Risultati da 1 a 7 di 7

Discussione: amore sul campo di battaglia

  1. #1
    Utente registrato
    Data Registrazione
    Aug 2008
    Messaggi
    300

    amore sul campo di battaglia

    sin da piccolo chiedevo (come fanno tutti)dove si sono conosciuti i nostri genitori e poi via chiedendo fino ai nonni..
    nonno pietro e nonna carolina (materni)
    non conosco tutta la storia ..so' solo alcuni passi
    nonno pietro sottufficiale del regio esercito si trovo' ad affrontare le truppe nemiche con i suoi commilitoni in zona tra il lago di dobbiaco (toblak prags)e braies..mi raconto' alcune vicende prima della battaglia da far raccapricciare la pelle
    un giorno vide alcuni soldati che mantre facevano il bagno scomparvero nelle acque..disse che quelle acque del lago erano piene di mulinelli x via di risucchi di sorgenti o altro..non ricordo bene..oppure la vicenda degli uomini che ne uscivano terrorizzati dopo una notte di bombardamenti in montagna..anche se la battaglia era distante km e km.
    proseguo----------gli austriaci continuavano ad avanzare e servivano truppe fresche ricevettero l'ordine di partenza in quella zona delle dolomiti che da cortina a dobbiaco si stringe come una v a fionda ....ci fu' un attacco da parte austriaca verso le trincee italiane ...e quello che si ricordo' mio nonno fu' che durante l'attacco lui ed altri fanti italiani si lanciarono fuori dalle trincee e poi cadde a terra ferito e ................fu' portato immediatamente all'ospedale da campo (ora cimitero di guerra italiano) gli riscontrarono 4 colpi in un unica gamba la sx.. allora di operare come si doveva manco se lo sognavano l'unica soluzione allora era amputare x evitare la cancrena.
    x fortuna non avvenne tutto cio'..grazie ad un infermiera (mia nonna) che lo curo' pazientemente e fu' rimandato poi nelle retrovie x completare la guarigione passo' quasi un anno prima di ritornare al fronte.
    fu' mandato a ponte di legno e li' durante il ripiegamento rivide l'infermiera che gli era stata vicino.............si sposarono il 24.08.1918
    seconda guerra 1943 ..sbarco alleato a gela nonno pietro come tanti altri dopo la battaglia di gela..ripiegarono verso l'interno della sicilia x poter sfuggire alla morsa e far ritorno a casa dai suoi famigliari (div.ariete)sulla strada del ritorno si imbatte? con il gruppo contraerea della napoli di stanza a vizzini.furono bloccati e messi subito in assetto di combattimento..
    dopo un giorno ed una notte di battaglia ricevettero l'ordine di fare saltare la s.barbara di vizzini scalo.......mentre gli americani e scozzesi chiudevano a morsa la zona una battaglia dura e qualche corpo a corpo......nonno pietro soccorse un artigliere della napoli alla postazione monte altore lo porto' in salvo e fecero amicizia poi si scoprirono che provenivano entrambi dallo stesso paese..casalpustarlengo ..lodi riuscirono a far ritorno passando tanti guai ...ma ce la fecero quell'artigliere era mio padre.........nonno pluridecorato nella prima e nella seconda le sue medaglie sono custodite assieme alle sue divise della prima guerra e seconda con assieme la divisa (camice crocerossina) di mia nonna ..che anche nella seconda guerra non si perse d'animo e continuo' con la sua opera di crocerossina...... poi x non perdere il vizio ..mio fratello fu' volontario nell 80 in campagna (terremoto) sergente io invece partii nel 82 in sardegna (campo) poi via di filata libano ..terza brigata missili aquileia..feci rientro dopo 29 giorni x una ferita alla gamba durante il bombardamento all'aeroporto di beirut e cosi' la storia continuo'................i miei figli cosa faranno?
    chi combatte può anche perdere - chi non combatte ha già perso

  2. #2
    Utente registrato L'avatar di Andrea58
    Data Registrazione
    Mar 2008
    Località
    Lombardia
    Messaggi
    10,266

    Re: amore sul campo di battaglia

    Sarà* ma spero che i tuoi figli come i miei possano passare una vita intera senza questo tipo di esperienze.
    La guerra letta è una cosa, quella vissuta un'altra ben più seria.
    Senza offesa alla bella tradizione familiare.
    Parlo solo da padre.
    Ciao
    Andrea
    Homo homini lupus. Draco dormiens nunquam titillandus
    lo spirito di Cesare, vagante in cerca di vendetta, con al suo fianco Ate uscita infocata dall'inferno, entro questi confini con voce di monarca griderà "Sterminio", e scioglierà i mastini della guerra, così che questa infame impresa ammorberà la terra col puzzo delle carogne umane gementi per la sepoltura.

