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Discussione: Sbarco di Anzio/Nettuno 22/01/1944

  1. #11
    Utente registrato L'avatar di Blaster Twins
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    Sta venendo fuori un bellissimo topic.Continuate così,che Blaster vi legge con avidità*!!!
    A/F 505 PIR 82ND AIRBORNE DIVISION "ALL AMERICAN"
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    ALL THE WAY!

    www.progetto900.com

  2. #12
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    Lucian K. Truscott ha ragione... del senno di poi son piene le fosse...
    L'america era stance di veder morire i propri figli in un continente lontano: sapeva che avrebbe comunque vinto e non voleva fare errori avventati. Preferiva che i sovietici fiaccassero i tedeschi.
    Quanto a Curchill... no comment...
    Lui la guerra l'avrebbe già* persa da anni senza Zio Sam e da Londra aveva una visuale un po' ridotta...

  3. #13
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    Citazione Originariamente Scritto da cocis49

    Quanto da voi detto in larghissima misura è così.
    Comunque una grande occasione strategica fu persa tra l'alba del 22 gennaio ed il crepuscolo del 28.
    A Londra Churchill scrisse a sir Harold Alexander: " Mi spettavo di vedere un gatto selvatico scatenarsi fra le montagne.
    Che cosa vedo invece? Una balena arenata sulle spiagge".
    Nelle sue memorie scrive ancora "Lo spettacolo di quei 18.000 veicoli ammassati sulla spiaggia nel 14° giorno (4 febbraio), 70.000 uomini ossia un veicolo per meno di 4 uomini, quando non c'erano da percorrere più di 20 0 25 Km. era qualcosa di incredibile"
    Forse il primo ministro avrà* ceduto un pò troppo al dispetto causatogli dallo scacco dell'operazione Shingle di cui era un appassionato promotore.
    Tuttavia, lo storico ufficiale della marina degli Stati Uniti scrisse: Fu l'unica operazione in cui l'esercito fu incapace di sfruttare rapidamente uno sbarco riuscito in modo perfetto e in cui il nemico riuscì a contenere per un lungo periodo le forze alleate nella testa di ponte.
    Di opinione contraria il generale Lucian K. Truscott in qualità* di comandante della 3a divisione fanteria, poi sostituito dal generale Lucas.
    Dice : " Tutti gli strateghi da caffè, non cessaranno mai di discutere nell'illusione che ad Anzio ci fosse stata un'occasione mancata di cui qualche moderno Napoleone avrebbe saputo approfittare per lanciarsi sui Colli Albani per gettare nello scompiglio le linee tedesche e galoppare fino a Roma.
    Noi dovevamo costituire una solida testa di ponte per impedire al nemico di attaccare le spiagge perchè avrebbero potuto tagliarci fuori impedendo lo sbarco delle truppe con i loro distaccamenti corazzati operanti sui fianchi.
    [ciao2]
    Ragazzi, stiamo parlando di Winston Churchill? Il grande stratega? Il famoso esperto di sbarchi?
    Lo stesso Sir W.C. che ordinò (rigorasamente standosene seduto a LONDRA!) lo sbarco di Gallipoli? e che perse il posto di Primo Lord dell'Ammiragliato per aver fortemente voluto e sostenuto quello sbarco, definito da Sir Edward Carson "il più grosso disastro che si fosse verificato nel corso della prima guerra mondiale"?
    Solo a guardare da lontano i Dardanelli, in foto, chiunque l'avrebbe destituito!
    Mi auguro che, per educazione Sir Harold Alexander non gli abbia neppure risposto...

