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Discussione: Foto di Gebirgsjäger in Lapponia ed Italia, con esito inaspettato.

  1. #21
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    Citazione Originariamente Scritto da MarcoPennisi Visualizza Messaggio
    "N"esima foto (darci un numero, no?) del post di gicoalova del 30-03-20 ore 19:09 ove un gruppetto esibisce un non meglio identificato diploma. Sembra essere un documento "goliardico" con un gioco di parole tra Oberammergauer (gli abitante di Oberammergau) e Oberammergauner (i farabutti di Oberammer). Presumibilmente i militari fotografati con il diploma provenivano tutti dalla stessa località.
    Grazie per il chiarimento (sono le foto 44 e 45, la numerazione della foto si può leggere andandoci sopra col cursore). Mi farebbe molto piacere sapere cosa ne pensa della ricerca nel suo insieme, anche sotto il profilo uniformologico.

  2. #22
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    Grazie a te per l’informazione tecnica, tuttavia non visualizzo alcun numero andando sopra l’immagine con il cursore .. sarà che sono diversamente digitale. Poco male, ci capiamo ugualmente.
    Non posso che pensar bene della tua ricerca, con una punta di sana invidia per un documento che ci riporta ad un reparto particolare di un'unità già particolare di suo. Mi permetto di integrare (anche duplicando) con le note che seguono.
    Atteso che di ufficiali della Luftwaffe con il cognome Benesch ce ne furono cinque, quelli che c’interessano sono:
    Fritz Benesch, nato l’1/6/1898, assegnato alla div. Brandenburgo, dall’1/10/1943 con il grado di Maggiore con incarichi speciali (ma non si sa se presso lo Heer o ancora presso la Luftwaffe)
    Gustav Benesch, nato il 24/11/1896, Maggiore di Complemento dal 28/11/1939, trasferito al Servizio Informazioni del Dipartimento Operativo (l’Alto Comando dell’Arma Aerea) del Ministero dell’Aeronautica, quindi in servizio ai comandi del controspionaggio di Saliburgo (tra il 1940 ed il 1941) e di Zagabria (maggio del 1942). Promosso Tenente Colonnello lì1/6/1942 e Colonnello 6/5/1945.
    Per inciso, nella pur quasi completa lista dei decorati con la Croce di Germania 1941 stilata da K.Patzwall e V.Scherzer, curiosamente non figura alcun Benesch.
    Ipotizzo che il Benesch fotografato sia o Gustav, prima dell’1/6/1942, o (più probabilmente) Fritz, prima dell’1/10/1943.
    Di prassi, tutti i reggimenti Gebirgsjäger avevano una 14^ compagnia. In quelli a struttura quaternaria, la 14^ compagnia era un reparto del 4° battaglione; in quelli a struttura ternaria, la 14^ compagnia era uno dei reparti reggimentali di supporto cioè ( secondo i casi ) artiglieria , controcarro, mortai o trasporti.
    Nella div. Brandenburg zbV 800 (da aprile 1943 a settembre 1944) la 14^ compagnia era un reparto del 3° battaglione del 4° reggimento comandato prima dal sottotenente Hettinger, poi dal capitano Benesch. Derivò dalla Compagnia Leggera del Lehr Regiment Brandenburg zbV 800 , ribattezzata 15^ compagnia leggera a gennaio 1942 e comandata, anch’essa, dal sottotenente Hettinger. A luglio del 1943 fu ridonenominata 16^ compagnia leggera.
    Non è facile spiegare la presenza dell’emblema Edelweiss per un reparto che non apparteneva formalmente alle truppe da montagna. Nelle foto dell’album l’insegna si spiega verosimilmente come distintivo di affiliazione all’armata di Lapponia (poi 20^ Armata da Montagna) del gen. Dietl cui la 15^ compagnia leggera del rgt. Brandenburg fu assegnata nel gennaio 1942 come unità di riserva generale . Nel settentrione della Finlandia questa compagnia “Brandenburg”, che annoverava tra le sue file numerosi Tirolesi e Bavaresi già pratici con le discipline alpine, perfezionò le tecniche di combattimenti in ambiente artico e svolse impegnative operazioni di successo sino a dicembre 1942 quando fu richiamata in Austria.

  3. #23
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    Grazie per la dettagliata spiegazione Marco Pennisi, come sempre molto puntuale ed interessante.
    Mi ha entusiasmato questa ricerca perchè, partendo da un album fotografico acquistato per un colpo di fortuna ed a prima vista non eccezionale, ho avuto la possibilità di acquisire tante informazioni e di fare alcuni riscontri.
    Ora vorrei capirne di più sulla presenza e sulle attività dei Brandenburger in Italia, che mi appare abbastanza poco chiara, ma magari sono stato io a fare confusione.
    Riguardo al Major Benesch, mi resta da trovare qualche altra notizia sulla sua attività con i Brandenburger in Jugoslavia negli ultimi anni del conflitto. In questo link viene indicato come Ernst ed anche Fritz Benesch:
    https://forum.axishistory.com/viewto...p?f=5&t=195180

  4. #24
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    [QUOTE=gicoalova;558185]Grazie per la dettagliata spiegazione Marco Pennisi, come sempre molto puntuale ed interessante.
    <>
    Ora vorrei capirne di più sulla presenza e sulle attività dei Brandenburger in Italia, che mi appare abbastanza poco chiara
    <>

    Ne convengo. Non perché tu abbia fatto confusione, ma perché o la fanno i libri o la documentazione coeva non é sempre comprensibile (se non si conoscono tutti i passaggi e le trasformazioni delle singole unità) e la dispersione dei reparti "Brandenburg" nei diversi teatri di guerra non aiuta . Purtroppo la presenza di reparti "Brandenburg" in Italia s'intreccia con la ristrutturazione della grande unità e s'incrocia con la creazione degli Streifkorps, autentiche unità specialii, a fianco dei reparti più convenzionali (i reggimenti) con riassegnazione, trasferimento e/o scioglimento dei reparti più piccoli. Sull'argomento potrai leggere qualcosa nel libro che hai citato. Nel 2° volume dell'opera di F.Kurowski c'é , fra l'altro, un capitoletto dedicato ai Brandenburghesi in Italia ed un ordine di battaglia in cui é citata anche una compagnia italiana "M" al comando del capitano Zardo. Da quel che ho letto (molto velocemente) la 16^ compagnia (ex 15^) capitanta da Hettinger si trovava in Sardegna già prima dell'Armistizio ...

