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Discussione: Uniforme M42 SS Tropicale

  1. #31
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    Domanda.. visto che spesso si parla di ritrovamenti di fondi da magazzino faccio una domanda.. possibile che ci siano capi o buffetteria in generale che siano stati confezionati nel dopoguerra (anche in questi ultimi anni)con materiale originale dell'epoca ?..
    Gigi "Viper 4"

    "...Non mi sento colpevole.. Ho fatto il mio lavoro senza fare del male a nessuno.. Non ho sparato un solo colpo durante tutta la guerra.. Non rimpiango niente.. Ho fatto il mio dovere di soldato come milioni di altri Tedeschi..." - Rochus Misch dal libro L'ultimo

  2. #32
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    L'aquila è evidente che è rimontata.
    E' rimontata pure male se vogliamo aggiungere.
    Anche perchè di giacche SS montate d'origine in vita mia
    ne ho viste solo due.
    Lo ho detto e ripetuto che i timbri li trovo strani anche io.
    Ma non escludo il fatto che la giacca sia un fondo di magazzino
    nuova mai timbrata, che qualcuno si è divertito a vidimare, in
    maniera oltretutto errata.
    La giacca costruttivavemente e come materiali è perfetta.
    Chiederi gentilmente a Mulon particolari del retro dei bottoni
    della bottoniera che li accoglie, l'interno di questa, un primo
    piano dei pacchetti medicazione e delle cuciture interene che fissano la fodera.
    Ciao, Luca.
    MEMENTO AUDERE SEMPER

  3. #33
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    Ciao!
    Premesso che ha ragione Cuit cioè si dovrebbe, prima di esprimere un giudizio definitivo su questa giacca, vederla dal vivo (appena ho un attimo di tempo chiedo a Giancarlo se è possibile vederla) la mia opinione per ora non cambia. Forse dipende dalle foto, chissà*, però mentre la giacca di Lucas mi pare ok, su questa mantengo i dubbi che ho già* espresso (spero di sbagliare ovviamente). Oltre ai marchi anche la cucitura dell'adler mi sembra sospetta. La trovo diversa da quelle che ho visto finora e inoltre i tedeschi non cucivano come si fa oggi. C'erano altre macchine da cucire e facevano cuciture diverse.
    Per quanto riguarda il riutilizzo di stoffe d'epoca ho sentito dire che si fa anche questo. Ad esempio si usano cappotti per trarne giacche e, soprattutto, berretti di vario tipo (schirmutze, bergmutze, bustine etc.). Così il pezzo è "quasi" originale. Tuttavia, per fortuna, il grande problema sono le cuciture (filo compreso) - ovvero le differenze con le originali - che a un occhio esperto non sfuggono. Certamente tra noi c'è chi ne sa ben più di me su tale argomento e spero che dirà* la sua.
    Saluti
    Silvio

  4. #34
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    Il discorso delle cuciture non lo ho capito.
    Le macchine da cucire moderene hanno le leve per regolare
    il passo della righetta, lo spessore e l'ampiezza dello zig zag e fanno tutto quello che vuoi, la differenza semmai sta nel filo impiegato.
    Il panno da cappotto è più spesso di quello delle giacche, e soprattutto di quello dei berretti.
    Comunque hai perfettamente ragione bisogna vederla dal vero, ma prima bisogna averne viste altre originali, per poter esprimere un giudizio definitivo.
    Stesso discorso vale per le aquile da braccio.
    Ciao, Luca.
    MEMENTO AUDERE SEMPER

  5. #35
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    Chiederi gentilmente a Mulon particolari del retro dei bottoni
    della bottoniera che li accoglie, l'interno di questa, un primo
    piano dei pacchetti medicazione e delle cuciture interene che fissano la fodera.


    Sarà* mia premura farle arrivare,oggi avrei voluto tanto forle ma sono tornato tardi a casa e sono stato inchiodato al telefono fino a quasi le 21.30!
    Domani sera le posto,promesso.

  6. #36
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    Ciao!
    E' vero che le macchine da cucire di oggi fanno di tutto e di più però una cucitura nuova a mio parere si vede. Come per gli elmi, manca la patina (se così si può dire) che le cuciture d'epoca invece hanno. Detta patina, come fa rilevare giustamente Lucas, è data soprattutto dal filo usato per cucire e, aggiungo, da come questo si è adattato alla stoffa in tanti decenni. Ho potuto ad esempio vedere da vicino un rocchetto di filo d'epoca tedesco non adoperato ed è diverso dal filo di oggi; la differenza si nota soprattutto in un confronto diretto con uno attuale.
    In effetti il problema dei falsi (per nostra fortuna) è che non reggono al confronto diretto coi pezzi originali. Il falso perfetto (a mio parere ovviamente) non esiste in quanto è impossibile riprodurre davvero un oggetto creato 60-70 anni fa in modo identico e indistinguibile dall'originale. Nel dubbio poi, personalmente, lascio perdere.
    Per quanto riguarda il discorso dei cappotti, non l'ho verificato di persona ma mi è stato raccontato da un collezionista molto esperto e non credo sia una bufala. Anzi, penso che in un modo o nell'altro sia stata riciclata più volte stoffa d'epoca per confezionare uniformi o parti di esse. Visto il business che sta dietro alla militaria i furbi si inventano di tutto e di più!!
    Un saluto
    Terry/Silvio

  7. #37
    Moderatore L'avatar di coloniale
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    a sensazione il complesso mi sa di accrocchio....Lucas come mai l'adler postata da te sembra avere un ricamo molto più "panciuto" rispetto a quella piatta di Mulon? forse sono 2 fabbricanti differenti oppure un modello diverso?...io di adler non ne ho una grossissima esperienza ma quella dell'amico Mulon mi sembra una repro ceca.... però potrei sbagliarmi ripeto é solo a sensazione.[ciao2]
    ciao Nicola
    "coloniale"

    SUMMA AUDACIA ET VIRTUS!

  8. #38
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    Guarda che a Prato sono usciti anche interi rotoli di stoffa tedesca mai utilizzata, come in Francia uscirono rotolo di stoffa verde canneto, e gli amici di HSC ci fecero dei bei lavoretti.
    Con il passare degli anni i falsi di allora diventeranno gli originali del futuro.

    Si le aquile SS esistono di varie manifatture-fabbricanti, variano come lucentezza, come disegno, ma si possono riassumere in due o tre
    tipologie diverse.
    Ciao, Luca.
    MEMENTO AUDERE SEMPER

  9. #39
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    Ecco le altre foto richieste,vorrei solo fare notare il dettaglio del timbro 78 anche all'interno del taschino.

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    69,22 KB

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    85,4 KB

    Immagine:

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    Immagine:

    68,12 KB

  10. #40
    Moderatore L'avatar di coloniale
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    grazie Luca...
    ciao Nicola
    "coloniale"

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