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Discussione: Film: THE PRIVATE NAVY OF SGT. O'FARRELL

  1. #1
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    Film: THE PRIVATE NAVY OF SGT. O'FARRELL

    Titolo: The Private Navy of Sgt. O’Farrell
    Nazione: Stati Uniti
    Anno: 1968
    Regia: Frank Tashlin
    Cast: Bob Hope
    Jeffrey Hunter
    Phyllis Diller
    Mako
    Gina Lollobrigida
    Mylène Demongeot

    ______

    Una scalcagnata guarnigione della marina statunitense è incaricata di presidiare un isolotto da poco conquistato ai giapponesi. Lontani dai pericoli della guerra gli indolenti marinai soffrono la mancanza di donne, così l’astuto sergente O’Farrell (Bob Hope) convince l’ufficiale medico a richiedere ai superiori l’invio urgente di personale ausiliario femminile, accampando inesistenti necessità sanitarie. Purtroppo dall’aereo non scendono le giovani e procaci infermiere sognate dagli allupati marinai, ma una matura zitella irrimediabilmente racchia (interpretata dalla surreale ed esilarante caratterista Phyllis Diller), offertasi volontaria con la speranza di accalappiare a tutti i costi un marito sull’isola. Per resistere alla noia della vita di presidio e sfuggire alle maldestre avances della bruttona, resterebbe solo l’alcool. Ma una nave Liberty carica di birra viene affondata da un sottomarino giapponese, lasciando così la piccola guarnigione forzatamente all’asciutto. Uscito per caso dalla base militare, O’Farrell incontra un pacifico soldato nemico (interpretato dall’attore Mako), rimasto nascosto nella giungla dopo lo sbarco americano. Costui risponde al nome assai poco nipponico di Calvin Coolidge Ishamura ed è in realtà un cittadino americano di origine giapponese (Nisei). Andato a trovare i parenti a Tokyo prima della guerra e costretto forzatamente ad arruolarsi nell’esercito imperiale, non ha mai sparato un colpo di fucile. I due si accordano per recuperare la birra dalla nave affondata e costruiscono un rudimentale frigorifero nella giungla per tenere al fresco le lattine. Mentre O’Farrell le vende sottobanco agli assetati commilitoni, Ishamura si finge un bellicoso e sanguinario “ultimo giapponese” per impedire ai marinai di avventurarsi fuori dalla base e scoprire così il lucroso business degli improvvisati borsari neri. I due amici finiranno anche per diventare eroi, catturando involontariamente il sommergibile giapponese con l’equipaggio al completo e rimorchiandolo in porto con la loro barchetta a remi.
    _____

    Nel 1968 il comico statunitense Bob Hope (già spalla del cantante Bing Crosby in un popolare ciclo di film dei primi anni ’40) era impegnato con l’U.S. Army a tenere spettacoli dal vivo per le truppe americane di stanza in Vietnam. Ma negli intervalli tra un turno di servizio e l’altro fu protagonista di questa innocua commediola di ambiente militare girata a basso costo alle Hawaii. Il film “The Private Navy of Sgt. O’Farrell” è ambientato nel Pacifico durante la seconda guerra mondiale ed è una evidente parodia della cinema bellico americano degli anni ’50 e ‘60. Si noti che in quel periodo Bob Hope era a tutti gli effetti un dipendente civile dell’esercito, dunque gli era proibito per contratto mancare di rispetto o fare ironia su quella forza armata. Non è perciò un caso il fatto che la vicenda narrata non coinvolge personale dell’esercito, bensì della marina statunitense. Il film non ebbe molto successo negli Stati Uniti in quanto oggetto di boicottaggio (Bob Hope insieme a John Wayne era uno dei pochi uomini di spettacolo ad essersi schierato apertamente in favore della presenza militare americana in Vietnam). Tra i cinefili la pellicola è anche considerata vagamente iettatoria, dato che sia il regista Frank Tashlin che l’attore Jeffrey Hunter decedettero prematuramente poco dopo il termine delle riprese. Visto il clima politico prevalente nel 1968, il film non uscì nemmeno nelle nostre sale, arrivando in Italia solo sette anni dopo, importato furbescamente col titolo apocrifo “M.A.S.H. L’esercito privato del sergente O’Farrell”. Il tentativo palese era quello di spacciarlo presso il pubblico meno smaliziato come seguito apocrifo del fortunato “M.A.S.H.” di Robert Altman, col quale evidentemente non ha alcun legame. Riveste però una grande importanza in quanto è l’unico film americano dal 1945 ad oggi a fare riferimento esplicito, seppur in chiave farsesca, alla vicenda dei molti Nisei, cittadini americani di origine giapponese, che per vari motivi si trovavano in Giappone il 7 dicembre 1941 e vennero arruolati forzatamente nell’esercito imperiale.
    CHISSA' A QUALE DI QUESTI ALBERI CI IMPICCHERANNO?

  2. #2
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