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Discussione: Film:Sensuikan Cappellini-go no boken (L'avventura del Comandante Cappellini)

  1. #1
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    Film:Sensuikan Cappellini-go no boken (L'avventura del Comandante Cappellini)

    PREMESSA

    La grande attenzione mediatica sulla pellicola dedicata al comandante sommergibilista Salvatore Todaro indirettamente è ricaduta anche sul sommergibile Comandante Cappellini, coprotagonista della pellicola e sulle vicende che lo coinvolsero, mentre con altri sommergibili italiani era stato trasformato per il trasporto di materiali strategici tra Bordeaux e Singapore in base a un accordo di collaborazione italo-tedesco-nipponico. La vicenda dei sommergibilisti che dopo l’8 settembre 1943 continuarono a combattere contro gli americani nel Pacifico prima con le insegne tedesche e poi con quelle giapponesi era stata accennata in modo parziale e pudico negli anni ’60 solo nel film “Akiko” già recensito in questa sede. Dunque è opportuno segnalare un recentissimo film televisivo del 2022 molto (forse troppo) liberamente ispirato a tali eventi, realizzato e trasmesso in Giappone. Pur con molte manchevolezze e inesattezze i produttori del Sol Levante almeno lo hanno fatto, a differenza dei molti produttori italici di “fiscion buoniste” sia pubblici che privati, effettivamente frenati dal timore di pregiudizi e polemiche ideologiche a senso unico da parte di una ben nota parte politica. Ancora una volta ecco la differenza tra l’aver perso una guerra dignitosamente, combattendo a testa alta fino all’ultimo giorno e le puerili e meschine trame monarco-badogliesche per salvare poltrone e prebende, che oltre ad attirarci il disprezzo universale di amici e nemici, han fatto subire al popolo italiano altri due anni di devastante guerra civile privandolo – forse definitivamente – del sentimento patriottico e della coscienza di esser Nazione e non Paese.



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    Titolo: Sensuikan Cappellini-go no boken (L’avventura del Comandante Cappellini)

    Paese: Giappone
    Anno: 2022
    Formato: film TV
    Genere: commedia
    Durata: 150 min
    Lingua originale: giapponese
    Regia: Yasuo Baba
    Musiche: Yusuke Honma,Rentaro Honma
    Produttori: Yuji Iwata e Noriaki Kuramoto
    Casa di produzione:Fuji Television
    Prima visione: Trasmesso per la prima volta il 3 gennaio 2022 sulla rete televisiva giapponese Fuji Television

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    Interpreti e personaggi

    Kazunari Ninomiya: Yohei Hayami
    Francesco Bellissimo: Simone
    Paolo Andrea Di Pietro: Angelo
    Giuseppe Durato a.k.a Peppe: Abele
    Kasumi Arimura: Sakiko Hayami
    Shin'ichi Tsutsumi: Tadashi Hirota

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    Sensuikan Cappellini-go no boken (Le avventure del sommergibile Cappellini) è un film per la TV giapponese prodotto da Fuji Television e liberamente ispirato alla vicenda che ha visto protagonista l'equipaggio del sommergibile italiano Comandante Cappellini dopol’armistizio dell’8 settembre 1943. La storia racconta una vicenda totalmente inventata, risultandone una commedia che sfrutta l’aneddoto storico della vicenda originale del Cappellini più che altro come pretesto, utilizzando i personaggi dei marinai italiani come elemento esotico (agli occhi del telespettatore nipponico) facendo largo uso degli stereotipi legati ai militari italiani della 2^ g.m. dipinti come imbelli, vigliacchi, donnaioli e canterini (non manca neanche il proverbiale mandolino). Comunque nonostante le molte distorsioni tale prodotto televisivo ha il merito indubbio di essere l’unico a trattare la sorte dei marinai italiani che dopo il conflitto presero la cittadinanza nipponica in polemica con l’Italia antifascista che voleva processarli come traditori per aver continuato a combattere dopo l’armistizio del 1943 a fianco degli stessi alleati con i quali avevano iniziato la guerra nel 1940.