  5. #25
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    Ciao a tutti.

    Franz Kurowski (1923 – 2011) è stato uno scrittore tedesco di narrativa e saggistica specializzato in argomenti della Seconda Guerra Mondiale, che anche combattè nella Wehrmacht.
    Ha scritto almeno due saggi sui Brandenburger, per cui intervistò i reduci;
    -“The Brandenburger Commandos: Germany's Elite Warrior Spies in World War II” del 1997, pubblicato in lingua inglese ed anche tradotto in italiano col titolo “Il Commando di Hitler. Missione globale per la Divisione Bradenburgo”;
    -“Deutsche Kommandotrupps 1939 -1945: 'Brandenburger' und Abwehr im weltweiten Einsatz” in due volumi rispettivamente del 2001 e 2003 ed in lingua tedesca, che non mi risulta siano stati tradotti in altre lingue.
    Per ora mi sono procurato ed ho letto il saggio pubblicato in italiano, con particolare attenzione alle notizie sui soggetti raffigurati nel mio album fotografico, sull’operazione dei Brandenburger contro la ferrovia per Murmansk e sulla presenza dei predetti in Italia.
    Ne è risultato quanto segue:
    -alla pag. 63 si precisa che una delle sedi dei Brandenburger venne costituita alla fine del 1939 nello Wienerwald (la Selva Viennese in Austria dove si trova Baden bei Wien) e dove ebbero sede le unità destinate alle missioni in Europa Orientale e soprattutto Sud-Orientale (pag. 78 ). Dove, a Baden, negli inverni e successive primavere 1942/43 e 1943/44 ebbero temporanea sede i Brandenburger di cui al fotoalbum. A Baden bei Wien ebbe sede il II. Bataillon/Regiment-Brandenburg (pag. 91) che, nel novembre 1940, venne trasferito a Ploesti in Romania (pag. 91 ). A Baden bei Wien rimasero alcune compagnie e vi venne sollecitata la costituzione delle 14. e 17. Kompanien (pag. 99); alle pagg. 112 e 113 si ribadisce la sede di Baden bei Wien del II. Bataillon;
    -alla pag.84, dove si tratta della preparazione, nell’estate 1940, dell’ Operazione Felix, che fu il nome in codice di un'azione militare tedesca volta alla presa di Gibilterra, mai attuata, viene citato il Leutnant Hettinger quale comandante del Plotone Incursori della 5. Kompanie, appartenente all’unità con nome di copertura del Bau-Lehr-Regiment z.b.V. 800 "Brandenburg" (800° Battaglione Addestramento Costruzioni per compiti speciali) che con le voci Bau e Lehr: costruzioni e addestramento, ovviamente nulla centrava;
    -nella pagg. 101 e 102 si riferisce che nel corso della campagna nei Balcani nell’aprile 1941, il Kampfgruppe Hettinger fu trasportato a Jesenice per esplorare il tunnel ferroviario delle Caravanche (in tedesco Karawankentunnel; in sloveno Predor Karavanke) che con una lunghezza di 7.976 metri è il quarto tunnel ferroviario più lungo in Austria e il più lungo dell’attuale Slovenia, col compito di disattivare le cariche di demolizione e tenere la posizione. Ma si scoprì che l’imbocco sul lato jugoslavo era già stato fatto crollare e l’unità tornò indietro;
    -poco prima dell’apertura del fronte orientale il 22.06.1941, il Regiment-Brandenburg dispose, quale unità reggimentale (cioè non dipendente dai suoi tre Battaglioni) anche della 15. Kompanie (leggera), in riorganizzazione quale “Kompanie Finlandia” (pag. 113);
    -la missione speciale dei Brandenburger contro la Ferrovia Murmansk - Leningrado viene riferita alle pag.129 e 130 ed in modo molto sommario. Si assume che in un campo base nella foresta vicino a Rovianiemi vennero addestrati elementi dei Brandenburger per il sabotaggio della linea ferroviaria, che venne scelta la 15. Kompanie, che l’operazione venne effettuata da forze tedesche e finlandesi travestite da sovietici nell’aprile 1942, che vennero attaccate e distrutte alcune infrastrutture nemiche per la strada ma poi essi furono respinti ed inseguiti da forze sovietiche;
    -nelle pagine dalla 137 alla 140 comprese si riferisce in un modo un poco più approfondito dell’operazione della Kompanie Trommsdorf, dal nome del suo comandante, il Leutnant Trommsdorf. Si trattò di una “mezza compagnia” di circa 90 elementi scelti tra guastatori, cinofili, sciatori che furono addestrati presso il Centro di Zossen, e che comprese anche due squadre radio. La Kompanie Trommsdorf prese parte alla “Operazione Lutto” (dal nome di un piccolo fiume a Sud-Ovest di Murmansk) il 06.04.1942 unitamente a forze dei Gebirgsjäger, finalizzata ad interrompere il flusso dei rifornimenti del nemico, che si concluse con un fiasco e perdite ingenti. A metà aprile 1942 il Leutnant Trommsdorff venne richiamato a Berlino e sostituito dal Leutnant Soelder (il cognome viene scritto anche come Sölder, cioè il più volte citato Leutnant Alfred Sölder di Bolzano, di cui alle foto sull’album). La Kompanie Trommsdorf, al temporaneo comando di Sölder, nel maggio e giugno 1942 fronteggiò parecchi tentativi di sfondamento dei sovietici. Il racconto completo e dettagliato dell’azione contro la ferrovia di Murmansk nell’agosto 1942, con l’intervento dell’ Oberleutnant Hettinger, sarà pubblicato dal Kurowski sui successivi due volumi in tedesco (Deutsche Kommandotrupps 1939 -1945);
    -il 01.11.1942 il Lehr-Regiment z.b.V. 800 “Brandenburg” venne espanso nella nuova Division-Brandenburg 800, con quattro reggimenti, nel cui ordinamento venne anche compresa la 14. Kompanie indipendente, comandata dall’ Oberleutnant Hettinger, ed in seguito designata 16. Kompanie (pag. 256);
    -interessante il messaggio diramato alle sue truppe il 24.12.1943 dal Generalmajor von Pfuehlstein, comandante della Division-Brandenburg, dopo le campagne antipartigiane in Jugoslavia, Grecia ed Albania del 1943 (pagg. dalla 279 alla 282). Nel messaggio, in relazione al 4. Regiment, venne citata l’operazione su Lero (isola Greca dell'Egeo nell'arcipelago del Dodecaneso) della 1. Kompanie dell’ Oberleutnant Soelder che rimase ferito (infatti sul libro “The SS Hunter Bataillons” di Perry Bittiscombe anche si assume che il Leutnant Soelder dei Brandenburger rimase gravemente ferito nell’ottobre 1943, e dopo operò in Val Martello). Ancora nel messaggio si lodò l’incursione di sorpresa della Kompanie Hettinger che portò alla conquista dell’isola fortificata della Maddalena (in Sardegna, dove si credeva fosse tenuto prigioniero il Duce);
    -a pag. 285 si riferisce che, nella base dei Brandenburger a Kraljewo (attuale Serbia), ebbe sede il reparto Wildschuetz, comporto da elementi del 4. Brandenburg-Regiment e comandato dal Major Benesch (che in uniforme da Hauptmann della Luftwaffe presenziò alla cerimonia di giuramento dei Brandenburger nella sede della foresta di Rovaniemi nel giugno 1942, e citato dal reduce Klemera proprio per l’azione in Jugoslavia). Il Reparto Speciale Benesch partecipò (pag. 288 ), inoltre, assieme ai paracadutisti delle SS agli ordini del capitano delle SS Skorzeny, all’operazione del 25.05.1944 nella zona di Dvarar, per la fallita cattura od uccisione del Maresciallo Tito;
    -il 13 settembre 1944 la Division-Brandenburg venne trasformata nella Panzergrenadier-Division Brandenburg e subordinata all’ Oberkommando della Wehrmacht, fu così sollevata dai compiti quali le operazioni speciali e divenne unità combattente di prima linea, seppur prestigiosa. Nel contempo dal 01.08.1944 vennero creati dei “corpi di pattuglia” in tutti i teatri operativi, con interpreti combattenti provenienti da reclute locali e col ruolo di svolgere operazioni su piccola scala, venne altresì mantenuti il battaglione incursori costieri e quello paracadutisti. Queste piccole unità locali divennero indipendenti e rimasero in azione sino alla fine della guerra (pag. 299). Si trattò di circa 900 Brandenburger che rimasero autonomi su un totale di 14.056 unità quasi totalmente confluiti nelle nuova Panzergrenadier-Division.

