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Discussione: Viktoria Savs

  1. #1
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    Viktoria Savs

    l'Eroina delle Tre Cime.

    Nata a Bad Reichenall nel salisburghese il 27 Giugno 1899, in tenera età* restò orfana della madre, fu cresciuta quindi dal padre Peter, ad Arco presso Riva del Garda. Poco prima dello scoppio della guerra , padre e figlia si trasferirono a Merano. Nel 1914 il padre fu richiamato nei Kaiserjagher e mandato in Russia da dove tornò molto presto ferito gravemente, ma appena guarito si ripresentò volontario al Landsturm. Viktoria, che non lo voleva abbandonare, riuscì ad ottenere dall'arciduca Eugenio d'Asburgo,l 'autorizzazione a seguire il padre. Il 10 giugno 1915 la ragazza fu arruolata nel battaglione di fanteria Innsbruck II del Landsturm, dove suo padre era caporale. Solo pochi alti ufficiali erano a conoscenza che il soldato Viktor Savs era in realtà* una donna. Viktoria dette prova di grande abilità* come conducente di muli e come portaordini sugli sci. Il primo Dicembre 1916 fu assegnata come ordinanza al capitano Demian, presso il settore Tre Cime partecipando ai combattimenti come un vero soldato. Prese parte all'azione dell'11 aprile 1917 contro il Sasso di Sesto (Sextenstein), scortando poi da sola un gruppo di venti prigionieri italiani, sotto il fuoco dell'artiglieria nemica. Per il suo coraggio e il suo esemplare comportamento militare fu insignita di diverse decorazioni, tra le quali la medaglia di bronzo al valor militare, la croce al merito dell'imperatore Carlo e la medaglia d'argento di 1° classe al valore militare. Il suo servizio al fronte finì inaspettatamente il 27 Maggio 1917, quando un masso, fatto precipitare dall'esplosione di una granata, le maciullò il piede destro, che rimase attaccato alla gamba solo da alcuni tendini.Viktoria come raccontò lei stessa,era pronta a reciderli con il suo temperino;più della perdita del piede l'angustiava il pensiero di non poter tornare più sul fronte dolomitico, ricoverata nell'ospedaletto da campo di Sillian dovettero amputarle la gamba destra al di sotto del ginocchio, e solo allora si accorsero che in realtà* il soldato Viktor Savs era una femmina. Non più idonea per ritornare al fronte , presterà* la sua opera alla Croce Rossa guadanandosi anche in questo settore la croce d'argento al valore della Croce Rossa.Viktoria morì ottantenne a Salisburgo, il 31 Dicembre 1979, sepolta con tutti gli onori che come un vero soldato seppe meritarsi durante la sua intensa vita.


    Viktoria



    Viktoria con il padre in zona TreCime di Lavaredo



    Viktoria ad un raduno di reduci negli anni trenta




    Tratto dal libro:
    Guerra fra le tre Cime 1915-1917
    Il dubbio è fastidioso, ma la certezza è degli imbecilli.

    Certi libri sembrano scritti non perché leggendoli s’impari, ma perché si sappia che l’autore sapeva qualche cosa.

    Saluti Enrico
    Pz.65

  2. #2
    Utente registrato L'avatar di Blaster Twins
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    Che storia interessante,Panzer!!!Ottimo,ottimo,ottimo!!!
    Ciao![ciao2]
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    H-MINUS
    ALL THE WAY!

    www.progetto900.com

  3. #3
    Utente registrato L'avatar di cipolletti vincenzo
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    una donna con le alle!

  4. #4
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    Viktoria morì ottantenne a Salisburgo, il 31 Dicembre 1979, sepolta con tutti gli onori che come un vero soldato seppe meritarsi durante la sua intensa vita.

    Più che meritati gli onori.Storia molto interessante.

  5. #5
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    Essendo appassionato di queste zone,e delle loro vicende belliche,non potevo esimermi nel raccontare la storia di questa Grande Donna!
    Il dubbio è fastidioso, ma la certezza è degli imbecilli.

    Certi libri sembrano scritti non perché leggendoli s’impari, ma perché si sappia che l’autore sapeva qualche cosa.

    Saluti Enrico
    Pz.65

  6. #6
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    Davvero interessante, grazie di aver raccontato la sua storia. [ciao2]

  7. #7
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    Una bella storia Enrico, non la conoscevo
    Una grande donna.
    Belle foto.
    luciano

  8. #8
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    Anche nel libro "Wir zogel nach Friaul" si narra di un volontazrio donna che militò nel battaglione Wuttemburgese nel '17 con Rommel e company in Italia.

    ciao
    marcuzzo
    Il mio avatar è la foto di Arthur Kueger, Feldwebel ferito a Stalingrado, mancato nel gennaio 2009

  9. #9
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    Grazie per aver postato questa Storia..
    Gigi "Viper 4"

    "...Non mi sento colpevole.. Ho fatto il mio lavoro senza fare del male a nessuno.. Non ho sparato un solo colpo durante tutta la guerra.. Non rimpiango niente.. Ho fatto il mio dovere di soldato come milioni di altri Tedeschi..." - Rochus Misch dal libro L'ultimo

  10. #10
    Utente registrato L'avatar di silent brother
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    Una storia incredibile!
    DANIELE
    "Ad unum pro civibus vigilantes"

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