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Discussione: L'archivio dell' Oberst Max Stendebach

  1. #1
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    L'archivio dell' Oberst Max Stendebach

    Ciao a tutti.

    Inizio il thread nel quale esaminerò l’archivio dell’ Oberst Max Stendebach, che ho rilevato dall’amico Roberto (il forumista Pavel).
    L’archivio in questione, un insieme di documenti e di fotografie, è certamente non completo ma a mio parere significativo. Tratta delle vicende militari e personali dell’alto ufficiale tedesco in argomento, che ebbe importanti funzioni di comando, nel periodo che va dal 1940 al 1945 compresi.
    Non ci sono documenti successivi al periodo della guerra.
    Non sono presenti nell’archivio soldbuch, wehrpass e urkunde.

    Archivio Stendebach - foto 1 Max Stendebach.jpg
    la foto dell'Oberst Max Stendebach in originale nel suo archivio, sul taschino destro la DKiG.

    Dal web le informazioni su Max Stendebach derivano dalla pagina di Wikipedia e da quella del Parlamento Austriaco:
    https://de.wikipedia.org/wiki/Max_Stendebach
    https://www.parlament.gv.at/WWER/PAD...tab-Ueberblick

    Max Stendebach nacque a Lipsia in Germania l’11.01.1892. Frequentò il König-Albert-Gymnasium della sua città natale. Nel 1911 conseguì la maturità.
    Durante il Deutschen Kaiserreick divenne ufficiale, non ho trovato notizie sul suo impiego nella WW1.
    Tra il 1919 ed il 1924 studiò scienze sociali ed economiche.
    Nell’epoca della Repubblica di Weimar, tra il 1924 ed il 1928, Max Stendebach si iscrisse al Deutschnationale Volkspartei –DNVP- (Partito nazionale tedesco del Popolo).
    Dal 1929 Stendebach si trasferì in Austria e con la sua famiglia gestì una tenuta agricola a St.Veit an der Glan, cittadina dell’Alta Carinzia.
    Partecipò alla WW2 nuovamente quale ufficiale.
    Dopo la guerra Max Stendebach divenne cittadino austriaco nel 1947 e partecipò attivamente alla vita politica. Si iscrisse al partito Verband der Unabhängigen, VdU (Associazione degli indipendenti). Il 29.10.1952 divenne Presidente Federale del VdU e venne eletto all’ Abgeordnete zum Nationalrat - Österreichisches Parlament (Consiglio Nazionale - Parlamento austriaco) nel mandato legislativo dal 1953 al 1956.
    Nel 1956 Max Stendebach fu tra i membri fondatori del nuovo Freiheitliche Partei Österreichs, FPÖ (Partito della Libertà Austriaco). Fu lui a suggerire il nome del nuovo partito, col quale venne nuovamente eletto al Parlamento Austriaco nel mandato legislativo dal 1956 al 1959.
    Nel suo curriculum, pubblicato sul sito web del Parlamento Austriaco, non viene citata la carriera militare, ma è solo genericamente indicato il suo status di “Ufficiale”.
    Max Stendebach morì il 18.12.1984 a St.Veit an der Glan.

    2101086_180.jpg
    dal web, sito del Parlamento Austriaco, una foto di Max Stendebach negli anni '50.

    Sulla partecipazione di Max Stendebach al secondo conflitto mondiale e sui suoi incarichi di comando, informazioni che poi verranno sviluppate con proseguo del thread, risulta che:

    -nel febbraio 1940, col grado di Hauptmann, servì al 2. Offizier-Lehgagn (corso per ufficiali) alla Division nr.188 delle Ersatztruppen (addestramento reclute e rimpiazzi) a Salisburgo;
    Division 188 - Lexikon der Wehrmacht

    -nella primavera/estate del 1940, col grado di Hauptmann, fu comandante del II. Bataillon, Gebirgsjäger -Ersatz-Bataillon 136, della Division nr.188, a Kufstein;
    Infanterie-Ersatz-Bataillon 136 - Lexikon der Wehrmacht

    -nell’estate 1941, col grado di Major, fu comandante del II. Bataillon, Gebirgsjäger-Ersatz-Regiment 137, della Division nr. 188, sempre a Kufstein;
    Gebirgsjäger-Ersatz-Regiment 137 - Lexikon der Wehrmacht

