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Discussione: 2° plotone del 44° Rgt. Fant. Carmelo Sperlinga

  1. #21
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    Re: 2° plotone del 44° Rgt. Fant. Carmelo Sperlinga

    ...La notte sul 24 , in analogia a disposizione emanata dall'Autorità Superiore, mi venne ordinato dal Com.te di Divisione , la prosecuzione dell'attacco per successive 24h, sugli stessi obbiettivi.
    Nell'ordine pervenutomi mi si confermava come in quello iniziale che l'azione doveva condursi con spregiudicata risolutezza pari alla grandiosità dei destini e dell'importanza storica del momento ed in considerazione anche della grave crisi morale del nemico, che si riteneva in atto, per effetto degli insuccessi sul fronte tedesco. Con l'ordine della prosecuzione dell'attacco, venne posto a disposizione il I° Btg del Reggimento , già riserva Divisionale, che nella serata del 22 aveva serrato nella zona del Colle di sautron.
    La situazione alle ore zero del 24 Giugno era la seguente:
    a) Situazione nostra: II°-III° Btg. a stretto contatto col nemico ad ovest delle propaggini sud-est di Som.te de la Mejna ed a cavallo dell'impluvio che dalle batterie del Viraysse scende su Ravin de Rouchouze.
    b) Situazione nemica: di questa erano noti solo i centri di fuoco in caverna che si erano manifestati in fase di attacco. Era sconosciuto l'effettivo schieramento delle artiglierie e le notizie sulla sistemazione avversaria in profondità erano assai limitate.


    .....continua
    Saluti

  2. #22
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    Re: 2° plotone del 44° Rgt. Fant. Carmelo Sperlinga

    ...Alle ore 12.21 del giorno 22(quando le condizioni della nebbia consentirono lo sblocco del colle) il II° btg inizia l'attacco,fissando frontalmente le difese del Viraysse,cercando di aggirarlo per la destra.
    Verso le ore 14.00 giunto all'altezza di Lac de Viraysse,la reazione d'artiglierie e d'armi automatiche diviene di grande intensità tale da ostacolarne l'ulteriore movimento.
    Viste le difficoltà di proseguire col solo II° btg ,perchè battuto sul fianco destro da mitragliatrici improvvisamente rivelatesi, impiego il III° btg affiancandolo alla destra del II°, per ampliare l'occupazione e proteggere il fianco da minacce in atto e dare nel contempo impulso d'azione.
    Così i reparti impegnati possono per quanto con sensibile difficoltà, proseguire.
    Successivamente però, intenso fuoco di mitragliatrici in caverna e d'artiglieria, rende particolarmente difficile il progresso dei due battaglioni.
    Questi trascorrono la notte sul 23 e detto giorno esplicando attività di pattugliamento sul fronte e sui fianchi , onde evitare sorprese e riconoscere la precisa dislocazione dei centri di fuoco nemici.
    Questa prima fase dell'attacco è stata molto bene accompagnata dalla Batt. Regg. da 65/17 - dalla compagnia Mortai Reggim.le e da un plotone da 47/32 Div. , in posizioni a cavallo del Colle Sautron.
    In ottemperanza agli ordini del Comandante di Divisione di proseguire l'azione, il giorno 24 impiego il I° btg , scavalcando il II° per tendere all'aggiramento del Viraysse da sud, in concomitanza al III°.
    Allo stesso confermo il compito di continuare a fronteggiare il Viraysse , fissandone le difese, cercando di aggirare il forte stesso sulla destra (da Nord) ; al II° btg. d'impegnare , fissandole quelle che lo fronteggiano.
    L'attacco riprende alle prime luci dell'alba e mentre il III° btg. incontra tenace resistenza, il I° btg., con adeguato dosamento di forze, raggiunge i suoi elementi più avanzati,l'impluvio che, partendo dalle pendici Sud-Ovest del Forte Viraysse, s'immette nel Ravin de Rouchouze. In quell'istante un'improvvisa schiarita dà modo al nemico di rendersi perfettamente conto dell'entità dell'attacco. Allora si scatena un violentissimo fuoco di artiglieria che si abbatte sul fronte e sul tergo dei reparti avanzati del I° btg. , raffiche di mitragliatrici colpiscono i reparti frontalmente , sul fianco ed a tergo, mentre un nutrito fuoco di repressione con bombarde, vi si aggiunge .
    Ciò nonostante il I° btg. , in realzione agli ordini ricevuti, continua ad avanzare, fino a che un duplice ed a tratti triplice ordine di reticolati intatti, ne arresta irreparabilmente il movimento a poco più di 200 metri dalle mitragliatrici nemiche, che essendo in appostamenti blindati, non fù possibile neutralizzare.
    In questo momento io (Co.Com.te) che dalle 07.30 mi trovavo sul posto e seguivo l'azione del Reggimento , resomi conto dell'impossibilità per il I° btg. di superare la barriera di fuoco e di difese accessorie che sbarrano la strada, decido di disimpegnare il II° btg. , con l'intenzione di lanciarlo sulla sinistra del I°btg. , per tentare con azione a largo raggio , di dare nuovo impulso al movimento.
    Ordino nel contempo al comandante del III° btg. , di insistere tenacemente sulla sua azione, tentando di raggiungere le Caserme del Forte viraysse, per così alleggerire il cerchio di fuoco che si stringe sul I° btg, considerato anche che la colonna di destra ( Btg. Val Maira) in posizione sempre arretrata , non è in grado di facilitare il nostro duro compito .
    Mentre il II°btg. effettua i suoi movimenti per assolvere la missione affidategli, personalmente organizzo una base di fuoco con armi d'accompagnamento di detto btg. e con mortai da 81 della Comp. Reggm.le , sul secondo roccione Sud-Est del Vairaysse, per attenuare le conseguenze del fuoco avversario che continua a battere la I° in posizione avanzata e senza possibilità di riparo.
    Non è possibile far intervenire l'Artiglieria Divisionale perchè le comunicazioni telefoniche si fanno sempre più laboriose ed aleatorie, in quanto i collegamenti a fili vengono sconvolti dall'artiglieria nemica- quelli radio ed ottici sono impossibilitati a funzionare causa le avversissime condizioni meteo. Mi è noto d'altra parte , che l'artiglieria Div.le nella situazione contingente , non è in grado di appoggiare i reparti impegnati , perchè fuori dalla portata di tiro utile , dato il suo schieramento.
    Il II° btg. portandosi dietro il roccione Nord- Est, quota 2000, in posizione d'attesa nonostante le perdite ed i numerosi casi di congelamento , è pronto a riprendere l'avanzata, quando in seguito ad esame della situazione, mi convinco dell'impossibilità di poter, con i soli mezzi a mia disposizione e per effetto della complessa sistemazione nemica, realizzare ulteriori progressi, per cui decido di arretrare l'azione. Insistere avrebbe signicato il sacrificio di numeroso vite, senza ottenere risultati di sorta oltre quella già conseguita.
    Ordino all III° btg. di persistere nel suo compito , allo scopo di distogliere l'attenzione del nemico dal I° btg ; al comandante dello stesso comunico di disimpegnarsi con calma ed avvedutezza , approfittando della tormenta di neve che imperversava d'improvviso e che limita la visibilità a pochi metri, ripiegando a gruppi dietro al II° btg., il quale occupa un'altura che sbarra la strada di Ravin de rouchouze.
    Saluti