    Altre precisazioni: il Kurowski sull’operazione di sabotaggio della linea ferroviaria per Murmansk, nel testo completo e tradotto automaticamente, ripreso dal link russo e che io riporto nel precedente post del 06 aprile, assume che l’unità dei Brandenburger fu armata con una pistola leggera senza rinculo di 7,5 cm. (pistola è la traduzione automatica di geschütz, che significa anche cannone). Il cannone in argomento si trova in un paio di foto dell’album e si tratta del 7.5 cm Leichtgeschütz 40, un obice con campo di tiro utile di circa 7 km, facilmente smontabile in più pezzi e così trasportabile, che venne utilizzato in particolare dai paracadutisti tedeschi, e la prima volta nella battaglia di Creta nel maggio 1941.

    Album Gebirgsjäger - pag 9 - foto 37 602.jpg75_cm_LG-40_03.jpg
    la prima foto dall'album, la seconda dal web il 7.5 cm Leichtgeschütz 40

    In una discussione sui forum tedeschi, avevo letto che il Major Benesch “”…All'inizio del 44 è al comando del Verband Wildschütz e quando il Brandenburg Streifkorps subentra a Skorzeny, comanda l'SS-Jagdverband Süd-Ost (fino alla fine della guerra?). Mentre ordina il secondo, nel libro delle SS rumene di Richard Landwehr, c'è una foto che presumibilmente indossa una DKiG....””
    Ho reperito la foto, sul web, ed effettivamente egli è in uniforme da SS col grado di SS-Obersturmbannführer (Tenente Colonnello) ed indossa la DKiG. La SS-Jagdverband Südost venne istituita in Yugoslavia nel settembre 1944 col personale dei Brandenburg.
    https://www.axishistory.com/books/12...erband-suedost
    https://www.difesaonline.it/news-for...ciali-delle-ss

    Album Gebirgsjäger - pag 9 - foto 39 604.jpgss maj benesch.jpg
    la prima foto dall'album, la seconda dal web quale comandante del SS-Jagdverband Süd-Ost, dovrebbe trattarsi della stessa persona, il Major Benesch, a distanza di quasi tre anni dalla prima foto.

    Saluti, Giovanni

  6. #26
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    Ciao a tutti.

    L’ufficiale dei Brandenburger Benesch (anche io penso di nome Fritz) ebbe un ruolo di rilievo nell’ Operazione Beowulf per occupare le isole di Saaremaa, Hiiumaa e Muhu, al largo della costa occidentale dell'Estonia ed in mano ai sovietici.

