Un piccolo racconto.
Gli alleati ne permisero la rinascita conoscendo la tradizionale lealtà* dell`Arma agli organi costituzionali
Catania 4 dicembre 1944, un migliaio di giovani assalta il Distretto Militare al grido "No al richiamo alle armi. Abbasso la guerra viva la pace", appicca il fuoco al Municipio, devasta il Tribunale e altri uffici pubblici.
Il 15 dicembre a Giarratana, provincia di Ragusa, un centinaio di giovani attacca e occupa la caserma dei Carabinieri, dà* alle fiamme il Municipio e il Dazio.
Nei giorni successivi la sommossa si estende al Ragusano, al Siracusano, al Agrigentino.
Il 31 dicembre, a Piana degli Albanesi, si proclama la Repubblica Popolare.
Secondo i dati ufficiali, nell`ultimo scorcio del 44, in Sicilia, ci sono 24 Carabinieri uccisi, tra cui un ufficiale e 3 sottufficiali e 35 feriti tra cui due ufficiali.
Tra il 5 e il 7 gennaio 1945 tutta Ragusa si solleva contro il richiamo alle armi delle classi dal 1914 al 1924.
Ma questi incidenti siciliani di fine dicembre, non sono che la tragica coda di una lunga serie di scontri che hanno attraversato tutta la Sicilia tra il marzo e l`ottobre del 44.
Questa volta però l`eco degli ultimi disordini siciliani non giunge solo a Roma, ma anche a Londra e a Washington ed è quello che si può ricavare da una lunga serie di dispacci conservati al " Public Record Office" di Londra, infatti tra le carte del " Directorate of Military Operation and Intelligence" e dell`"Allied Force Qeadquarters", fin dai primi del 1945, tra i vari comandi alleati si andarono via via infittendo i cablogrammi relativi al problema dell`ordine pubblico in Italia e all`Arma dei Carabinieri in particolare.
Insomma la rivolta siciliana fu proprio la molla decisiva perché fosse riesaminato nel suo complesso tutto il discorso relativo alle Forze Armate italiane e quindi ai Carabinieri, come componente maggioritaria delle forze preposte all`ordine pubblico.
In effetti, già* dopo la crisi del settembre 43, gli alleati avevano individuato subito nell`Arma quel corpo che poteva offrir loro le migliori garanzie di immagine e di tradizionale fedeltà* alle istituzioni, per adempiere ai difficili compiti di ordine pubblico nei territori liberati.
D`altra parte la Polizia, l`altro corpo specificatamente preposto a compiti di pubblica sicurezza, era stata infiltrata molto più dei Carabinieri, da elementi fascisti, per cui non poteva essere impiegata in funzione di ordine pubblico.
I carabinieri al contrario, nati molto prima del fascismo, si presentavano punto di riferimento ideale per le necessità* dei Comandi Alleati.
Già* il 12 settembre 1943, il colonnello Romano Dalla Chiesa (padre del Prefetto Carlo Alberto Dalla Chiesa) comandante della Legione Carabinieri di Bari , aveva costituito in quella sede il Comando Carabinieri Italia Meridionale, che comprendeva i reparti dell`Arma della Puglia, Calabria, Basilicata e dei territori a mano a mano liberati, ma in quei giorni così difficili non riuscirono ad attuare collegamenti efficaci con i reparti in Sicilia e Sardegna.
Ma gli alleati poterono contare subito sulla maggior parte dei Carabinieri, che per il loro senso dello Stato e per l`alta dedizione al dovere, erano portati spontaneamente ad assolvere ai loro tradizionali compiti.
Un avviso in una città* dell'Italia meridionale e come si vede la traduzione dall'inglese è inesatta
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Il 15 novembre del 43 era già* in funzione il Comando Carabinieri Italia Liberata.
Il 20 luglio del 44, a poco più di un mese dalla liberazione della capitale, venne istituito a Roma il Comando Generale dell`Arma.
Nel novembre dello stesso anno usciva il nuovo periodico mensile "Il Carabiniere della Nuova Italia".
Ma alla fine del 44, di fronte alle accentuate esigenze di ordine pubblico, il Quartiere Generale Alleato, si accorse che il tetto assegnato all`"Arma" dagli accordi dell`armistizio, era insufficiente.
La forza dell`esercito italiano era stato fissato in 124.000 uomini in armi e all`interno di questa forza, il tetto massimo per i Carabinieri era in 55.000 uomini, ma a cavallo tra il 1944 e il 45 gli alleati si accorsero appunto come quel limite non poteva più rispondere alle necessità* di ordine pubblico.
Cablogramma con cui gli americani approvano l'inquadramento di 10.000 Carabinieri
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Messaggio inglese dove si dà* notizia che un forte contingente dell'Arma muove, in vista della liberazione, verso l'Italia del nord
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Infatti i Carabinieri, venivano impiegati in tutti i posti di blocco, nella prevenzione delle attività* clandestine connesse al mercato nero, nel pattugliamento congiunto delle aree metropolitane e in servizio di ordine pubblico nei campi profughi.
Specie nel Sud, ai Carabinieri fu affidato anche il compito che sino ad allora non era mai rientrato nelle loro specifiche competenze, ma che era diventato molto importante in relazione al mantenimento della pace sociale nell`Italia Meridionale: l`applicazione delle norme relative all`ammasso del raccolto.
Il maresciallo Alexander passa a rassegna un reparto di Carabinieri nel marzo 1945
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Per finire, nel 1945 fu affidato a un migliaio di Carabinieri anche il controllo delle frontiere.
A fronte di tutti questi impegni nell`Italia già* liberata, c`era da parte alleata, anche la pratica di insidiare contingenti di Carabinieri già* inquadrati e in genere provenienti dal Sud, nei territori che si andava liberando.
Contro il banditismo sardo transitano per Villanova, un paesino del Nuorese
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Una battuta notturna antimafia in provincia di Palermo
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