Bravo Franz,m'hai fregato....io prima di domani non riesco a fotografare niente,in ogni caso di scatti come tuoi se ne possono fare a decine a Trieste.[]
Bravo.
Bravo Franz,m'hai fregato....io prima di domani non riesco a fotografare niente,in ogni caso di scatti come tuoi se ne possono fare a decine a Trieste.[]
Bravo.
Guardate qui ce ne sono a decine.
http://www.flickr.com/photos/30299761@N ... 242228573/
[ciao2]
Che link strepitoso,mito.Poi me lo cucco con calma.[]
E già* infatti ieri che avevo dietro la macchina fotografica dietro ho approfittato mentre andavo a fare la spesa....[II]Originariamente Scritto da MULON
[ciao2][ciao2] Franz
scavare è bello!
E’ un mondo difficile: vita intensa, felicità a momenti e futuro incerto...
Guarda,ora vado al Giulia e mi porto dietro la digitale......[]
Bellssime foto, le indicazioni sono ancora molto ben visibili.
Interessante link Fabio, infatti mi ricordo di averne viste a Bologna di queste scritte quando qualche anno fa mi recavo spesso a Bologna anche per passeggiare per il centro, purtroppo ora non ricordo quasi più i punti esatti di dove le avevo viste, Bologna è grande....
DANIELE
"Ad unum pro civibus vigilantes"
Buone foto []!Originariamente Scritto da MULON
[ciao2][ciao2] Franz
scavare è bello!
E’ un mondo difficile: vita intensa, felicità a momenti e futuro incerto...
Butta un occhio tra circa due ore.....ora esco,ciao[]
Eccomi già* di ritorno.....purtroppo non ho messo la memori card nella digitale e non ho scattato foto,ma ho contato almeno 9 indicazioni,che spero già* domani di documentare.
belle foto
con indicazioni perfettamente visibili![signal]
dan hai ragione sulla scritta us. poichè pur essendo numerosi i rifugi antiaerei non potevano servire tutta la popolazione. Visto l'insufficienza dei ricoveri pubblici, le disposizioni prefettizie in materia di protezione antiaerea imponevano di predisporre, negli scantinati dei fabbricati privati, uno o più locali come ricoveri, aventi la superficie di almeno un metro quadrato ogni due persone, altezza non inferiore ai due metri e due porte di accesso, per consentire una via di fuga alternativa (uscita di sicurezza).
A Novara, secondo l'ordinanza prefettizia del 6 giugno1940 n° 5996, i locali da adibire a rifugio dovevano trovarsi sotto il piano stradale, in scantinati né umidi né freddi, forniti di un impianto elettrico di emergenza e di buona aerazione. Per assicurare un'efficace protezione, tali locali dovevano essere situati al centro dell'edificio, in corrispondenza delle parti più alte dello stabile, lontano dalle scale e dalle trombe degli ascensori, lungo le quali le bombe trovavano più facile percorso.
Marco
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