Ciao a tutti.

Presento una serie di 104 fotografie sciolte della 3. SS-Panzerdivison “Totenkopf”, contraddistinta dal simbolo della testa di morto. Si tratta di una tra le più (forse la più) famose e conosciute delle 38 divisioni che composero le Waffen-SS, le SS combattenti.

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dal web, il simbolo divisionale

L’emblema della testa di morto, il “Totenkopf”, portato sul berretto da tutte le SS e simbolo specifico della 3. SS-Division, venne originariamente adottato dai “Totenkopfhusaren“, due reggimenti di Ussari del Regno di Prussia: il 1. Leib-Husaren-Regiment Nr. 1 e il 2. Leib-Husaren-Regiment, costituiti del 1808, e accostato alla Schwarze Schar o Banda Nera del Duca Federico Guglielmo di Brunswick, anch’essa rigorosamente vestita di nero. Come tradizione vuole, la divisa degli ussari di ogni reggimento europeo era di colori diversi rispetto alle altre: quella degli Ussari Testa di Morto era completamente nera, ad eccezion sola dell’abbottonatura del dolman (giacca da ussaro) argento e del fregio sul berretto: teschio e tibie.

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dal web, una famosa foto del Feldmaresciallo August Von Mackensen, con la Totenkopf degli ussari sul colbacco.

La leggenda cita che il simbolo celi il significato: “Portiamo un teschio come simbolo per due motivi, per dire al nemico che non abbiamo paura della morte e per preannunciargli la sorte che lo attende.”. In effetti, a fine guerra, solo un migliaio circa degli effettivi della SS-Totenkopf-Division sopravvisse finendo nella durissima prigionia sovietica, degli oltre 21.000 uomini in forza nel 1942.

Le fotografie in esame, molto ricercate dai collezionisti e con una notevole quotazione di mercato (ancor di più quelle con mezzi corazzati ed uniformi camo), sono tutte originali del periodo, stampa su carta compresa, ed assolutamente inedite, mai pubblicate sino ad ora. Non furono mai collocate in un album fotografico e provengono da un collezionista svedese. La foto sono quasi tutte ben fatte, con sufficiente/buona risoluzione, e di dimensioni 5,5x8,5 cm.

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la parte posteriore di alcune delle foto nel loro raccoglitore trasparente, ho aumentato il contrasto proprio per evidenziare i loghi della carta fotografica

Sul retro le foto hanno quasi tutte il timbro della “Fotoexperten – L.v.M. Aabenraa” unite ad un numero progressivo, vi è qualche rara didascalia manoscritta. La stampa è su carta fotografia in bianco e nero di marca Agfa-Lupex, con visibile il logo in uso negli anni ’30 e ’40 dello scorso secolo, non oltre la fine della guerra. https://archiviostoricogalvanin.alte...fa-agfa-paper/

Aabenraa è un comune danese situato nella regione di Syddanmark, già Schleswig-Holstein nel periodo della dominazione Prussiana tra il 1864 ed il 1920.

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dal web la cartina del Syddanmark (Danimarca meridionale), diviso in comuni

Durante la seconda guerra mondiale, circa 6.000 danesi si offrirono volontari nelle Waffen-SS per combattere con i tedeschi sul fronte orientale contro l' Unione Sovietica. Ciò venne preceduto dal sostegno ai finlandesi, da parte di volontari danesi, nella guerra invernale contro l'Unione Sovietica (novembre 1939 – marzo 1940).
Di essi circa 600 cittadini danesi - quasi tutti appartenenti alla minoranza tedesca nello Schleswig settentrionale (attuale Syddanmark) - prestarono servizio nella Division SS “Totenkopf”. E’ quindi ad uno di questi volontari che risalgono le foto.

La SS-Division "Totenkopf", nota anche come SS-Totenkopf-Division, venne costituita 16 ottobre 1939 quale unità di combattimento, con la riorganizzazione dei corpi armati delle SS Totenkopfverbände (circa 6.500 soldati) che avevano partecipato alla campagna polacca, insieme a uomini provenienti dalle SS-Verfügungstruppen e dalla SS-Kompanie Heimwehr Danzig, e fu trasferita a Dachau per iniziare l'addestramento. Non deve essere confusa con le SS-Totenkopf-Standarten che vennero pure costruite nel novembre 1939 con soldati provenienti dalle Totenkopfverbände, che però non fece mai parte dei corpi di combattimento delle Waffen-SS, e fornì invece il personale per la sorveglianza dei campi di concentramento e di sterminio.
Dal 09 Novembre 1942 al 23 Novembre 1943 la Divisione venne chiamata SS-Panzergrenadier-Division „Totenkopf“, e successivamente 3. SS-Panzer-Division “Totenkopf”.
Durante la campagna di Francia fu inizialmente inserita nella riserva dell'esercito. Il 16 maggio 1940 la divisione fu trasferita nella zona operativa, venendo impegnata, a partire dal 19 maggio, in operazioni di rastrellamento nell'area di Cateau-Cambrésis e Cambrai.
Il 31 maggio raggiunse le coste della Manica, poco a sud di Dunkerque; alla fine di giugno fu trasferita a Saint Pol. Nella seconda fase della Campagna di Francia, la "Totenkopf" fu impegnata essenzialmente nel proteggere i fianchi dell'avanzata principale, e in operazioni di rastrellamento e di custodia dei prigionieri di guerra. Al termine della guerra contro la Francia, la divisione aveva raggiunto il confine franco-spagnolo.
La "Totenkopf" rimase in Francia fino all'aprile del 1941 quando fu trasferita ad est e inserita nell’ Heeresgruppe Nord, nell'imminente Operazione Barbarossa. Impegnata in Lituania e Lettonia, raggiunse la Linea Stalin a nord di Demyansk a luglio, e in seguito i sobborghi di Leningrado, dove fu impegnata dal 13 luglio al 25 agosto. Ai primi di agosto, soldati della "Totenkopf" riuscirono ad occupare la città di Chudovo, importante snodo ferroviario sull'asse Leningrado-Mosca.

