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Discussione: 65° anniversario della Battaglia di Nikolajewka

  1. #31
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    Grazie cocis[^]
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  2. #32
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    Va' anche detto che gli italiani poterono ripiegare solo dopo l'ordine dei germanici,i quali, per la maggior parte,si paravano così il sedere...E che le retroguardie a protezione della ritirata erano tutti reparti italiani,lasciati a combattere/soccombere/morire.Nonostante le velate ammissioni sul valore degli alpini(molto molto velate!),da parte del comando tedesco,per questi ultimi la colpa della disfatta fu comunque nostra.Nn ci fossimo stati noi,il caro alleato,con il cavolo che sarebbe tornato a casa...Ma veramente.MJi si corregga se sbaglio.Ciao

  3. #33
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    Non so se hai sbagliato,so solo che non serve che compro libri sulle battaglie dei nostri Alpini in Russia.Grazie a tutti per lo splendido topic.

  4. #34
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    Troppo buono MULON [^]
    Grazie dell'intervento Andrea Navoni. Mi permetto di vedere la questione diversamente prendendo il discorso un po' "alla lunga".
    Già* dalla costituzione del CSIR l'alleato germanico non era particolarmente contento, perchè avrebbe preferito l'invio di quelle truppe in Nord Africa, ma il Duce per motivi ben conosciuti da tutti volle inviare le nostre truppe sul Fronte Orientale.
    Nel gennaio '42 i sovietici sfondarono le linee tenute dalla 17^ Armata tedesca ad Izjum e a tamponare la falla furono inviate le nostre truppe.
    Dopo un ripiegamento che per alcuni fu tattico e per altri fu dettato dalla paura la Divisione di Fanteria Sforzesca venne battezzata dai tedeschi "Divisione Cikai": cikai in russo significa scappare...
    Quando Mussolini decise la creazione dell'Armir, ci fu un parere contrario sia da parte tedesca (preferivano sempre truppe in più in Nord Africa) che da parte del comandante del CSIR, Gen.Messe, che avrebbe preferito la sostituzione delle sue divisioni piuttosto che l'affiancamento ad esse di altre nuove; il Duce restò sulle sue posizioni ed allora in tedeschi ottennero almeno di avere delle Divisioni Alpine da affiancare ai GebirgsJaeger per la conquista del Caucaso.
    Così purtroppo non fu e quindi gli Alpini furono usati come normale fanteria ed inviati in linea nel settore del basso Don, dove sfruttarono le loro ben note abilità* e costruirono rifugi, camminamenti, postazioni ed osservatori interrati, ma dovettero lasciare tutto ciò ai rumeni (su ordine tedesco) e spostarsi nel medio Don (più a nord); immaginate la loro "felicità*" quando ricevettero quest'ordine...
    Nel dicembre '42 quando i russi sferrarono l'"Operazione Saturno" vennero sfondate le nostre linee sul settore della Ravenna ed a sud del nostro schieramento, purtroppo non disponevamo di seconde linee e quelle promesse dai tedeschi non arrivarono mai o arrivarono in minima parte. Ovviamente l'alleato espresse commenti negativi sul nostro ripiegamento.
    Fu così che quando la Julia resistette per un mese ai poderosi attacchi sovietici per ben due volte fu menzionata dai bollettini tedeschi ed i suoi Alpini furono soprannominati "Panzer-Soldaten".
    Durante il ripiegamento della Tridentina erano presenti (oltre a numerosi sbandati) anche diverse piccole unità* tedesche, una su tutte il Gruppo Artiglieria Fisher, ancora efficenti al comando di Heidekampfer che morì durante il ripiegamento ma che dimostrò sempre grande spirito cameratesco con l'alleato.
    Concluso il nostro ciclo d'operazioni ci furono ancora grandi battaglie (tra cui Kursk) e di italiani non ne erano presenti (salvo piccole unità*, tra cui quella con cui cadde il Capitano Ugo d'Amico, meglio conosciuto come Ugo Reitani per chi ha letto Bedeschi), quindi è ovvio che la colpa non si può dare esclusivamente agli Italiani.
    Ricordo che non fummo noi a decidere di spalmare le Divisioni in linea su fronti eccessivamente ampi e non fummo noi a decidere di resistere sul posto quando i russi erano già* alle spalle.
    In merito a ciò mi riservo di esprimere ulteriori pareri in futuro, quando avrò letto un libro che possiedo già* dal titolo "Alpini e tedeschi su Don" che narra il ripiegamento visto dai documenti tedeschi.
    Un saluto a tutti[^]
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  5. #35
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    Quoto tutto quello che scrivi,tu hai fatto una giusta ricostruzione sommaria,io invece piu' che altro ho dato un parere,scaturito pero' dai numerosi libri letti sull'argomento.Comunque tutto giusto,bravo!![]

    P.S.:Ribadisco che l'idea che mi sono fatto e' che siamo stati sfruttati e senza troppi riconoscimenti.Abbiamo perso la nostra meglio gioventu',gente solida,coraggiosa e di valori fondati,per una guerra che molto pochi sentivano "loro"...Ciao ciao

  6. #36
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    Ti ringrazio Andrea, comunque mi fa moltissimo piacere che ci sia altra gente che legge in merito a questo argomento[^]
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  7. #37
    Utente registrato L'avatar di silent brother
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    Citazione Originariamente Scritto da Andrea Navoni

