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Discussione: Soldati olandesi travestiti da tedeschi in Gran Bretagna

  1. #1
    Utente registrato L'avatar di storiaememoriagrigioverde
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    Soldati olandesi travestiti da tedeschi in Gran Bretagna

    Nel 1940 un limitato numero di soldati e ufficiali olandesi riuscì a raggiungere la regina Guglielmina, rifugiatasi in Gran Bretagna in seguito all’occupazione dei Paesi Bassi da parte dei tedeschi. In seguito alcuni avrebbero formato nelle isole britanniche il primo nucleo delle FF.AA. olandesi in esilio, rivestendo il battle dress kaki con le insegne della casa d’ Orange, altri avrebbero formato commandos per operazioni speciali. In un primo momento però, tutti costoro furono impiegati per addestrare le truppe costiere e la Home Guard a respingere il temuto sbarco nazista. Dopo la catastrofe di Dunkerque erano rimasti a difendere le coste reclute inesperte e anziani riservisti male armati e peggio addestrati, carenti di armi automatiche, carri armati, autoveicoli, persino uniformi. Ma il peggio era che non avevano mai affrontato un tedesco in combattimento e stavano sviluppando un deleterio senso di inferiorità contro un nemico che molti ritenevano ormai invincibile. Così lo S.M. chiese ai militari olandesi di impersonare la parte avversa, dato che molti di essi parlavano un po’ di tedesco e quelli provenienti dalle zone di confine con il Reich erano praticamente bilingui. Inoltre la divisa feldgrau olandese con gli stivali da marcia era quanto di più vicino a quella della Wehrmacht si potesse trovare in quel periodo. L’uso di elmetti tedeschi di p.b. avrebbe aumentato la verosimiglianza. Vista la nota tendenza dell’Home Guard a tenere un comportamento assai dissimile da quello dell’ esercito regolare quanto ad autostima e spirito di corpo (dato che i molti reduci della Grande Guerra dubitavano a ragione di poter affrontare la poderosa macchina da guerra hitleriana armati di fucili da caccia, armi da fuoco artigianali e picche realizzate fissando spezzoni di sciabole-baionette ottocentesche su lunghi bastoni) durante le manovre si verificarono episodi paradossali, oscillanti tra il tragico e il farsesco. Dato che almeno inizialmente pochi fra gli olandesi parlavano inglese, ufficiali inferiori britannici dotati di un certo spirito d’iniziativa o desiderosi di terminare presto il servizio per tornarsene al pub se ne stavano allo scoperto davanti alle posizioni che avrebbero dovuto difendere, offrendo educatamente ai “nemici” gli appositi cartoncini colorati con scritto DEAD o WOUNDED usati per indicare morti e feriti durante le manovre. I finti tedeschi li intascavano ignari del loro significato borbottando un “danke”. Così l’esercitazione anti- invasione terminava in meno di un quarto d’ora e i vecchietti della Home Guard potevano andare a giocare a freccette o a farsi una pinta di birra con la coscienza a posto. Roba alla Benny Hill! Meno male per loro che l’operazione “Leone marino” non si concretizzò mai.
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