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Discussione: Soldati italiani sul fronte francese 1^gm

  1. #11
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    Quelle zone la guerra l'hanno vista davvero,caspita.Sia la WWI sia la WWII.
    A/F 505 PIR 82ND AIRBORNE DIVISION "ALL AMERICAN"
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  2. #12
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    Cartine tratte dal mio fantastico: GUIDES ILLUSTRES MICHELIN DES CHAMPS DE BATTAILLE - LA DEUXIEME BATAILLE DE LA MARNE - 1914/1918 edizione 1919

    ecco la carta dell'avanzata tedesca detta prima:


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    «Il soldato tedesco ha stupito il mondo, il bersagliere italiano ha stupito il soldato tedesco.» (Erwin Rommel)

  3. #13
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    SECONDA PUNTATA

    Le divisioni fornirono prova di disciplina, di coraggio, di tenacia e di valore, respingendo attacchi nemici ed eseguendo numerosi e brillanti colpi di mano nelle linee avversarie. Nella seconda metà* di giugno il Corpo d'Armata fu assegnato alla V Armata e posto a cavallo dell'Ardre tra il 1° Corpo Coloniale e il 5° Corpo Francese.
    Le difese del settore assegnato alle truppe italiane erano costituite da una linea d'osservazione che correva dal Bois de Nayreau per Sainte-Euphrasie alla montagna di Bligny fino a Champlat; da una linea di resistenza, che da Vrigny, passando per Bois du Petit Champ e Bois des Eclisses, andava a la Neuville aux Lavris; e da una seconda posizione, che passava per le pendici occidentali del Patis d' Ecueil, attraversava l'Ardre all'altezza di Pourcy e quindi il Bois de Coutron fino alla Poterne; ma tali linee erano così imperfette che richiesero molti lavori, i quali furono eseguiti sotto il tiro incessante delle artiglierie avversarie e nel trambusto di frequenti combattimenti sostenuti dalle truppe.


