Hallò!!!
Eccoci quà*, terzo capitolo, stasera m'è pigliato lo schiribizzolo, non sò...
Parliamo delle celebri "Teste di morto", le truppe che vengono ricordate per essere tra le poche a non portare le doppie rune della vittoria sulle mostrine ma bensì il simbolo stesso delle SS, il totenkopf appunto, simbolo rifacente agli Ussari della Morte.
Questa è anche una delle Divisioni delle Waffen SS guardata più di mal'occhio, in quanto non gode di ottima reputazione, ma ciò non toglie che anche loro combatterono aspramente su quasi tutti i campi di battaglia d'Europa dall'inizio alla fine del conflitto.
Lo "storico" comandante di questa Divisione fù Theodor Eicke, direttore dei Campi di Concentramento.
La 3° SS-Panzer Division "Totenkopf" fu costituita nel novembre 1939 nella riorganizzazione dei corpi armati delle SS con le Totenkopfverbände (circa 6.500 uomini) che avevano partecipato all`Operazione Fall Weiß, insieme a uomini provenienti dalle SS-Verfüngungstruppen e dalla compagnia Heimwehr Danzig, fu trasferita a Dachau per iniziare l'addestramento. Non deve essere confusa con le SS-Totenkopf-Standarten che venne costituito nel novembre 1939 con uomini provenienti dalle Totenkopfverbände che però non fece mai parte dei corpi di combattimento delle Waffen-SS e forniva il personale per la sorveglianza dei campi di concentramento.
Durante la campagna di Francia fu inizialmente inserita nella riserva dell'esercito. Il 16 maggio 1940 la Divisione fu trasferita nella zona operativa, venendo impegnata, a partire dal 19 maggio, in operazioni di rastrellamento nell'area di Cateau-Cambrésis e Cambrai.
Il 31 maggio raggiunse le coste della Manica, poco a sud di Dunkerque; alla fine di giugno fu trasferita a Saint Pol. Nella seconda fase della Campagna di Francia, la Totenkopf fu impegnata essenzialmente nel proteggere i fianchi dell'avanzata principale, e in operazioni di rallestramento e di custodia dei prigionieri di guerra. Al termine della guerra contro la Francia, la divisione aveva raggiunto il confine franco-spagnolo.
La Totenkopf rimase in Francia fino all'aprile del 1941 quando venne trasferita ad est, ed inserita nel Gruppo d'armate Nord, nell'imminente Operazione Barbarossa. Impegnata in Lituania e Lettonia, raggiunse la Linea Stalin a nord di Demyansk a luglio, e in seguito i sobborghi di Leningrado, dove fu impegnata dal 13 luglio al 25 agosto: ai primi di agosto, uomini della Totenkopf riuscirono ad occupare la città* di Chudovo, importante snodo ferroviario sull'asse Leningrado-Mosca.
In questo periodo, venne aggregato alla divisione il Freikorps Danemark. Tra l'autunno e l'inverno del 1941, i sovietici lanciarono diverse offensive contro il settore nord del fronte, e proprio una di queste avanzate, intrappolò la Divisone nella sacca di Demyansk. Solamente nell'aprile del 1942, quanto rimaneva della divisione, rinominato Kampfgruppe Eicke, riuscì a rompere l'accerchiamento, e a raggiungere le rive del fiume Lovat. Alcune unità* rimasero comunque nell'area di Demyansk, fino a che, ad ottobre l'intera Divisione venne trasferita in Francia.
In questo periodo, mentre veniva riorganizzata ed equipaggiata con nuovi carri, la Divisione prese parte all'occupazione della Francia di Vichy, e in operazioni contro i partigiani nella zona di Limoges.
A febbraio del 1943, la Divisione venne nuovamente trasferita ad Est, come parte del Gruppo d'armate Sud, per arginare l'offensiva invernale sovietica che aveva distrutto la 6. Armata a Stalingrado. Dopo aver partecipato, insieme alla Leibstandarte Adolf Hitler e alla Das Reich, alla terza battaglia di Kharkov, nel corso della quale il comandante, l`Obergruppenfuhrer Theodor Eicke, rimase ucciso, abbattuto con il suo aereo da una batteria sovietica mentre sorvolava il campo di battaglia, la Divisione partecipò alla decisiva battaglia di Kursk, la più grande e sanguinosa battaglia tra carri dell'intera guerra. Nei primissimi giorni i soldati delle SS ottennero qualche successo, ma l'accresciuta potenza raggiunta dall'armata rossa fece fallire questa importante operazione. Dopo questa battaglia, la Wehrmacht fu costretta alla difensiva per il resto della guerra, e anche la Totenkopf fu impegnata in azioni difensive, prima nella zona di Stalino, poi, tra settembre e ottobre, lungo il Dnepr.
Nel febbraio del 1944 venne aggregata all'8. Armata e dirottata dapprima a #268;erkasy, quindi verso Kishinev (Chi#351;in#259;u), e da qui verso la Romania, dove combatté tra Tà¢rgu Frumos e Pa#351;cani. Nel frattempo, al centro del fronte, i sovietici avevano lanciato la più massiccia offensiva dell'intera guerra, distruggendo decine di unità* Tedesche, e operando uno sfondamento per 500 chilometri in sole quattro settimane, raggiungendo la Polonia. Con le forze sovietiche nei sobborghi di Varsavia, iniziò la rivolta nella capitale polacca, e la Divisione prese parte alla brutale repressione del focolaio rivoltoso, e alla successiva controffensiva Tedesca che sospinse i sovietici al di là* della Vistola. A riprova dell'eccellente capacità* militare delle Waffen-SS, solamente la Totenkopf e la Wiking (con alcune unità* della divisione d'élite della Luftwaffe, la 1. Fallschirm-Panzer-Division Hermann Göring) presero parte a questa controffensiva Tedesca che aveva respinto le forze sovietiche avvicinatesi alla città*.
Successivamente la divisione fu inviata a Budapest, Operazione Frühlingserwachen, insieme ad altre sei divisioni delle Waffen-SS (la Leibstandarte Adolf Hitler, la Das Reich, la Wiking, la Hohenstaufen, la Hitlerjugend e la Reichsführer SS), per cercare di aprire un varco per le forze Tedesche rimaste intrappolate nella capitale magiara. Dopo aver lanciato un attacco nella zona dell'aeroporto, combatté duramente nel settore di Stuhlweissenburg ma ormai le difese sovietiche si erano fatte invalicabili, per cui tutte le Divisioni SS furono costrette a sospendere l'attacco.
Successivamente iniziò una lunga ritirata verso Vienna, dove la Divisione, ridotta a poco più di 1.000 uomini, si arrese agli americani il 9 maggio 1945, ma quasi tutti i suoi uomini vennero consegnati ai sovietici, che ne richiedevano la consegna quali criminali di guerra.
Da notare che durante la Campagna di Francia la Totenkopf venne aggregata alla 7° Divisione corazzata di Rommel e rischiò quasi l'annientamento quando il 21 maggio ad Harras truppe anglo/francesi, equipaggiate di carri Matilda e Char Ib/bis, sfondarono le linee e seminarono il panico tra le fila Tedesche, se non fosse stato per una pronta reazione da parte degli uomini di Rommel, che decisero di utilizzare gli 88 mm Flak come pezzi controcarro, e per un intervento della LSSAH, la Divisione sarebbe stata fatta a pezzi.
Saluti
Die Nadel