    Quoto tutto quello che scrivi,tu hai fatto una giusta ricostruzione sommaria,io invece piu' che altro ho dato un parere,scaturito pero' dai numerosi libri letti sull'argomento.Comunque tutto giusto,bravo!![]

    P.S.:Ribadisco che l'idea che mi sono fatto e' che siamo stati sfruttati e senza troppi riconoscimenti.Abbiamo perso la nostra meglio gioventu',gente solida,coraggiosa e di valori fondati,per una guerra che molto pochi sentivano "loro"...Ciao ciao
    Quoto! anche in africa non era andata molto diversamente....
    DANIELE
    "Ad unum pro civibus vigilantes"

  8. #38
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    Citazione Originariamente Scritto da Alpino X

    Ti ringrazio Andrea, comunque mi fa moltissimo piacere che ci sia altra gente che legge in merito a questo argomento[^]

    Tu nn ci crederai,io faccio il cuoco,ed ogni volta che vado a sistemare la cella dei surgelati(-22),il mio pensiero va' ai soldati che in quel clima(anzi,aggiungi altri -20 gradi) combattevano e cercavano di dormirci.Giuro!!Scusate se questo commento e' un po' OT[innocent]

  9. #39
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    [quote=silent brother]

    Citazione Originariamente Scritto da "Andrea Navoni":13dgvrvx

    Quoto tutto quello che scrivi,tu hai fatto una giusta ricostruzione sommaria,io invece piu' che altro ho dato un parere,scaturito pero' dai numerosi libri letti sull'argomento.Comunque tutto giusto,bravo!![]

    P.S.:Ribadisco che l'idea che mi sono fatto e' che siamo stati sfruttati e senza troppi riconoscimenti.Abbiamo perso la nostra meglio gioventu',gente solida,coraggiosa e di valori fondati,per una guerra che molto pochi sentivano "loro"...Ciao ciao
    Quoto! anche in africa non era andata molto diversamente....
    [/quote:13dgvrvx]



    Anche lì i nostri rimasero a parare il sederino alla ritirata tedesca...Purtroppo...

    "Manco' la fortuna,non il valore"


    Immagine:

    90,86*KB

    Qui sono andato proprio OT,in un'altra fase della guerra.Scusate.Chiudo.

  10. #40
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    Come avete detto i tedeschi inizialmente non ci volevano.
    Il comandante del CSRI (Messe) che aveva già* fatto la dura esperienza delle difficoltà* derivanti dalla scarsa motorizzazione delle sue unità* scongiurò di non aggravare la situazione con l`invio di nuove divisioni più o meno motorizzate.
    Si cercò di ottenere dai tedeschi gli autocarri occorrenti ma la risposta fu negativa e ancora una volta da Berlino ci venne la saggia raccomandazione di pensare innanzitutto alle faccende di casa nostra.
    Il 25 agosto nel corso di uno incontro con Cavallero il maresciallo Keitel ringraziando diceva:" Il comando tedesco non potrebbe dare alcun aiuto in fatto di automezzi né sarebbe prudente utilizzare per questo secondo corpo d`armata italiano, automezzi destinati in Libia, in conclusione sarebbe gradito che il comando italiano, prima di decidere l`invio di un secondo corpo d`armata in Russia valutasse questo aspetto del problema.
    Della cosa si ritornò a parlare nell`ottobre : la situazione non era più così brillante per i tedeschi e la ripulsa non fu più così netta.
    Si parlò dell`invio di un corpo d`armata alpino ed uno di fanteria da montagna che avrebbero potuto riuscire molto utili l`anno successivo, quando si sarebbe trattato di operare nei Carpazi...Purtroppo questo programma si realizzò ponendo la premessa della più tragica catastrofe delle nostre armi.
    Ne deriva che tutte le decisioni italiane da quelle politiche a quelle tecniche, furono prese prima che ragioni specifiche le giustificassero.
    E fu male gravissimo, poichè l`impiego del corpo d`armata alpino, già* fortemente tartassato da quella allucinante esperienza che era stata la guerra d`Albania avrebbe dovuto essere meditato con più attenzione su almeno due parametri essenziali.
    L`estrema utilità* di quelle divisioni sulle frontiere nazionali in caso di peggioramento delle relazioni italo-tedesche e, per converso la loro estrema inutilità* fuori dal loro ambiente operativo, quello della montagna.
    Nel momento stesso in cui le tre divisioni furono richieste per occupare un esteso fronte sulla piatta linea del Don, la nostra direzione politica e militare avrebbe dovuto con forza chiederne il rimpatrio poiché gli alpini non sarebbero serviti a nulla, né in avanzata essendo la loro velocità* quella del mulo delle loro salmerie né in ritirata per la stessa ragione, avrebbero potuto solo servire come avvenne, da carne da cannone.
    Furono richiamate dalla Grecia dapprima per mare (ma si rinunziò dopo che un sommergibile inglese aveva affondato il "Galilea" con l`intero battaglione "Gemona" della "Julia") le tre divisioni rientrarono in Italia Settentrionale via terra, attraverso la Jugoslavia occupata.
    Per le decisioni prese fu un tragico errore ed una colpevole negligenza pertanto non ritengo che i tedeschi abbiano avuto tutte loro le gravi responsabilità*.
    luciano

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