Ciao a tutti.

Presento l’album fotografico di uno sconosciuto marinaio a bordo della Regia Cannoniera “Lepanto” in missione nei mari della Cina.

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Il marinaio protagonista dell’album è ben individuato nelle foto, anche se di esso non vi è alcuna informazione disponibile.

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A sinistra in questa foto, ed a destra in quella che segue.

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L’album è comporto da 159 fotografie su 46 pagine, e vi sono altre 5 foto sciolte. Le foto, di buona qualità, sono fermate con gli angolari di carta nera del tempo, e ritengo furono stampate in Cina come dal timbro sul retro di una di esse.

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come sempre, per le foto del retro, ho aumentato la risoluzione per rendere ben visibili tutte le scritte

Non vi sono didascalie salvo che su una di esse, relativa alla Regia Cannoniera Lepanto, e su tre delle foto sciolte, che risultano scattate a Shanhaiguan nel 1938.

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La Regia Cannoniera Lepanto.

Shan-Hai-Guan è un distretto della Città di Qinhuangdao, Provincia di Hebei in Cina. Shan Hai Kuan (altra versione del nome) oppure Shan Hai Quan come la cita il marinaio, fu una località di importanza strategica sulla costa nordorientale del Golfo di Chili. Il nome cinese significherebbe “tra i monti e il mare”. Si trova infatti al termine della Grande Muraglia dove questa arriva al mare. Il sistema difensivo terminale della Muraglia comprendeva almeno 7 forti. Si trattava di una zona di confine dove un presidio permetteva di bloccare o controllare il passaggio. Le operazioni militari di inizio secolo portarono quindi all’occupazione occidentale dei forti e la successiva determinazione di mantenervi delle truppe, anche per l’importanza delle vie di comunicazione in prossimità della costa. Molti militari italiani della Regia Marina furono assegnati al Forte di Shan Hai Kuan.

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Le foto dell’album ugualmente non sono datate, ad eccezione di tre delle cinque sciolte che riportano l’anno 1938. Inoltre vi sono alcune foto del Regio Incrociatore “Bartolomeo Colleoni”, ripreso dalla Lepanto, che stazionò in Estremo Oriente nel 1938 e 1939, che così sono utili per la datazione dell’intero album.

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In questa, e nelle tre foto che seguono, il Regio Incrociatore Colleoni nei mari della Cina, fotografato da bordo della Lepanto.

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ingrandendo la foto, sul salvagente appare "R.I. B.Colleoni"

