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Discussione: Operazione Husky

  1. #1
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    Operazione Husky

    Premessa

    Mussolini un mese prima aveva dichiarato
    "Non appena il nemico tenterà* di sbarcare sia congelato su quella linea che i marinai chiamano bagnasciuga"



    Già* il 23 gennaio 1943 Churchill e Roosevelt decidono di sbarcare in Sicilia (Operazione Husky)
    Le forze necessarie non mancano, secondo la relazione ufficiale della Marina USA, sono impiegate 1.375 navi da guerra e da trasporto e 1.124 mezzi da sbarco, la flotta aerea consta di oltre 4.000 velivoli.
    E` previsto l`impiego per lo sbarco di 7 divisioni di fanteria, più una brigata autonoma, 2 divisioni corazzate e 2 aviotrasportate e in secondo tempo altre 3 divisioni pronte in Tunisia e a Tripoli.
    Churchill scrive che soltanto per lo sbarco iniziale sono impiegati 160.000 uomini, 600 carri armati, 1.800 cannoni e 14.000 veicoli.
    Le coste della Sicilia misurano 1.100 km. E fatta eccezione di quelle settentrionali, sono tutte favorevoli per uno sbarco.
    Lungo la costa sono disposte 5 divisioni e 2 brigate autonome "costiere" e cioè unità* che hanno un compito statico.



    Le "piazze" di Messina, Augusta-Siracusa , Trapani e i porti di Catania e Palermo dispongono di una difesa contraerea abbastanza efficace e, fronte mare di artiglieria a grande gittata.
    Lungo le spiagge però la situazione è ben diversa.
    Nel settore che sarà* attaccato (210Km.) da Cassibile a Licata, vi sono 11 battaglioni costieri e 112 batterie con 3 battaglioni in riserva, ciò significa che ogni battaglione di circa 500 uomini, deve sorvegliare un fronte di 20Km. In media e vi sono 2 cannoni per chilometro.
    E` evidente che queste truppe sono in grado di vigilare, di opporsi a colpi di mano, ma no di impedire uno sbarco in grande stile.
    Il comando della 6ª armata (generale Alfredo Guzzoni) dispone di una forza cosiddetta mobile, rappresentata da 2 divisioni tedesche (15ª e Goering) con 28.000 uomini complessivamente e di 4 divisioni di cui una sola (Livorno) è parzialmente motorizzata.
    Le altre Napoli, Aosta e Assietta sono appiedate e con le artiglierie trainate da cavalli.
    Vi sono inoltre elementi diversi , 2 reggimenti bersaglieri, un gruppo di cavalleria (a cavallo), battaglioni carri e controcarro, un raggruppamento semoventi, un battaglione arditi.
    In totale le forze italiane impiegabili per la difesa sono in tutta l`isola, valutabili in 170.000 uomini più i 28.000 tedeschi, con 165 carri armati germanici e 100 italiani, scadenti, di preda bellica, oppure leggeri.
    La forza non impiegabile e cioè personale dei depositi, delle batterie contraeree, dei servizi territoriali, degli aeroporti, ecc è valutabile a 100 – 120.000 italiani e 15.000 tedeschi.
    Le forze aeree constano inizialmente di 238 aerei di cui soltanto un terzo efficienti, ma all`atto dello sbarco, quelle residue non possono più usufruire degli aeroporti dell`isola, resi impraticabili dai bombardamenti.
    E` evidente che l`isola non è difendibile contro un`operazione anfibia in grande stile e che il compito della difesa sarà* soltanto quello di ritardarne la totale occupazione.
    Questa situazione è sintetizzata nel verbale di riunione delle massime autorità* militari che ha luogo al Comando Supremo il 2 maggio 1943
    Contro uno sbarco in grande noi possiamo fare soltanto un`onorevole resistenza ma non abbiamo la possibilità* di ricacciare l`avversario