  4. #14
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    ..interessante vedere che a quell'epoca "figli Importanti" abbiano avuto sorti comuni a molti, cioè la morte o le ferite nei teatri di maggior rilievo in quella guerra (oggi ritengo sarebbe più difficile apprezzare la stessa dirittura etica/morale)..mi riferisco anche al figlio di Freyberg..il maggior "imputato" del bombardamento dell'abbazia di MonteCassino..preso prigioniero sul fronte Anzio/Nettuno..fuggì poi dal campo di detenzione per rifugiarsi a Castel Gandolfo (attuale residenza estiva Papale sui Colli Albani) ospitato proprio dalle suore in un convento..
    tornando all'argomento, ritengo che quello che si è imputato ai generali anglo-Americani (es. Lucas) nel periodo subito successivo lo sbarco cioè la poca "aggressività*" e sopratutto dovuto ad un momento difficile in quel fronte durante quel preciso periodo storico..le prime piccole offensive sia sul settore Americano..vediamo l'iniziale Blitz dei Rangers verso cisterna..(finito in un inutile spargimento di sangue e un considerevole numero di prigionieri) vediamo i ripetuti combattimenti intorno e a nord di Aprilia (verso Campoleone) e sul versante del Fosso della Moletta (centinaia di vittime per postazioni che venivano perse e riconquistate anche più volte nella stessa giornata, o nelle campagne paludose del pontino..dove la stesso casale era occupato la mattina da esploratori americani (1st Special Forces e Rangers), la notte da tedeschi e viceversa..il tutto condito di agguati silenziosi e corpo a corpo con pochi prigionieri..ci fanno capire che i Tedeschi e i reparti Italiani della Repubblica Sociale erano presenti nell'area, eccome!..le loro offensive, febbraio e sopratutto quella di marzo che vide raggiungere il primo Flyover sulla strada nettunense verso Anzio (qualche decina di Km dal mare nella località* chiamata "Campo di Carne")vennero respinte solo grazie alla consistente copertura dell'artiglieria, anche e sopratutto quella navale..e di carri..oltre che dalla impossibilità* di utilizzare strade e accesi non presi di mira e non ridotti ad un mare di fango..
    Allontanarsi dalle spiagge della testa di ponte mediante operazioni più aggressive voleva dire perdere la copertura dell'artiglieria navale e quella pseudo solidità* formata da quel perimetro che si era venuto a delineare e, che ad esempio Lucas, aveva provveduto a rafforzare..non dimentichiamoci che i Fronti di Cassino ed Anzio(subito dopo) erano per così dire "incamiciati" dalle pronte linee difensive tedesche..
    in poche parole i Tedeschi potevano "contenere" la testa di ponte, ma non avevano risorse sufficenti a distruggerla, gli Anglo-Americani avevano uno "spazio di manovra limitato ma non erano in grado di sfondare..ne uscirono 5 mesi di stallo di cui i primi tre fatti di battaglie terribili..con un fronte che ridondava sempre grossomodo sulle stesse posizioni..la primavera inoltrata portò l'avanzata coordinata sia dal sud, Cassino, sia da Anzio/Nettuno, per il definitivo sfondamento del sistema difensivo tedesco..che poi portò alla liberazione di Roma..

    lontano da me giudicare questo o quell'altro avvenimento o personaggio..
    sia Cassino, sia Anzio/Nettuno, furono battaglie portate avanti con cecità* strategica a volte, con eroismo ed intelligenze tattiche altre..rimangono i fatti.

    di una cosa sono amareggiato..che nonostante i tre cimiteri in zona più quello tedesco subito fuori zona, cioè Pomezia, come diceva Klaus,..non si sia fatto poi molto per rivalutare a livello di rimembranza e salvaguardia, alcuni punti chiave di queste battaglie.