La storia della Regia Cannoniera Lepanto è molto particolare. Costruita tra il 1925 ed il 1927 nei Cantieri di Ancona, fu varata il 22.05.1927 ed in origine impiegata come posamine della Regia Marina. Dopo la missione in Cina, per le vicende belliche successive cambiò bandiera tre volte. A seguito dell’armistizio prestò servizio nella Marina Imperiale giapponese come “Okitsu”, mentre dopo la fine della seconda guerra mondiale fu utilizzata dalla Marina della Repubblica di Cina (Taiwan) e poi dalla Marina della Repubblica Popolare Cinese, come “Sien Ning”. Infine venne demolita nel 1956.
La Lepanto giunse a Shanghai tra il 1933 ed il 1935, operando in Cina, ed in particolare sullo Yangtze (fiume Azzurro), per alcuni anni fino al 1943, venendo utilizzata principalmente come cannoniera.
In Cina la Lepanto effettuò crociere costiere e fluviali di breve durata, per le quali era particolarmente indicata, proteggendo così, con la propria presenza, i cittadini italiani e le missioni cattoliche, specie laddove le navi maggiori non potevano giungere.
Dopo la partenza, nel corso del 1935, del Regio Esploratore Quarto, le Regie Cannoniere “Ermanno Carlotto” e “Lepanto” rimasero per due anni le uniche navi italiane in Cina, attive principalmente sullo Yangtze, sullo Huangpu ed a Shanghai. Dal 1937 al 1938, mentre scoppiava la seconda guerra sino-giapponese, venne inviato in Estremo Oriente, quale nave comando, il Regio Incrociatore Leggero “Raimondo Montecuccoli”, sostituito, dal 1938 al 1939, dal “Bartolomeo Colleoni”.
Il 7 luglio 1937, in seguito all'incidente del ponte di Marco Polo (nei pressi di Pechino, tra le truppe giapponesi e la guarnigione della Cina Repubblicana), parte degli equipaggi di Lepanto e Carlotto formarono un distaccamento di terra con compiti di difesa degli interessi italiani in Cina, al quale si aggiunse poi il Battaglione San Marco di Tientsin; tali reparti presidiarono le concessioni internazionali di Shanghai per difenderle dall'avanzata giapponese nella battaglia che portò all'occupazione nipponica della città, tra settembre e novembre del 1937. Il comandante della Lepanto, Capitano di fregata Vittorio Bacigalupi, fu posto al comando del distaccamento formato con gli uomini delle due cannoniere.
Nell'ottobre 1938 la Lepanto compì una crociera in Giappone, toccando Tokyo, Kyoto e Yokohama.
Entro il settembre 1939, nell'imminenza dello scoppio della seconda guerra mondiale, furono fatti rientrare in Italia il Colleoni e tutti i reparti della Regia Aeronautica, della Guardia di Finanza e dei Carabinieri: in Cina rimasero solo Lepanto e Carlotto, di base a Shanghai, ed il presidio di terra del Battaglione San Marco. Con il ritorno in patria del Colleoni, la nave di bandiera del Comando Navale Estremo Oriente divenne la Lepanto.
Dal 10 giugno 1940, data dell'entrata in guerra dell'Italia, all'8 settembre 1943, data dell'armistizio con gli Alleati, la Lepanto e la Carlotto stazionarono pressoché inattive a Shanghai Comandava la Lepanto il Capitano di fregata Vittorio Bacigalupi.
Nella primavera del 1942 l'armamento della Lepanto venne rinforzato con l'aggiunta del cannone poppiero da 76/40 mm della Carlotto, trasferito sull'altra unità insieme alle relative munizioni.
Alla data dell'armistizio, l'8 settembre 1943, la Lepanto era ormeggiata alle boe antistanti la Concessione francese di Shanghai, affiancata alla Carlotto. Comandante della nave era il Capitano di corvetta Giuseppe Morante.
Il 9 settembre 1943 (in Italia, per via del fuso orario, era ancora l'8 ) il Capo di Stato Maggiore della Regia Marina ordinò a tutte le navi italiane in Estremo Oriente di raggiungere un porto neutrale o, se ciò non fosse stato possibile, di autoaffondarsi. Dato che le navi a Shanghai non potevano raggiungere un porto neutrale, il comandante ne dispose l'autoaffondamento.
La nave venne recuperata l'8 novembre 1943 dal 1° Dipartimento Costruzioni della Marina giapponese a Shanghai. Terminati i lavori di riparazione e ricostruzione nel febbraio 1944, la Lepanto entrò in servizio il 1º marzo nella Marina Imperiale giapponese con il nome di Okitsu.
Il 15 agosto 1945 la cannoniera, mentre si trovava nell'arcipelago di Zhousan, ricevette la notizia della conclusione del conflitto. Il 9 settembre, con la formale resa delle truppe nipponiche in Cina, anche la Okitsu si arrese, venendo radiata, il 30 settembre, dai quadri della Marina Imperiale giapponese. Ceduta nel 1946 alla Marina cinese nazionalista, la nave venne ribattezzata Sien Ning o Siang Ning o Hsienning.
Per altra versione, nel 1949 la cannoniera fu catturata dalle forze cinesi comuniste, entrando quindi in servizio nella Marina della Cina popolare. Radiata nel 1956, la nave venne avviata alla demolizione nello stesso anno.

Proseguirò con una selezione delle fotografie più interessanti.

Saluti, Giovanni