    -nell’inverno 1941/42 e nella primavera 1942, col grado di Major, comandò il II. Bataillon, Gebirgsjäger-Regiment 91 (Feldpost 27279 A) della 4. Gebirgs-Division, sul fronte Est in Russia;
    http://www.lexikon-der-wehrmacht.de/...er/GJR91-R.htm
    http://www.lexikon-der-wehrmacht.de/...onen/4GebD.htm

    -dall’estate 1942 e nel 1943, col grado di Major, poi Oberstleutnant ed infine Oberst, comandò il Gebirgsjäger-Regiment 85 - GJR.85 (Feldpost 36246) della 5. Gebirgs-Division sul fronte Est in Russia;
    http://www.lexikon-der-wehrmacht.de/...er/GJR85-R.htm
    http://www.lexikon-der-wehrmacht.de/...en/5GebDiv.htm

    -l’ 08.01.1943 conseguì la prestigiosa Deutsche Kreuz in Gold al comando del GJR.85;

    -all’inizio e nell’estate 1944, col grado di Oberst, servì presso la Kloster-Kaserne di Gemersheim, poi alle dipendenze dello Stellvertreter Generalkommando XVIII. Armeekorps di Salisburgo, ancora presso il Deutsches Verbindungskommando beim Kgl.ung. 2. Gebirgs-Brigade (Feldpost 03369);

    -dall’autunno 1944 sino al marzo 1945, col grado di Oberst, fu comandante del Grenadier-Regiment 735 (Feldpost 42158 ) della 715. Infanterie-Division, sul fronte Italiano;
    http://www.lexikon-der-wehrmacht.de/...nter/GR735.htm
    http://www.lexikon-der-wehrmacht.de/...onen/715ID.htm

    -nel marzo/aprile 1945, col grado di Oberst, servì alla Heeres-Hauptkasse, Schrott- und. Altmetall-Verladekommando u. Kfz.-Erfassung italienischer Sonderstab 4 Verona (Feldpost 56011).


    Nel proseguo l’esame dei documenti rilevanti.
    Saluti, Giovanni

  2. #2
    Utente registrato L'avatar di Pavel
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    Ciao Giovanni

    Che emozioni rivedere l'Oberst Max Stendebach.
    Ti seguirò passo dopo passo , per assaporare le sue memorie
    grazie alla tue qualità come storico e ricercatore .

    Roberto

  3. #3
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    complimenti per il post. non vedo l'ora del resto!

    persone come te dovrebbero essere il cuore pulsante del mondo del collezionismo!

  4. #4
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    Ciao a tutti e grazie.

    Nell’archivio dell’ Oberst Max Stendebach vi sono documenti cartacei manoscritti e dattiloscritti, nonché fotografie inedite di caserma, del fronte Est, qualcuna di famiglia.
    In primo luogo ho scansionato l’intero archivio, salvando i manoscritti e le foto in file .jpeg ed i dattiloscritti nel doppio formato .jpeg e .pdf.

    Archivio Stendebach - foto 13.jpg
    dall'archivio, un più giovane Max Stendebach col grado di Major, sul taschino sinistro i distintivi della Spange EK.II, EK.I, VWA in Schwarz (per ferita in combattimento) conseguiti nella WW1 e quello della Infanterie Sturmabzeichen.

    Con un programma OCR si è ottenuto il riconoscimento ottico dei caratteri dei dattiloscritti, seguito dalla traduzione online dal tedesco all’italiano.
    Riguardo ai manoscritti, mi sono avvalso di Transkribus, una recente ed innovativa piattaforma online per il riconoscimento del testo scritto a mano, ho così ottenuto dei file word che poi ho tradotto.
    Il risultato delle suddette operazioni non è certo perfetto, ma consente grossomodo di comprendere il contenuto dei documenti.
    Per renderle pubblicabile ed in corretto italiano il contenuto dei dattiloscritti, occorre però rivedere e tradurre frase per frase, a volte parola per parola.
    Non è, invece, possibile intervenire per migliorare il risultato finale relativo ai manoscritti, i cui originali non sono leggibili per chi come me non conosce il tedesco.

