Ciao a tutti.
Con molto tempo ora a disposizione, come per molti altri in questi giorni difficili, vorrei presentare, e studiare assieme a voi, il Wehrpass ed il gruppo di documenti relativi al Kampfbeobachter (osservatore/navigatore di combattimento), l’ Unteroffizier Ernst Schönfeld, che servì a bordo dei bombardieri multiruolo Junkers Ju 88 del Kampfgeschwader 54 “Totenkopf” e poi del Kampfgeschwader 66, operando in Italia meridionale ed insulare (Napoli, Roma e La Maddalena), su Londra ed altre città inglesi, nella Battaglia delle Ardenne e, a fine guerra, bombardando i ponti sul Fiume Oder.
Raro, dettagliato ed interessante è il Leistungsbuch (libro di volo) dell’ Unteroffizier Schönfeld, documento che esamineremo successivamente.
Ma prima vorrei spendere alcune righe per spiegare le ragioni che mi ha portato ad acquisire la documentazione in esame.
Schonfeld Ernst - Luftwaffenkampfbeobachterschein 73-43 interoR2.jpgSchonfeld Ernst - Ausweis nr 26R.jpgSchonfeld Ernst - Ausweis nr 26 retroR2.jpg
Ho letto di recente un approfondito studio: “Bombardare l’Italia. Le strategie alleate e le vittime civili.” Pubblicato dalla Società Editrice “Il Mulino” a firma di Marco Gioannini. In esso si afferma che le vittime italiane dei soli bombardamenti, nei cinque anni di guerra 1940 – 1945, sulla base dei dati ISTAT ammontarono a 64.354 persone, in gran parte civili (Istat, Morti e dispersi per cause belliche 1939-1945, Roma, 1957). Una rilevante parte di queste azioni di bombardamento, per l’intendimento dei governi alleati ed in particolare di quello inglese, furono condotte non soltanto sugli obiettivi militari od industriali in Italia, ma anche e soprattutto per colpire la popolazione civile.
Mi chiedo come mai, a fronte di un numero così rilevante di morti civili, e non solo per “effetti collaterali”, a distanza di tanto tempo non se ne parli ancora a dovere?
Dopo lo sbarco alleato in Sicilia del luglio 1943, e l’armistizio dell’ 08 settembre 1943, la Luftwaffe effettuò operazioni di bombardamento nel Sud Italia, anche se di entità limitata rispetto a quelle alleate sul Centro e Nord Italia, per la scarsità di mezzi, di scorta e copertura aerea. Sulle operazioni tedesche ho trovato scarse informazioni dalle mie ricerche sul web, ma la documentazione acquisita potrà evidenziare quali furono gli obiettivi dei bombardamenti tedeschi.
Schonfeld Ernst - foto 3R.jpg
Schönfeld, che mi sembra il secondo da sinistra, col suo equipaggio ai piedi del bombardiere Junkers Ju 88.
Tra l’altro il 02 dicembre 1943, una flotta di numerosi bombardieri della Luftwaffe (appartenenti ai Kampfgeschwaders 30, 54 e 76, ma a cui non prese parte il nostro Unteroffizier) attaccò il porto di Bari ove si trovarono ormeggiate una trentina di navi militari alleate. Una di esse, la John Harvey, battente bandiera statunitense, con nella stiva un carico di proiettili armati col gas iprite. Colpita, la nave esplose. Il bombardamento causò 1.000 vittime circa tra civili e militari, per quanto ho letto, uccise dalle bombe sganciate dai tedeschi ma anche dall'iprite sprigionata dalla nave, nonchè un grave inquinamento ambientale. Il computo esatto delle vittime, però, non risulta essere stato mai fatto, e la presenza dell’iprite venne tenuta segreta dagli alleati per alcuni decenni. Al tempo neppure i tedeschi se ne resero conto, altrimenti avrebbero sfruttato la notizia per la loro propaganda.
A seguire alcuni accenni alla storia dei KG.54 e KG.66 e l’esame del Wehrpass.
Saluti, Giovanni