A Marsiglia 76 anni fa in questi giorni, si combatteva per la liberazione della città.
Mi ha incuriosito ed appassionato la storia dello Sherman "Jean d'Arc" colpito e messo fuori combattimento il 25 agosto 1944 nei combattimenti intorno alla Basilica di Notre Dame de la Garde.
Ho trovato in rete, oltre a diverse foto, la storia del suo sfortunato equipaggio....
Chef de char : Maréchal des Logis André Keck, tué le 25 août 1944,
Tireur : Brigadier Roger Guillot, tué le 25 août 1944
Pilote : Cuirassier Antoine Riquelme, blessé le 25 août 1944
Radio-chargeur : Cuirassier Maurice Clément, tué le 25 août 1944
Aide-pilote : Cuirassier Georges Latour
Erano le dieci del mattino del 25 agosto 1944, quando i carri armati iniziarono a farsi strada con la forza per le vie che portavano alla basilica.
Per tre giorni la resistenza marsigliese e le truppe del generale Monsabert hanno investito gran parte della città. Ma il nemico è ancora saldamente ancorato a sud di Marsiglia, e in particolare occupa la basilica. Per limitare i rischi, avrebbe dovuto essere bombardato. Ma il generale de Monsabert non riesce a farlo. Da fervente credente, vuole salvarla. Ed è stato ponendosi sotto la sua protezione che ha scelto l'assalto frontale.
Il caldo si fa sempre più intenso per le strade di Marsiglia e le manovre sono dolorose. Il primo carro armato della linea è il "Giovanna d'Arco". Altri quattro lo seguirono: il Jourdan, il Joubert, il Joffre e il Jean Bart. Dopo essere tornati indietro in rue de Vauvenargues, riescono finalmente a farsi strada attraverso il Gazzino (ora Boulevard André Aune).
Ed era verso mezzogiorno che il Giovanna d'Arco, sempre in testa alla fila, condusse con orgoglio al sorgere dell'oratorio. Ma quando la vista della Buona Madre in tutta la sua grandezza si manifesta su questi soldati, una granata incendiaria cade sul carro armato. Deviando dalla sua traiettoria, distrugge poi la residenza episcopale. Georges Latour e Antoine Riquelme riescono a malapena a districarsi dalla vasca in fiamme. Ma gli altri tre incontreranno un tragico destino: il maresciallo Keck, il brigadiere Guillot e il soldato Clément vengono bruciati vivi all'interno del carro armato.
Tuttavia, ultimo omaggio a questi tre sacrificati, dopo una lenta e paziente progressione degli schermagliatori, uscirà Notre Dame de la Garde. E alla fine del pomeriggio del 25 agosto 1944, la bandiera francese fu issata in cima al campanile.
Questo giorno è stato micidiale per le truppe francesi. 30 algerini hanno dato la vita lì. Ma poi, quando il suono delle campane si alzò nel cielo, un enorme grido di speranza si levò per tutta la città. Oggi, il carro di Giovanna d'Arco è ancora ai piedi della collina, a testimonianza simbolica del passato che veglia sulla sua cara Buona Madre.
Fonte: Diario di marzo del 2 ° Corazzieri
Le foto....
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Nel dopo guerra il carro venne restaurato e venne posizionato sulla piazza, a perenne memoria della sorte degli uomini dell'equipaggio morti per la Francia...
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La Basilia di Notre Dame de la Garde.....
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....e la stupenda veduta che si gode dall'alto....
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