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Discussione: Luigi Rizzo e la beffa di Buccari

  1. #11
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    Re: Luigi Rizzo e la beffa di Buccari

    Ciao,
    Posto una foto con dedica fatta da Luigi Rizzo nel 42.
    Giovanni
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  2. #12
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    Re: Luigi Rizzo e la beffa di Buccari

    belle queste foto Luciano..
    e quanto è triste vedere uno di questi bestioni che affonda (in questo caso molto velocemente)..
    si intravvedono già* la massa dimarinai che si fanno scivolare in acqua per tempo per essere raccolti dalle imbarcazioni di recupero..impressionante è il filmato, dello stesso fatto, che ci mostra la nave che prima di affondare si capovolge completamente offrendo la chiglia al cielo.. e le centinaia di ragazzi atterriti e sotto shock che corrono sulla chiglia per cercare di rimanere a galla..

    a pensare che questa corazzata non aveva ancora sparato un colpo in combattimento vero e proprio.. uscì solo per rare esercitazioni dal porto protetto, e fu proprio questa una causa importante della sua perdita..la mancanza di preparazione dell'equipaggio e dei comandi di impartire direttive esatte e con tempistiche adeguate a limitare l'emergenza..

    come già* accennato ad aggravare la situazione alcuni difetti insiti nella costruzione rimaneggiata per mesi a causa dei problemi finanziari/politici che investirono la marina Austro Ungarica in quel momento..
    dico politici, poichè in origine le corazzate da costruire erano due..con relativi tempi e costi..
    in seguito lobby imprenditoriali e militari raddoppiarono il numero a 4 con relativa decuplicazione dei costi e dei tempi..da qui, la costruzione delle ultime in ordine di tempo fatta in maniera approssimativa anche in funzione dell'urgenza di vararle in mare per le vicissitudini belliche.
    La lunga "degenza" in banchina per ultimare l'armo che si protrasse addirittura per più di un anno..unitamente alla presunzione di avere una delle flotte più potenti nel tratto di mare (Adriatico)..fecero il resto..
    tra me e me , noto come oltre al coraggio e l'audacia in questo caso del "Rizzo" e dei suoi..molti fattori contingenti, dall'altra parte, possano aver dato corso a questo evento..in cui delle imbarcazioni(poichè di queste si tratta) abbiano affondato una Nave da Guerra a cui neanche lontanamente si sarebbero in altri tempi potuti avvicinare senza essere stati annientati..

    se non ricordo male non ci sono altri tipi di disastri simili avvenuti con Corazzate in formazione e in navigazione che sono state attaccate e affondate da piccolissime anche se armate imbarcazioni..kamikaze a Mas compresi..
    Ciao
    digjo

  3. #13
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    Re: Luigi Rizzo e la beffa di Buccari

    Interessante integrazione Digjo.
    Oltre alla disamina che hai citato c`è anche da aggiungere, che il progressivo collasso dello Stato Asburgico, durante la Prima Guerra Mondiale, viene acuito dall`esasperazione dei contrasti tra nazionalità* che nel 1917 iniziano ad apparire evidenti anche in seno alla marina imperiale, anzi è proprio la flotta a segnare l`inizio del dissolvimento finale.
    I motivi furono molteplici.
    Prima tra tutte la composizione eterogenea degli equipaggi.
    Mentre in fanteria e nei corpi speciali si tendeva a formare le unità* "per gruppi etnici" onde raggiungere coesione e senso di cameratismo attraverso i fattori di lingua e provenienza, in marina ogni vascello era un autentico mosaico di nazionalità*, aperto a discussioni e frizioni che alla fine lo spirito di corpo non riuscì più a superare.
    Da tempo era stata abbandonata la formula che privilegiava l`elemento dalmata, l`esortazione a vincere, lanciata in dialetto veneto dall`ammiraglio Tegetthoff ai marinai l`alba del giorno di Lissa, era un lontano ricordo.
    La flotta ormai contava per un terzo su croati e sloveni, per un 20% su ungheresi, mentre italiani e tedeschi potevano vantare circa il 15% degli effettivi ciascuno, il resto degli organici era composto da cechi, slovacchi, polacchi, ruteni e rumeni
    Un altro dato negativo era costituito dalla scelta strategica seguita dai comandanti, quella di far rimanere la flotta alla fonda nei porti imperiali dell`Adriatico, rifiutando gli scontri frontali con gli Alleati dell`Intesa, aveva esacerbato gli animi, sottolineando la monotonia del servizio, le limitatissime licenze, l`assenza di successi di prestigio e soprattutto l`incubo di un nemico invisibile pronto a colpire con le motosiluranti, i MAS per sfuggire poi a ogni contatto.
    E infine le restrizioni nel vitto e nelle forniture di vestiario.
    Qui però mi fermo non vorrei andare OT .
    Tutto questo unito a quanto hai detto, mi fanno propendere verso le tue considerazioni, senza ovviamente nulla togliere alle imprese dei MAS.
    Il bilancio dell`affondamento della Santo Stefano fu di 14 morti, 75 dispersi e 29 feriti.
    Posto due immagini, l`ultima della Viribus Unitis da te citata.