    Benesch Fritz.jpg

    L'attacco, Beowulf II, iniziò l'8 settembre 1941 e raggiunse il pieno successo tedesco entro il 21 ottobre. Al Sonderkommando "Benesch", un gruppo del Brandenburger-Regiment, fu ordinato di neutralizzare i cannoni navali sovietici a lungo raggio sull'isola di Saaremaa. I Brandenburger, tuttavia, incontrarono un feroce contrattacco a terra sovietico e furono costretti ad abbandonare i loro tentativi di sbarco. Sonderkommando "Benesch" (formato dalla 16. Kompanie del Brandenburg-Regiment) fu poi portato a Saaremaa tramite alianti. Cinque alianti DFS 230 della 6./LLG 1 (Luftlandegeschwader 1) lo trasportarono il 14 settembre 1941 e quattro alianti Me 321 del Grossraumlastensegler Staffel (squadrone di aliante gigante) ne curarono i rifornimenti tra il 21-26 settembre. Il loro sbarco e l’operazione ebbe successo, ma furono scoperti dalle pattuglie sovietiche e la situazione divenne una lotta disperata per la sopravvivenza. Sonderkommando "Benesch" chiese al superiore comando di poter lasciare le posizioni. Mentre la Luftwaffe fornì copertura, Sonderkommando "Benesch" fu rimosso da Saaremaa attraverso un'evacuazione per via marittima. L’allora Hauptmann Benesch ritengo che meritò la Deutsche Kreuz in Gold - DKiG nell’operazione, decorazione esibita nelle foto del giugno 1942 e inverno 1944/45 e non riportata negli elenchi ufficiali, penso per le ragioni di riservatezza relative ai Brandenburger.
    https://www.feldgrau.com/WW2-German-...-Sea-Naval-War
    https://www.feldgrau.net/forum/viewtopic.php?t=21788
    https://en.wikipedia.org/wiki/Operation_Beowulf

    In questo documento riservato delle forze di occupazione U.S.A. in Austria subito dopo la guerra, si riferisce che lo SS-Obersturmbannführer Benesch, già comandante del SS-Jagdverband Süd-Ost, dal 26.09.1945 fu detenuto presso la caserma dei Pionieri Pionier-Barracks di Salisburgo. Non ho trovato altre notizie sulla successiva sorte del Benesch.
    https://numbers-stations.com/cia/Ger....%202_0003.pdf

    Werwolf Blog-220-Flag-600x390.jpg
    dal web il simbolo dei Werwolf

    Nell’interessante saggio in lingua inglese dal titolo THE LAST DITCH: AN ORGANIZATIONAL HISTORY OF THE NAZI WERWOLF MOVEMENT, 1944-45 redatto da Perry Biddiscombe (già citato nel thread quale autore del libro The SS Hunter Bataillons: The Hidden History of the Nazi Resistance Movement 1944-45) viene esaminato il movimento di resistenza Werwolf, che fu creato dai nazisti negli ultimi mesi della guerra e destinato ad attività di guerriglia e sabotaggio nei confronti degli Alleati prossimi vincitori. In esso vengono più volte citati i Brandenburger e le SS-Jagdverbande, le organizzazioni di Kommandos che vennero formate tra il settembre ed il novembre 1944 con personale Brandenburger, al comando dell’ SS-Obersturmbannführer (Tenente Colonnello) Otto Skorzeny.

    Blog-220-Skorzeny-600x406.jpg
    dal web, a sinistra Skorzeny

    Se ho ben compreso, mentre nel settembre 1944 il grosso della Division-Brandenburg confluì nella nuova Panzergrenadier-Division Brandenburg, impegnata al fronte Est come truppa combattente, alcune truppe scelte dei Brandenburger passarono alle SS-Jagderverbande. Tra esse la SS-Jagdverband Süd-Ost in Yugoslavia diretta dall’ SS-Obersturmbannführer Benesch e la SS-Jagdverband Süd-West composta da personale di origine francese, belga ed italiana, costituita nel settembre 1944 e con la sede principale a Thiefental (Renania-Palatinato, Germania). Quest’ultima suddivisa in tre Jagdeinsatz (Nord – Süd ed Italien). Tra gli appartenenti alla Jagdeinsatz Italien (che dal saggio di Biddiscombe risulta poi confluita nella non meglio nota Unternehmen Moretti della Werwolf) vengono indicati i due Jagdkommandos Fischer e Solder. Senz’altro si tratta degli ufficiali Brandenburger già più volte citati in questo thread e di cui alle foto dell’album: il Leutnant, poi Oberleutnant ed Hauptmann Alfred Soelder/Sölder di Bolzano e il Leutnant Theo (Theodor) Fischer. Entrambi citati anche dal reduce Brandenburger Erich Klemera (1920 – 2014) di Bolzano, (notevole fonte di informazioni per questa ricerca) che nelle Marche dipese proprio dal Gruppo Fischer formato da un centinaio di uomini dei Brandenburger, tutti subordinati all’ Hauptmann Hettinger, e a suo dire tutti si arresero a fine guerra all’Hotel Paradiso della Val d’Ultimo. Il giovane ufficiale di cui alla seguente foto dell’album dovrebbe essere il Leutnant Theo Fischer.

    Album Gebirgsjäger - pag 43 - foto 187 786.jpg
    al centro, in piedi, può essere il Leutnant Theo Fischer

    http://etheses.lse.ac.uk/2782/1/U615731.pdf
    https://xflottigliamas.forumfree.it/?t=37216134
    https://it.wikipedia.org/wiki/Werwolf

    Nella discussione di cui al link che segue, si cita che alla SS-Jagdverband Südwest appartenne la Jagdeinsatz Italien, al comando del SS-Stubaf. Beck, il suo vice SS-Hstuf. Martini. Dislocazione: Ivrea nel Nord-Italia per azioni sul confine franco-italiano. Una delle ultime foto dell’album raffigura tre Brandenburger nelle vie di Ivrea (Prov. di Torino).

