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Discussione: Operazione Husky

  1. #471
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    Re: Operazione Husky

    Complimenti Totino per l'articolata esposizione. Spero che sia l'inizio di una serie di interventi. Riguardo al 381° btg, devo precisare che non era presso la fattoria Randello, ma a Cava d'Aliga, costituiva cioè l'ala sinistra (orientale) del 123° rgt costiero.

  2. #472
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    Re: Operazione Husky

    Citazione Originariamente Scritto da totino72
    una quindicina di civili che furono armati di moschetto e bombe a mano dal Ten. Col. Milazzo.
    Complimenti, totino72, m'interesserebbe proprio l'aspetto dei civili.
    Erano veri e propri volontari che si presentarono spontaneamente per difendere il suolo invaso o furono, in qualche modo, "arruolati" per necessità*?

  3. #473
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    Re: Operazione Husky

    Citazione Originariamente Scritto da GF84
    Citazione Originariamente Scritto da totino72
    una quindicina di civili che furono armati di moschetto e bombe a mano dal Ten. Col. Milazzo.
    Complimenti, totino72, m'interesserebbe proprio l'aspetto dei civili.
    Erano veri e propri volontari che si presentarono spontaneamente per difendere il suolo invaso o furono, in qualche modo, "arruolati" per necessità*?
    Grazie a voi.
    E' riportato che i civili parteciparono volontariamente alla resistenza.
    Anche a Gela ci furono episodi di resistenza volontaria da parte di civili, che unendosi ai carabinieri, che si stavano già* scontrandosi con gli americani, scagliarono le bombe a mano dal campanile della Chiesa Madre. I nomi erano quelli di Ferdinando Incardona, Francesco Zaffarana, Rosario Cacciatore e Crocifisso Tallarita.
    Una curiosità*...Finora della presenza degli slavi ne ho avuto conferma nel libro di A. Caruso in Caltagirone e gli alleati, dove addirittura sono fotografati mentre spalano le macerie degli edifici bombardati, e nella tabella dei prigionieri che ho postato. Mi piacerebbe sapere a quali reparti erano aggregati.
    ... Oh si, credo che l'inferno di Satana sia nulla di fronte alla lotta sostenuta nella piana di Gela!
    T.Col. Dante Ugo Leonardi 34° rgt ftr Livorno[left:3plznhey][/left:3plznhey]

  4. #474
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    Re: Operazione Husky

    A mio parere le due battaglie più importanti nel territorio ragusano sono state quelle di Biazzo e di S. Pietro (anche se sconfiniamo nella provincia di Catania).
    Dopo aver conquistato le spiagge di Macconi, Scoglitti, Punta Braccetto, S. Croce Camerina e Marina di Ragusa, l`11 luglio la 45^ div., spalleggiata dai paracadutisti dell`82^, penetravano verso l`interno, puntando su obiettivi importanti come gli aeroporti di S. Pietro e di Comiso.
    Vi scrivo la traduzione (speriamo corretta) della pag. 126 e seguenti del saggio "The Battle of Sicily", nella quale si racconta l`azione dell`11 luglio compiuta dalla colonna orientale della Goering al comando del col. Bergengruen e costituita dal rgt granatieri corazzati, da due batterie ed una compagnia corazzata di tigre.
    "Il Kampfgruppe di sinistra non era in una posizione per uscire facilmente dalla battaglia. Esso aveva attaccato l`altura di Biazzo con 750 granatieri, i suoi tigre e un btg d`artiglieria corazzata alle 9 a.m., combattendo contro un gruppo misto americano formato da truppe paracadutiste e pochi elementi del 180° RCT. Sfortunatamente per loro, in quel momento il col. James M. Gavin era solo a mezzo miglio a sud-est, marciando lungo la strada costiera da Vittoria per Gela con circa 250 paracadutisti. Immediatamente egli si precipitò al tuonare dei cannoni e lanciò i suoi uomini al contrattacco. A quel punto sull`altura di Biazzo furono attirate tutte le unità americane come una calamita. Entrambi le parti subirono perdite pesanti, ma Middleton, che aveva il quartier generale solo tre miglia lontano, inviò tutto ciò che poté: bazooka, mortai da 81, obici da 75, batterie da 155, una mezza dozzina di Sherman e alcuni half-track rimorchianti cannoni anticarro. Nonostante ciò, il gruppo di battaglia tedesco avrebbe potuto espugnare le posizioni americane. Il maggiore Benjamin H. Vandervoort ricordò che <<essi avevano le capacità per espugnare l`altura>>. <<O l`uno o l`altro, o la loro missione era difensiva o il loro comandante era pessimo (Either their mission was to defend or their commander was lousy).
    Nuovamente gli uomini del 1° Rgt granatieri corazzati H.G. cedettero dal punto di vista nervoso e il suo comando dimostrò di essere confuso. Il col. Bergengruen non fu capace di prendere l`altura, e quando giunsero le nuove unità americane, egli assunse una posizione ed un atteggiamento per lo più difensivi. Dalle 5 p.m. era fermamente in mani americane; il kampfgruppe di sinistra era stato respinto dal campo di battaglia, inseguito dal gruppo di combattimento di formazione di Gavin, il quale mise fuori combattimento alcuni Tiger, catturandone altri, e catturando alcuni cannoni da campagna e 12 mortai pesanti.
    Gavin si azzoppò con un frammento di mortaio nella gamba. Non era una ferita grave, ma era dolorosa.