    L'equipaggio del della Tegetthoff rende gli onori ai caduti della Santo Stefano

    [attachment=1:3bqd4k17]Marinai.jpg[/attachment:3bqd4k17]

    La fine della Viribus Unitis silurata dal MAS di Raffaele Rossetti e Raffaele Paolucci a Pola
    [attachment=0:3bqd4k17]Viribus.jpg[/attachment:3bqd4k17]
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    luciano

  4. #14
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    Re: Luigi Rizzo e la beffa di Buccari

    Interessanti sviluppi, belle integrazioni!
    DANIELE
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  5. #15
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    Re: Luigi Rizzo e la beffa di Buccari

    Scusate mi sono accorto adesso che le foto postate prima di queste ultime erano doppie, ho rimediato inserendo quella che mancava che era la Santo Stefano colpita
    Le ultime sono regolari.
    luciano

  6. #16
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    Re: Luigi Rizzo e la beffa di Buccari

    La ditta Isotta Fraschini,che produceva i motori per i MAS,volle coniare una medaglia da donare ai trenta eroi della Beffa di Buccari.
    Le trenta medaglie nominative donate ai marinai e a d'Annunzio,erano coniate in oro mentre quelle prodotte con metalli differenti si ritiene furono donate ai chi ,a vario ttolo,visse le fasi dell'impresa.
    Il disegno per il conio fu realizzato da Alfonso De Carolis su commissione di d'Annunzio.
    Quella che vi mostro è la versione in bronzo e misura 45 mm di diametro;a mio modesto parere ha una grafica ed un conio stupendi.
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  7. #17
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    Re: Luigi Rizzo e la beffa di Buccari

    Bella integrazione.
    Bella la medaglia è vero grafica e conio molto belli.
    Complimenti
    luciano

  8. #18
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    Re: Luigi Rizzo e la beffa di Buccari

    quoto la disamina di Luciano..e la bella medaglia postata da 128Legio

    un ultima cosa legata all'azione di Premuda..il comandante il Mas 21, Aonzo lanciò anch'egli due siluri sulla Tegethoff..ma come sappiamo non esplosero..altrimenti ci sarebbero state due corazzate affondate..
    il "Rizzo", invece, subito dopo il lancio..in fase di sganciamento, venne inseguito da torpediniere nemiche..che gli spararono contro alcune salve..per luic'era poco da fare poichè le torpediniere erano più veloci e armate..ricorse ad uno stratagemma che salvò lui e il suo equipaggio..lasciò nella propria scia delle cariche che esplosero all'impatto con le torpediniere inseguitrici..che arrestarono la manovra d'inseguimento..
    Ciao
    digjo

  9. #19
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    Re: Luigi Rizzo e la beffa di Buccari

    Citazione Originariamente Scritto da cocis49
    La fine della Viribus Unitis silurata dal MAS di Raffaele Rossetti e Raffaele Paolucci a Pola
    Salve a tutti,
    la nave da battaglia Viribus Unitis non fu silurata da un MAS ma da una semovente subacquea, antesignana dei successivi siluri a lenta corsa o "Maiali". L'arma, chiamata "mignatta", fu ideata dal maggiore del GN Raffaele Rossetti, e fu da lui condotta all'attacco assieme al Tenente Medico RM Raffaele Paolucci. Per l'azione del 1º novembre 1918 nella base navale austriaca di Pola i due ufficiali furono decorati della MOVM a vivente e promossi al grado superiore per meriti di guerra.

    Le due ancore della Viribus Unitis sono esposte rin Italia: una all'ingresso del Museo Storico Navale di Venezia e l'altra di fronte a palazzo Marina a Roma. Quell'azione ha sollevato polemiche mai del tutto sopite..

    Riguardo le caratteristiche tecniche delle unità* austriache credo che il discorso sia ben più complesso.. si trattava in realtà* di ottime unità*, l'insita pericolosità* di mine e siluri erano caratteristiche comuni a tutte le unità* maggiori dell'epoca: si guardi a tal proposito la lunga lista di corazzate ed incrociatori protetti (anche italiani) affondati da queste armi insidiose ed innovative..
    Progettate per resistere al tiro delle artiglierie pesanti queste navi erano delle piccole fortezze "senza tetto e senza fondo", come a volte è stato detto: erano cioè vulnerabili alle esplosioni dal basso e dai colpi spioventi dallo zenit (che le renderanno assolutamente obsolete, qualche anno dopo, di fronte allo sviluppo della tecnologia aeronautica)..
    Per la Tegethoff, consegnata alla Regia Marina e mostrata per qualche tempo come trofeo di guerra a Venezia, fu proposto anche il riutilizzo nella nostra flotta in sostituzione di una delle unità* perdute ma ragioni di carattere economico fecero "naufragare" l'idea..
    Riguardo infine la durata della costruzione non ho capito le vs osservazioni.. alcune navi italiane di minor complessità* sono rimaste sugli scali anche diversi anni, un anno poco più fra varo ed entrata in servizio è del tutto normale per una nave da battaglia o un incrociatore..
    Un caro saluto
    :P
    cerco qualsiasi materiale, fotografico o documentale, precedente al 1945 relativo all'Isola d'Elba e dintorni.. anche in copia!

    Non amo la spada per la sua lama tagliente, né la freccia per la sua rapidità, né il guerriero per la sua gloria. Amo solo ciò che difendo..

  10. #20
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    Re: Luigi Rizzo e la beffa di Buccari

    MITICA l'impresa di Rossetti e Paolucci che richiese doti di coraggio,forza e resitenza fisica non indifferenti.
    I due valorosi trascinarono a nuoto la "mignatta",a motore spento,all'interno della base navale di Pola.
    Paolucci era un provetto nuotatore e si era offerto volontario per questa missione.
    Teniamo presente che i due guastatori rimasero in acqua circa 6 ore e in acque nemiche molto sorvegliate.
    Da qualche parte dovrei avere una foto autografa di Paolucci,ma non vorrei andare O.T.
    VEDO TUTTO, OSSERVO MOLTO, DISSIMULO POCO!

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