  3. #23
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    Re: 2° plotone del 44° Rgt. Fant. Carmelo Sperlinga

    Le perdite complessive del Reggimento furono:
    - Ufficiali caduti: 1 del Btg. Mortai Div.le
    - Truppa caduti: 24 sul campo + 2 in seguito a ferite.
    - Feriti accertati: 63
    - Congelati ospedalizzati: 505

    Tali perdite , da considerarsi assai lievi in confronto alle difficoltà superate, ai risultati conseguiti, alla intensa reazione di fuoco spiegata dal nemico, alla ostinata resistenza , non possono dare l'esatta sensazione dell'aspra lotta sostenuta dal Regg.to.
    La ragione, a mio avviso, che ha influito a contenerle nel limite assai ristretto, dovesi ricercare essenzialmente nella limitata visibilità che impediva l'osservazione del tiro, anche alle più brevi distanze, ripercuotendosi direttamente sulla sua efficacia.
    Chi ha seguito il Regg.to nei tre giorni di lotta, su terreno impervio, in condizioni atmosferiche proibitive, contro un nemico a noi molto superiore come massa di fuoco, forti di armi ed apprestamenti blindati contro i quali nulla poteva il nostro fuoco, può valutare lo sforzo compiuto dai Valorosi Fanti magnifici in ogni momento.
    Essi fronteggiarono ogni avversità con animo sereno ed invitto, animati da uno spirito di sacrificio degno del più alto elogio. Affrontarono i rischi della battaglia, senza tentennare, con morale elevatissimo e con entusiasmo tale da trovare in un momento di lotta la gioia di cantare l'Inno Savoia.
    I caduti, alcuni dei quali raccolti nel pomeriggio del 25 , vicino ai reticolati con ancora le armi e le bombe strette in pugno, i feriti e le diverse centinaia di congelati , sono a testimoniare che i combattenti , inaspriti dalle condizioni avverse del tempo, sono stati duri e la resistenza nemica tenace quanto eroico il comportamento della Truppa.
    Il I° btg. ha iniziato l'azione , che aveva e doveva avere carattere di assoluta spregiudicatezza, con slancio ed ardore, ha combattuto per oltre 5 ore, in difficili condizioni di terreno e di clima, senza ausilio di artiglieria d'appoggio.
    In conclusione, il Reggimento ha raggiunto , con i soli suoi mezzi, in territorio Francese e dopo aspra lotta, obbiettivi reali e concreti, portando nell'azione complessiva della Divisone Forlì un alto e decisivo contributo , costringendo l'avversario sotto i colpi dei suoi battaglioni , ad abbandonare posizioni formidabili e ritenute da lui stesso imprendibili, facilitando in tal modo anche l'azione delle colonne laterali.