  3. #3
    Utente registrato
    Data Registrazione
    Aug 2008
    Messaggi
    300

    Re: amore sul campo di battaglia

    certamente d'accordissimo
    il fattore figli spero solo che vivano in santa pace
    e che la guerra sia solo un ricordo dei nostri avi
    e' il grande che vuole partire
    non per seguire i nostri passi e poi noi eravamo tutti di leva all'inizio e quindi obbligatorio partire x la naja
    vuole fare un esperienza diversa.
    la seconda invece e' tutta comodista .... fuori di casa non saprebbe che pesci prendere (viziata)
    chi combatte può anche perdere - chi non combatte ha già perso

  4. #4
    Utente registrato
    Data Registrazione
    Sep 2007
    Località
    Veneto
    Messaggi
    922

    Re: amore sul campo di battaglia

    Molto interessante....

    ci racconteresti qualcosa in più sull'esperienza in Libano?
    E' una vicenda di cui praticamente non si parla (Italcon)

    ciao
    marcuzzo
    Il mio avatar è la foto di Arthur Kueger, Feldwebel ferito a Stalingrado, mancato nel gennaio 2009

  5. #5
    Utente registrato
    Data Registrazione
    Nov 2007
    Località
    Bologna
    Messaggi
    7,022

    Re: amore sul campo di battaglia

    Che storia interessante, per fortuna è andato tutto bene.

  6. #6
    Utente registrato
    Data Registrazione
    Aug 2008
    Messaggi
    300

