Bellissimo!! Meglio della foto.
Ciao
Bellissimo!! Meglio della foto.
Ciao
Amici un saluto e una foto della battaglia del Bergisel e una canzone Tirolese dell'epoca.
El Tiroles
CANZONETTA AI BRAVI E FEDELI TIROLESI
Tirolesi, Tirolesi
Presto all'armi: ecco i Francesi;
Deh lasciate i patrj muri,
E al rimbombo dei tamburi
Su correte a trionfar.
Chi vi chiama, chi vi guida
E' del Ciel la scorta fida,
E' la patria ed il Re nostro
Armin questi il braccio vostro,
E vi sian di sprone al piè.
Quando in Campo scenderete,
Ricordatevi che siete
Tirolesi, ed Italiani,
E menate ben le mani
Senza un'ombra di timor.
Rinnovate nel paese
Un bel vespro Tirolese
Come un dì cantato l'hanno
I nostri Avi fin dall'anno
Mille e settecento trè.
Che si avanzi in questa parte
Il gradasso Buonaparte,
Né Madame, né Prelati,
Né Signori degradati
A incontrarlo egli vedrà*.
Gli daranno il ben venuto
Con un triplice saluto
Fulminanti cannonate,
Strepitanti archibugiate
Senza mai colpo fallar.
Fino i colli, fin le rupi
Degli altissimi dirupi
Con di sassi ampia tempesta
Gli preparano una festa
Fatta appunto per saltar.
E in tal festa di sassate,
E di palle ben calcate
Rovesciati, pesti e rotti
Balleranno i Sanculotti
Contradanze, e minué.
Viva allor Cesare viva
Suoni pur l'eco giuliva,
E la Fede vendicata,
E la Patria liberata
Tra i suoi figli esulterà*.
Tirolesi valorosi
Agl'inviti bellicosi
Contro i Galli fuori fuori;
Quante creste a tre colori
Noi vedremo in aria andar.
(Cantata sull`aria di "Non ride la moglie del ladro",
tratta da: Lorenzo Dalponte, "Uomini e genti trentine
durante le invasioni napoleoniche 1796-1810,
Ed. Cesio, Trento 1984, pag. 30).
Dal sito: http://www.turismo.mantova.it/itinerari/mantova_i.htm
TRAGICO EROE ANDREAS HOFER
"Zu Mantua in banden der treue Hofer war....", cioè "A Mantova in catene era il fedele Hofer": ballata popolarissima in tutto il Tirolo, come il personaggio Andreas Hofer (San Lorenzo in Passiria 1767 - Mantova 1810), condottiero della rivolta contro la Baviera e Napoleone I. "Général Barbon" lo chiamavano i francesi per la folta barba nera: li aveva sconfitti insieme con i bavaresi, alla testa dei suoi Schützen e Landstürmer delle valli, nelle battaglie del Berg Isel, sopra Innsbruck. Catturato per il tradimento di un valligiano (c'era una robusta taglia) e condotto a Mantova, veniva processato. I mantovani pagavano il difensore ma l'esito del giudizio era scontato, dopo una lettera di Napoleone con "l'ordine di fucilarlo sul posto entro 24 ore". Condannato alla fucilazione , la sentenza veniva eseguita il 20 febbraio 1810 alla Cittadella di Porto. Appena oltre Porta Giulia, un piccolo parco-memoriale è dedicato ad Hofer. Ogni anno gli Schützen del Tirolo in uniforme commemorano il sacrificio, celebrando la Messa davanti alla nuova stele eretta nel 1984 dal Comune di Mantova, dalla Provincia Autonoma di Bolzano e dal governo del Tirolo. Il cippo prima esistente era stato distrutto la notte del 24 maggio 1961 da un attentato dinamitardo.
Aggiungo che il 20 febbraio di ogni anno viene celebrata una messa nel parco intitolato ad Andreas Hofer e una cerimonia commemorativa nel cortile di Palazzo d'Arco, dove si tenne il processo. Partecipano centinaia di Schuetzen e varie autorità*. E' presente il gonfalone della città* di Mantova. Il Palazzo è stato trasformato in museo e qualche anno fa il direttore ha promesso ingresso libero, per sempre, ai tirolesi.
Questa è la foto della cerimonia del 20.2.2007, nel Parco Andreas Hofer a Mantova, presa dal sito della Federazione Schuetzen (www.schuetzen.com)
Cari amici del Forum WW, giunti a fine anno devo dar atto al nostro amico Mariob perchè è riuscito a capire di quale figura si trattasse. Ciò mi porta a fare una breve considerazione sui molti amici anche Schutzen del Tirolo Storico i quali forse per distrazione o per poca conoscenza delle radici in cui si affondano la vita civile e religiosa di questa nostra terra hanno dimenticano quali atti praticava e cosa scriveva l'Eroe cristiano Andrea Hofer nelle sue lettere riguardo alla sua religiosità*. Torniamo alla medaglia.
E' il Sacro Cuore di Gesù che compare sul lato posteriore della medaglia che ho postato, ed è a Lui che le genti Tirolesi con voto solenne porsero tutto il Tirolo sotto la protezione del Figlio di Dio.
Ma aggiungo, che simile e triste storia occorse alle genti d'Emilia-Romagna e ai sudditi del Regno delle Due Sicilie e di altre zone d'Italia che negli anni combatterono per la loro libertà*. Come scrive qualcuno di Voi per trovare bisogna scavare.
Porgo a tutti Voi un saluto di Buon Anno.
El Tiroles
P.S. Nel film "Braveheart" di Mel Gibson anno 1995, si parla di storia tramandata non dai libri ma dai racconti dei padri. Buona visione.
Originariamente Scritto da mariob
Integro il topic con la foto di uno dei miei bisnonni, anch'esso inquadrato in uno dei 4 reggimenti kaiserjäger fin dall'inizio delle ostilità*, poi catturato sul fronte russo e inviato assieme ad altri prigionieri di guerra sulla linea ferroviaria Mosca-Vladivostok dove a guerra quasi finita viene imbarcato su una nave; le navi in origine erano due, ma una venne silurata e colpita in pieno mentre quella su cui era imbarcato il bisnonno venne mancata dal siluro del sottomarino.
Tutto questo mi venne raccontato da mio nonno e dal prozio.
Giane
Morti a parte questo è il più bel lavoro che ha creato nostro Signore. Parti e non sai mai cosa troverai. (Renzo Stefani, recuperante)
[... inquadrato in uno dei 4 reggimenti kaiserjäger fin dall'inizio delle ostilità*, poi catturato sul fronte russo e inviato assieme ad altri prigionieri di guerra sulla linea ferroviaria Mosca-Vladivostok ...
Giane, hai mai fatto una ricerca presso l'Archivio dei Kaiserjager di Innsbruck? Sarebbe interessante sapere di quale reggimento era, e dove fu fatto prigioniero. Ti ricordi qualche nome della Galizia che nei racconti ti fece il nonno?
Se poi vuoi, basta che mi mandi un post MP e ti posso dare altre indicazioni.
Un saluto da
El Tiroles
Grazie Tiroles per l'interessamento, ti ho appena inviato un mp con qualche altra indicazione, sperando di averlo inviato correttamente.
Giane
Morti a parte questo è il più bel lavoro che ha creato nostro Signore. Parti e non sai mai cosa troverai. (Renzo Stefani, recuperante)
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