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Discussione: Foto coloniali nel Corno d'Africa

  1. #21
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    Ciao a tutti.

    Proseguo con le foto dal gruppo già del Capomanipolo medico di nome Gianni, in forza alla 263^ Legione CC.NN. "Aspromonte" nella Guerra di Etiopia:

    263 Leg CCNN - Foto 26R 315.jpg263 Leg CCNN - Foto 26 retroR 323.jpg

    263 Leg CCNN - Foto 27R 316.jpg263 Leg CCNN - Foto 27 retroR 324.jpg

    263 Leg CCNN - Foto 28R 317.jpg263 Leg CCNN - Foto 28 retroR 325.jpg

    263 Leg CCNN - Foto 29R 318.jpg263 Leg CCNN - Foto 29 retroR 326.jpg

    263 Leg CCNN - Foto 31R 320.jpg263 Leg CCNN - Foto 31 retroR 328.jpg

    263 Leg CCNN - Foto 30R 319.jpg263 Leg CCNN - Foto 30 retroR 327.jpg
    un camerata

    263 Leg CCNN - Foto 32R 329.jpg263 Leg CCNN - Foto 32 retroR 337.jpg
    Attilio Teruzzi (Milano, 5 maggio 1882 - Procida, 26 Aprile 1950) è stato un generale e politico italiano. Fu Ministro dell'Africa Italiana, Governatore della Cirenaica e medaglia d'argento al valor militare. Dal 1929 al 1936 Capo di Stato Maggiore della M.V.S.N. E' al centro della foto, alla sua sinistra il Console Ivan Doro, comandante della 263^ Legione CC.NN. "Aspromonte". Il Capomanipolo medico Gianni è il quarto da destra in prima fila.

    Attilio_teruzzi.jpg
    dal web, il Generale Attilio Teruzzi

    263 Leg CCNN - Foto 34R 331.jpg263 Leg CCNN - Foto 34 retroR 339.jpg
    Il Capomanipolo "Gianni" è il primo a sinistra seduto. Alle sue spalle il suo attendente, che indossa la fascia da braccio con la croce rossa su fondo bianco.

    263 Leg CCNN - Foto 35R 332.jpg263 Leg CCNN - Foto 35 retroR 340.jpg

    263 Leg CCNN - Foto 36R 333.jpg263 Leg CCNN - Foto 36 retroR 341.jpg

    263 Leg CCNN - Foto 37R 334.jpg263 Leg CCNN - Foto 37 retroR 342.jpg
    il nostro protagonista è il primo a sinistra

    263 Leg CCNN - Foto 38R 335.jpg263 Leg CCNN - Foto 38 retroR 343.jpg

    263 Leg CCNN - Foto 39R 336.jpg263 Leg CCNN - Foto 39 retroR 344.jpg

    263 Leg CCNN - Foto 40R 345.jpg263 Leg CCNN - Foto 40 retroR 354.jpg

    La pubblicazione prosegue.

    Saluti, Giovanni

  2. #22
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    Ciao a tutti.

    Ulteriori foto dal gruppo già del Capomanipolo medico di nome Gianni, della 263^ Legione CC.NN. "Aspromonte" (anche nominata: "Tommaso Gulli") nella Guerra di Etiopia:

    263 Leg CCNN - Foto 41R 346.jpg
    una bella foto di famiglia di un Muntaz (Caporale) degli Ascari

    263 Leg CCNN - Foto 42R 347.jpg263 Leg CCNN - Foto 42 retroR 356.jpg
    altra copia della medesima foto già pubblicata all'inizio, ma con diversa didascalia. Il protagonista Gianni è il primo a destra.

    263 Leg CCNN - Foto 43R 348.jpg263 Leg CCNN - Foto 43 retroR 357.jpg

    263 Leg CCNN - Foto 45R 350.jpg

    263 Leg CCNN - Foto 46R 351.jpg263 Leg CCNN - Foto 46 retroR 360.jpg

    263 Leg CCNN - Foto 47R 352.jpg263 Leg CCNN - Foto 47 retroR 361.jpg

    263 Leg CCNN - Foto 48R 353.jpg263 Leg CCNN - Foto 48 retroR 362.jpg
    tutto a forza di braccia, pala e piccone...

    263 Leg CCNN - Foto 49R 363.jpg263 Leg CCNN - Foto 49 retroR 372.jpg

    263 Leg CCNN - Foto 50R 364.jpg263 Leg CCNN - Foto 50 retroR 373.jpg

    263 Leg CCNN - Foto 51R 365.jpg263 Leg CCNN - Foto 51 retroR 374.jpg
    Il protagonista delle foto è il primo a sinistra

    La pubblicazione prosegue con l'ultimo post.