    La parte maggiore dell’archivio è rappresentata dalla corrispondenza tra Max Stendebach e la moglie Magda. In genere manoscritta da parte dell’ufficiale e dattiloscritta quella della moglie.
    Le lettere tra moglie e marito non sono rilevanti per la ricerca storico/militare, perchè trattano solo di questioni familiari ed economiche, nonchè della conduzione dell’azienda agricola di famiglia nell’Alta Carinzia. Al tempo vigeva l’assoluto divieto di trattare questioni militarmente rilevanti nella corrispondenza personale, anche un semplice riferimento alla località di servizio, per non incappare nei rigori della censura. Anche le lettere di un alto ufficiale alla moglie, quale l’ Oberst in questione, furono soggette alla censura come per la missiva del 28.06.1944 in atti. L’ufficiale, quale mittente, potè citare la sede di servizio solo riguardo alle unità addestrative Ersatz (prive di numero di Feldpost), negli altri casi delle unità combattenti od operative sul territorio, solo i numeri di Feldpost citati sulle lettere sono utili per gli accertamenti del caso.

    Archivio Stendebach - foto 11 - 07 06 1940.jpg
    dall'archivio, in primo piano il Major Max Stendebach alla fine del 1940

    In questo thread, i documenti verranno esaminati in ordine cronologico, ed a seguire le fotografie.

    Nell’archivio vi è qualche atto degli anni 1936 – 1937, ma relativo a certo Friedrich Stendebach di Augsburg, probabilmente il padre del Max Stendebach. Friedrich Stendebach fu un fabbricante e commerciante di armi e munizioni, che anche brevettò alcuni modelli di armi, tra cui il fucile prototipo Stendebach Mod.36 7,92x57mm Mauser.

    Archivio Stendebach - 24 02 1937 letteraR.jpg

    Friedrich Stendebach - img278-e1552216707300.jpgFriedrich Stendebach - Nr_322-P-Stendebach-592x780-228x300.jpg
    L'intestazione di una lettera del 1937 in archivio e, dal web, la pubblicità di una doppietta e la foto di Friedrich Stendebach.

    La documentazione rilevante inizia il 27.02.1940 con la lettera dell’ Hauptmann Max Stendebach, che in quella data servì al 2. Offizier-Lehgang (corso per ufficiali) della Division nr. 188 delle Ersatztruppen a Salisburgo, comandante il Generalleutnant Hans von Hößlin. Il Generale fu un amico personale di Max Stendebach, nell’archivio sono conservate alcune sue lettere. Dalla Division nr.188 dipesero numerose unità in cui si formarono le reclute ed i rimpiazzi, da inviare successivamente ai reparti combattenti Gebirgsjäger. Non risulta se l’ Hauptmann Stendebach svolse la funzione di insegnante ai giovani ufficiali oppure se lui stesso vi frequentò un corso di aggiornamento.

    Archivio Stendebach - 27 02 1940 lettera busta.jpg

    Come dalle lettere dell’aprile e maggio 1940 l’ Hauptmann Max Stendebach divenne comandante del II. Bataillon, Gebirgsjager-Ersatz-Regiment 136 a Kufstein (Tirolo – Austria), unità delle Ersatztruppen, subordinata alla Division nr. 188 del Generalleutnant Hans von Hößlin, che fornì rimpiazzi delle truppe da montagna principalmente alla 2. ed alla 6. Gebirgs-Division.

    Archivio Stendebach - 03 05 1940 lettera busta.jpgArchivio Stendebach - 11 04 1940 busta sigillata scoch.jpg

    Nella lettera del 03 giugno 1941 Max Stendebach, nel frattempo promosso Major, risulta comandò il II./Gebirgsjäger-Ersatz-Regiment 137 sempre con sede a Kufstein e subordinato alla Division nr. 188 delle Ersatztruppen. Si trattò di un nuovo Regiment, costituito il 25.02.1941 a Salisburgo.
    Gebirgsjäger-Ersatz-Regiment 137 - Lexikon der Wehrmacht

    Archivio Stendebach - 03 06 1941 lettera busta.jpg

    La pubblicazione proseguirà.
    Saluti, Giovanni

  5. #5
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    Sono veramente contento che questo vero tesoro di storia sia finita in mani appassionate e competenti come le tue.
    Da quel che mi pare capire per il primo periodo della II guerra mondiale lo passo' a formare nuovi soldati.
    sven hassel
    duri a morire

  6. #6
    Moderatore L'avatar di maxtsn
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    Giovanni... come al solito tanto di cappello!!
    Max

    Frangar non flectar

  7. #7
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    Ciao a tutti e grazie.