    Mussolini con le fantasiose previsioni fatte a giugno nel discorso "bagnasciuga" suscita delle illusioni ingannatrici, che indurranno poi a ritenere che la Sicilia non sia stata difesa come si sarebbe dovuto a questo si aggiungono i rapporti di poco conto dei servizi segreti inglese e americano.
    I comandi furono portati a considerare che avrebbero trovato sulle spiagge una difesa assai più efficace che sarebbe stata opposta alle truppe da sbarco, e la realtà* constatata ha costituito una sorpresa e ha fatto ritenere che i difensori fossero fuggiti.
    Ignoravano addirittura ciò che in tutta la Sicilia era noto e cioè che il Comando Forze Armate era ad Enna, infatti alle ore 18 del 9 luglio fu scatenato su Caltanissetta un bombardamento aereo per colpirlo invece che a Enna.
    Nel rapporto ufficiale del Ministero della guerra inglese recita
    L`Operazione Husky fu un fallimento di prima grandezza da parte del servizio segreto
    Tornando all`isola che non può essere rinforzata perché i bombardamenti dei porti di Messina, Catania e Palermo e gli affondamenti delle navi traghetto e di molti mercantili hanno già* determinato una grave insufficienza di generi alimentari per la popolazione civile.
    Basti considerare che nel mese di giugno la deficienza di farina è tale che il generale Guzzoni deve chiedere al maresciallo Kesselring la cessione di farina dai magazzini tedeschi per fare qualche distribuzione di pane alla popolazione.
    Le condizioni di vita della popolazione sono pessimi.
    I bombardamenti aerei, intensificati dal mese di maggio, hanno causato nelle grandi e piccole città* perdite, rovine, disagi e privazioni ai limiti della sopportazione.
    La popolazione delle città* vive intasata in cantine, gallerie ferroviarie, grotte, con scarse distribuzioni di generi alimentari, soffrendo privazioni quali la popolazione della penisola non ha certamente sofferto.

    Dopo i bombardamenti







    La chiesa di Melilli



    Un picciriddu davanti alle rovine della sua casa



    fine della prima parte
    luciano

  2. #2
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    Bene,Luciano è partito......[]
    Ottimo lavoro.

  3. #3
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    Grande Luciano,grazie[:264]
    ... Oh si, credo che l'inferno di Satana sia nulla di fronte alla lotta sostenuta nella piana di Gela!
    T.Col. Dante Ugo Leonardi 34° rgt ftr Livorno[left:3plznhey][/left:3plznhey]

  4. #4
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    bel post

    per chi fosse interessato il link ad un gioco per pc sullo sbarco

    http://www.hpssims.com/Pages/products/P ... icily.html
    Il mio avatar è la foto di Arthur Kueger, Feldwebel ferito a Stalingrado, mancato nel gennaio 2009

  5. #5
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    Bel post, complimentssss!
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  6. #6
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    Molto interessante questa prima parte, ora attendiamo la seconda []

  7. #7
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    Un bel lavoro, e come sempre interessante Cocis!
    DANIELE
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  8. #8
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    Come sempre MITICO![][][]

  9. #9
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    Grandioso,semplicemente grandioso!!!
    A/F 505 PIR 82ND AIRBORNE DIVISION "ALL AMERICAN"
    H-MINUS
    ALL THE WAY!

    www.progetto900.com

  10. #10
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    seconda parte

    Per l`Operazione Husky, il generale Eisenhower mantenne la stessa struttura di comando che gli aveva dato la vittoria in Tunisia.
    Sotto il suo controllo, il generale Alexander avrebbe diretto le operazioni di un 15° gruppo d`armate comprendente la 7ª armata americana (generale Patton) e l`8ª armata britannica (generale Montgomery).
    Secondo il piano originario l`8ª armata avrebbe dovuto sbarcare tra Siracusa e Gela, mentre la 7ª armata sarebbe sbarcata sulla destra e sulla sinistra di Trapani all`altra estremità* dell`isola.
    Ma contro questo progetto Montgomery obiettò ad Alexander.
    Il piano iniziale è stato basato sull`ipotesi che la resistenza sia debole e che la Sicilia venga conquistata facilmente. Se partiamo dall`idea di una debole resistenza e se disperdiamo i nostri sforzi, andremo incontro ad un disastro. Dobbiamo prevedere in ogni caso una resistenza accanita è quindi opportuno restringere il dispositivo iniziale, in modo da assicurare l`appoggio reciproco delle due armate
    Eisenhower e Alexander accolsero subito le argomentazioni di Montgomery ed il piano riveduto assegnò a Patton come primi obiettivi Scoglitti, Gela e Licata, mentre Montgomery portava la sua ala destra dalla zona di Gela a quella di Capo Passero, onde poter agire a tenaglia sull`importante promontorio che forma l`estremità* sud-est della Sicilia.
    Ciascuna delle due armate disponeva di una avanguardia aerotrasportata equivalente a una brigata e di una divisione di riserva, mantenuta provvisoriamente nell`Africa del nord.

    Capitolazione di Pantelleria
    Il 12 giugno l`effetto materiale e morale del bombardamento aereo aveva costretto l`ammiraglio Pavesi a consegnare agli alleati l`isola-fortezza di Pantelleria, con una guarnigione di 12.000 uomini, che accusava la perdita di 56 morti e 116 feriti.
    L`episodio ha dato luogo a molteplici commenti.
    Secondo Mussolini adducendo il pretesto della mancanza d` acqua per ottenere l`autorizzazione a capitolare aveva abusato della sua fiducia.
    Secondo l`ammiraglio Pernotti non sarebbe mancata tanto l`acqua quanto i mezzi per distribuirla, consistenti in 4 autobotti che si rifornivano da 3 pozzi, il tutto per 10.000 civili e 12.000 militari.
    Se si aggiunge il collasso fisico e morale provocato da 6.500 tonnellate di bombe in 6 giorni, non si condannerà* la capitolazione del 12 giugno.

