Grande attesa e qualche polemica per la prossima presentazione alla Mostra del Cinema di Venezia del film sul comandante Todaro che imbarcato sul R.Smg. Cappellini nel 1940 trasse in salvo l'equipaggio di una nave nemica da lui affondata in regolare combattimento portandoli in salvo in un porto neutrale. Non avendo ancora visto la pellicola non mi pronuncio ma non mi faccio soverchie illusioni, l'egemonia culturale della sinistra, teorizzata da Gramsci e realizzata da Togliatti impera indisturbata ancor oggi, dunque come paventano alcuni siti è assai probabile per molti che la figura dell'eroico sommergibilista rischi di essere gravemente deformata secondo il più becero antimilitarismo e antipatriottismo imposto dalla vulgata antifascista. E non escluderei nemmeno che la sua vicenda, evocando le note azioni delle ONG immigrazioniste attualmente operanti nel soccorso ad imbarcazioni di immigrati clandestini nel Mediterraneo, possa venire usata strumentalmente come manifesto ideologico contro le posizioni dell'attuale governo. Al di là delle polemiche politiche, come detto, sospendo il giudizio in attesa di poter vedere la pellicola. Unica certezza la alta qualità recitativa dell'attore Pierfrancesco Favino, visti i precedenti potevamo cadere in mani di interpreti ben peggiori, dei quali per carità di patria evito di fare nomi. Almeno grazie a questo la pellicola non scadrà nel patetico "mandolinismo corellistico" di altre opere di carattere bellico nelle quali il combattente italiano non ha fatto davvero bella figura. Vedremo poi che giudizio complessivo darne.
Rispondi citando
