Quoto tuttoOriginariamente Scritto da Alpino X
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luciano
bentornato Nuovoappassionato73,
spero tutto bene in famiglia (ho avuto pure io dei parenti alluvionati...).
Resto in attesa dei tuoi racconti su un tema che non è stato trattato pienamente.
Ciao Nuovoappassionato73, bentornato !
Come vedi siamo in parecchi ad aver sentito la tua mancanza
Quando puoi, con calma e senza fretta, scrivi ! - Se ci sono anche delle foto, è ancora meglio A presto.
Ciao a tutti ,
eccomi qui finalmente , grazie a tutti e scusatemi se è passato un bel po di tempo senza farmi sentire
ho recuperato il mio borsone dove tenevo tutto il materiale che ho portato a casa dalla Somalia
sto preparando un po di foto del materiale , dei libretti informativi e altro
domani vi posto le foto e cercherò per quanto possibile di descrivervi quello che ho vissuto in quel periodo ,
spero di essere all'altezza
a domani
ciao
bentornato
Salve a tutti, entro in questa discussione in punta di piedi e con il massimo rispetto dovuto AD UN EPISODIO EROICO DELLA STORIA ITALIANA. Pur non avendo partecipato alla Missione in Somalia, in quel periodo stavo prestando servizio di leva, ero un oscuro najone come tanti ma ho precisi ricordi inerenti a come il fatto d' arme di Pasta fu percepito in Italia... soprattutto a chi era - o era stato - nei Parà.
"Chissà a quale di questi alberi ci impiccheranno..."
Frequentavo un corso specializzati presso la Scuola Trasmissioni della Cecchignola, tra allievi ed istruttori c' erano anche molti paracadutisti, questi ultimi avevano uno spiccato spirito di corpo, incomprensibile per molti di noi, missiloni della fanteria. Quel giorno quando giunsero le prime notizie dello scontro, e poi la conferma che c' erano caduti nostri, la reazione fu immediata, forse la parola ammutinamento è troppo grossa ma nei fatti quel che accadde fu che i "nostri" folgorini abbandonarono immediatamente le rispettive attività e all' ora di pranzo si radunarono presso il Comando per chiedere con toni abbastanza decisi di essere mandati tutti laggiù invece di terminare il corso. C' era rabbia, incredulità, ma soprattutto temevano il fatto di esser considerati imboscati dai commilitoni. Un caporalmaggiore di colore (purtroppo non ne ricordo il nome, forse era sardo) diceva a tutti con le lacrime agli occhi che almeno a lui ce lo dovevano mandare, che la Somalia era casa sua... ce ne volle del bello e del buono a riportare la calma.
"Chissà a quale di questi alberi ci impiccheranno..."
L'elmetto in kevlar, modello TF89.
Immagine:
60,92 KB
Però se non sbaglio l' IBIS fu anche occasione - forse l' ultima - per l' uso operativo dell' elmetto da parà derivato dal 33...
"Chissà a quale di questi alberi ci impiccheranno..."
Ciao a tutti ,
ecco alcune foto del materiale che ho tirato fuori dal borsone .... scusate ma mi fa strano fare foto del materiale che ho utilizzato
io son quello con il pizzetto e in una foto in mutande .... è stata una giornata meravigliosa pioveva dopo quasi 10 giorni e finalmente ci siam dati una sciacquata .... adesso mi vien da ridere
Grazie per aver condiviso quello che è si un frammento di storia con la S maiuscola, ma soprattutto un frammento della tua vita.
"Chissà a quale di questi alberi ci impiccheranno..."
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