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    Il 19 giugno venne ultimato lo schieramento nella piccola valle del Fiume Ardre. La vallata era delimitata da due costoni boscosi: da una parte il Bosco de Vrigny, dall`altra il Bosco des Eclisses (detta anche "Montagna di Bligny", che è in realtà* una collina alta meno di 200 metri) e il Bosco de Courton. Questa stretta vallata era percorsa oltre dal fiume Ardre anche dalla strada diretta a Chaumuzy e ad Epernay.
    Il tratto compreso tra il fiume e la montagna di Bligny fu affidato all'8a Divisione (Brigate «Brescia» e «Alpi»), quello opposto, alla 3a Divisione (Brigate «Napoli» e «Salerno»). Il bosco "des Eclisses" era considerato un caposaldo che doveva essere difeso fino all'ultimo uomo.
    Già* nei giorni 23-24 giugno i tedeschi sferrarono un violentissimo attacco contro i reparti della Brigata «Alpi» per impadronirsi della Montagna di Bligny, ma per merito del nostro Corpo degli Arditi l'obiettivo fallì. Però l`attacco micidiale era solo rinviato; infatti nella notte tra il 14 e 15 luglio ebbe inizio la storica "Seconda Battaglia della Marna" detta anche "Battaglia di Bligny". Subito dopo la mezzanotte le artiglierie tedesche aprirono un violentissimo fuoco sull'intero fronte occupato della Brigata «Alpi» con largo uso di proiettili contenenti gas e liquidi velenosi.
    Curzio Malaparte, testimone oculare in quanto volontario sottotenente degli arditi, così descrisse quell`attacco notturno del 14 luglio: "Nulla potrà* mai superare in orrore quel bombardamento. Fu un massacro. Seduti sull'erba, le spalle appoggiate ai tronchi degli alberi, in un terreno senza trincee, senza camminamenti, senza ricoveri, ci facemmo ammazzare allo scoperto, fumando una sigaretta dopo l'altra". All'alba del 15 luglio le truppe d'assalto tedesche, attaccarono anche con carri armati la montagna di Bligny, i nostri soldati, seppure ormai ridotti alla metà*, riuscirono a rallentare l`avanzata nemica, incendiando il bosco e combattendo tra le fiamme. I nostri soldati resistettero coraggiosamente.
    Mentre sul tutto il fronte le truppe resistevano efficacemente, il nemico, approfittando dello sfondamento che aveva potuto compiere sulla sinistra italiana, lanciava una forte colonna nella zona di Champlat e riusciva, nonostante l'accanita resistenza, a passare tra il Bois des Eclisses e il Bois de Coutron, aggirando il primo ch'era difeso da un battaglione italiano e da uno francese. In conseguenza di questo sfondamento, l'8a divisione dovette indietreggiare su Marfaux e il bois de Coutron lasciando però nelle posizioni del Bois des Eclisses alcuni reparti, fra i quali, nelle trincee di Chaumuzy, un battaglione del 20° fanteria (brigata "Brescia") che a mezzogiorno resisteva ancora. Contemporaneamente la 3a divisione occupava l'orlo del Bois du Petit Champ saldando la sua sinistra alla seconda linea, occupata dalla 120a divisione francese che faceva da riserva generale.
    Eroico, in questa prima fase della battaglia il contegno del 10° artiglieria da campagna italiano che sacrificò gran parte delle sue batterie per proteggere il ripiegamento delle fanterie; quello del II Reparto d'Assalto che si prodigò in brillanti contrattacchi attraverso il Bois de Coutron in direzione di La Menville; e quello di un battaglione del 20° fanteria, il quale, all'inizio del pomeriggio, assalito da forze di molto superiori, fu costretto a ripiegare su Marfaux, donde, dopo una durissima difesa, ridotto a pochi drappelli si aprì il passo verso Courtagnon.
    Alle 14.30, dopo una violenta preparazione di fuoco, il nemico lanciò un'intera divisione d'assalto prussiana contro il Bois de Petit Champ difeso da due battaglioni della "Napoli" ed attaccò vigorosamente il Bois de Vrigny presidiato da alcuni battaglioni della "Salerno". Questi resistettero meravigliosamente, ma i primi, sopraffatti da forze cinque volte superiori, dopo un'accanita difesa dovettero abbandonare l'orlo del bosco. L'estrema sinistra della 3a divisione fu portata sulla linea di colline ad est del vallone di Cournias. Durante la notte l'8a divisione, che aveva subito fortissime perdite, fu portata dietro la 12° francese, ma lasciò in linea tre battaglioni di fanteria e il Reparto d'assalto.
    Mentre truppe nemiche entravano a Chaumuzy i superstiti del 51°, ridotti a 28 ufficiali e 493 uomini si riunirono a Bosco de Courton per riordinarsi.
    «Il soldato tedesco ha stupito il mondo, il bersagliere italiano ha stupito il soldato tedesco.» (Erwin Rommel)

  4. #14
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    CAPITOLO TERZO



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    16 luglio 1918

    La mattina del 16 luglio riprese l'attacco contro le postazioni del Bosco de Courton, ma l`attacco fu inizialmente respinto, poi, nel pomeriggio il nemico, facendo uso anche di lanciafiamme, riuscì a sfondare tra i battaglioni francesi e italiani aprendosi un varco nel fronte. Fu allora che il Gen. Albricci ordinò di concentrare tutto il fuoco d'artiglieria sul tratto sfondato e poi lanciò contro il nemico il II Reparto d'Assalto e tre battaglioni della brigata "Alpi" con due reggimenti della 14a divisione francese, arrestando prima e respingendo poi il nemico, al quale l'ala destra italiana, nel frattempo, contrattaccando, riprendeva Clairizet.
    «Il soldato tedesco ha stupito il mondo, il bersagliere italiano ha stupito il soldato tedesco.» (Erwin Rommel)

