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Discussione: IDENTIFICAZIONE FONDINA SCONOSCIUTA

  1. #1
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    IDENTIFICAZIONE FONDINA SCONOSCIUTA

    Qualcuno sa qualcosa di questa fondina che rimane per me un mistero?
    L'unico marchio che porta è sul passante posteriore e rappresenta una cornetta all'interno della quale si intravede la testa di un leone (Belgio?)
    Grazie in anticipo


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    Contrairement a beaucoup, entre la graisse d’armes et la vaseline, je préfère la graisse d’armes

  2. #2
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    Ma proprio nessuna idea?
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  3. #3
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    Salve flombardi,

    direi che si tratta di una fondina destinata ad uno dei vari modelli di revolver a spillo, diffusissimi durante le guerre del nostro Risorgimento. Il marchio potrebbe proprio essere belga, ed in quella nazione erano prodotti i 4 quinti dei revolvers che inondarono le varie forze armate (i cosiddetti "Léfaucheux") europee.

    A presto,

    Elmar Lang

  4. #4
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    Eeehhh, potere della parola....
    Se dici "fondina ottocentesca" rimane un vecchio contenitore di cuoio di, se dici "fondina risorgimentale" respiri immediatamente l'aria di Custoza, Calatafimi e Sapri e la guardi con occhi ben diversi.
    Grazier Elmario
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  5. #5
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    ...allora prendi un pezzo di carta vecchia, un pennino ed una boccetta di china seppia: siediti a tavolino e scrivi con bella grafìa:

    "Fondina della Revolver che appartenne al Generale Garibaldi allo sbarco di Marsala, donata a me Rosario Fitùsi dallo stesso Eroe con le parole <<Da essa sguainai la voce che riscatta l'Italia>>. Memorabile dono. Io stesso scrissi, Marsala Italiana, 12 Maggio 1860"

    Sporca il biglietto, spiegazzalo ed infilalo nella fondina "ottocentesca" cui io ho già* dato aura di Risorgimento.

    Fatto ciò, sei in possesso di un cimèlio, di un pezzo di Storia Patria.

    A presto,

    Elmar Lang

  6. #6
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    Mi sorge un dubbio atroce.
    Come ogni buon italiano che si rispetti, tutte le volte che mi trovo nella Capitale faccio una visita al Museo del Risorgimento al Vittoriano.
    In quel museo, solo in riferimento alla sparatoria in Aspromonte, sono esposti nell'ordine: la palla che ferì Garibaldi, i ferri chirurgici che estrassero la palla da Garibaldi, lo stivale di Garibaldi con relativo buco della palla, le bende che fasciarono Garibaldi, la barella che trasportò Garibaldi, le coperte che avvolsero Garibaldi.....non vorrei sbagliarmi ma anche un frammento d'osso proveniente dalla ferita di Garibaldi.
    Ho sempre interpretato la feticistica raccolta di quegli oggetti come frutto del culto della personalità* che già* all'epoca avvolgeva il Generale ma....stai forse insinuando il dubbio che potrebbero essere stati prodotti da tanti volenterosi Rosario Fitùsi?
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  7. #7
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    Credo che il culto delle reliquie risorgimentali non fosse molto diverso da quello per le reliquie dei santi nel medioevo...

    Tu hai avuto la fortuna di esaminare i cimeli Aspromontani che ricordano la ferita dell'Eroe: posso dirti che al Museo nazionale del Risorgimento di Torino è conservata la calza insanguinata (con buco) e relativa pallottola; un'altra calza (pure con buco e sangue) era conservata a Vicenza nella Collezione Fantoni (le tarme distrussero irrimediabilmente il cimelio, lasciandone pochi miserabili frammenti).

    Mi risultano esistenti altre 4 pallottole dell'Aspromonte, ed altri due calzetti col buco e macchia di sangue.

    E questo solo per quanto riguarda Garibaldi.

    Prova solo a pensare a quanti "Chiodi della Vera Croce" sono presso chiese e cattedrali; e se unissimo tutti "frammenti del manto della Vergine" ne verrebbe fuori almeno un "teatro-tenda"...

    Ad evitare una "Fatwa" non parlo delle reliquie islamiche, forse più idolà*triche e comiche di quelle cristiane...

    In epoca Risorgimentale, il ricordo anche macabro era la norma: nei depositi del (ora chiusissimo) Museo del Risorgimento di Venezia esiste una cassetta contenente i resti mummificati di un bimbo "...il primo a morire nell'epidemia che colpì Venezia durante l'assedio del 1849..."; una capsula di vetro, contiene una falange (con carnicci secchi) di Attilio Bandiera; a Vicenza, un piccolo supporto artisticamente scolpito sostiene un "frammento carnoso tolto dal braccio amputato al Generale Antonini" (eroico difensore di Vicenza nel '48-'49); un'ampolla di vetro contiene un dente canino di Emilio Bandiera, "...estrattogli dal cappellano che benedì e compose l'eroica salma".

    E la lista sarebbe lunghissima; ne verrebbe fuori una orrorifica "Wunderkammer"...

    In fondo, la tua patriottica fondina sarebbe cosa modesta e trascurabile, pur con l'illustre didascalia che ti ho consigliato di comporre.

    A presto,

    E.L.

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