Buongiorno ragazzi.
La tentazione di recarmi a Punta Braccetto per rendervi partecipi dei luoghi dell' invasione americana in questo settore è stata forte. Quindi, stamattina ci sono tornato ed ho scattato qualche foto che ho provato più volte a postare nel forum senza riuscirci, in quanto "il file immagine" da allegare "non è valido".
Tuttavia, con l' occasione, mi sono avvicinato ai ruderi citati, siti a pochi passi l' uno dall' altro. Ebbene, uno dei due è l' antica Torre del Braccello (o Vigliena), costruita dai Marchesi Celestri intorno al 1600 per proteggere le coste dalle invasioni dei corsari (insieme a questa, nello stesso periodo e dai medesimi feudatari, vennero innalzate la Torre di Pietro o di Mezzo - in località* Torre di Mezzo - nonché una terza a Punta Secca). Ebbene, la Torre del Braccello (o ciò che già* all' epoca ne restava) fu probabilmente adeguata a sistema difensivo nei primi anni '40 visto che appare "rinforzata" al proprio interno a tale scopo, adatta ad ospitarvi dei militi. Anche questa costruzione è munita di un camminamento esterno, sebbene questo non serva ad immettersi dentro la fortificazione; il camminamento, alla stregua di una piccola trincea, appare fornito di feritoie ed è esposto sul lato Est della Torre, guardando esso verso Scoglitti - Gela. Alle spalle della Torre c' è un rudere che potrebbe essere proprio una ex Casermetta. Devo andare a consultare "Quel caldo Luglio 1943", testo scritto dal Prof. Giuseppe Miccichè, in quanto (non ce l' ho al seguito), se non ricordo male, mi pare che si indichi tale posto come il luogo in cui i Finanzieri Tribastone e Carnemolla si trovavano di guardia. A questo punto, se le cose stanno in questo modo, penso che la corona di fiori sia stata deposta nella postazione difensiva più vicina al luogo in cui lo scorso 10 Luglio sono intervenute le Autorità* per ricordare il sacrificio dei due Militi: immagino che ciò sia avvenuto solo per motivi di opportunità*, visto che i ruderi in questione non sono facilmente raggiungibili da tale piazzetta e per giungervi la strada più praticabile passa all' interno di un camping privato. Ma, come detto, devo verificare e, dopo, provare ad inserire le foto per farvele vedere.
Ad ogni modo, chiunque può notare che tale postazione permetteva di abbracciare, quantomeno a vista, il tratto di mare che da Punta Braccetto giunge fino a Punta Secca ed il tratto che, sempre da Punta Braccetto, interessa l' odierna Forestale di Randello, anche quest' ultima area interessata dallo sbarco visto che il Santoni parla della spiaggia del "Branco Grande" (ad Est di Randello) quale zona in cui gli americani sbarcarono.
A proposito della zona boschiva di Randello. Questa fu creata nel Dopoguerra e mio nonno (classe '27), all' epoca, vi lavorò insieme ad altri concittadini. Mi ha raccontato che non erano rari i casi in cui trovarono delle bombe a mano lungo la spiaggia e nell' immediato entroterra. In tale occasione, per disfarsene, esse venivano consegnate ad un veterano dell' Africa Settentrionale, presente fra i tanti braccianti che prestavano in loco la loro opera. Questi, che le aveva già* utilizzate, le faceva esplodere lanciandole in mare.