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Discussione: 4^ Divisione 3 gennaio CCNN

  1. #1
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    4^ Divisione 3 gennaio CCNN

    Mi sembrava di aver già* postato questa mia
    di scavo, ma la ripresento con piacere.

    Ma veniva appesa alla catenina???

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    Alessandro

  2. #2
    Utente registrato L'avatar di cipolletti vincenzo
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    3 gennaio di quale anno e cosa avvenne?
    grazie per delucidazioni.

  3. #3
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    Buona lettura[]

    Costituita il 25 giugno 1935 sotto il comando del Luogotenente Generale Alessandro Traditi, la divisione era composta da tre Legioni ( 101° Sabauda, 104° Santorre di Santarosa e 215° Del Cimino ) e da alcuni battaglioni di CC.NN. aggregati oltre ai reparti d'appoggio.
    Dopo l'intenso periodo di addestramento in Patria, il 30 ottobre la Divisione inizia le operazioni d`imbarco per trasferirsi a Massaua dove nei primi giorni di novembre arrivarono i vari reparti. Attraverso successive tappe per Mai Serau, Adi Cajéh, Senafè ed Adigrat, la "3 Gennaio" si trasferì nella zona di Macallè, dopo aver eseguito importanti lavori stradali, idrici e di fortificazione. Decisa l`offensiva dell`Endertà , la Divisione si prepara ad avanzare a sud di Scelicot per il raggiungimento dei seguenti obiettivi: costone nord di Enda Gaber, Enda Gheorghis, Afgol. In gennaio la Divisione viene assegnata al I C.A., in sostituzione della 2a Divisione CC.NN. trasferita al C.A. Eritreo nel Tembien. Così inquadrata prenderà parte alla Battaglia dell'Endertà , alla destra della Divisione di fanteria "Sabauda",
    All`alba del 10 febbraio 1936 la 104a Legione si ammassa presso la sella Malmolà ; sono con la Legione una compagnia del Battaglione Mitraglieri ed il Gruppo Cannoni da 65/17; in riserva la 215a Legione ed una compagnia di Mitraglieri Pesanti. Alle ore 8 dal Passo Dogheà sbocca la colonna di destra composta dalla 101a Legione e da due compagnie del Battaglione Mitraglieri. Raggiunto l`obiettivo della giornata la Divisione sosta e l`indomani riprende l`avanzata. L'11 febbraio, la 101a Legione (colonna di destra) con un battaglione in primo scaglione ed uno in secondo, spostato a destra a protezione del fianco scoperto, traversa rapidamente la piana del Gabat ed inizia l`ascesa della quota senza nome a sud-ovest di Scelicot. Occupata rapidamente la posizione, la Legione si sistema a difesa in attesa di raggiungere l`altro obiettivo previsto per la seconda giornata. La 104a Legione con due battaglioni in primo scaglione, dopo aver attraversato ad oriente il vallone del Gabat, inizia l`ascesa dell`Addi-Marà .
    Il 12 febbraio la Divisione prosegue l'avanzata sempre nella stessa disposizione. Mentre i reparti del primo scaglione attendono l'ora stabilita per scattare, si sviluppa sul fianco della colonna di destra un violento attacco nemico fra nebbia fittissima portato con raffiche di fucileria e di mitragliatrici. Malgrado la fitta nebbia sono visibili circa 2.000 armati abissini che scendono dalle propaggini dell`Amba Aradam, per il costone di Enda Gaber, puntano sul fianco destro dello schieramento, con evidente intenzione di sboccare a tergo nella valle del Gabat. Le Camicie Nere della 101a Legione reagiscono vittoriosamente e alle ore 12 conquistano all'arma bianca il costone di Enda Gaber malgrado il fuoco delle mitragliatrici avversarie e di qualche pezzo d`artiglieria. Verso sera, sempre combattendo, è raggiunto il villaggio ed è presa anche la quota senza nome ad est di questo. L'azione è rincalzata dal Btg. Alpini "Pieve di Teco" (7° Regg. della Divisione "Pusteria"). La colonna di sinistra (104a Legione) non incontra inizialmente resistenza ed occupa il costone di Adi Gul Negus, meno l'estrema punta ovest.
    Altri grossi nuclei nemici nel frattempo, puntando per il fondo valle del Mai-Mesonò, tentano di risalire le pendici occidentali dell`Amba Adi-Marà e quelle orientali della posizione di Taga Taga. L`azione nemica, appoggiata da numerose mitragliatrici e da artiglieria di piccolo calibro, si sviluppa con estrema rapidità . Intanto la colonna di sinistra, che in un primo tempo non incontra resistenza ed occupa tutto il costone di Adi Gul Negus, meno l`estrema punta ovest, è attaccata sulla destra da forti gruppi nemici con mitragliatrici. Viene allora impiegato il Battaglione Alpini "Saluzzo" che tenta di occupare la punta dello sperone aggirandolo sulla destra con due compagnie, ma il sopraggiungere della notte e la fitta nebbia impongono di sospendere l`azione.
    Il giorno 13, raggiunto completamente l`obiettivo, la Divisione viene sostituita dalla 5a Divisione Alpina "Pusteria" lasciando a questa in rinforzo la 215a Legione CC.NN.; il 14 si trasferisce sul Quam Quam, a protezione del fianco sinistro del I Corpo d'Armata dove respinge nella notte del 16-17 febbraio con perdite numerosi attacchi nemici. Dopo la conclusione della battaglia con la vittoria dell'Amba Aradam e il dissolvimento dell'Armata di Ras Mulughietà , la Divisione fu impegnata nei lavori stradali che permisero al I Corpo d`Armata di ammassarsi per puntare verso il Lago Ascianghi. Il 31 marzo, allorché gli abissini attaccarono le nostre posizioni di Passo Mecan e di Mai Ceu, la "3 Gennaio" era di seconda schiera a protezione del fianco destro del I Corpo d'Armata. Il 2 aprile, il nemico, stroncato dalla nostra vittoria di Mai Ceu, inizia il ripiegamento e il 4 aprile la Divisione venne lanciata all`inseguimento che si protrae fino a Quoram, per una distanza di oltre 400 km. L'inseguimento è condotto con tenacia e con una marcia di 36 ore consecutive; il nemico alla fine volge disperatamente in rotta, seminando la strada di morti. Discesa poi nella pianura del Lago Ascianghi, la Divisione viene impiegata in lavori stradali, che erano particolarmente urgenti, per consentire il passaggio agli automezzi in marcia verso Addis Abeba. Dopo oltre un mese di permanenza sull`Ascianghi la Divisione "3 Gennaio" riprende il cammino fino a Dessiè: anche qui è urgente la sistemazione stradale che viene effettuata con grandi disagi sotto le grandi piogge. La Divisione partecipa infine con un'aliquota di CC.NN. all'occupazione di Addis Abeba.
    Alessandro