    Album Gebirgsjäger - pag 43 - foto 188 787.jpg

    https://forum.axishistory.com/viewtopic.php?t=126753
    https://it.wikipedia.org/wiki/SS-Jagdverband

    Saluti, Giovanni

  7. #27
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    Ciao a tutti.

    Dopo l’acquisto dell’album fotografico ho cercato di approfondire quanto possibile, e andando avanti negli accertamenti ho mano a mano aggiornato il presente thread. Il risultato è stato parziale, ed ovviamente discontinuo. Tanti punti sono stati chiariti ed altri sono rimasti oscuri. Ora ritengo di aver fatto un notevole passo in avanti con la traduzione di un documento web che poi tratterò, riguardo all’ultima parte della permanenza e dell’attività in Italia dei membri dell’unità Brandenburger raffigurata nelle foto.
    Devo fare alcune premesse, per aiutare nella comprensione chi legge solo ora:
    -nell’album fotografico vi sono alcune foto e didascalie relative agli ufficiali Brandenburger Rolf Hettinger e Alfred Soelder/Sölder di Bolzano, e dell’ Hotel Paradiso sito in Val Martello, anche chiamato nelle foto Hotel Martello;
    -il reduce Brandenburger Erich Klemera, opportunamente intervistato, riferì di aver operato nelle Marche nel Gruppo Fischer comandato dal Leutnant Theo Fischer. Che gli ordini arrivarono dal Hauptmann Rolf Hettinger dal comando nell’ Hotel Paradiso in Val d’Ultimo. Che presso l’ Hotel Paradiso vi era anche l’ Hauptmann Sölder di Bolzano. Che lui Klemera ed il Leutnant Fischer a fine guerra si arresero proprio all’ Hotel Paradiso;
    https://digilander.libero.it/histori...erounaspia.htm
    -nel settembre 1944 il grosso del personale della Division-Brandenburg transitò nella nuova Panzergrenadier-Division Brandenburg, lasciò i compiti speciali e divenne normale truppa impiegata sul fronte Est nell’attività difensiva nei confronti dell’ Armata Rossa. Una piccola parte scelta degli ex Brandenburger rimase alle sue speciali funzioni, ma fu inquadrata nelle SS-Jagderverbande di Skorzeny. In particolare, nella SS-Jagdverband Süd-West, ebbero incarichi di responsabilità gli ufficiali Sölder e Fischer. Le seguenti tabelle, dal saggio THE LAST DITCH: AN ORGANIZATIONAL HISTORY OF THE NAZI WERWOLF MOVEMENT, 1944-45 di Perry Biddiscombe e fonte dei servizi segreti militari U.S.A in Austria nel 1946, aiutano nella comprensione:

    SS Jagverbande.jpgKampfgeschwader 200.jpgSS Jagverbande Sudwest.jpg

    Il documento che ora ritengo assai rilevante, si trova al seguente link:
    https://www.dervinschger.it/de/thema...er-schieber-43
    L’articolo web si intitola “Das Paradies der Schieber”, in italiano “Il Paradiso dello spacciatore” inteso di banconote false. E con chiaro richiamo proprio al nostro Hotel Paradiso, come potrete rilevare dalla lettura. E’ stato pubblicato il 02.08.2002 sul nr. 15/2002 del giornale online Der Vinschger di Silandro (Bolzano).
    E’ in lingua tedesca, con traduttore automatico l’ho portato in italiano abbastanza comprensibile, come segue:
    “”Il paradiso dello slider
    Pubblicato il 15/2002 - Rilasciato il 1 agosto 2002
    Due anni fa la giornalista israeliana Shraga Elam, che vive in Svizzera, ha pubblicato un libro sul cosiddetto "Gruppo Wendig", che da Merano organizzava la distribuzione di banconote contraffatte da una sterlina. Nello stesso anno fu pubblicata la tesi di Gerald Steinacher. In questo, l'autore descrive in dettaglio la partecipazione di detto "Gruppo Wendig" nei negoziati segreti in Svizzera, che hanno portato alla capitolazione dei tedeschi in Italia. Entrambe le pubblicazioni offrono un nuovo sguardo sulla storia locale e ci forniscono anche informazioni importanti in Val Venosta per chiarire alcune domande aperte. Philipp Trafojer, nel suo libro " Hitlers Fälscher" (I Falsari di Hitler) cita Shraga Elam dal cosiddetto "Rapporto Schoster". Il 1 ° agosto 1945, l'ex capo della nationalsozialistischen Kriminalpolizei (polizia criminale nazionalsocialista) in Alto Adige Artur Schoster, consegnò un rapporto al servizio di intelligence militare americano CIC, in cui ha testimoniato sulle attività criminali del "Gruppo Wendig" sotto il suo capo Friedrich Schwend (alias Dr. Fritz Wendig). Schoster nomina anche i luoghi utilizzati dalla banda di Merano sulla rotta per la Svizzera come nascondigli o sedi dei collaboratori. Cita le cave di marmo di Laas, alcuni tunnel nell'Alta Val Venosta, il castello di Dornsberg a Naturns, la Villa Rheingold a Resia, nonché un nascondiglio in Val Martello, non descritto in dettaglio. Il ruolo del castello di Dornsberg come parte dell'organizzazione della banda di Merano è noto e dimostrato dalla ricerca di Shraga Elam. La Villa Rheingold fu allagata dalle acque del lago di Resia. Non ci sono più documenti. Non è chiaro come le cave di marmo di Lasa siano state utilizzate dalla banda a causa della mancanza di fonti. Negli ultimi anni di guerra, il "Gruppo Wendig" avrebbe dovuto procurarsi, dalle più alte agenzie naziste, banconote da una libbra falsa provenienti da Merano, principalmente da materie prime di guerra. Inoltre, la società è stata utilizzata per finanziare attività di intelligence all'estero. Si dice che il profitto totale, che il gruppo ha "allargato" a favore del Terzo Reich, sia stato di circa 1 miliardo di Reichsmark. I membri della banda contraffatta hanno ricevuto circa un terzo del ricavato per il loro lavoro, ma hanno sopportato l'intero rischio di perdita. Hanno usato i loro guadagni per i loro affari e li hanno portati in salvo. Soprattutto, Schwend capì rapidamente che doveva rinunciare a parte delle sue risorse, se voleva sopravvivere in modo sicuro alla guerra. Si organizzò con gli americani e partecipò persino alle trattative segrete a Berna, che contribuirono in modo significativo all'armistizio in Italia. Si dice che dopo la guerra abbia lavorato per gli americani. Nella lotta contro il comunismo, a questi in particolare piaceva reclutare ex dipendenti del servizio segreto nazionalsocialista. Nel 1946, Schwend si trasferì infine in Sud America, dove si occupò principalmente di armi con il "macellaio di Lione", Klaus Barbie, il medico del campo di concentramento Josef Mengele e altri grandi nazisti. Friedrich Schwend era un uomo ricco durante la guerra e subito dopo. Naturalmente, molti si sono rivolti alla sua fortuna, motivo per cui Schwend ha fatto affidamento su investimenti di capitale a buon mercato, nascondigli sicuri e un buon camuffamento. Schwend ha usato gran parte del suo patrimonio per acquistare beni immobili. Non ha agito da solo come acquirente, ma ha fatto affari con uomini di paglia o società fasulle. Il "nascondiglio" nella Val Martello, menzionato nel rapporto Schoster, mostra un esempio di come ha fatto questo. Secondo un rapporto degli americani, nell'autunno del 1944 Schwend acquisì la maggior parte delle azioni nel noto Hotel Paradiso nella alta Val Martello. Gli americani si affidarono alle informazioni che avevano ricevuto dall '"Andreas-Hofer-Bund" sotto la direzione di Hans Egarter. Alla fine della guerra, questo gruppo di resistenza altoatesino era riuscito a reclutare un soldato di stanza all’ Hotel Paradiso per sua propria causa. L'ufficiale Bernhard Üding ha fornito ai combattenti della resistenza informazioni militarmente rilevanti. Quando si arrese nell'aprile del 1945, consegnò a Egarter una documentazione degli eventi nell’ Hotel Paradiso. Egarter passò questi documenti agli americani.