    Attendo altri interventi sulla battaglia di Biazzo.

  5. #475
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    Re: Operazione Husky

    Citazione Originariamente Scritto da mimmo anfora
    A mio parere le due battaglie più importanti nel territorio ragusano sono state quelle di Biazzo e di S. Pietro (anche se sconfiniamo nella provincia di Catania).
    Dopo aver conquistato le spiagge di Macconi, Scoglitti, Punta Braccetto, S. Croce Camerina e Marina di Ragusa, l`11 luglio la 45^ div., spalleggiata dai paracadutisti dell`82^, penetravano verso l`interno, puntando su obiettivi importanti come gli aeroporti di S. Pietro e di Comiso.
    Vi scrivo la traduzione (speriamo corretta) della pag. 126 e seguenti del saggio "The Battle of Sicily", nella quale si racconta l`azione dell`11 luglio compiuta dalla colonna orientale della Goering al comando del col. Bergengruen e costituita dal rgt granatieri corazzati, da due batterie ed una compagnia corazzata di tigre.
    "Il Kampfgruppe di sinistra non era in una posizione per uscire facilmente dalla battaglia. Esso aveva attaccato l`altura di Biazzo con 750 granatieri, i suoi tigre e un btg d`artiglieria corazzata alle 9 a.m., combattendo contro un gruppo misto americano formato da truppe paracadutiste e pochi elementi del 180° RCT. Sfortunatamente per loro, in quel momento il col. James M. Gavin era solo a mezzo miglio a sud-est, marciando lungo la strada costiera da Vittoria per Gela con circa 250 paracadutisti.
    Con piacere integro per quel pò che so.
    Gavin che fu paracadutato nei pressi di Vittoria, ad una trentina di chilometri dalla zona designata, dopo aver radunato otto paracadutisti ed aver sostenuto un breve scontro a fuoco con un gruppo dei N.A.P., in cui caddero due suoi uomini, cercarono di mettersi in salvo sganciandosi dagli italiani, dirigendosi in direzione di Gela, verso nord-est.Camminarono per tutta la nottata sussurrandosi la parola d`ordine "George" per ricevere la risposta "Marshall". La mattina del 11 luglio intorno alle 08,30 Gavin raggiungendo la strada statale 115, mentre si dirigeva in direzione Ovest lungo la stessa strada, riunì gruppi sparsi di parà e soldati della 45° con i quali attaccò un crinale che domina l`incrocio stradale tra Biscari(Acate) e Gela. Questo crinale si trova lungo la 115 e fu chiamato dagli americani Cima Piazzo. Qui resistettero contro la Task Force tedesca orientale della H.G. forte di 700 uomini circa di fanteria del 1° Rgt Panzer Grenadier, il btg di artiglieria corazzata e la compagnia dei carri Tiger.