    Saluti, Giovanni

  3. #23

  4. #24
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    Nella foto di altro reparto i due miliardi seduti sotto sono della fanteria (onestamente non ti so dire se normale o coloniale) mentre quello in piedi col casco sembra dei mitraglieri
    sven hassel
    duri a morire

  5. #25
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    Citazione Originariamente Scritto da sven hassel Visualizza Messaggio
    Nella foto di altro reparto i due miliardi seduti sotto sono della fanteria (onestamente non ti so dire se normale o coloniale) mentre quello in piedi col casco sembra dei mitraglieri
    Grazie, in effetti ho trovato ora sul web queste mostrine del Regio Esercito:

    Mostrine strisce orizzontali.jpg

  6. #26
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    Ciao a tutti.

    Ulteriori fotografie sull'argomento coloniale italiano nell' Africa Orientale Italiana. Sono immagini miste di varia provenienza ed epoca, non un gruppo organico come nei precedenti post.

    AOI - Foto 7R 068.jpg
    la foto più datata, ritengo degli anni '20 dello scorso secolo, con alcuni Ascari in località non indicata

    AOI - Foto 17R 078.jpg
    due foto del viaggio delle truppe italiane, in nave, verso il Corno d'Africa

    AOI - Foto 15R 076.jpg

    AOI - Foto 4R 065.jpg
    La messa al campo e la fucilazione dei cosiddetti "ribelli", nella foto che segue, sono una costante di questi gruppi di fotografie

    AOI - Foto 2 completaR 062.jpg
    AOI - Foto 2R 063.jpg

    AOI - Foto 5R 066.jpg
    una sbrigativa macellazione

    AOI - Foto 14R 075.jpg
    il Generale Pietro Badoglio passa in rassegna le truppe.

    Pietro Badoglio (Grazzano Monferrato, 28 settembre 1871 – Grazzano Badoglio, 1º novembre 1956) fu un generale e politico italiano, maresciallo d'Italia, senatore e capo del governo dal 25 luglio 1943 all'8 giugno 1944.
    Il 30 novembre 1935, Badoglio venne inviato a Massaua quale comandante del corpo di spedizione in Etiopia, in sostituzione del generale Emilio De Bono. Quest'ultimo aveva aperto le ostilità con l'Impero etiopico il 3 ottobre precedente, con l'occupazione di Adigrat, Adua, Axum e Macallè, ma stava procedendo troppo lentamente. Badoglio non trovò una situazione particolarmente favorevole. Gli Italiani si erano spinti circa cento chilometri avanti e gli abissini, riorganizzatisi, avevano ripreso l'iniziativa da entrambi i lati, con l'intenzione di tagliare in due l'offensiva italiana.
    Badoglio, anziché proseguire nell'avanzata, prese ulteriore tempo per migliorare la situazione logistica e tattica, ripiegando su Axum. Dopo aver atteso l'arrivo di altre tre divisioni, più altre due sul fronte somalo, poté disporre di 200.000 uomini, 750 cannoni, 7.000 mitragliatrici e 350 aerei, contro 215.000 Abissini, pressoché privi di artiglieria e aeroplani. il Maresciallo, con una manovra convergente sostenuta dall'artiglieria e dall'aviazione, dopo tre mesi di sosta riprese l'iniziativa, conseguendo la vittoria dell'Amba Aradam (11-15 febbraio 1936) e annientando il grosso dell'esercito nemico (80.000 uomini). Il 28 febbraio era occupata l'Amba Alagi e il 31 marzo, presso il Lago Ascianghi, veniva sbaragliata la guardia del corpo del negus, mentre quest'ultimo fuggiva imbarcandosi a Gibuti. Il 5 maggio 1936, alle ore 16, Badoglio entrava vittorioso in Addis Abeba.