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due foto del nostro volontario danese nella Totenkopf, nella seconda è al centro

In questo periodo alla divisione fu aggregato il Freikorps Danmark. Tra l'autunno e l'inverno del 1941, i sovietici lanciarono diverse offensive contro il settore nord del fronte, e durante una di queste intrappolò la divisione nella sacca di Demyansk. Solamente nell'aprile del 1942 quanto rimaneva della divisione, rinominato Kampfgruppe Eicke, riuscì a rompere l'accerchiamento e a raggiungere le rive del fiume Lovat. Alcune unità rimasero comunque nell'area di Demyansk, finché in ottobre l'intera divisione fu trasferita in Francia. Mentre veniva riorganizzata ed equipaggiata con nuovi carri, la divisione prese parte all'occupazione della Francia di Vichy e in operazioni contro i partigiani nella zona di Limoges.
A febbraio del 1943, la divisione fu nuovamente trasferita ad Est, come parte dell’ Heeresgruppe Sud, per arginare l'offensiva invernale sovietica che aveva distrutto la 6. Armee a Stalingrado. Dopo aver partecipato, insieme alla "Leibstandarte SS Adolf Hitler" e alla "SS Das Reich", alla terza battaglia di Kharkov, la divisione partecipò alla decisiva battaglia di Kursk, la più grande e sanguinosa battaglia tra carri dell'intera guerra. Nei primissimi giorni le SS ottennero qualche successo, ma la potenza raggiunta dall' Armata Rossa fece fallire l'operazione. Dopo questa battaglia, la Wehrmacht fu costretta quasi esclusivamente sulla difensiva per il resto della guerra, e anche la "Totenkopf", impegnata in azioni difensive prima nella zona di Stalino e, tra settembre e ottobre, lungo il Dnepr.
Nel febbraio del 1944 fu aggregata all' VIII. Armee e dirottata dapprima a Čerkasy, quindi verso Kishinev (Chișinău), e da qui verso la Romania, dove combatté tra Târgu Frumos e Pașcani nella Battaglia di Târgu Frumos. Nel frattempo, al centro del fronte, i russi avevano lanciato la più massiccia offensiva dell'intera guerra, distruggendo decine di unità tedesche, e operando uno sfondamento per 500 chilometri in sole quattro settimane, raggiungendo la Polonia. Con le forze sovietiche nei sobborghi di Varsavia, iniziò la rivolta, e la divisione prese parte alla brutale repressione e alla successiva controffensiva tedesca che sospinse i sovietici oltre la Vistola. Solo la "Totenkopf" e la "Wiking" (con alcune unità della divisione d'élite della Luftwaffe, la 1. Fallschirm-Panzer-Division "Hermann Göring") presero parte a questa controffensiva tedesca.
Successivamente la divisione fu inviata a Budapest, Unternehmen Frühlingserwachen (Operazione Risveglio Primaverile), insieme ad altre sei divisioni delle Waffen-SS (la "Leibstandarte SS Adolf Hitler", la "Das Reich", la "Wiking", la "Hohenstaufen", la "Hitlerjugend" e la "Reichsführer SS"), per cercare di aprire un varco alle forze tedesche rimaste intrappolate nella città. Dopo aver lanciato un attacco nella zona dell'aeroporto, ed alcuni iniziali successi, intralciati dal fango del disgelo primaverile, combatté duramente nel settore di Stuhlweißenburg ma ormai le difese russe si erano fatte invalicabili, e le divisioni SS furono costrette a sospendere l'attacco. L’ Armata Rossa invece fece intervenire le riserve e passò rapidamente al contrattacco.
Successivamente iniziò una lunga ritirata verso Vienna, dove la divisione, ridotta a poco più di 1.000 uomini, si arrese agli americani il 9 maggio 1945, ma quasi tutti i suoi membri furono passati ai sovietici, che ne richiesero la consegna quali criminali di guerra.

Il gruppo di foto in esame si può dividere sommariamente nel periodo di addestramento subito dopo l’arruolamento, nella campagna francese ed in quella russa. Le foto riguardano varie unità divisionali: Panzergrenadier (fanteria), Panzer (carri armati), Sturmgeschütz (carri d’assalto), Kradschützen (motociclisti), e molte sono dell’unità di artiglieria dalla quale dipese il volontario danese protagonista delle foto, cioè la SS-Panzer-Artillerie-Regiment 3 nella sua ultima denominazione dal 23.11.1943 a fine guerra, le precedenti furono SS-Artillerie-Regiment 3 e SS-Totenkopf-Artillerie-Regiment.
Inizio con le foto del primo periodo addestrativo dopo l’arruolamento.
Dove vi è didascalia sul retro, essa segue la foto, con maggior contrasto per evidenziare anche il logo della carta fotografica, altrimenti quasi invisibile.

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Presso la Radolfzell-Kaserne ebbe sede l'unità addestrativa SS-Totenkopf-Infanterie-Ersatz-Bataillon I nel periodo dal 16 dicembre 1939 al 30 novembre 1940, ove servì il volontario danese in argomento. Radolfzell am Bodensee è una cittadina tedesca sul Lago di Costanza. Penso che la foto sia del giuramento.

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La pubblicazione prosegue con la campagna francese.

Saluti, Giovanni