    Citazione Originariamente Scritto da mimmo anfora
    Immediatamente egli si precipitò al tuonare dei cannoni e lanciò i suoi uomini al contrattacco. A quel punto sull`altura di Biazzo furono attirate tutte le unità americane come una calamita. Entrambi le parti subirono perdite pesanti, ma Middleton, che aveva il quartier generale solo tre miglia lontano, inviò tutto ciò che poté: bazooka, mortai da 81, obici da 75, batterie da 155, una mezza dozzina di Sherman e alcuni half-track rimorchianti cannoni anticarro. Nonostante ciò, il gruppo di battaglia tedesco avrebbe potuto espugnare le posizioni americane. Il maggiore Benjamin H. Vandervoort ricordò che <<essi avevano le capacità per espugnare l`altura>>. <<O l`uno o l`altro, o la loro missione era difensiva o il loro comandante era pessimo (Either their mission was to defend or their commander was lousy).
    Nuovamente gli uomini del 1° Rgt granatieri corazzati H.G. cedettero dal punto di vista nervoso e il suo comando dimostrò di essere confuso. Il col. Bergengruen non fu capace di prendere l`altura, e quando giunsero le nuove unità americane, egli assunse una posizione ed un atteggiamento per lo più difensivi.
    Si impadronirono del crinale aprendo il fuoco contro i Tiger con l`appoggio di un solo mortaio da 81mm e da 2 pezzi da 75 mm.Furono installate delle posizioni difensive in attesa dei rinforzi, ma il terreno argilloso complicò la situazione, così che riuscirono a scavare, aiutandosi anche con l`elmetto, una trincea poco profonda quanto bastò per evitare i cingoli dei tanks tedeschi. I colpi dei bazooka non riuscirono a fermare i Tiger, rimbalzando. Gavin a brevissima distanza da un Tiger, a circa tre metri, verificò l`effetto ping pong di rimbalzo del proiettile del bazooka, preferendo il Panzerfaust tedesco ogni qual volta se ne recuperava uno. Con tale forza sufficiente ad annientar gli uomini di Gavin, i tedeschi rimasero in posizione difensiva per tutto il giorno anche se effettuarono una durissima pressione.

    Citazione Originariamente Scritto da mimmo anfora
    Dalle 5 p.m. era fermamente in mani americane; il kampfgruppe di sinistra era stato respinto dal campo di battaglia, inseguito dal gruppo di combattimento di formazione di Gavin, il quale mise fuori combattimento alcuni Tiger, catturandone altri, e catturando alcuni cannoni da campagna e 12 mortai pesanti.
    Nel corso della giornata con un obice da 75 mm bloccarono un Tiger sulla strada. Ma le perdite tra gli uomini di Gavin aumentarono a vista d`occhio, schiacciati dagli alberi che cadevano nelle trincee, così che lo stesso Gavin arretrò il gruppo di comando indietro, giù lungo la strada, all`interno di una conduttura in cemento. I tentativi della fanteria tedesca di aggirare le posizioni dei parà furono per fortuna bloccati dall`intervento di un plotone della compagnia B della 307° Aerotrasportata genieri. Tale plotone arrivò sul posto nel pomeriggio.Nel corso della giornata arrivarono altri parà isolati, guidati dai rumori dei cannoni. Sul calare della sera la situazione peggiorò, ma finalmente giunse l`atteso rinforzo di sei carri Shermann. Gavin, con l`appoggio degli Shermann e riunendo tutti gli uomini a disposizione tra parà , fanti, genieri, cuochi, conducenti di camion e due ufficiali della Marina, decise di contrattaccare i tedeschi, nonostante la forte inferiorità . Durante l`attacco, fuori da un Tiger fu catturato l`equipaggio tedesco. Vennero catturati 12 mortai da 120 mm.
    ... Oh si, credo che l'inferno di Satana sia nulla di fronte alla lotta sostenuta nella piana di Gela!
    T.Col. Dante Ugo Leonardi 34° rgt ftr Livorno[left:3plznhey][/left:3plznhey]

  6. #476
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    Re: Operazione Husky

    R 35 RENAULT A GELA - lorenzo bovi - lobox@libero.it - 1943
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  7. #477
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    Re: Operazione Husky

    E' stato pubblicato il saggio "Ignis in Corde (La battaglia degli Iblei 10-16 luglio 1943). Attualmente è in vendita presso l'edicola Volatile in piazza Marconi a Vizzini. Vi farò sapere quando farò la presentazione.

  8. #478
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    Re: Operazione Husky

    Avviso a tutti coloro che siano interessati per motivi di studio o di passione per il saggio "Ignis in Corde" che racconta la battaglia degli Iblei: il libro è stato stampato in 1000 copie, sarà* presentato a Ragusa e a Vizzini. Per chi avesse difficoltà* ad andare alle presentazioni, può procurarsi il libro presso l'edicola Volatile in piazza Marconi a Vizzini.
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  9. #479
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    Re: Operazione Husky

    complimenti per il libro - lo passo agli amici
    lorenzo bovi

  10. #480
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    Re: Operazione Husky

    Ciao Mimmo grazie per la segnalazione e complimenti per il gran lavoro
    ... Oh si, credo che l'inferno di Satana sia nulla di fronte alla lotta sostenuta nella piana di Gela!
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