    Sino all’estate 1941 l’allora Major Max Stendebach comandò il II. Bataillon, Gebirgsjäger-Ersatz-Regiment 137 con sede a Kufstein, unità di istruzione ed addestramento reclute destinate alle unità combattenti Gebirgsjäger.

    Archivio Stendebach - foto 94.jpg
    dall'archivio, Max Stendebach sul fronte Est nel gelido inverno russo.

    Dal settembre del 1941 il Major Max Stendebach venne destinato a comandare il II. Bataillon, Gebirgsjäger-Regiment 91, prestigiosa unità combattente sul fronte Est (Feldpost 27279 A che corrispose allo Stab. II. Bataillon, GJR.91).
    Infatti nella pagina web Lexicon der Wehrmacht, si cita il Major Stendebach quale comandante del II. Bataillon dal 23 settembre 1941 al 24 gennaio 1942.
    Gebirgs-Jäger-Regiment 91 - Lexikon der Wehrmacht
    Le date di Lexicon non sono precise in quanto, dall’archivio, ancora il 28.02.1942 il Major Max Stendebach scrisse alla madre col Feldpost 27279 A.

    Archivio Stendebach - 25 02 1942 lettera busta.jpg

    Nel periodo di comando di Battaglione del Major Stendebach, l’inverno 1941/42, da Lexicon der Wehrmacht, il GJR.91 ebbe le seguenti vicende belliche:
    “”Il 14 settembre 1941, il Dnepr fu attraversato a Berislavl su un ponte di barche lungo 430 m. Dopo il passaggio ci fu di nuovo il contatto con il nemico. Il 23 settembre 1941 il reggimento fu ritirato dal fronte e si mise in marcia verso la Crimea. Ma dopo pochi chilometri dovette tornare indietro. Le unità rumene in postazione erano state avvistate e attaccate dall'Armata Rossa. Le truppe rumene si ritirarono e dovettero essere sostenute dal reggimento. I pesanti combattimenti si protrassero fino al 2 ottobre 1941. Quindi le forze nemiche si ritirarono. Il 4 ottobre 1941, il reggimento sfondò la forte posizione del fossato anticarro vicino a Balki. Il reggimento proseguì la sua avanzata in direzione di Stalino, che fu presa fino al 20 ottobre 1941. Il 28 ottobre 1941 ci fu uno scontro ostinato nella grande centrale elettrica di Sugress. Dovette essere fatto un tentativo per prendere i ponti sul Mius, ma non riuscì. Qui davanti a Krassni Lutsch, l'inverno è caduto sul reggimento, la stagione fangosa ha soffocato tutti i combattimenti. Dopo due settimane, gli attacchi sono stati nuovamente possibili in misura limitata. L'Armata Rossa ha contrattaccato vicino a Rostov. Il 1 ° dicembre 1941 giunse l'agognato ordine di evacuare la sponda orientale del Mius. Dietro il Mius il reggimento ha preso le sue posizioni invernali. Le temperature sono scese a -42 ° Celsius.””

    4GebDiv-1.jpg
    dal web il simbolo della 4. Gebirgs-Division

    Il Gebirgsjäger-Regiment 91, unitamente al Gebirgsjäger-Regiment 13, al Gebirgs-Artillerie-Regiment 94 e ad altre unità minori, fu subordinato alla 4. Gebirgs-Division.

    4GebDiv1-R.jpg
    Da Lexicon der Wehrmacht la mappa delle posizioni della 4.GJD al fronte Est presso il Fiume Mius nell’inverno 1941/42. Il GJR.91 si posizionò all’estrema sinistra dello schieramento.

    Nel periodo in cui il Major Max Stendebach servì al il II. Bataillon, il suo comandante di Reggimento GJR.91, fu l’ Oberst Walter Stettner Ritter von Grabenhofen.
    Nell’archivio Stendebach vi è una bella foto datata 02.07.1943, in formato cartolina, del Generalleutnant Walter Stettner Ritter von Grabenhofen, che al tempo fu promosso Generale e divenne comandante della 1. Gebirgsdivision, con sul retro la dedica al vecchio camerata Max Stendebach: “Zur Erinnerung zu unserem gemeinsamen Erfolg beim Gebirgsjäger-Regiment 91”. (Con ricordo del nostro reciproco successo al Gebirgsjäger-Regiment 91).

