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Discussione: Le mimetiche italiane nel dopoguerra

  1. #21
    Utente registrato L'avatar di Blaster Twins
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    Re: Le mimetiche italiane nel dopoguerra

    Proprio lei,proprio lei!!!Grande,Silent Brother!!!
    A/F 505 PIR 82ND AIRBORNE DIVISION "ALL AMERICAN"
    H-MINUS
    ALL THE WAY!

    www.progetto900.com

  2. #22
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    Re: Le mimetiche italiane nel dopoguerra

    Citazione Originariamente Scritto da Lord Acton
    Sapete dirmi se della "Roma 92", oppure di una uniforme molto simile, esiste anche una versione verde oliva ?
    Lord Acton
    Ciao sì, l'ha avuta in dotazione un amico durante la sua naja (metà* anni '90 - Genio) e la chiamavano,
    con malcelato disprezzo, "il pigiama".
    Un cordiale saluto!

  3. #23
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    Re: Le mimetiche italiane nel dopoguerra

    A proposito di mimetiche anni 50/60... ecco un paio di attributi: gradi e volant relativi al 1963/65 circa. Quando avrò tempo vedo di fare qualche foto della mimetica e di scanerizzare un pò di foto.

    Saluti
    Corrado
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    Il campo di fango di Rovigo, coi pali delle porte più alti del mondo,fatti apposta per farti prendere paura. (Marco Paolini)

  4. #24
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    Re: Le mimetiche italiane nel dopoguerra

    Bene Ado!

    Questa è una copertura mimetica da elmetto, differente da quella dell'esercito soprattutto nei colori, usata dalla Fanteria di Marina, ovvero il Btg. San Marco.
    [attachment=2fx3wkvw]Immagine 1.jpg[/attachmentfx3wkvw]

    Per confronto ecco due coperture con mimetica usata dall'esercito, montate su due elmetti da paracadutista Mod.42-60.
    [attachment=1fx3wkvw]Immagine 0.jpg[/attachmentfx3wkvw]

    Questa invece è la copertura verde per il Mod.33 dell'esercito.
    [attachment=0fx3wkvw]Immagine 01.jpg[/attachmentfx3wkvw]
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    DANIELE
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  5. #25
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    Re: Le mimetiche italiane nel dopoguerra

    Ecco la mia mimetica 2 pezzi mod. 1958, adottata in sostituzione della monopezzo.
    Questa tuta andava indossata sopra l'uniforme ordinaria (quella tipo battledress), infatti ha un taglio molto ampio. Era previsto anche un cappuccio che andava a coprire anche l'elmetto.
    I pantaloni (che non ho fotografato) hanno 2 bretelle, anch'esse in tessuto mimetico, che si attaccano a dei bottoni lungo la vita.
    [attachment=0:8wv1r9qd]mimetica 2 pezzi retro.jpg[/attachment:8wv1r9qd]
    [attachment=1:8wv1r9qd]mimetica 2 pezzi fronte.jpg[/attachment:8wv1r9qd]
    Per quanto riguarda le mimetiche da parà*, negli anni '60 sono stati prodotti 2 modelli differenti: il mod. 1960 e il mod. 1965.
    Facilmente distinguibili dalle mimetiche del resto dell'esercito per la presenza delle toppe di rinforzo sulle spalle e dalle patte delle tasche pettorali "a sahariana", hanno delle differenze che contraddistinguono i 2 modelli.
    La mod. 1960 ha le toppe dei pantaloni quadrate e senza laccetto per stringerle, inoltre le tasche sono chiuse da due automatici, mentre le tasche della mod. 65 sono chiuse da una lampo. Tutti e due i modelli prevedono l'uso delle bretelle mimetiche e hanno un elastico per stringerle attorno alla vita.
    Inoltre, sembra che i colori della mod. 65 siano più chiari, ma di questo non sono sicuro.

    PS quella che chiamate verdona, io l'ho vista su un sito commerciale che la chiamavano Mod. Roma 77
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  6. #26
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    Re: Le mimetiche italiane nel dopoguerra

    Ottimo Buzz!
    Questa che hai postato è dello stesso tipo che ho postato anche io qui sopra, che adesso so come si chiama e come si chiama anche la "verdona". Molto interessanti anche le informazioni sulle mimetiche dei parà*!
    DANIELE
    "Ad unum pro civibus vigilantes"

  7. #27
    Moderatore L'avatar di Lord Acton
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    Re: Le mimetiche italiane nel dopoguerra

    Citazione Originariamente Scritto da buzz
    ---la chiamavano Mod. Roma 77
    Si... mi sembra che il nome ufficiale sia proprio questo...

    Lord Acton
    Amiamo il servizio straordinario... le imprese giudicate assurde o impossibili (A. Dumas)

  8. #28
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    Re: Le mimetiche italiane nel dopoguerra

    Un passo avanti è stato fatto!
    Spero che arrivino presto anche altre integrazioni! Purtroppo su questo argomento non esiste documentazione, almeno che io sappia....
    DANIELE
    "Ad unum pro civibus vigilantes"

  9. #29
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    Re: Le mimetiche italiane nel dopoguerra

    La denominazione della prima "verdona", per intenderci quella con i riquadri di gommapiuma ai goniti ed ai ginocchi, era "uniforme di servizio e combattimento mod.75" e fu distribuita a partire dagli inizi di quell'anno (la ricevettero ad esempio gli AUC del 78° corso che era iniziato nel gennaio 1975) pur se le policrome mod. 58 furono distribuite ad esaurimento.
    La mod. 75 per le truppe alpine aveva i pantaloni corti alla zuava.

    Qualche anno dopo la mod.75 fu modificata abolendo i rinforzi in gommapiuma.

    Verso la fine degli anni 80 fu introdotto in servizio un terzo modello di scbt verde, quello con tessuto diciamo più lucido, con le tasche al petto in diagonale (se non ricordo male) e chiuse dallo zip.

    Quarto modello, se non ricordo male inizi anni 90, una "verde" di tessuto molto leggero, detta "cinesina".

    Da qualche parte dovrei avere i nomi dei modelli e forse anche un esemplare "in ciccia" della cinesina.

  10. #30
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    Re: Le mimetiche italiane nel dopoguerra

    Posta Jolly, che interessa!
    DANIELE
    "Ad unum pro civibus vigilantes"

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