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    dall'album, una delle foto dell' Hotel Paradiso o Hotel Martello

    L'atto americano, che fu poi scritto sull' Hotel Martello e sui suoi occupanti, fu segretato. Scopriamo che nell'autunno del 1944 il vecchio direttore dell’ Hotel Paradiso, un certo Col. Penati, fu arrestato dalla Gestapo di Merano. Schwend ha quindi nominato uno dei suoi confidenti come nuovo direttore. Allo stesso tempo, i soldati erano alloggiati nell'hotel. Sotto il comando del capitano Albert Soelder, questi membri della Division Brandeburg dovevano essere combinati e addestrati per formare una nuova unità speciale. Secondo l'atto del CIC, la nuova unità dovrebbe essere denominata “5. Jagdverband Südwest” della “Jagdeinsatzes Italien” (Missione di caccia italiana). Questa nuova forza sostituì la cosiddetta "Streifkorps Italia", che consisteva di 30 a 40 uomini dell'unità speciale "Brandenburger" e fu utilizzata nella lotta partigiana in Valle d'Aosta. Il 19 settembre 1944, questi uomini furono rilasciati dai Brandenburger (la Wehrmacht) e posti sotto le Jagdverbänden der SS. Oltre alla “Jagdeinsatzes Italien”, fu creata una „Jagdverband Südwest“ per la missione in Francia, guidata da Otto Skorzeny. Skorzeny divenne noto quando lui e i suoi uomini liberarono il prigioniero Mussolini in una spettacolare azione il 12 settembre 1943. Questa Unterehmen (organizzazione), denominata in codice "Eiche” (quercia), era in genere finanziata con banconote in sterline contraffatte del "Gruppo Wendig". Appena un giorno dopo la fondazione di queste unità speciali, la “Jagdeinsatzes Italien” fu trasferita nella Valle Martello. La nuova unità inizialmente consisteva principalmente in tedeschi del Reich, che avevano servito tutti nei "Brandenburger". I soldati che furono poi reclutati per la “Jagdeinsatzes Italien” erano esclusivamente altoatesini. Dovrebbero essere tutti addestrati ufficialmente per operazioni di spionaggio e sabotaggio dietro le linee nemiche. Il capitano Soelder, come Friedrich Schwend, era giunto alla conclusione che la guerra era andata perduta da tempo. Voleva quindi attendere la fine della guerra nel sicuro campo di addestramento Hotel Paradiso senza realmente intervenire in guerra con le sue truppe. Per soddisfare i comandi di livello superiore e prepararsi a qualsiasi controllo, gli uomini della Jagdeinsatzes furono addestrati in esplosivi, sabotaggi, orientamento con la bussola, lettura di mappe e all’uso di varie armi leggere. Sono state inoltre completate le unità di addestramento pratico. Inoltre, ai futuri sabotatori venivano insegnati in inglese e italiano all’ Hotel Paradiso. Quanto seriamente gli uomini all'Hotel Paradiso erano preparati per il loro compito pericoloso per la vita è dimostrato dalla nota dell’ente americano, che anche afferma come lo sci e il prendere il sole erano attività molto popolari tra questi soldati d'élite. In effetti, tutti i membri della “Jagdeinsatzes Italien”, sopravvissero alla guerra senza dover andare in combattimento con le loro truppe. Tuttavia, un membro della truppa è morto quando fu bombardato durante un congedo di casa. Questa unità speciale ovviamente serviva di meno per difendere il Terzo Reich, ma era piuttosto la copertura perfetta per il nascondiglio di Friedrich Schwend. Durante la guerra, nessuno avrebbe mai pensato di cercare beni rubati nella stessa casa dove alloggiava un'unità speciale delle SS. Schwend stesso era un maggiore delle SS. Ha servito come guardia di sicurezza per gli operai vicino a Merano, un'agenzia speciale chiamata „Sonderstab - Generalkommando III. Germanisches Dienstkorps“. A Martello, gli uomini della “Jagdeinsatzes Italien”, hanno ovviamente adempiuto a questo compito. Pochi, tuttavia, sono probabilmente stati informati delle macchinazioni di Schwend. Molti temevano che sarebbero andati in guerra e sarebbero morti lì. Tuttavia, le truppe non erano completamente pacifiche negli ultimi mesi prima della fine della guerra. Nel settembre del 1951, i resti di due soldati tedeschi trovati nella foresta furono sepolti a Martello. Le "Dolomiten" scrissero che quando tentarono di fuggire in Svizzera, furono portati fuori dall’ Hotel Paradiso nell'aprile del 1945 da studenti delle SS e liquidati. Questo non avrebbe dovuto essere un motivo per la banda attorno a Schwend. Hanno ucciso per altri motivi però.
    ””.