    Archivio Stendebach - foto 2 - 02 07 1943 Walter Stettner Ritter von GrabenhofenR.jpgArchivio Stendebach - foto 2 - 02 07 1943 Walter Stettner Ritter von Grabenhofen retroR.jpg

    Purtroppo il Generalleutnant Walter Stettner Ritter von Grabenhofen fu uno dei principali responsabili del massacro di Cefalonia, isola greca dove, tra il 21 e il 22 settembre 1943, furono fucilati 5.200 soldati italiani della Divisione "Acqui" che si erano arresi ai tedeschi. Il Generalleutnant fu poi MIA (disperso in azione), nei combattimenti della 1. GJD sul Monte Avala, vicino a Belgrado in Serbia, dal 18.10.1944.
    https://de.wikipedia.org/wiki/Walter...on_Grabenhofen

    In archivio il primo documento relativo al comando del II./GJR.91 da parte del Major Max Stendebach, è la lettera inviatagli da Innsbruck il 22.11.1941 al Feldpost 27279 A, da parte del Gauleiter Franz Hofer.
    https://it.wikipedia.org/wiki/Franz_Hofer_(Gauleiter)

    Franz_Hofer.jpgBundesarchiv_Bild_121-911,_Kitzbühel,_Skimeisterschaft,_Frick,_Daluege,_Hofer.jpg
    Dal web, il Gauleiter Franz Hofer. Nella seconda foto da sinistra Frick, Daulege, Hofer a Kitzbühel.

    Franz Hofer (27.11.1902 – 18.02.1975), dopo l'Anschluss del 1938, fu nominato Gauleiter del Tirolo-Vorarlberg e divenne membro del Reichstag. Successivamente fu Gauleiter della Operationszone Alpenvorland, OZAV (Zona d'operazioni delle Prealpi), ed in quel periodo Franz Hofer abitò presso il Palazzo Ducale di Bolzano.
    Nell'immediato dopoguerra Hofer rientrò ad Innsbruck e, dopo essere stato arrestato dagli Alleati, riuscì a fuggire e a vivere molti anni sotto falso nome. Nel 1949 un tribunale della Ruhr lo condannò in contumacia a 10 anni per concorso nello sterminio. Nel 1964 uscì dalla clandestinità e si trasferì nella Germania Ovest.

    Archivio Stendebach - 22 11 1941 lettera Franz Hofer.jpg

    Il testo si traduce così:
    “”Caro signor maggiore!
    Sono molto soddisfatto della tua lettera dettagliata, lieto soprattutto perché le affermazioni che hai fatto in questa lettera sono state molto interessanti per me.
    Spero solo che tu e i tuoi uomini rimarrete fedeli alla fortuna della battaglia nel tempo a venire e che non solo continuerete ad affrontare compiti meravigliosi, ma continuerete ad avere successi così grandi.
    Sarei felice di poter mostrare a te e ai tuoi uomini una certa attenzione nell'ambito delle mie possibilità e ti sarei quindi grato se mi facessi sapere cosa posso fare per compiacere te e i tuoi uomini. Tuttavia, vi chiedo di non trascurare le difficoltà di approvvigionamento e di trasporto, che a volte sono piuttosto considerevoli.
    Quindi spero di risentirti presto.
    Nel frattempo, i migliori saluti.””

    Proseguirà l'esame dell'archivio Stendebach nel 1941.
    Saluti,
    Giovanni

  8. #8
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    Complimenti Giovanni

    Finalmente mi sto assaporando la sua storia serenamente, consapevole di aver consegnato queste memorie nelle mani giuste !! Quando torno in Austria ti invio privatamente la foto dove riposa in pace.

    Roberto

  9. #9
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    Ciao a tutti.

    Ciao Roberto e grazie!!!

    L’allora Major Max Stendebach, nell’inverno 1941/42, comandò il II. Bataillon, Gebirgsjäger-Regiment 91, nei cruenti combattimenti contro l’ Armata Rossa sul fronte del Fiume Mius in Russia.
    Nel precedente post ho riportato, tradotto il italiano, il riassunto degli avvenimenti bellici che interessarono il GJR.91 nell’inverno 1941/42 come riportati dalla pagina web citata Lexicon der Wehrmacht.