    AOI - Foto 21R 082.jpg
    sfilata di Ascari

    AOI - Foto 19R 080.jpg

    AOI - Foto 16R 077.jpg
    gruppo di Savari, cavalleria regolare libica, facenti parte dei Regi Corpi delle Truppe Coloniali

    AOI - Foto 27R 088.jpg

    AOI - Foto 32R 093.jpg

    AOI - Foto 29R 094.jpg

    AOI - Foto 33R 095.jpg
    Il Generale Pietro Maravigna, comandante del II Corpo d'Armata nella Guerra di Etiopia, premia alcuni dipendenti

    AOI - Foto 36R 098.jpgAOI - Foto 36 retroR 103.jpg
    alcuni Zaptiè, il personale coloniale dei Reali Carabinieri

    AOI - Foto 37R 099.jpgAOI - Foto 37 retroR 104.jpg

    AOI - Foto 38R 100.jpgAOI - Foto 38 retroR 105.jpg

    AOI - Foto 42R 110.jpgAOI - Foto 42 retroR 116.jpg
    Il Forte Galliano sovrastante Macallè

    AOI - Foto 43R 111.jpgAOI - Foto 43 retroR 117.jpg
    Il 31 marzo 1936, nei pressi del Passo Belagò, si tenne la Battaglia di Mai Ceu o del Lago Ascianghi. In tale localtà prese posizione la grande unità Divisione di Fanteria Assietta.

    AOI - Foto 46R 114.jpgAOI - Foto 46 retroR 120.jpg
    01.02.1936 eritrei della banda irregolare che fece parte delle truppe coloniali nella Guerra di Etiopia

    AOI - Foto 12R 073.jpg
    i grandi lavori di viabilità ad opera dei soldati e di molti operai, di questa e della successiva foto, furono una costante nella Guerra d'Etiopia, indispensabili per poter consentire il transito dei mezzi a motore

    AOI - Foto 23R 084.jpg

    La pubblicazione proisegue.

    Saluti, Giovanni

  7. #27
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    Ciao a tutti.

    Riprendo la pubblicazione delle foto coloniali dall' Africa Orientale Italiana.

    A seguire quattro foto di tre anziani dignitari indigeni, la penultima persona è fotografata due volte. Due di essi portano con orgoglio le insegne dell' Ordine Coloniale della Stella d'Italia, che fu un ordine cavalleresco del Regno d'Italia destinato a celebrare l'impero coloniale italiano. L'Ordine venne istituito motu proprio da Vittorio Emanuele III di Savoia, con il regio decreto 18 gennaio 1914 n°38, dopo che la Libia era divenuta una colonia italiana.
    Esso venne inteso originariamente come ricompensa per gli indigeni delle colonie che si fossero distinti per la gloria delle colonie e dell'Italia. Per questo motivo, venne stabilito che gli italiani insigniti dell'Ordine non potessero superare la metà del numero massimo dei membri e che comunque gli insigniti di questa categoria dovessero essere benemeriti delle colonie italiane, residenti nelle stesse oppure diplomatici e ufficiali governativi e d'esercito nel territorio coloniale.

    Italy_Colonialorder.jpgmedaglia al merito coloniale.jpg
    dal web, le insegne di due classi dell' Ordine Coloniale della Stella d'Italia

    L'Ordine si divise in cinque classi:
    Cavaliere o Dama di Gran Croce
    Grand'Ufficiale
    Commendatore o Dama di Commenda
    Ufficiale
    Cavaliere o Dama
    Il gran magistero dell'Ordine venne affidato al Re d'Italia, il numero massimo fu stabilito in 150 per i Cavalieri, 50 per gli Ufficiali, 20 per i Commendatori, 7 per i Grandi Ufficiali e 4 per i Gran Cordoni ogni anno. Malgrado questo le concessioni furono sempre oculate e perlopiù limitate ai grandi funzionari di stato italiani nelle colonie.
    Alla caduta dell'Impero coloniale italiano, l'Ordine non venne mai più concesso.

    AOI - Foto 24R 085.jpg

    AOI - Foto 25R 086.jpgAOI - Foto 30R 091.jpg

    AOI - Foto 11R 072.jpg

    Adesso alcuni paesaggi particolari:

    AOI - Foto 6R 067.jpg

    AOI - Foto 10R 071.jpg

    AOI - Foto 35R 097.jpg
    non doveva essere semplice abitare in quella casetta arroccata

    Per finire una selezione di alcune foto di vario soggetto:

    AOI - Foto 13R 074.jpg

    AOI - Foto 9R 070.jpg

    AOI - Foto 8R 069.jpg

    AOI - Foto 18R 079.jpg

    AOI - Foto 39R 101.jpg

    AOI - Foto 34R 096.jpg

    AOI - Foto 31R 092.jpg

    AOI - Foto 40R 102.jpgAOI - Foto 40 retroR 107.jpg

    AOI - Foto 41R 108.jpgAOI - Foto 41 retroR 115.jpg

    AOI - Foto 44R 112.jpg

    Saluti, Giovanni

  8. #28
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    Nuova integrazione del thread sull’avventura coloniale italiana nel Corno d’Africa con il piccolo gruppo di foto di una sconosciuta CC.NN. di nome Antonino o Tonino, di una non indicata unità, che partecipò alla seconda Guerra d’Etiopia 1935/35 e rimase nell’ A.O.I. anche nel breve periodo successivo.