    Sono certo che questa relazione potrà dare spunti ancor oggi a riflessioni dell'alto valore dei nostri Fanti.
    Saluti

  4. #24
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    Re: 2° plotone del 44° Rgt. Fant. Carmelo Sperlinga

    Ritrovamento effettuato sui luoghi di battaglia del giugno 1940 del 44° RF Forlì.

    [attachment=0:1mrr8b8g]HD103817_x.jpg[/attachment:1mrr8b8g]

    Fregio frontale per Adrian e/o bustina in ottone del 44° Reggimento Fanteria Forlì di Saluzzo (CN)
    (Anno di costituzione: 1859) - Motto: Salvo il vessillo, fulgida la vittoria.

    Onore ai caduti, disonore agli inetti alti comandi

    Saluti

    Breda
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  5. #25
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    Re: 2° plotone del 44° Rgt. Fant. Carmelo Sperlinga

    @ Breda:

    il 44° ha origine nel 1859 e ne fu nucleo pricipale il 4° reggimento organizzato da Governo Provvisorio Toscano con i volontari accorsi per la 2.a guerra d'indipendenza. Assunse il nome di 24° rgt. di ftr. e nel settembre insieme al 23° prese il nome di Brigata Forlì. Nel gennaio del 1860 assunsero l'ordinativo di 43° e 44° reggimento di fanteria passando nell'Armata Sarda, poi Esercito Italiano, nel successivo marzo...
    Il colore distintivo della brigata - bavero - era il giallo canarino filettato di rosso:

    [attachment=1:vqqh42wl]Vuota 1.jpg[/attachment:vqqh42wl]

    Mentre la truppa aveva le nappine ai kepì di colore turchino con disco bianco con il numero della cp. e la lettera D per il deposito in rosso. Per gli appartenenti al piccolo stato maggiore era completamente turchina:

    [attachment=0:vqqh42wl]Nappine.jpg[/attachment:vqqh42wl]

    Questo nel 1859/60...

    ************************

    Molto bello il fregio, sicuramente utilizzato per la bustina.

    Negli anni '30 il reggimento era di stanza a Novi Ligure, dal 1939 a Saluzzo poi in zona di guerra ...

    Queste le gloriose mostrine dal 1934:

    [attachment=3:vqqh42wl]2 righe corte.JPG[/attachment:vqqh42wl][attachment=2:vqqh42wl]Copia di 2 righe corte.JPG[/attachment:vqqh42wl]

    Saluti

    fm
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    E' la somma che fa il totale.

  6. #26
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    Re: 2° plotone del 44° Rgt. Fant. Carmelo Sperlinga

    questo il glorioso (suo) fregio
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    Saluti

  7. #27
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    Re: 2° plotone del 44° Rgt. Fant. Carmelo Sperlinga

    ..cartolina ricordo di alcuni caduti.
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    Saluti

  8. #28
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    Re: 2° plotone del 44° Rgt. Fant. Carmelo Sperlinga

    Karl:
    questo il glorioso (suo) fregio
    ehm, volevi dire il suo glorioso distintivo divisionale.

    fm
    E' la somma che fa il totale.

  9. #29
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    Re: 2° plotone del 44° Rgt. Fant. Carmelo Sperlinga

    ehm...appunto.
    Saluti

  10. #30
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    Buongiorno, sto facendo una ricerca sul Cimitero di guerra di Saretto e mi sono imbattuto in questa discussione. Molto interessante, purtroppo non riesco più a vedere le immagini allegate perché forse è passato troppo tempo dalla discussione. Posso dire che la lapide fu inaugurata nel luglio 1950 e il terreno per il Cimitero venne confiscato già nel maggio 1940 prima dell'entrata in Guerra. Nel 56 se non erro il cimitero venne danneggiato da una valanga e le salme vennero restituite ai familiari o inumate al cimitero di Acceglio dove restarono fino ai primi anni 80 quando vennero traslate in qualche sacrario ma non so quale. I nomi incisi sulla lapide non sono tutti di caduti appartenenti alla divisione Forlì, ma vi sono anche caduti del 1' e 2' Alpini, artiglieri, CC.NN , Autieri, chi volesse aiutarmi in questa ricerca mi farebbe un grosso piacere. Al momento ho individuato solo 36 caduti su 55 come specialità e circostanze del decesso.
    Grazie

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