    Archivio Stendebach - foto 20.jpg
    Dall'archivio, Max Stendebach, secondo da sinistra, osserva il personale dipendente nell'inverno russo.

    Ma una testimonianza molto più attendibile, precisa e dettagliata, dei fatti bellici dell’inverno 1941/42, la si trova in sei documenti dattiloscritti dell’archivio Stendebach.
    Sono sei Gefechtsbericht (rapporti di combattimento) che vennero redatti dal Major Max Stendebach nella sua qualità di Kommandeur del II./Gebirgsjäger-Regiment 91, destinati ai suoi superiori gerarchici ed all’aggiornamento della Kriegschronik (cronaca di guerra) reggimentale del GJR.91.

    Si tratta dei seguenti Gefechtsbericht:
    1-datato 06.12.1941: “Gefecht bei Zwetkowo am 29.9.1941.” (Battaglia vicino a Zwetkowo il 29 settembre 1941);
    2-datato 16.12.1941: "über den nächtlichen Voststoss aus Ssemenowka am 7. Oktober un die abwehr des russischen Gegenangriffe am 8. Oktober 1941." (Dell'avanzata notturna su Ssemenowka il 7 ottobre e della difesa contro i contrattacchi russi dell'8 ottobre 1941);
    3-datato 03.01.1942: "über den Angriff Possjolok Olichowtschik, Wax Nr.20 und Tschistjakowo Bhf. am 29.10.1941." (Sull'attacco a Possjolok Olichowtschik, Wax Nr.20 e Tschistjakowo Bhf. Il 29 ottobre 1941);
    4-datato 03.01.1942: "über die Brückenkopf-bildung bei -Sugres- am 25. und 26.10.1941." (Sulla formazione di una testa di ponte a -Sugres- il 25 e 26 ottobre 1941);
    5-datato 03.01.1942: "über das Gefecht am 30.9.1941 vor Balki." (Sulla battaglia del 30 settembre 1941 presso Balki);
    6-datato 15.01.1942: "über die Brückenkopfbildung bei Kijaginewka vom 31.10 bis 02.11.41" (sulla formazione della testa di ponte a Kijaginewka dal 31 ottobre al 2 novembre 41").

    Pubblico ora il primo Gefechtsbericht, quello del 06.12.1941: “Gefecht bei Zwetkowo am 29.9.1941.” (Battaglia vicino a Zwetkowo il 29 settembre 1941), nel suo originale tedesco.
    Ho poi provveduto a rivederne la traduzione come segue (col supporto online, ovviamente, e con impegno non secondario) ed a renderla per quanto possibile in corretto italiano, ma senza eccedere col rischio di interpretazioni troppo personali:

    Archivio Stendebach - 06 12 1941 Gefechtsbericht pag 1.jpgArchivio Stendebach - 06 12 1941 Gefechtsbericht pag 2.jpgArchivio Stendebach - 06 12 1941 Gefechtsbericht pag 3.jpg

    “”II./Geb.Jäg.Rgt.91
    ____Comandante____
    il 6. 12. 1941.
    Rapporto di battaglia

    riguardo alla

    Battaglia a Zwetkowo il 29.9.1941.


    Il Btl. era rimasto senza combattere accanitamente per quattro giorni. La posizione a Malaja Belosjorka già presa dalle truppe rumene è stata abbandonata, e da allora è in marcia verso Sud. Il 27/9/1941 verso le 18:00 arrivò la notizia che i russi hanno sfondato con i rumeni e cosicché il valico di Berislaw è minacciato.
    L'ordine è stato dato subito per tornare a Nöräl per le 20:00, raggiunta dal Battaglione dopo circa 40 km.
    Il 28 settembre 1941 alle 7:00 a Dogmarowka dopo aver preso il cibo e un breve riposo alle 13 hanno continuato l'avanzata via Giunewka a Bolshaya Belosjorka, qui si è riunito dopo una marcia di circa 85 km con breve sosta, riposato e senza problematiche significative intorno alle 20:00.

