Carissimo Arthur
ho letto con molto piacere il resoconto della sua vita militare e non, un piccolo particolare ha attirato la mia attenzione, questo

".....a Dnjepropetrovsk, dove si svolse un'importante battaglia sul fiume Dnjepr e dove costituimmo una testa di ponte.
Al nostro fianco combattevano con grande eroismo i bravi bersaglieri della divisione Celere. Sotto un tremendo bombardamento dell'artiglieria russa, il genio pontieri italiano riuscì a ricostruire un ponte permettendo così il passaggio dei nostri mezzi corazzati. Fu merito dei soldati italiani se i russi non riuscirono a ributtarci indietro."

bene uno di quei pontieri italiani era mio padre, il sergente maggiore Zambon Vincenzo, magari il destino ha voluto che vi foste incontrati in quella disgraziata guerra.
Ricordo perfettamente tutte le volte che mio padre mi raccontava di quel ponte sul Dnjepr, come l'alleato tedesco era rimasto sorpreso e ammirato dalla capacità* di costruire i ponti del nostro genio.

la saluto e le auguro tantissima serenità*

Zambon Carlo