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    Trama
    Il sommergibile italiano Comandante Cappellini è in viaggio da mesi per consegnare al Giappone un carico di rifornimenti bellici e caricare materiali strategici introvabili in Europa (caucciù, nickel, oppio, the). Dell’equipaggio del sommergibile fanno parte il marinaio Abele, il cuoco Angelo e il meccanico Simone, tre amici di vecchia data uniti dalla passione per la voga e la vita di mare. Quando il Cappellini giunge in vista delle coste giapponesi i marinai sono ansiosi di sbarcare, immaginando di venire accolti con tutti gli onori dagli alleati giapponesi e di poter finalmente vedere quel Giappone di cui finora hanno solo sentito parlare. Ancora non sanno che mentre durante la navigazione in Italia è avvenuto un colpo di stato militare che ha portato all’arresto di Benito Mussolini e, all'armistizio, con conseguente fuga da Roma di Badoglio e del Re, ormai schierati in favore degli Alleati contro l’Asse. Per questo, dopo aver gettato l’ancora nel porto di Kobe, il Cappellini viene abbordato da un plotone della marina imperiale guidato dall’intransigente Comandante Hayami, e l’equipaggio internato in campo di prigionia. Hayami, che sa parlare fluentemente l’italiano per via dei due anni trascorsi a Genova a studiare tattica navale, è ufficiale giapponese vecchia maniera, con un fervente amor di patria e profondamente ostile nei confronti degli italiani (da lui reputati codardi e inadatti al mestiere di soldati). La marina imperiale ordina la confisca del Cappellini e la sua riqualificazione come unità navale giapponese, ma tutti i tentativi da parte dei nipponici per rimetterlo in moto si rivelano infruttuosi. A quel punto Hayami non ha altra scelta che chiedere all’equipaggio del Cappellini di unirsi alla marina imperiale come forza cobelligerante; più interessati a trovare un modo per scappare che per vero fervore patriottico Abele, Angelo e Simone sono gli unici ad accettare la proposta, mentre il resto dell’equipaggio obbedisce all’ordine del comandante di rifiutare e giurare fedeltà al Governo Badoglio dichiarandosi prigionieri di guerra. Si pone il problema di dove far alloggiare i tre marinai, il colonnello Hirota obbliga Hayami ad ospitarli nel ryokan gestito in città dalla sua famiglia; qui i tre fanno la conoscenza di Sakiko, la sorella del comandante, di cui Abele si innamora a prima vista, e di Kanae, amore segreto e mai dichiarato di Hayami. La convivenza in un primo momento è difficile, per l’esuberanza degli italiani e per per l’ostile pregiudizio di Hayami nei loro confronti; quando poi Sakiko inizia a ricambiare le attenzioni di Abele il comandante cerca di farli trasferire al consolato italiano, il quale però decide di lavarsene le mani, anche in ragione del fatto che accettando di servire sotto la marina imperiale i tre hanno di fatto perso ogni diritto di protezione sancito dagli accordi internazionali. Passano gli anni, mentre i lavori per la riconversione del Cappellini procedono a rilento, gravati dalle condizioni sempre più difficili in cui versano il Giappone e la sua marina. Abele, Angelo e Simone si sono sempre più integrati nella cultura giapponese, imparando la lingua e adeguandosi agli usi e costumi locali, al punto da venire progressivamente accolti e stimati dalla comunità. Anche il rapporto tra Hayami e i suoi inaspettati coinquilini è nel frattempo migliorato, con Abele e i suoi amici che, venuti a conoscenza dei sentimenti di Hayami, cercano di spingerlo a dichiararsi a Kanae, arrivando a riparare il suo vecchio sidecar per fargli una sorpresa. Si giunge quindi agli inizi dell’estate del 1945. La sconfitta del Giappone è praticamente inevitabile ma il Cappellini, ribattezzato I-503 e al comando di Hayami, è finalmente pronto a salpare. Nel mentre l’amore tra Abele e Sakiko è ormai sotto gli occhi di tutti, e capendo che la missione cui l'I-503 è stato assegnato non prevede ritorno, il giorno prima della partenza Hayami ordina l’arresto dei tre italiani e il loro ritorno al campo di prigionia, dove saranno al sicuro, non potendo sopportare il pensiero di privare la sorella dell’uomo di cui si è innamorata. Abele tuttavia ottiene di poter rimandare il proprio trasferimento alla mattina successiva, convincendo oltretutto Hayami a concedere a tutto l’equipaggio di passare le ultime ore di vita insieme alle proprie famiglie. Durante la notte un raid americano colpisce Kobe, e nel tentativo di mettere in salvo alcuni bambini rimasti intrappolati in una scuola bombardata Hayami rimane gravemente ferito. Abele e gli altri, intuito il motivo dietro la decisione del comandante di farli internare, decidono quindi di riprendere il loro posto a bordo del sommergibile, e dopo aver costretto Hayami a terra salpano a bordo dell'I-503 per una missione dalla quale non faranno ritorno, venendo dati per morti assieme al resto dell’equipaggio. Il Giappone perde la guerra e la vita può ricominciare, ma a Kobe c’è tristezza per la morte di tre giovani italiani, considerati eroi che hanno dato la vita per proteggere un paese che non era nemmeno il loro. In realtà Abele e gli altri sono vivi e vegeti, essendosi l’I-503 guastato subito dopo la partenza, e dopo qualche mese fanno finalmente ritorno in Giappone dai loro nuovi concittadini, avendo preso la decisione di restare a vivere nel paese del quale si sono infine innamorati, prendendone la cittadinanza. La storia si conclude con Hayami che, con accompagnamento musicale dei suoi tre nuovi amici, chiede finalmente a Kanae di sposarlo sulle note della canzone italiana Parlami d’amore Mariù.

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    L’opera contiene numerose inesattezze storiche, tra le quali elenchiamole principali.

    1. Il Cappellini non arrivò mai in Giappone. Il suo carico era infatti destinato a rifornire le forze giapponesi in Malacca.
    2. Il Cappellini si trovava a Singapore l’8 settembre 1943, ed era in procinto di intraprendere il viaggio di ritorno verso l’Italia.
    3. Prima di venire assegnato alla marina imperiale giapponese il sommergibile servì sotto la bandiera della Kriegsmarine fino all’8 maggio 1945.
    4. Non vi furono solo tre defezioni. Informati del ribaltone badogliano quasi tutti i membri dell’equipaggio aderirono alla R.S.I. e decisero di unirsi prima alla marina tedesca e in seguito a quella giapponese, disobbedendo agli ufficiali rimasti fedeli al re Vittorio Emanuele III e internati – loro si – in campo di prigionia.
    5. In realtà il Cappellini sopravvisse alla guerra, venendo consegnato dal comandante giapponese ai vincitori americani, che solo a conflitto concluso lo affondarono al largo di Kobe insieme a numeroso altro materiale militare catturato.
    CHISSA' A QUALE DI QUESTI ALBERI CI IMPICCHERANNO?

  2. #2
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