    La mattina dopo ci fu una conferenza del comandante del reggimento all'uscita nord di Bolshaya Belosjorka in merito alla disposizione dei precedenti comandi superiori di attaccare contro Gurtowoj.
    Il II. Bataillon era a sinistra del I. Bataillon, con cui l’attacco era coordinato, ed ha ricevuto l’ordine di sicurezza per l’attacco sul fianco sinistro del reggimento, che era anche il fianco sinistro del XXXXIX. (Gebirgs) Armeekorps alla fine, lo schieramento era fatto.
    Alle ore 9.00 l'inizio dell'attacco fu subordinato dalla prontezza del Leibstandarte, che doveva procedere a sinistra del XXXXIX. (Geb.) A.K. e che arrivò alle ore 11.00.

    Anche l'attacco, inizialmente programmato per le 11,00 è stato poi rinviato alle 12.30 poiché in quel momento Leibstandarte lontano si affrettò dal Sud e non prese ancora parte all’attacco. Ciò ha superato l’ordine dato al Battaglione di rendere in fianco sinistro sicuro, di notevole importanza.
    Lo schieramento del Bataillon è stato realizzato entro le ore 9.00 in modo tale nell'ordine: 8., 9. con J.G.Zug, 7., 6. Kompanie. In basso a sinistra andando all'indietro di circa 150 metri da Kp. a Kp. E’ stato istituito il Bataillon-Stab con Nachr-Zug ed il Pi-Zug dietro alla 9. Kp. Lo schieramento è stato quindi incaricato di svolgere i compiti prefissati per entrare in combattimento in ogni momento con l'uso di armi pesanti con una o due compagnie di cacciatori nella direzione di attacco del Rgt. o contro il fianco sinistro. L'ulteriore sviluppo delle cose ha dimostrato che questa struttura era del tutto appropriata.

    Come ordinato, il Btl ha iniziato l'attacco alle 12.30 in punto. Immediatamente dopo l'uscita dalla postazione fu inondato dal fuoco dell’artiglieria nemica molto violento. I propri aerei schierati in numero piuttosto elevato sono apparsi alle 11:00 secondo l'orario di attacco originariamente impostato e in quel momento avevano il controllo. Il fuoco dell'artiglieria fu tenuto a freno. Sfortunatamente, quando l'attacco è effettivamente iniziato, non sono più apparsi. Il fronte era inizialmente lungo circa 7 1/2 km. Area completamente scoperta sotto l'influenza del nemico che avanza principalmente da metà sinistra. Da superare il fuoco dell'artiglieria. C'era solo una soluzione, questa – sciogliere i ranghi - attaccare al ritmo più veloce possibile.

    Quando il Bataillon raggiunse un Kolchotz a circa 2 km a sud-est di Zwetkowo, ricevette fuoco pesante - cannoni e mitragliatrici – dal fianco sinistro, dalla direzione di Zwetkowo e dall'area adiacente su entrambi i lati. Allo stesso tempo è apparso evidente che l'attacco del I.Btl. si sviluppò molto velocemente nella direzione ordinata. È diventato chiaro che la metà nemica se n'è andata dalla parte del II.Btl. ed aveva costruito una forte protezione del fianco e che il compito della Bataillon poteva essere adempiuto solo nell'attacco contro questo nemico.
    Pertanto fu ordinato che l'8. e la 7. Kp. e dall’altra parte la 9. Kp., che insieme al subordinato J.G.-Zug ha dovuto subentrare nella soppressione del nemico, dovette attaccare Zwetkowo.

    L'attacco è avanzato inizialmente bene, ma si è fermato a una distanza di 800 metri da Zwetkowo. Come riferito dalle due compagnie d'attacco, esse avrebbero dovuto affrontare il nemico molto ben trincerato e mimetizzato con l'artiglieria ancora forte. Il fuoco non può più essere esercitato su un terreno completamente piatto. L'ostacolo principale indicato era una batteria proprio accanto a un Kolchotz a circa 800 metri a sud-ovest di Zwetkowo. Individuata è stata colpita dal fuoco diretto delle M.G. la posizione ostile dalle fessure del tetto di questo kolchotz, dal fianco sinistro sprattutto la 7. Kp. ha impedito ulteriori azioni.
    Divenne chiaro al comandante del battaglione che la resistenza nemica dentro e intorno a Zwetkowo doveva essere spezzata in ogni caso se il Rgt. voleva adempiere al suo compito, e che questo poteva anche comportare sacrifici maggiori.

