bel dibattito..Luc e Klaus..aggiungo che intorno Roma..leggermente più a sud, Kesserling aveva due divisioni di riserva..
la 29° e la 90°..consideriamo che in quel periodo, cioè fine gennaio, in concomitanza con lo Sbarco gli alleati stavano "rimbalzando" (nella I° delle IV° battaglie sulla Gustav) contro gli accessi nella valle del liri, sulla costa verso Minturno e tutt'intorno Cassino..l'alto comando Tedesco si aspettava uno sbarco alle spalle di questo fronte..lo dicevano i servizi segreti che vedevano raddoppiate le navi nel porto di Napoli, ma non si sapeva con esattezza dove..la località di "Shingle" stessa, è stata scelta dopo lunghi ripensamenti..c'era chi diceva a nord di Roma, chi a sud..
lo stesso Kesserling che inviò la 90° P.G. con apprensione ad "attappare" una piccola falla aperta nel fronte sud dopo piccoli sbarchi sulla costa e una testa di ponte al di là del fiume Gari..insomma i tedeschi erano vigili..sapevano che ci sarebbe stato questo sbarco, e prudentemente gestivano le loro risorse consapevoli che il vero fronte era più a sud (Cassino, etc.)..Anzio/Nettuno servì anche in sintesi a pungolare l'attenzione dei tedeschi sulla possibilità di venir tagliati fuori da una possibile via di fuga una volta sfondato il fronte di Cassino..da quello che ci riportano testimonianze anche di semplici soldati..ai tedeschi non cambiò nulla, inizialmente..erano stabili e ben intenzionati a rimanere dove erano..

"il salto della rana"..cioè quella particolare tattica messa a punto nel Pacifico contro i Giapponesi e riadattata nel mediterraneo (vedi sbarco in Sicilia, Salerno, Anzio/nettuno) consistente nel conquistare isole non direttamente collegate alla linea del fronte ma quelle subito dietro quest'ultimo a fiaccare la catena logistica del nemico..in questo caso funzionò in maniera non ottimale..è pur vero che questo piccolo secondo fronte permise di alternare gli attacchi
richiamando, a seconda degli esiti di questi, truppe in questa o quella zona..permettendo ad altri settori di riposarsi o di non essere sempre sottopressione.

in ultimo..anche se ci può far sorridere..la guerra in Italia, nel centro sud, fu un incubo per gli alleati..la conformazione del territorio..pianure fluviali medio piccole intervallate e sormontate da picchi più o meno alti, in inverno e quello del "44" fu un inverno ricordato per la durezza delle sue temperature e per l'abbondanza di pioggie,..non erano una cosa semplice da risolvere..sopratutto se, celati dietro queste fortificazioni naturali, vi erano disposte forze ben collegate a difesa..come lo erano quelle Tedesche..
come già detto, dai colli di Roma, nelle belle giornate invernali, si vede facilmente ad occhio nudo il mare..su tutto l'orizzonte..pensiamo con i telescopi Tedeschi..che vedevano centinaia di navi all'ancora..
mi rimase impressa una nota letta che riportava cosa dicessero i veterani e gli ufficiali ai conducenti di mezzi che procedevano a velocità elevata nell'area della testa di ponte.."la polvere è morte!" riferita alla polvere alzata dai camion e jeep varie sulle strade sterrate..inevitabilmente arrivava la cannonata..e qualcosa prendeva sempre data la concentrazione di vita e mezzi nell'area!

gli Inglesi, non so chi lo aveva accennato, che dicevano di volersi spingere all'attacco (vedi Penney) rividero ben presto questa coraggiosa iniziativa, se fosse stato per "loro" li potevamo salutare dalla macchina ancora oggi sul saliente di "Carroceto" (zona di Aprilia)circondati da compagni morti e trincerati...a pregare i Santi per andarsene!
nel calderone di Anzio si fecero riconoscere per la scarsità di vettovagliamento..e l'atteggiamento spocchioso/ostile nei confronti di quella popolazione affamata..certo con le dovute eccezioni.

ciao
digjo