Salve,
ecco l'immagine di un paio di insegne da Cavaliere dell'"Ordine Reale Italiano della Corona Ferrea", la prima dell'epoca dell'istituzione, la seconda attorno al 1808-1809.
Entrambe hanno il motto "DIO ME LA DIEDE GUAI A CHI LA TOCCA" in italiano (ve ne sono anche con motto il francese).
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La Corona di Ferro Napoleonica non ha molto a che vedere con il Risorgimento, ma durante la dominazione austriaca del Lombardo-Veneto assunse un notevole significato patriottico.
Il governo Austriaco conservò tale ordine cambiando la tipologia delle insegne e commutando l'insegna napoleonica con la medaglia "Pro Virtute Militari" a coloro che non avevano il rango di ufficiale.
Unica potenza, nel panorama delle nazioni della coalizione antinapoleonica, l'Austria una volte annesse le provincie Lombardo-Venete vide bene di accattivarsi le simpatie degli ex avversari creando lo "Ordine Imperiale Austriaco della Corona di Ferro" (o, nell'accezione bilingue, "Der Oesterreichisch-Kaiserlichen Orden der Eisernen Krone").
L'ordine, del tutto diverso da quello Napoleonico, aveva come emblema l'aquila bicipite e come "corona" quella del tesoro di Monza (curiosamente, gli araldici imperiali sbagliarono, adottando la c.d. "Corona di Teodolinda" anziché quella propriamente nota come "Ferrea"). I decorati sotto Napoleone, però, poterono veder "riconfermati" i conferimenti, perché l'Imperatore Francesco I creò, temporaneamente lo "Ordre du Rémplacement": coloro che versavano al Governo le insegne napoleoniche ne ricevevano di "sostitutive", che differivano in dettaglio da quelle destinate ai neo-cavalieri. Poiché sotto l'Austria i Militari di truppa non avevano diritto a ricevere ordini cavallereschi, fu creata la medaglia che hai citato, la "Pro Virtute Militari", in argento, con al recto una spada in verticale ed al verso, il motto già* citato. Le decorazioni sostitutive mantenevano il nastro francese, mentre per la Corona ferrea austriaca, il verde ai lati fu sostituito col blu turchino.
Elmar Lang