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    il cippo mortuario

    L’unico membro del gruppo, morto durante un bombardamento durante un congedo a casa, con molta probabilità è collegato alla foto nr.168 dell’album (di cui ho già parlati nel thread), il cippo funerario di tre soldati: l’ SS-Untersturmführer (Sottotenente delle SS) Rupert Schober, l’ Unteroffizier Christian Weiland ed il SS-Grenadier Viktor Storti. Dall’annotazione sul cippo risulta che i tre decedettero per Bombenangriff (bombardamento) il 28.02.1945 a Bruneck, cioè Brunico (Provincia di Bolzano). Il proprietario dell’album, vicino alla foto del cippo, annotò “Shobers Grab” (tomba di Shober) ed il cognome Shober lo si trova anche annotato due volte vicino ad altrettante foto di gruppo dei Funker (operatori radio) Brandenburger al tempo della Lapponia.

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    Friedrich Schwend negli ultimi anni di vita

    Friedrich Schwend, nome in codice Dr. Fritz Wendig (06.11.1906 a Böckingen , † 1980 a Lima, in Perù) fu uno SS-Sturmbannführer negli anni '40 e per conto e sotto il controllo del Reichssicherheitshauptamtes - RSHA (direttore delle vendite del Reich Security Office) diresse la Unternehmen Bernhard (Operazione). A nome delle SS, contraffece grandi quantità di banconote da una sterlina inglese. Lo scopo dell’operazione fu destabilizzare l'economia inglese e ottenere valuta estera.
    Su raccomandazione di Wilhelm Höttl, divenne direttore delle vendite della valuta contraffatta nel 1943; il nome ufficiale dell'agenzia fu "Sonderstab Generalkommando III. Germanisches Panzerkorps". Schwend fu promosso SS-Sturmbannführer, venne assunto da Ernst Kaltenbrunner e riferì direttamente a Heinrich Himmler. Schwend potè mantenere per se un terzo della valuta contraffatta, ma dovette retribuire i suoi negoziatori. Dopo la fine della guerra, Schwend si arrese alle truppe statunitensi in Tirolo il 12 maggio 1945. Egli rivelò i suoi nascondigli in Austria ed Alto Adige, l'oro trovato da solo valeva 200.000 USD. Dal 1945 al 1946 Schwend lavorò per il CIC, nel 1946 fuggì in Perù. In Sud America, lavorò con Klaus Barbie.
    Il Counter Intelligence Corps (CIC) fu un'agenzia di spionaggio dell' United States Army durante la seconda guerra mondiale e la successiva guerra fredda.
    https://de.wikipedia.org/wiki/Friedrich_Schwend
    403 Forbidden
    Nell’ultimo link è visibile un documentario.

    Adolf-Burger+Unternehmen-Bernhard-Die-Geldfälscherwerkstatt-im-KZ-Sachsenhau.jpg
    uno dei libri sull'argomento

    La Unternehmen Bernhard o Operazione Bernhard fu il nome in codice di un piano segreto tedesco, sviluppato durante la seconda guerra mondiale, il cui obiettivo principale fu di mettere in crisi l'economia britannica attraverso l'immissione massiccia di banconote false da £5, £10, £20 e £50. I falsi avrebbero dovuto far aumentare l'inflazione e quindi distruggere il sistema economico e finanziario del nemico.
    https://it.wikipedia.org/wiki/Operazione_Bernhard
    https://de.wikipedia.org/wiki/Aktion_Bernhard

    Saluti, Giovanni

  8. #28
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    Spettacolare topic; a mio modesto avviso sarebbe degno di essere pubblicato.
    sven hassel
    duri a morire

  9. #29
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    Ciao a tutti.
    Grazie Sven.

    Ho riesaminato le foto dell’album per quanto nel mio precedente post, ed in particolare per il commento ironico del Counter Intelligence Corps – CIC, come riportato dall’articolo di stampa: “”Quanto seriamente gli uomini all'Hotel Paradiso erano preparati per il loro compito pericoloso per la vita è dimostrato dalla nota dell’ente americano, che anche afferma come lo sci e il prendere il sole erano attività molto popolari tra questi soldati d'élite.””
    Difatti non mi ero accorto che anche le foto della gara di sci alpino a cui presero parte i Brandenburger, già pubblicate in questo thread, vennero scattate presso L’ Hotel Paradiso della Val Martello in Alto Adige, e quindi sono dell’inverno 1944/45. Non vi è alcun dubbio, basta confrontare le foto di allora con quelle della situazione attuale dell’immobile.
    Così questi soldati, che avevano combattuto su più fronti, dai Balcani alle isole Baltiche e alla Lapponia, poi in Sardegna ed in Centro Italia, resisi conto che la guerra era persa, attraversarono in modo piuttosto tranquillo gli ultimi mesi del conflitto sino alla prigionia.

