Non ci sarebbero certo arrivati vivi al capestro, i Marines erano famigerati per il loro razzismo e i modi sbrigativi coi quali eliminavano i prigionieri nippo, non per niente dal 1865 in poi molti alti ufficiali Marines furono dirigenti del KKK. Per loro i prigionieri nipponici valevano più da morti che da vivi perchè ne commerciavano oggetti personali e persino parti del corpo (teste e ossa), leggiti la discussione sui cacciatori di teste americani. Comunque qualche Nisei si salvò perchè parlava inglese. E' probabile che qualcuno di essi fosse anche cittadino Usa ma lo tennero nascosto fino al termine del conflitto. In ogni caso la volontà di vendetta era prevalente tra l'opinione pubblica americana del secondo dopoguerra, pensa a ciò che subì dal suo governo Iva Toguri, che era neanche una combattente. Non per niente per vedere un Nisei "dalla parte sbagliata" in un film americano bisognò aspettare il 1968 e nel film di Bob Hope il personaggio era solo una macchietta, come le figure di fascisti interpretate nello stesso periodo da Tognazzi o Bracardi...