    AOI - Foto 1R 162.jpg

    La prima foto in ordine di tempo è la parziale panoramica del Regio Incrociatore Francesco Ferruccio, ben individuato dal nome sui due salvagenti. Questa foto è antecedente al 01.04.1930, data della radiazione dell’unità. Quindi le ipotesi sono due: o la foto è fuori posto e non appartiene al gruppo in cui io l’ho acquistata, oppure il soldato si recò almeno due volte in Africa, la prima delle quali precedente al 1930.

    RN_Ferruccio.jpg
    dal web, la Regia Nave Ferruccio

    Il Regio Incrociatore Corazzato Francesco Ferruccio, classe Garibaldi, varato il 23.04.1902, partecipò alla Guerra di Libia ed alla Prima Guerra Mondiale, e dal 1923 fu impiegato quale nave scuola per gli allievi dell’ Accademia Navale di Livorno, ed evidentemente anche quale trasporto truppe.

    AOI - Foto 10R 171.jpg
    una infermeria da campo

    AOI - Foto 8R 169.jpg

    AOI - Foto 7R 168.jpg

    AOI - Foto 6R 167.jpg

    AOI - Foto 5R 166.jpg

    AOI - Foto 4R 165.jpg

    AOI - Foto 3R 164.jpg

    AOI - Foto 2R 163.jpg

    AOI - Foto 11R 172.jpg

    AOI - Foto 12R 174.jpgAOI - Foto 12 retroR 179.jpg
    nessuna informazione disponibile sulla "sentenza"

    AOI - Foto 13R 175.jpgAOI - Foto 13 retroR 180.jpg

    AOI - Foto 14R 176.jpgAOI - Foto 14 retroR 181.jpg
    uno dei numerosi ponti militari per l'attraversamento del noto Fiume Tacazzè

    AOI - Foto 15R 177.jpgAOI - Foto 15 retroR 182.jpg

    AOI - Foto 16R 178.jpgAOI - Foto 16 retroR 183.jpg

    Saluti, Giovanni

  9. #29
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    Ancora tre foto, di formato cartolina, relative alle Guerra di Etiopia:

    AOI - Foto 1R 186.jpgAOI - Foto 1 retroR 188.jpg
    1938 Bahar Dar o Bahrdàr (anche Bahir Dar) è una città dell'Etiopia nordorientale, capoluogo della regione degli Amara.
    Tra il 1935 e il 1936 numerosi squadroni di carri leggeri Carro Veloce 33 (o CV 33) presero parte alle operazioni militari che portarono alla conquista italiana dell'Etiopia

    AOI - Foto 2R 187.jpgAOI - Foto 2 retroR 189.jpg
    Gondar 1937, il portafortuna del 67° Battaglione Coloniale, unità che partecipò alla Guerra di Etiopia.

    Il 67° (oppure LXVII) Battaglione Coloniale di Ascari, si immolò nel corso della successiva epica battaglia difensiva di Culqualber (A.O.I. zona di Gondar, regione di Amhara, Etiopia) ove, unitamente ad unità dei Carabinieri e delle CC.NN., resistette dal 06 agosto al 21 novembre 1941 all'assedio delle preponderanti forze inglesi. Alla resa, su circa 1.200 Ascari, i caduti furono 490 ed i feriti 400.
    https://italianiinguerra.wordpress.c...di-culqualber/


    AOI - Foto 3R 190.jpgAOI - Foto 3 retroR 191.jpg
    1936 - 37 Dessiè, città dell'Etiopia centro-settentrionale situata nella Regione degli Amara.

    Saluti, Giovanni

  10. #30
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    Sempre bello quanto hai la pazienza di condividere con noi. Nella foto con didascalia ospedale pensi che il militare con la croce sul petto sia il cappellano Militare?
    sven hassel
    duri a morire

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