  4. #4
    Utente registrato L'avatar di cipolletti vincenzo
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    grazie ma perche' si chiama 3 gennaio?

  5. #5
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    Forse per ricordare questo evento???
    Non saprei....

    Ma alla Camera, il 3 gennaio 1925, con un discorso rimasto famoso Mussolini sfidò l`opposizione dichiarando di assumersi ogni responsabilità*, "politica, morale e giuridica", per quanto era avvenuto, pronto perciò a continuare nella sua opera di ‘risanamento` del Paese. Da allora si assisté, con l`emanazione delle c.d. ‘leggi fascistissime` del `25 e del `26, alla distruzione sistematica del sistema politico liberale e delle consuetudini invalse nell`applicazione dello statuto albertino - s`impose partito e sindacato unico, l`eliminazione delle libertà* politiche etc. - nel chiaro tentativo di costruire uno ‘Stato totalitario`.
    Alessandro

  6. #6
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    Era un ciondolo commemorativo che ripreneva esattamente il disegno dello scudetto da braccio da ufficiale.Credo che venisse portato in diversi modi e mgari come certe medaglie reggimentali montate con un lungo nastro con i colori dell'arma e con un gangetto per l'orologio da tasca.
    VEDO TUTTO, OSSERVO MOLTO, DISSIMULO POCO!

  7. #7
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    uhm.... leggo solo ora....[incazz]

    comunque confermo che il nome della legione è legato al discorso del 3 gennaio '25 tenuto da Mussolini dopo l'affare Matteotti, in quella data viene collocato l'inizio "de iure" della dittatura; del resto le prime cinque divisioni CC.NN. inviate in Etiopia erano intitolate a date simbolo del regime:
    "23 Marzo" (1919 - fondazione dei Fasci di Combattimento)
    "28 Ottobre" (1922 - marcia su Roma)
    "21 Aprile" (Natale di Roma)
    "3 Gennaio" (1925 - inizio della dittatura)
    "1 Febbraio" (1923 - fondazione della Milizia)
    "Il proverbio lo dice: canem in chiesa nicht fòrtuna!"

  8. #8
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    Nonostante te l'avessi chiesto di ripostarla, non mi ci era proprio andato l'occhio!!!
    E' bellissima...dal vivo è anche meglio![ciao2]

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