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Discussione: Rifugi antiaereo varese

  1. #1
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    Rifugi antiaereo varese

    Sabato sera verranno aperti entrambi i rifugi antiaereo di Varese (Giardini Estensi e via Dei Mille) e farò da guida a quello di via Dei Mille angolo via Volta.
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  2. #2
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    Devo chiedere scusa, ma il rifugio di via Volta è in realtà in via Canova.
    Ho potuto tornarci e fare le foto con molta calma, anche della parte che normalmente non viene aperta al pubblico. Eccole; ma prima un po' di storia.
    Quando Varese venne bombardata nella notte tra il 1 e il 2 aprile 1944, solo uno dei 15 rifugi previsti era stato terminato. Si trattava di quello che si trova sotto la collina dei Giardini Estensi (appena possibile completerò questo post con le foto anche di quest'ultimo). L'obbiettivo del bombardamento erano gli stabilimenti della Aermacchi, che si trovano al limite di quello che oggi è il centro città ed il quartiere di Masnago. Questo bombardamento non distrusse la fabbrica, ma creò non poca apprensione nei cittadini, che pensavano di non venir toccati da bombardamenti.
    Vennero quindi costruiti in fretta e furia altri 6 rifugi: Via Crispi, sotto l'odierna Università dell'Insubria, via Londonio, Via Canova, nel parco di Villa Toepliz e sotto la collina dei Giardini Estensi. Villa Recalcati, Villa Baragiola ed altre villa signorili misero a disposizione le loro cantine, dopo che la prefettura le aveva riconosciute come adatte allo scopo.
    Quando il 30 aprila 1944 avvenne il secondo bombardamento, questi 6 rifugi erano stati terminati, anche se non con le dimensioni da progetto.
    Infatti il rifugio di via Canova avrebbe dovuto essere il più grande di Varese, lungo più di mt 200, ma ne vennero realizzati solo 98. Questo perché il bombardamento del 30 aveva completamente distrutto l'Aermacchi e quindi venivano a mancare altri obbiettivi in città.
    La forma è quella della parentesi quadra.

    Si entra dal semaforo tra Via Canova, Via dei Mille, Via René Vanetti e viale Valganna.

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    Si accede ad un corridoio alto 3 mt e lungo circa 30 mt al centro del quale è posto un muro che presenta, al centro, una porticina di mt 1,40x1,00 ed ai lati due piccoli corridoi alti come il soffitto.
    La costruzione è fatta di muri in pietra, che fanno da spalle ad una volta a botte, in mattoni pieni.

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    Oltrepassato il muro arriviamo ad un angolo di 90°, dove comincia il rifugio vero e proprio.
    Vista del muro dopo essere passati.

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    Si può notare il portone d'entrata oltre la porticina.
    Poiché il terreno sovrastante era in alcuni punti instabile e si procedeva a scavo, costruzione spalle, posa delle centine per la volta tutto contemporaneamente, si dovette rinforzare il muro poco dopo il suo inizio.

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    Un'unica latrina per tutti e per di più dotata di secchio e non di turca.

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    ci sono 4 prese d'aria (qui una) lungo il percorso
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    A metà percorso c'è una stanzetta con una delle prese d'aria, che fungeva da infermeria.

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    Poco prima dell'angolo di 90° successivo, si trovava l'uscita i sicurezza, che altro non era che un tubo in cemento con i gradini in tondino.

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    A questo punto la visita si ferma, perché incontriamo delle stalattiti di salnitro, che noi del Gruppo Speleologico Prealpino vogliamo preservare.

    IMG_5997.JPG

    Se però continuiamo, facciamo l'angolo e ci troviamo di fronte ad un corridoio simile a quello d'entrata, con un muro simile.

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    Passato il muro ci troviamo di fronte ad un portone, chiuso parzialmente dal nuovo piano stradale, e quindi bisogna tornare indietro.

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    Uscendo, prendiamo via dei Mille in direzione del centro, la prima strada a destra, a salire, è via Masolino da Panigale, dove troviamo l'altro portone.

    IMG_6007.JPG

    A metà di questo corridoio però si trova il vero fenomeno naturale che cerchiamo di preservare. Si tratta di concrezioni a forma di "piscina" fatte di salnitro e uguali a quelle che si formano nelle grotte di tipo carsico; con tanto di inizio di formazione di pisoliti.

    IMG_6002.JPG

    Il rifugio, che vi ho appena mostrato, viene aperto solo una volta all'anno oppure a scolaresche e gruppi organizzati. Quindi, chi volesse visitarlo (o visitare entrambi i rifugi) mi può contattare.

    DOMENICA 26 SETTEMBRE verrà aperto al pubblico dalle 10 alle 17 il rifugio dei Giardini Estensi, spero di vedere qualcuno di voi (ovviamente non te Gabriele, perché dovresti esserci d'ufficio )

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