    ciao
    digjo
    Ciao
    digjo

  5. #15
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    Dispiace anche me che sia poco valutato a livello di rimembranza alcuni puti importanti di queste battaglie come anche accennato da Klaus.
    Premetto che non sono uno stratega e mi riferisco a quanto la storiografia riporta.
    Sono stati fatti errori più o meno gravi prima con Clark a Salerno e poi con Lucas ad Anzio e Nettuno.
    Certo gli storici pur bollando in maniera chiara gli errori di Clark per Lucas sono più morbidi nel giudicarlo.
    Lo stesso generale Alexander che si trovava sul posto riferì " abbiamo ottenuto una sorpresa quasi completa. Ho sottolineato energicamente l`opportunità di spingere in avanti pattuglie mobili, dotate di buona potenza di fuoco per prendere contatto con il nemico, ma sino a questo momento non ho avuto alcuna notizia "
    Ed a questo punto sopravvenne il disastro, che fece fallire il primo e principale obiettivo dell`impresa.
    Il generale Lucas si limitò al rafforzamento della testa di ponte.
    Il generale Penney, che comandava la 1° divisione britannica, desiderava spingersi nell`entroterra ma la sua brigata di riserva fu trattenuta indietro insieme con i servizi di corpo d`armata.
    Le difese della testa di ponte si rafforzavano di continuo, ma intanto era sfumata la magnifica occasione in vista della quale tanti sforzi erano stati compiuti.
    Ovviamente Kesselring reagì con prontezza.
    Il grosso delle sue truppe era già impegnato sul fronte di Cassino, ma egli raccolse tutte le forze che potè racimolare e nel giro di 48 ore concentrò l`equivalente di due divisioni.
    Molto interessanti sono le notizie del generale tedesco Westphal che dice "Al momento dello sbarco a sud di Roma noi disponevamo in quel settore, a parte le batterie costiere permanenti soltanto di due battaglioni. Quel giorno non avevano nient`altro nelle vicinanze da opporre al nemico; la strada per Roma era aperta. Nessuno avrebbe potuto arrestare un`audace avanguardia che si fosse spinta risolutamente verso la Città Eterna.
    Tale situazione angosciosa durò per 2 giorni interi dal momento dello sbarco; solo dopo 48 ore le contromisure tedesche diventarono efficaci.
    In che cosa consistevano?
    Nel dicembre 1943 il gruppo d`armate tedesco aveva distribuito alle varie unità un vasto piano di emergenza per tutta l`Italia.
    In esso s`indicavano le truppe e le colonne che avrebbero dovuto marciare contro le possibili teste di sbarco nemiche, le strade che avrebbero dovuto percorrere con i tempi relativi e i compiti che avrebbero dovuto assolvere.
    Bastava diramare la frase convenzionale "Caso Riccardo" per far entrare in azione il piano.
    I realtà la maggior parte dei reparti, nonostante le strade coperte di neve o di ghiaccio dell`Appennino, arrivò in anticipo sugli orari fissati.
    L`Alto Comando tedesco venne in aiuto a Kesselring inviandogli truppe dalla Francia, dalla Jugoslavia e dalla madre patria.
    Il memico si mantenne tranquillo in modo davvero sorprendente, pareva intento unicamente a rafforzare la testa di ponte.
    Fummo così in grado di costituire un nuovo fronte per opporci ai due tentativi di avanzata ".
    A tutto questo c`è da aggiungere che Lucas non aveva un temperamento impulsivo e ardito, infatti il giorno dopo lo sbarco annotava : "La tensione di una faccenda di questo genere è un fardello terribile. Chi diavolo vorrebbe essere generale? "
    [ciao2]
    luciano

  6. #16
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    Ho visitato il cimitero tedesco proprio dopo aver postato...
    I cimiteri militari si somigliano tutti e tutti mettono una incredibile tristezza dentro...
    Come accennato apre alle 9.00 e chiude alle 16.00.
    Ci passo davandi ogni giorno per andare al lavoro e vi ho visto, un giorno, al lavoro, soldati in divisa mimetica Bundeswehr, il che mi rasserena: non è dimenticato.
    Di certo i visitatori sono molto pochi, ormai, come è logico.
    Solo UNO, io, in un weekend....
    Devo dire, però, che non è cimitero molto noto: io e la mia famiglia abbiamo vissuto da sempre tra Roma, i Castelli e Anzio... Non lo avevo mai visto prima di venire ad abitare nelle vicinanze! Non un cartello stradale se non nelle immediate vicinanze... Altrettanto nascosto è quello, bellissimo e suggestivo, americano. Neppure so dove è quello di combattenti della RSI. Sulla Nettunense c'è quello del Commonwealth, anche esso privo di indicazioni, infine quello inglese lo conosco solo perchè ogni anno accompagnavo la nonnina a novembre sulla tomba di famiglia, nel vicino cimitero civile.
    Cmq di indicazioni e pubblicità*... nulla.
    Commemorazioni, di certo ce ne sono, ma in sordina...
    Nel cimitero tedesco c'è, in questi giorni, una corona con la fascia tricolore, dedicata dai comuni di Anzio e Nettuno...
    Almeno non sono del tutto dimenticati...