  5. #15
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    CAPITOLO QUARTO

    17 luglio 1918

    Su tutto il fronte dell'Ardre la 3a divisione italiana (destra, le brigate Alpi del 51esimo e 52esimo), la 120a francese (centro) e la 14a francese (sinistra) iniziarono il contrattacco, ma l'azione s' incrociò con un nuovo poderoso attacco tedesco che fu particolarmente violento sul fronte della 120a divisione. Per alleggerire la pressione nemica sul centro la 3a divisione italiana furono protagonisti di una giornata eroica fatta di combattimenti fino a sera, sviluppando un attacco dimostrativo su Courmas e su Bois du Petit Champ. Su quest'ultima posizione si scagliò con grande slancio il 75° fanteria (brigata Napoli), ma il suo attacco s' incontrò con quello di una nuova divisione tedesca la quale attaccava in direzione del Bois di Ecueil la Maisonette. Il 75° dovette arrestarsi, ma, sostenuto da due battaglioni del 76° (l'altra brigata Napoli), arrestò a sua volta, il nemico.

    Dell'azione eroica delle due brigate Alpi, composte da molti giovani umbri vi è l'articolo del "Corriere della Sera" con il passaggio già* citato prima:

    "a Bligny, ormai tutto il bosco era pieno di migliaia di morti e di feriti, ed eravamo rimasti senz'acqua, senza pane, senza cartucce, senza bombe a mano, senza mitragliatrici,...... il nemico tornò per la ventesima volta all'assalto con le sue tanks e i suoi lanciafiamme, e tutti quei matti (N.d.R.: i nostri soldati) gli si buttarono addosso, vociando e sghignazzando. S'udivano tra gli alberi, nell'immenso bosco pieno di fumo, urli di feriti e scoppi di risa, voci terribili e strane. E in realtà* il nemico fu fermato a Bligny, non dal fuoco delle nostre poche mitragliatrici e dei scarsi cannoni, ma dalla meravigliosa pazzia di quei contadini dell'Umbria".

    Nella sera del 18 luglio e nella giornata del 19, le truppe italiane, partecipando all'azione generale di contrattacco iniziata dagli Alleati ad ovest di Reims, guadagnarono terreno sulle colline di riva destra dell'Ardre nel triangolo Sainte Euphrasie-Bonilly-Courmas. L'89° fanteria della "Salerno", con magnifico slancio che gli valse le lodi del generale Berthelot, comandante la V Armata, conquistò una dorsale boscosa ad ovest di Onrezy, particolarmente importante per la difesa degli accessi alla breve pianura di Reims. A sud di Bonilly gli "arditi" italiani, cooperando con le truppe francesi, progredirono nel Bois du Petit Champ, catturando prigionieri. Nella vallata a sud-est di Marfaux elementi italiani rioccuparono il Molino dell'Ardre. Tutta l'artiglieria e tre battaglioni nostri parteciparono alla prima fase dell'azione controffensiva nella regione sull'Ardre. L'eccellente contegno delle truppe italiane in queste sei giornate di aspri combattimenti consentì al contingente di assolvere, in continua unione con le truppe francesi, un importantissimo compito. Nelle posizioni affidate agli Italiani il nemico riuscì ad ottenere soltanto piccoli vantaggi iniziali, in gran parte persi nei successivi contrattacchi. Nella giornata del 23 all'attacco della 2a divisione coloniale su Sainte-Euphraise e il Bois de Vrigny parteciparono alcuni battaglioni del 76° e dell'83° e il II Reparto d'Assalto che con un solo balzo e con magnifico slancio raggiunsero tutti gli obiettivi loro assegnati sullo sperone che dal Bois de Naveau va su Mary-Premecy, catturando una batteria di cannoni, parecchie mitragliatrici e molti prigionieri.