    Il fulcro della posizione nemica era a sud-ovest di Zwetkowo, dove la posizione era avanzata come un punto di appoggio utilizzando due file di siepi ad angolo retto l'una rispetto all'altra. Con il terreno completamente pianeggiante e la breve distanza dal nemico, un movimento di accerchiamento non era più fattibile. Pertanto, il comandante del battaglione ha deciso, nonostante la consapevolezza che il punto debole del nemico è più a destra dell’ala sinistra, per un attacco frontale con focus d'attacco del nemico avanzato della base nei filari di siepi. Pertanto è stato dato il seguente ordine: "Il BTL attacca il nemico di fronte a noi alle 16:45 e lo lancia oltre il limite di Zwetkowo. La 9.Kp. con il subalterno J.G.Zug, dalla loro attuale posizione ad ovest della strada che porta a Zweitkowo, combatte inizialmente il nemico nei filari di siepi, dove avverrà per primo lo sfondamento. Subentra a destra la 7.Kp. arriva a sinistra la 9.Kp. che è passata dopo aver rimosso la base nemica nella fila di siepi. Da entrambi i lati si portano ai margini del villaggio, con la strada Kolkhos - Zwetkowo che forma il confine tra le due Kompanie. La 6.Kp. ha ancora il compito di proteggere il fianco sinistro".

    Dopo l'emissione di questo ordine, un cannone anticarro è stato tirato nella linea più avanzata, che è riuscito a dare fuoco al kolkhoz situato a circa 800 metri a ovest con pochi colpi e in questo modo la M.G. li ha messi a tacere ed ha costretto la batteria che era stata spinta vicino al kolchoz, a cambiare posizione.
    Questo è accaduto immediatamente prima dell'inizio dell'attacco, quindi l'effetto di fiancheggiamento delle armi di cui sopra era cessato. L'attacco è andato liscio, soprattutto grazie all'audacia spietata della 7.Kp. (Lt. Schiefer, Feldw. Lauber), nonostante l'ostinata resistenza dei russi, che erano ben trincerati e in gran parte dotati di fucili automatici, venne conquistata la base. Furono presi circa 150 prigionieri e quasi altrettanti russi furono uccisi.

    Dopo aver superato il nido di resistenza principale, l'attacco è proseguito senza intoppi. Proprio mentre veniva presa la base, il comandante del reggimento arrivò al Btl. (17:20) e fu informato è stata rotta la resistenza del nemico e Zwetkowo e periferia saranno a breve completamente nelle mani del Bataillon.
    Zwetkowo è stato completamente ripulito dai nemici e al sicuro per la notte (19:00). Allo stesso tempo il collegamento col I.Btl. realizzato da truppe scout. Intorno alle 19:00, la comunicazione con la struttura avanzata della divisione più a ovest e con il Leibstandarte è stata stabilita dal ritorno di un gruppo di scout che era già stato inviato dalla polizia all'inizio dell'attacco.

    Le vittime del Btl. in questi giorni furono: 5 morti, incluso il tenente Schwindt, 41 feriti, tra cui il tenente Bohl e Fw.u.O.A.Schwenk. Per quanto dolorose fossero le perdite, furono misurate rispetto alle difficoltà ed al compito e poche per il successo raggiunto. Le principali perdite si ebbero al superamento dei circa 8 km di lunghezza di terreno pianeggiante a causa dal fuoco dell'artiglieria. Le perdite nell'attacco reale costituiscono il numero più piccolo. Il loro basso numero è soprattutto il risultato dell'eccellente forza d'attacco del Btl. in quel giorno, nonostante il suo indebolimento numerico di vasta portata e la precedente marcia forzata alla vecchia base.
    St. “”

    Nell’archivio Stendebach è anche presente una cartina geografica della Russia datata 1941.
    Archivio Stendebach - 1941 Karte Russland.jpg

    A seguire ulteriori documenti.
    Saluti, Giovanni

  10. #10
    Collaboratore
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    Aug 2006
    Località
    Pieve di Cento (BO ) Emilia Romagna
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    Leggendo il numero di perdite tedesche mi sembra incredibilmente basso per un attacco allo scoperto contro nemico trincerato
    sven hassel
    duri a morire

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