    Album Gebirgsjäger - pag 34 - foto 167 756.jpgAlbergo Martello - Hotel Paradiso.jpg
    La foto nr. 167 dell'album e l'Hotel Paradiso come è tutt'ora.

    Album Gebirgsjäger - pag 34 - foto 165 754.jpg
    Il primo a sinistra senz’altro è l’Hauptmann Alfred Sölder di Bolzano.

    Poi ho letto un altro libro: “”Blood and Soil: The Memoir of a Third Reich Brandenburger”” di Giampietro de Sepp. Sono le memorie di guerra di un giovane altoatesino arruolatosi nella primavera 1940 direttamente nei Brandenburger, scritte in tedesco nel 1984, poi tradotte per l’edizione in inglese. Non ne risultano in italiano.

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    L’edizione in lingua tedesca è dal titolo: “”Das falsche Opfer? Ein Südtiroler (in der Division Brandenburg) zwischen seinem Gewissen und der Achse Berlin-Rom”” Graz/Stuttgart 1984, in italiano: “”La vittima sbagliata? Un altoatesino (nella divisione di Brandeburgo) tra la sua coscienza e l'asse Berlino-Roma””.
    Il de Sepp servì nell’ 8. Kompanie, II. Bataillon, Lehr-Regiment z.b.V. 800 “Brandenburg” e, dalla formazione della Division-Brandenburg in poi, nella 8. Kompanie, II. Bataillon del 2. Brandenburg-Regiment, ed operò nei Balcani, in Romania, Bulgaria, Grecia e poi sul fronte Est negli stati baltici e nella Russia caucasica, infine promosso Leutnant, il de Sepp nel 1943 venne inviato nuovamente in Grecia e Macedonia per la guerra antipartigiana, ove fu gravemente ferito nella primavera 1944. Guarito si trovò a Berlino ma, nei primi mesi del 1945, riuscì a farsi trasferire a Merano, nel Nord-Est dell’ Italia, ove fu attiva una unità Brandenburger (quella dell’album). Ma quando de Sepp giunse a Merano, vi trovò le forze statunitensi e finì in prigionia a Rimini con i Brandenburger del luogo (e così dal libro emerge quale fu il loro destino immediatamente dopo la guerra).
    Nelle memorie vengono descritte, in modo crudo e diretto, diverse operazioni speciali dei Brandenburger alle quali partecipò il de Sepp, nessuna svolta congiuntamente ai soldati di cui all’album fotografico in esame.
    Dalla lettura emergono comunque altri elementi di riscontro:
    -la presenza di numerosi Sud-Tirolesi nei ranghi dei Brandenburger, scelti per il loro bilinguismo e l’attitudine alle zone di montagna (ed anche tra quelli con istruzione superiore);
    -il periodo di addestramento iniziale nella sede dei Brandenburger a Baden bei Wien in Austria (nella Wienerwald – la Selva Viennese, zona montuosa in bassa Austria);
    -il costante utilizzo da parte dei Brandenburger, per copertura nei confronti del nemico, di uniformi e simboli dei Gebirgsjäger;
    -le operazioni in Volltarnung ed Halbvolltarnung (completo o parziale camuffamento), svolte in territorio nemico ed indossando uniformi di quest’ultimo;

    Dunaburg.jpg

    -l’onore ed il privilegio di servire in una unità per compiti speciali, dotata delle armi più recenti e celermente trasportata sugli autocarri Opel, destinata ad azioni ardite e pericolose. Ad esempio tra le più cruente l’operazione, comunque riuscita, del 26.06.1941 a Dunaburg in Lettonia, in Halbvolltarnung (semicamuffamento, indossando uniformi sovietiche sopra quelle tedesche, da rimuovere subito dopo l’attacco, ed a bordo di autocarri russi prima catturati), per occupare due ponti fluviali (stradale e ferroviario) prima che i sovietici li facessero esplodere, e consentire così il passaggio alle truppe corazzate ed alla fanteria della Wehrmacht in arrivo a distanza di mezz’ora circa, ed il proseguo dell’offensiva. L’ Einsatzkommando Knaak del Brandenburger che effettuò l’operazione, a cui prese parte il de Sepp, perse il comandante Leutnant Knaak colpito in testa da un proiettile che trapassò l’elmetto, e gran parte degli effettivi tra morti e feriti. Dei cinquanta uomini, cinque furono uccisi sul posto e trenta feriti, molti gravemente e morirono dopo in ospedale, solo 15 uomini compreso de Sepp rimasero illesi. Al rientro essi vennero complimentati di persona dal Feldmarschall Erich von Manstein, che strinse loro la mano. Questa fu l’ultima di una serie di operazioni analoghe, a seguito delle quali l’unità Brandenburger fu inviata, sino all’inverno 1941/42, in una villa di Bad Vöslau, presso Baden bei Wien nella bassa Austria, per recuperare e riposare, e successivamente in una caserma per addestrare i rimpiazzi in vista dell’offensiva primaverile nel Caucaso.

    Saluti, Giovanni

  10. #30
    Utente registrato L'avatar di Armata Sarda
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    La foto di Ivrea è molto bella, ci ho fatto servizio per un po' e ogni tanto ci torno volentieri. Si tratta della via centrale direi. Proprio uno scatto grazioso!
    Le imbecillità in Italia fanno sempre rumore. (Indro Montanelli)

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