vostro Otto
Per favore, salutate Rehni! .......””.

Commovente la lettera di questo giovane pilota ai genitori, e il rapporto di amicizia instaurato con la famiglia italiana in essa citata. Nel gruppo di documenti vi sono alcune foto scattate nel “Castello P.” sito nelle vicinanze di Torino, e tramite esse mi è stato possibile individuare la località e l’immobile, ma ne parlerò in seguito.

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Ju 88

Nell’ultimo dei tre siti web si evidenziano gli sforzi degli amici e parenti dei giovani aviatori scomparsi, finalizzati a reperire notizie sulla loro tragica fine. Almeno due volte, nel 2012 e nel 2013, le ricerche sono state estese di persona alla zona di Gela, alla Sicilia ed al Sud Italia, ma senza alcun esito noto almeno sino ad oggi.
Proseguirò con l’esame dettagliato del wehrpass.

Saluti, Giovanni