italrest.gif
parlando con Picone sulla disgrazia dei soldati dimenticati a Pecs in Ungheria, ci siamo dilungati sulla spedizione della seconda armata italiana in Francia, e quindi mi son detto "perchè non aprire una discussione propria su questa avventura del regio esercito che non è stata considerata per quel che merita??"..(come anche per le campagne d'oriente)
dai libri e documenti che ho una frase mi ha particolarmente colpito tratta dal corriere della sera:
"a Bligny, ormai tutto il bosco era pieno di migliaia di morti e di feriti, ed eravamo rimasti senz'acqua, senza pane, senza cartucce, senza bombe a mano, senza mitragliatrici,...... il nemico tornò per la ventesima volta all'assalto con le sue tanks e i suoi lanciafiamme, e tutti quei matti (N.d.R.: i nostri soldati) gli si buttarono addosso, vociando e sghignazzando. S'udivano tra gli alberi, nell'immenso bosco pieno di fumo, urli di feriti e scoppi di risa, voci terribili e strane. E in realtà* il nemico fu fermato a Bligny, non dal fuoco delle nostre poche mitragliatrici e dei scarsi cannoni, ma dalla meravigliosa pazzia di quei contadini dell'Umbria".
domani (vista la tarda ora) farò un chiarimento delle idee (sopratutto le mie) e stilerò un sunto dei fatti che hanno destato ammirazione da parte dei comandanti francesi per l'audacia, il coraggio e la determinazione dei nostri soldati fino al fatidico 11 novembre 1918!
A domani