    Prigionieri italiani



    Truppe inglesi sbarcano materiali a Pantelleria



    Le informazioni circa i movimenti dei convogli alleati avevano consentito al comando della 6ª armata di avere un`idea della potenza avversaria e di non avere dubbi sulla gravità* della minaccia che incombeva sulla Sicilia.
    Intanto i preparativi all'invasione erano già* cominciati.

    Aerei pronti in Africa del nord



    Inglese del corpo di sbarco consulta la guida della Sicilia di cui erano stati forniti gli ufficiali prima dello sbarco



    Il porto di Susa durante i preparativi



    Porto di Casablanca, americani in attesa di imbarcarsi





    Alla sera del 26 giugno lo stato maggiore del generale Guzzoni prevedeva che il periodo di tempo più favorevole per uno sbarco era compreso tra il 26 giugno e il 10 luglio, perché il comando alleato avrebbe preferito scegliere una notte senza luna per l`avvicinamento dei mezzi da sbarco alla costa .
    Il Comando Supremo della Wehrmacht è restio ad inviare altre truppe in Sicilia pur avendo in Calabria la 29ª divisione corazzata perché è convinto che gli alleati effettueranno lo sbarco in Grecia oppure in Sardegna, Hitler ha prestato fede ai falsi documenti rinvenuti addosso "all`uomo che non è mai esistito" (dopo la chiusura di questo capitolo racconterò in dettaglio questo fatto).
    Dal 4 all`8 luglio gli alleati sferrarono una violentissima offensiva aerea contro gli aeroporti, lo stretto e le comunicazioni,
    Nel pomeriggio del 9 luglio regna sull`isola un`insolita calma, il cielo è sgombro di aerei, improvvisamente alle ore 18 centinaia di bombardieri sganciano bombe sui centri abitati dove si supponeva fossero accantonate truppe: Caltanissetta, Palazzolo Acreide, Catania, Siracusa, inspiegabilmente non fu attaccata Enna sede del comando d`armata, l`offensiva fu contrastata eroicamente dall`aviazione da caccia, che alla sera del 9 era ridotta a 40 aerei italiani e altrettanti tedeschi ( L`Aeronautica italiana abbatte in quei giorni 53 aerei.)
    Alle ore 19 il Comando è informato che aerei ricognitori hanno avvistato in mare sei convogli con rotta Capo Passero e rada di Gela.
    Al tramonto è tornata la calma e il mare agitato appare sgombro di navi.
    Verso le 22,30 le truppe costiere sulla costa sud orientale odono un intenso rombo di motori di aerei che provengono dal mare e sembrano a bassa quota.
    Le batterie contraeree aprono il fuoco a casaccio perché la debole luce dell`ultimo quarto di luna non lascia scorgere i velivoli che si allontanano senza aver lanciato bombe.
    L`invasione della Sicilia incomincia così con un grave insuccesso degli anglo-americani.
    All`imbrunire erano decollati dagli aeroporti tunisini 144 aerei che trainavano alianti carichi di uomini e armi della brigata Alianti inglese, poco dopo ne erano decollati altri 222 . con un reggimento della 82ª divisione paracadutisti americana.
    La scarsa luce lunare, l`inesperienza di molti piloti, il vento causano la dispersione delle formazioni.
    Alcuni alianti inglesi ritornano alla base di partenza, 54 prendono terra un po` dovunque e soltanto 12 nella zona prevista, 61 cadono in mare.
    I paracadutisti americani atterrano dispersi su una vasta zona a tergo delle difese costiere e quelli che riescono a raggrupparsi attaccano i caposaldi italiani che si difendono.
    Alcune centinaia di aliantisti e paracadutisti sono catturati.

    Paracadutisti britannici in addestramento



    In complesso l`interruzione di qualche linea telefonica e l`occupazione di qualche caposaldo nel retroterra, non ottengono risultati corrispondenti alle perdite.
    Un solo aliante ha preso terra presso il Ponte Grande sull`Anapo a sud di Siracusa.
    Gli aliantisti poi rinforzati da altri riescono ad impadronirsi di sorpresa del ponte, sul quale potranno passare in seguito i carri armati della 5ª divisione britannica

    fine seconda parte
    luciano

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