    Re: amore sul campo di battaglia

    ceratmente
    mi trovavo a foligno caserma a.u.c general gonzaga del vodige ferrante terza brigata missili
    di missili solo il nome.matanti mezzi bellici della prima e seconda guerra
    quando penna bianca ci chiamo a rapporto
    spiegandoci la situazione in cui l'italia si era messa x non rimanere indietro agli altri paesi
    eravamo additati come due volte traditori e nulla facenti e quella era l'ocasione x rimetterci in piedi parzialmente,,
    si sparse la voe di reclutamento volontario con uno stipendio he si aggirava sui 3 milioni e piu' a secondo la posizione politica
    tanti dissero si' ma pochi si presentarono
    chi accetto' fu' mandato in vari campi di preparazione x il libano specialmente la sardegna x il clima caldo
    poi venne il giorno dell'imbarco navale chi salpo' dalla veneto e chi parti' in aereo la nave fece tre tappe prima di arrivare
    al momento dell'arrivo vidi i miei ragazzi della brigata molto felici entusiasti
    ma solo x un paio di giorni
    mi fu' ordinato di portare la mia compagnia alla sez.aeroporto in giornata con i mezzi messi a disposizione
    nei momenti di relax si giocava a pallone o palla campo x non arruginirsi
    cercavamo di distrarci
    ci giunsero voci che alcuni giorni prima del nostro arrivo la zona aeroportuale era stata bersagliata da alcuni olpi di mortaio.noi tutto quaesto non lo sapevamo .
    non ci dicevano niente x vari motivi..
    alcuni dei miei ragazzi avevano paura non riuscivano a controllare il loro stato emotivo che spesso marcavano visita.alcuni di loro furono lasciati nei campi con vari controlli di routin e sollevati da turni esterni ed guardia interna
    15 giorni dopo il nostro arrivo ricevemmo un caloroso saluto di una buona giornata
    pochi colpi di mortaio diretti verso la pista..x fortuna senza gravi conseguenze
    nessuno dei iei aveva provato l'effetto delle esplosioni ravvicinate ed il terrore lo sivedeva in faccia
    eravamo tutti piu' giovani ed inesperti su queste cose
    ma si sa' pur di dire io c'ero in quel posto allora si facevano carte false
    un altro momento brutto e' stato quando uscimmo con i blindo cingolati
    ci dividemmo x 2 strade e dovevamo ricongiungerci a circa 2 km piu' avanti in strade parallele
    ad un tratto il pilota grido' imprecando che gli stavano tirando sui vetri blindati e da come erano intaccati non si vedeva bene verso l'esterno
    a quel punto si senti' tutto intorno a noi un rumore come una grandinata fitta
    guardai dallo spionino retro cosa si poteva fare e l'unica soluzione era di mettere il blindo con le spalle al muro (parte piu' debole da coprire) e mantenere un fianco alla parete
    cosi' fu ' fatto da come eravamo messi erano poche le probabilita' di un colpo r.p.g senza che noi lo vedessimo
    dissi di intercambiare il vetro con uno di scorta ma tremava come una foglia dallo schok ma poi si mise forza e lo cambio'
    all'interno eravamo ammutoliti in attesa di un qualcosa di non so' che
    x via radio ci dicevano di non reagire noi eravamo li' come forza di pace ed aiuto e non di reazione
    attendavamo istruzione x spostarci xe' ci dissero che il operimetro probabilmente era minato
    i pensieri erano tanti la ragazza la famiglia gli amici tutti al paese e noi li' in una bara d'acciaio ad attendere i soccorsi
    poi sentimmo via radio che anche l'altro blindo era nelle stesse condizioni anzi peggio
    non ci sollevo' ma ci fece rabbia
    reagire nooooooooooooo
    impotenti e ben armati ma impotenti
    nel pomeriggio ci raggiunsero la folgore x soccorso
    le ostilita' erano cessate da tempo ma x precauzione non si mossero prima di aver bonificato il quartiere
    una volta aperto il portellone le lacrime fuoruscirono dalla felicita' emozione rabbia impotenza
    che vergogna
    una settimana dopo in mattinata si sentii un boato tremendo
    un caos totale e venimmo a conoscenza della strage all'albergo degli americani
    c'era chi voleva essere rimpatriato ma x orgoglio non lo chiese
    dopo questi casi brutali lo stato italiano decise l'invio di altre truppe fresche
    a differenza nostra loro erano ben preparati in tutto e ben armati e motivati
    noi eravamo come per dire lo spazzaneve
    il 29esimo giorno di mia permanenza ci fu' lennesimo attacco all'aeroporto
    solo che stavolta era ben preiso
    allarme tutti nei muretti di sacchi o buche
    qualsiasi cosa pur di ripararsi
    duro' poco ma fu' intenso
    fine allarme tutti si rialzarono tranne io
    fui centrato da un priettile vagante alla gamba sinistra
    non me ne accorsi subito della cosa
    strano ma e' stato cosi' mi sentii bagnato e vidi tramite la mia verdona una pozza di sangue
    ospedale da campo e poi primo volo al rimpatrio
    scalo a catania suolo patrio altre cure
    poi mi misero su un jet di linea privata (aerei ambulanza assenti x motivi libano)con la scorta
    mi pare che era treviso lo scalo e poi subito a padova all'ospedale militare x l'intervento
    tutto ok
    4 mesi di permanenza ospedaliera e 4 x reupero a baggio
    poi la brutta notizia
    congedo x invalidita' permanente
    quanti ricorsi che feci x il reintegramento ma invani
    negli ultimi mesi concessi li feci a pavia alla caserma bixio
    saluto i ragazzi che erano con me a foligno prima di partire CEREDA WALTER CHE LAVORAVA ALLA PEG PEREGO milano GIORGIO CALECA DI TORINO......SCOLE' LUCA DI PAVIA....IL CAP ,MAGG. MARIO DE GAUDENZI ORA STABILE A PAVIA.....IL GENIERE LITRICO ANTONIO DI CATANIA SUPER PUNITO DA ME PERCHE' ATTACCABRIGHE MA MOLTO AMICO..........LORENZO ENSABELLA DI CATANIA ARMIERE (HA PERSO L'ALLUCE SINISTRO) IL CAPORALE LAZZARO ANTONINO DI LODI --- IL MARESCIALLO MATTEO MINCHILLI DI ODERZO---IL SOTTOTENENTE SPANO' (IL ROMPI ...)DI ROMA------ GRAZIE RAGAZZI MI MANCATE TANTO
    chi combatte può anche perdere - chi non combatte ha già perso

  7. #7
    Utente registrato
    Data Registrazione
    Aug 2008
    Messaggi
    300

    Re: amore sul campo di battaglia

    scusate x gli errori di ortografia ma l'emozione e' tanta
    e la vicenda e' lunga
    l'ho abbreviata tantissimo
    i nomi li ho scritti appositamente in maiuscolo non per gridare
    ma perche' loro erano sono e saranno sempre dei grandi
    tutti erano dei grandi in quel periodo
    sui mezzi potevi scrivere qualsiasi nome di qualsiasi forza internazionale
    ma prima o poi si cancella
    ma in quel periodo il nome che si scriveva senza cancellarsi era ed e' amico
    scritto nel cuore senza guardare di che nazionalita' eri
    chi combatte può anche perdere - chi non combatte ha già perso

Permessi di scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •