Ciao a tutti.

Come ho già ricordato in altri thread, non è facile reperire album fotografici, o gruppi di foto organici e significativi, riguardo ai soldati italiani tra le due guerre mondiali ed in epoca WW2. Mentre, di contro, vi è abbondanza di offerta per analoghi album e documenti fotografici tedeschi della seconda guerra (ad eccezione delle Waffen-SS, non perché manchino le foto, ma perché sono molto ricercate e costose).

Di recente ho avuto la fortuna di acquisire in collezione un gruppo di 178 fotografie sciolte, mai inserite in album, di un soldato italiano di fanteria, datate dal 1932 al 1942. Tra esse vi sono 19 foto da civile, che aiutano nel ricostruire la cronologia, moltissime le foto in uniforme anche se per lo più abbastanza statiche (i classici gruppi di commilitoni per la foto ricordo) ma ve ne sono alcune veramente interessanti, ed alla fine circa 25 foto di carattere etnico/paesaggistico africano, le classiche immagini ricordo che i soldati portavano con se al ritorno in Italia dall’Africa, probabilmente per questo stampate in grandi quantità, ma tutte con la procedura fotografica, dallo scatto alla stampa su carta.
Inserisco il gruppo di foto nell’argomento coloniale del forum, perché le foto in Africa sono la parte più rilevante.

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Il nostro protagonista in una foto al tempo della seconda guerra, probabilmente al richiamo a fine 1941/inizio 1942, qui col gradi da caporale, i nastrini della guerra d’africa e le mostrine probabilmente della 27^ Divisione “Brescia”.

Del soldato in argomento non risultano il nome e cognome, da annotazione sul retro di una foto posso lontanamente ipotizzare che il suo cognome sia “Serafini” ma non ho trovato altri riscontri. Sicura, però, la sua provenienza dalla Città piemontese di Verbania, sulle sponde del Lago Maggiore (Provincia del Verbano-Cusio-Ossola).

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Del web le mostreggiature delle Divisioni di Fanteria del Regio Esercito.

Egli si arruolò nel 16° Reggimento di Fanteria “Savona”, mostrine bianche con filetto nero, che fece parte della 27^ Divisione di Fanteria “Sila”, con cui nel 1936 e 1936 partecipò alla Guerra d’Etiopia, poi venne congedato e successivamente richiamato nella WW2 ma nella 27^ Divisione “Brescia”. Ed a fine guerra finì in prigionia alleata ritengo nel Nord Africa.

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Dal web, mostrina e cartolina del 16° Reggimento di Fanteria "Savona"

Il 16° Reggimento di Fanteria “Savona” (motto: Pronti ad ogni battaglia.) trasse origine dal Reggimento Sarzana costituito nel 1815, con elementi dei battaglioni di linea della Repubblica di Genova. Con l'attuazione della legge 11 marzo 1926 sull'ordinamento dell'esercito, riprese il nome di 16° Reggimento Fanteria "Savona" ed a seguito della formazione delle Brigate su tre reggimenti venne assegnato alla XXVII Brigata di Fanteria (poi Divisione) della quale fecero parte anche il 19° ed il 20° "Brescia"; reggimento che rimase articolato su due battaglioni. Partecipò alla Campagna d'Africa 1935-36 contro il Regno di Etiopia e operò nel settore di Calaminò, Ghevà, Endertà ed Amba Aradam . In Eritrea la Divisione "Sila" prese parte alle operazioni per la conquista di Macallè e, il 4 novembre 1935, a quelle per l'occupazione di Adigrat. In dicembre la grande unità fu impiegata in combattimenti a carattere locale nel settore meridionale di Enda Jesus-Passo Dogheà e in azioni di ricognizione nella zona di Debrì, Calammo, Scelicot. Il 19 gennaio 1936, dopo aspri scontri, la Divisione "Sila" occupò importanti centri nel Tembien. Nel mese di febbraio, superata la tenace resistenza dei difensori, raggiunse le alture a nord di Amba Aradam e il 26 febbraio occupò il passo dell'Amba Alagi. Nel mese di marzo l'occupazione si estese all'Altopiano di Fenaroà e Socotà. In Africa orientale le bandiere dei reggimenti della grande unità si guadagnarono la medaglia di bronzo al valor militare e la Croce dell'Ordine Militare di Savoia. Formate nel 1939 le divisioni binarie, il 16° Reggimento Fanteria partecipò al secondo conflitto mondiale inquadrato nella 55^ Divisione di Fanteria "Savona" unitamente ai Reggimenti 15° Fanteria e 12° Artiglieria. La divisione, dislocata nel Nord Africa, venne sciolta all’inizio del 1942.

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Dal web, stemma delle Divisioni "Savona" e "Brescia"

Invece la 27^ Divisione di Fanteria “Brescia” nella quale servì richiamato il nostro protagonista dopo il settembre 1941 (nella foto del 23.09.1941 è ancora in abito civile a Novara, ma il 01.04.1942 lo troviamo in uniforme a Baveno, vicino a Verbania), ai primi di marzo 1941 venne schierata in zona avanzata della Cirenaica a difesa della stretta di El Agheila e passò all'offensiva, il 24 marzo contribuì a battere le truppe britanniche a Marsa el Brega e il 2 aprile entrò ad Agedabia, dove assunse la difesa della rotabile per Giada. Ripresa l'avanzata, il 12 aprile la Divisione si portò alla periferia di Tobruk e durante gli otto mesi di assedio alla cinta fortificata effettuò vari tentativi per conquistarla, tutti con esito negativo. Il 18 novembre gli inglesi, ripresero l'iniziativa nell'intento di ridurre la pressione contro le forze assediate, sottoponendo le unità della Divisione ad attacchi logoranti costringendole a ripiegare, il 10 dicembre, verso Ain el Gazala. Il 18, impegnata sul fronte di attacco inglese e minacciata di aggiramento da sud, la Divisione "Brescia" arretrò su Agedabia che raggiunse il 22 dicembre. Nell'aprile 1942 la divisione viene spostata a El Mechili partecipando alla battaglia per l'aggiramento delle unità inglesi asserragliate tra Ain el Gazala e Tobruk. Il 20 giugno dopo avere raggiunto Bir Buscerat, a sud di Tobruk, e superate Bardia, Sollum e Sidi el Barrani, il 30 giugno venne a contatto della cinta fortificata di Marsa Matruh e oltrepassato anche questo ostacolo, il 1º luglio la Divisione venne impegnata in violenti combattimenti e sottoposta ai successivi contrattacchi inglesi tra il 21 e il 27 luglio 1942, arrestandosi a sud di El Alamein. Nei mesi seguenti l'iniziativa passò all'avversario. Il 24 ottobre nel corso della battaglia di El Alamein il settore della Divisione "Brescia" venne investito da forze corazzate inglesi e la Divisione resistette anche il 4 novembre all'attacco di forti contingenti corazzati; dopo gli scontri la Divisione ripiegò verso Fuka, con la maggior parte delle unità appiedate, in una marcia dispendiosa e durissima; il 7 novembre i resti della Divisione "Brescia" vennero raggiunti e annientati mentre erano in vista di Fuka. La divisione viene sciolta per eventi bellici il 25 novembre 1942.

All’inizio del 1932, nei mesi di gennaio e febbraio, il nostro soggetto è ancora un civile a sciare in Val Formazza (attuale Provincia del Verbano-Cusio-Ossola), ed un Avanguardista (tra i 14 ed i 18 anni) dell’allora Opera Nazionale Balilla. L’eventuale didascalia sul retro segue la foto:

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La foto, scattata a Formazza il 31.01.1932, che mi fa ipotizzare per il futuro soldato il cognome Serafini

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altra foto in Val Formazza nel febbraio 1932, il futuro fante è il terzo da sinistra, in uniforme da Avanguardista

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altra foto da Avanguardista, è il terzo da destra

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le prime foto militari datate del fante in argomento sono queste tre scattate a Viterbo nel marzo e nell'aprile 1932. Nelle prime due foto lo si riconosce in posizione centrale

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Ulteriori foto del nostro fante nel primo periodo di servizio militare tra il 1932 ed il 1934:

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Le prossime foto saranno dei primi mesi del 1935, nei ranghi del 16° Reggimento di Fanteria "Savona", forse un primo richiamo del soldato, in preparazione per la Guerra d'Etiopia.

Saluti, Giovanni