  7. #17
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    "la strada per Roma era aperta. Nessuno avrebbe potuto arrestare un`audace avanguardia che si fosse spinta risolutamente verso la Città* Eterna."

    A saperlo!!!
    E poi?
    Senza aver rinforzato la testa di ponte, che ci fai con l'avanguardia a Roma, peraltro indifendibile perchè "città* aperta"?
    Non credo che Clark sarebbe stato meno criticato se avesse operato al contrario, nè che avrebbe ottenuto successi di gran lunga più grandi...
    E poi bisogna anche considerare il campo di battaglia: completamente scoperto, molto dispersivo, attraversato da veloci strade di scorrimento e linee ferroviarie, con orizzonte ampio e facilmente controllato dalle prime e uniche alture costituite dai Colli Albani, di certo in mano all'Asse, con almeno quattro o cinque aeroporti militari nemici: Ciampino, Pratica di Mare, Furbara, Latina e Centocelle...
    La pianura pontina è in grado di fagocitare un corpo d'armata... E sui colli c'era la Wehrmacht e le Waffen SS con i Tigre erano a Roma... Non si sa bene quanto in forze...
    Ricognizioni e spie non potevano garantire che ogni convento e ogni catacomba fossero pieni di tedeschi...
    Voi che avreste fatto?

  8. #18
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    Ciao Klaus alcuni anni fa visitai il cimitero americano di Nettuno davvero molto curato a cominciare dal grandissimo cancello finemente lavorato.
    Ho visitato anche il cimitero dell'RSI che è abbastanza vicino a quello americano molto più piccolo e modesto ma che da anch'esso senzazioni particolari.
    Chiedi cosa noi avremmo fatto.
    E' una domanda molto ostica e non riuscendo ad immedesimarmi in quei momenti non saprei dire seriamente, probabilmente non sarei rimasto immobile o quasi per due giorni.
    [ciao2]
    luciano

  9. #19
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    [quote]Messaggio inserito da cocis49

    Ciao Klaus alcuni anni fa visitai il cimitero americano di Nettuno davvero molto curato a cominciare dal grandissimo cancello finemente lavorato.
    Ho visitato anche il cimitero dell'RSI che è abbastanza vicino a quello americano molto più piccolo e modesto ma che da anch'esso senzazioni particolari.
    Chiedi cosa noi avremmo fatto.
    E' una domanda molto ostica e non riuscendo ad immedesimarmi in quei momenti non saprei dire seriamente, probabilmente non sarei rimasto immobile o quasi per due giorni.
    [ciao2]

    Quoto, ma...
    Secondo me... Dipende.. E solo Clark può sapere...
    Se siè fermato in attesa di rinforzi o comunque di informazioni ha fatto bene...
    Senz'altro il posto per lo sbarco non era dei migliori....
    Prendi una mappa e cerca di immaginare: una corona di monti, ampissima, di origina vulcanica, coperta di boschi e con un'area neutrale, vaticana, dove erano stati avvistati fermenti notevoli e mezzi... Volgersi verso Roma significava scoprire il fianco ele spalle a: Latina, Cisterna, Velletri, Colli Albani, Frascati... Tutti, dico TUTTI punti favorevoli, collegati tra loro e col resto del Reich ALMENO con una linea ferroviaria veloce E con una via consolare veloce...
    Linee ferroviarie: Roma-Napoli, Roma-Zagarolo, Roma-Velletri, Roma-Frascati, Roma-Albano
    Strade consolari o grandi arterie: Casilina, Appia, Nettunense, Pontina...
    Tutte scorrono sul fianco di querlla che sarebbe stata la direttrice di attacco, tutte al coperto, tutte...

