Risultati da 1 a 2 di 2

Discussione: Internati Militai Italiani

  1. #1
    Utente registrato
    Data Registrazione
    Nov 2018
    Messaggi
    8

    Internati Militai Italiani

    Buonasera a tutto il forum,qualcuno di voi potrebbe aiutarmi a capire la lettera che una ragazza di Montepulciano-Siena ha spedito ai genitori del suo ragazzo,un mio avo che nel 1945 e stato dichiarato disperso in Germania quindi morto il 7 Maggio 1945.Dopo varie ricerche ho trovato il suo foglio matricolare dove conferma che il 9 settembre 1943 e0 stato catturato dai Tedeschi ed internato nei campi Tedeschi e ne 1945 e dato per dispenso.Metto a foto della lettera che la ragazza ha spedito in Sicilia ai genitori del suo ragazzo Zappala Giovanni nato a San Giovanni La Punta-Catania nel 1921.Vorrei anche che qualcuno di voi mi aiuti a capire i prestampato dela lettere dove ce scritto Segreteria di Stati Ufficio Informazioni citta de Vaticano.Grazie a coui che mi risponde
    • Per poter visualizzare questa immagine devi essere registrato o fare il login


    • Per poter visualizzare questa immagine devi essere registrato o fare il login



  2. #2
    Utente registrato L'avatar di storiaememoriagrigioverde
    Data Registrazione
    Nov 2019
    Messaggi
    817
    Posso darti qualche informazione sull'Ufficio Informazioni (mi si passi il gioco di parole). Un mio zio sacerdote vi lavorò durante la 2^g.m. e ricordo qualcosa dei suoi racconti. La Segreteria di Stato del Vaticano costituì tale ufficio come servizio per le famiglie dei combattenti al fronte che non davano più notizie alle famiglie. Teoricamente ogni belligerante doveva in base alle convenzioni internazionali inviare ai paesi nemici le liste coi nominativi di soldati fatti prigionieri o di caduti identificabili tramite documenti o piastrine rimasti sul campo dopo le battaglie. Ma ciò non era possibile sempre e comunque era molto lungo e farraginoso, oltretutto alcuni belligeranti come l'URSS non riconoscevano le convenzioni internazionali e dunque non scambiavano elenchi di POW e non permettevano loro di scrivere alle famiglie. Il Vaticano neutrale aveva un canale privilegiato tramite le Nunziature Apostoliche presenti in tutto il mondo (tranne in URSS) e poteva ottenere notizie. Così per esempio se un tuo famigliare arruolato nel R. Esercito non dava notizie e non era dichiarato caduto dai nostri comandi, mandavi i suoi dati personali, reparto e numero posta militare accludendo una foto all'Ufficio informazioni che contattava la Nunziatura a Londra o Washington e questi incrociavano gli elenchi dei prigionieri in mano inglese o americana. Se era vivo ricevevi una comunicazione... altrimenti lo davano per disperso ma il più delle volte era morto. La stessa trafila facevano i parenti dei soldati nemici. Il modulo in tuo possesso si spiega col fatto che Liliana il 15 settembre 1943 era a Montepulciano (Siena), territorio occupato dai tedeschi e teoricamente parte della RSI mentre la famiglia Zappalà era a Catania occupata dagli americani, la posta non attraversava il fronte e dunque la notizia fu inviata non su lettera o cartolina della PT italiana, ma sul retro del modulo Vaticano che da Roma raggiungeva l'Italia liberata passando per stati neutrali.
    CHISSA' A QUALE DI QUESTI ALBERI CI IMPICCHERANNO?

Permessi di scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
  • Il codice BB è Attivato
  • Le faccine sono Attivato
  • Il codice [IMG] è Attivato
  • Il codice [VIDEO] è Disattivato
  • Il codice HTML è Disattivato