    Fermando l`avanzata tedesca verso la città* di Epernay ed impedendo la realizzazione del piano tedesco che avrebbe dovuto provocare l`isolamento e la caduta di Reims con conseguente irreparabile rottura del fronte francese, i fanti italiani assolsero con immenso sacrificio il loro compito anche se gravissimo fu il bilancio (oltre 4000 morti), ma la Seconda Battaglia della Marna (Battaglia di Bligny) significò l'inizio della fine dell'esercito germanico. Infatti la mattina seguente, 18 luglio, il Comando Supremo francese dava il via alla controffensiva (che tratterrò poi, perchè vi parteciperanno anche qui gli italiani sullo Chemin des Dames) che avrebbe portato alla resa tedesca quattro mesi più tardi, l`11 novembre.
    «Il soldato tedesco ha stupito il mondo, il bersagliere italiano ha stupito il soldato tedesco.» (Erwin Rommel)

  6. #16
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    veduta generale del contro attacco alleato della seconda battaglia della marne... N.b. il fronte italiano è quello a destra

    20 - 25 luglio


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    al 31 luglio


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    ed infine la totale riconquista del terreno perduto al 4 agosto 1918



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  7. #17
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    ed infine per terminare la parte sulla SECONDA BATTAGLIA DELLA MARNA
    vi posto una tavola de "la domenica del corriere"
    purtroppo non è completamente visibile perchè più grande dello scanner, comunque è datata 28 luglio - 4 agosto 1918 e ha come didascalia "il valore italiano in Francia, il riuscito contrattacco delle nostre truppe nella vallata del fiume Ardre"



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    «Il soldato tedesco ha stupito il mondo, il bersagliere italiano ha stupito il soldato tedesco.» (Erwin Rommel)

  8. #18
    Collaboratore L'avatar di EnzoLuca
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    Mio nonno faceva parte della II armata e dovrebbe aver partecipato alla "spedizione" in Francia. Questa è una sua foto fatta a Parigi insieme ad alcuni commilitoni (c'è anche almeno un francese). Lui è quello con l'asciugamano in spalla. Immagine:

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    Il suo attestato della medaglia al merito di guerra è firmata dal generale Albricci.
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    Ciao. Enzo
    "Non abbiate paura"

  9. #19
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    per ora è tutto, stasera o domani concluderò con gli ultimi mesi di guerra e la fine del contrattacco alleato seguito dalla vittoriosa Seconda Battaglia della Marne...

    per le info che ho dato non posso non citare:
    "1918, gli italiani sul fronte occidentale nel diario di Giacomo Tortora e altri documenti inediti" di Lapeschi e Militello;
    e l'essenziale (e già* citato, da cui ho tratto tutte le tavole e volendo ci sono moltissime fotografie, che se volete posso postare) "la deuxième bataille de la Marne" edito da Michelin e che fa parte della collana "Guides illustrés Michelin des champs de bataille" edizione 1919.

    [ciao2][ciao2]
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  10. #20
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    Citazione Originariamente Scritto da EnzoLuca

    Mio nonno faceva parte della II armata e dovrebbe aver partecipato alla "spedizione" in Francia. Questa è una sua foto fatta a Parigi insieme ad alcuni commilitoni (c'è anche almeno un francese). Lui è quello con l'asciugamano in spalla. Immagine:

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    Il suo attestato della medaglia al merito di guerra è firmata dal generale Albricci.
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    bellissima EnzoLuca...se non erro di francesi ne conto 3 (quello con la bustina, quello dietro di lui e quello seduto davanti tuo nonno)... che bello!!!!! SII FIERO DI LUI!

    avendo i nonni e la mamma di Port-à*-Binson (se guardate in qualche cartina appare pure scritto, in quanto è veramente vicinissimo) ancora i vecchi, anche se non hanno vissuto in prima persona le guerra, mi parlano bene degli italiani nonostante ci sia stata anche la seconda guerra che ci hanno messo gli uni contro gli altri...
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