  10. #20
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    Non ho voluto considerare volutamente Anagnina e Tuscolana, perchè più brevi e meno strategicamente importanti, ma c'erano...
    E ho citato la Casilina, più distante dalla costa, perchè collega direttamente Stazione Termini a Zagarolo e Frosinone, quindi a Frascati e Sezze, poste su alture SOPRA la piana di Anzio.
    Basta fare quattro passi dalle nostre parti: da Velletri, Genzano, Monte Cavo, Albano, Castel Gandolfo, Frascati, Ariccia, Rocca di Papa si ha un panorama ampio fino al Circeo... Con le artiglierie è solo questione di gittata... Con fanteria motorizzata e carri c'è solo l'imbarazzo della scelta: da dove attaccare? E la wehrmacht era nota per la sua mobilità*... C'erano i Tigre e si sapeva che valevano 1 a 5 con gli Sherman...

    In realtà* ho sempre creduto che Clark avesse sbagliato, ma, ragionandoci sopra, sto cominciando a credere che di vero errore non si trattò...
    Ho cominciato quasi come esercizio di retorica, di quelli che ci insegnavano a scuola, per poter difendere, efficacemente, anche chi ha torto, e invece poi...

    Una controffensiva ci sarebbe stata. Non c'era dubbio.
    Sarebbe stata inefficace a respingere lo sbarco, ma sarebbe stata dura e senza sconti.
    Come a Salerno.

    Restava da capire non il SE, ma COSA, QUANTO e DA DOVE sarebbe giunta.
    Forse Clark ha solo atteso per capire COSA, QUANTO e DA DOVE, senza prima snocciolare la forza (tutto sommato esigua) a sua disposizione sui trenta chilometri che lo separavano da Roma.
    70.000 uomini, dice Winston Churchill (che ripeto, come stratega aveva dato prova di poca perizia...).
    Ok. Ne vuoi lasciare una parte sul luogo dello sbarco?
    Lo sbarco si è esteso tra il lido di Latina e Nettuno. 10/15 Kilometri di costa. Quanti uomini ci lasci? 10/15.000?
    Il resto lo "diluisci" fino a Roma, distante 25/30 Kilometri? Su una soperficie vasta quanto SCOPERTA, ESPOSTA ai margini di alture disposte ad anfiteatro e sotto il controllo del nemico?
    Sconosciuta dagli alleati (mai stati maghi in geografia, ammettiamolo...) ma ben conosciuta dal nemico? Con pochi partigiani e popolata?
    Non dimentichiamo che Clark si doveva occupare di sfollare la popolazione civile fino in Calabria...
    Pertanto 70.000 uomini dispersi su 15 km di costa, da riorganizzare e spostare per 30 kilometri, in una pianura molto vasta e scoperta... a me sembrano POCHI.

    Ma, soprattutto, con Roma... che ci avrebbe fatto?
    Strategicamente nulla.
    Politicamente ed eticamente molto.
    Ma... sarebbero bastati 50.000 uomini per tenerla?

    Direi che non è un caso che a criticare Clark furono per primo Churchill, che fu molto criticato per la sua opera sulla 2a Guerra Mondiale (vinse il Nobel per la letteratura, per quell'opera, ma, si disse, più per averla vinta che per averla ben narrata...) e che, ripeto, non era noto per le sua virtù strategiche, ma per la sua capacità* di negoziare ai tavoli delle alleanze (perse le elezioni e il governo prima della fine della guerra, tra l'altro...) sminuendo gli aiuti ricevuti... e poi i tedeschi stessi, che, a mio avviso, avrebbero sperato in un diverso comportamento di Clark...

    Credo comunque che uno sbarco più a sud, a Terracina, per esempio, o più a Nord, a Capocotta, Ostia o addirittura Fregene o Furbara sarebbero stati meno esposti ad attacchi...

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