La littorina LIBLI utilizzata in Jugoslavia dalle truppe di occupazione italiane e poi dai tedeschi è la più conosciuta automotrice corazzata italiana. Ma nel 1942 per prestare servizio sulla linea costiera a scartamento ridotto da 950 mm. di El Alamein, la OM costruì quattro esemplari di una automotrice corazzata denominata ufficiosamente Tobruch, assemblando carrelli e motori delle automotrici FS gr. ALn. 772. Essendo destinata ad operare nel caldo del deserto la corazza non fu composta da piastre di acciaio imbullonato come nelle LIBLI e nei carri M, destinate inevitabilmente a surriscaldarsi. Fu invece adottata una singolare carrozzeria a sandwich, composta da due lamiere spaziate. Una volta riempito di sabbia bagnata con acqua di mare lo spazio vuoto dell’intercapedine, la struttura avrebbe resistito facilmente ai proiettili di fucile e a quelli delle mitragliatrici di piccolo calibro. L’acqua marina frammista alla sabbia, evaporando lentamente avrebbe mantenuto relativamente fresco e abitabile per l’equipaggio l’interno della automotrice. Dopo la battaglia di El Alamein e la ritirata delle truppe italo-tedesche le quattro unità, che non erano giunte in tempo in AS, rimasero stoccate alla OM di Milano fino al 1945. Nel dopoguerra le corazzature sandwich vennero smantellate e le quattro motrici riallestite in modalità civile operarono sulla linea a scartamento ridotto Ferrara-Codigoro fino a metà anni 70 mantenendo la denominazione ufficiosa di motrice Tobruch.
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