Pagina 3 di 5 PrimaPrima 12345 UltimaUltima
Risultati da 21 a 30 di 42

Discussione: VITA E MORTE DELLA TIRPITZ

  1. #21
    Moderatore
    Data Registrazione
    Jan 2007
    Località
    Veneto
    Messaggi
    15,611

    Re: VITA E MORTE DELLA TIRPITZ

    continua

    Nel frattempo, il comando bombardieri della RAF aveva intensificato la sua attività* offensiva nei confronti della corazzata.
    Un bombardamento si era abbattuto su di lei nella notte fra il 30 e il 31 marzo, senza nessun risultato.
    Un nuovo più duro attacco venne sferrato il 27 aprile con la luce del giorno, ma i dispositivi nebbiogeni posti sulle rive del fiordo avevano oscurato rapidamente il cielo e le bombe erano finite tutte a terra ben lontane dallo scafo sul quale i cannoni sparando, erano riusciti ad abbattere vari attaccanti.
    La Royal Navy, intanto iniziava a risentire sempre più dello stressante tour de force al quale era costretta dalla presenza minacciosa della "forza del Nord" tedesca.
    Durante una scorta, la corazzata King Gorge V aveva speronato il cacciatorpediniere Punjabi che era affondato; dal momento che sul suo ponte si trovavano numerose cariche antisom, queste appena avevano raggiunto la profondità* per la quale erano state tarate, erano esplose tutte insieme proprio sotto la prora della corazzata.
    Questi incidenti dovuti all`attività* supplementare "anti-Tirpitz" erano inammissibili, in considerazione delle altre attività* che queste unità* avrebbero dovuto svolgere.
    La dimostrazione più evidente e più tragica, dell`influsso esercitato dalla presenza della supercorazzata, si ebbe nell`estate del 1942, quando appunto la semplice minaccia di un suo possibile intervento fu la causa diretta delle traversie dello sfortunato convoglio PQ-17.
    Ai primi di luglio il convoglio alleato (PQ-17) composto da 34 unità* da trasporto fortemente scortate era stato attaccato e massacrato dagli U-Boote e dai bombardieri della Luftwaffe.
    La Tirpitz e l`Admiral Hipper erano state allettate e fatte uscire in mare per partecipare alla mattanza dei mercantili, ma mentre si dirigevano verso la zona di caccia (questa era già* cominciata da un paio di giorni), alle 22 del 4 luglio, era giunto l`ordine "invertire la rotta.Rientrare"
    Aerei e sommergibili avevano affondato 23 mercantili su 34
    [attachment=3:2nwbvve9]Admiral hipper.jpg[/attachment:2nwbvve9]
    Mentre la Tirpitz non aveva neanche sentito il rumore delle esplosioni.
    La costernazione era calata tra i marinai.
    Il morale degli uomini della corazzata tedesca iniziava a registrare pericolose oscillazioni, erano mesi e mesi che vivevano fra pareti d`acciaio e nessun risultato positivo li aveva ricompensati.
    L`importanza strategica della nave nelle acque norvegesi, non era materialmente palpabile per il cannoniere o per il segnalatore, che vedevano i risultati tangibili della guerra per mare, soprattutto nelle immagini delle navi nemiche in fiamme.
    Vi fu anche un caso di diserzione (da noia), un marinaio venne preso mentre tentava di passare la frontiera svedese, fu processato e condannato a morte bisognava dare un esempio.
    Dopo la fucilazione avvenuta sul ponte alla presenza dell`equipaggio, non si ripeterono più casi del genere.
    Dopo il citato attacco la Tirpitz venne inviata a Trondheim per lavori di lunga durata, benché le attrezzature locali per i lavori di raddobbo non fossero nemmeno paragonabili a quelle dei porti tedeschi.
    Adesso che la corazzata era immobilizzata per qualche tempo e visto che fino a quel momento le azioni dell`aria erano servite solo a perdere bombardieri ed equipaggi , gli inglesi tentarono di metterla fuori combattimento adottando un nuovo sistema.
    Si sarebbero serviti di mezzi d`assalto simili a quelli italiani utilizzati ad Alessandria.
    Ribattezzata "Chariot" , questa versione britannica era praticamente identica al "maiale" italiano.
    Data la distanza fra la base dei mezzi e la Tirpitz, si era deciso di avvicinare le "Chariots" e gli operatori a Trondheim con l`ausilio di un innocuo peschereccio.
    Il 26 ottobre il peschereccio Arthur, al comando di Leif Larson uno dei capi più attivi della resistenza norvegese, lasciò le Shetland portando a bordo 6 uomini e i loro siluri.
    Riuscirono a riparare un`avaria al motore dell`Arthur e a sfuggire a un controllo dei tedeschi, ma la sfortuna si accanì quando si trovavano a soli 5 miglia dall`obiettivo, a causa del maltempo i Chariot che venivano rimorchiati in immersione andarono alla deriva e furono perduti.
    I piloti, tranne uno dopo essere sbarcati in un fiordo si misero in salvo attraversando il confine svedese e la Tirpitz una volta volta di più era sfuggita alla distruzione.
    [attachment=2:2nwbvve9]CHARIOT 2.jpg[/attachment:2nwbvve9]
    [attachment=1:2nwbvve9]CHARIOT 1.jpg[/attachment:2nwbvve9]
    La prima e unica volta che la Tirpitz impiegò il suo armamento principale fu nel settembre 1943, ma contro un obiettivo che non poteva certo essere considerato un rivale adeguato.
    Fu contro la stazione meteorologica situata alle Spitzbergen da dove i norvegesi trasmettevano oltre agli spostamenti dei ghiacci e bollettini meteorologici, anche notizie utili agli inglesi.
    Comunque i risultati di questa incursione furono deludenti, infatti 15 giorni dopo fu rimessa in funzione e i tedeschi non avevano fatto altro che sprecare una parte delle loro esigue riserve di combustibile.
    [attachment=0:2nwbvve9]tirptz met.jpg[/attachment:2nwbvve9]
    La Royal Navy reagì a questa incursione effettuando un rinnovato tentativo per distruggere la corazzata, servendosi questa volta di sommergibili tascabili chiamati "battelli X".
    Ma di questo parleremo nella prossima puntata

    fine terza parte
    fonte cartaceo cocis49
    • Per poter visualizzare questa immagine devi essere registrato o fare il login


    • Per poter visualizzare questa immagine devi essere registrato o fare il login


    • Per poter visualizzare questa immagine devi essere registrato o fare il login


    • Per poter visualizzare questa immagine devi essere registrato o fare il login


    luciano

  2. #22
    Utente registrato
    Data Registrazione
    Apr 2007
    Messaggi
    1,596

    Re: VITA E MORTE DELLA TIRPITZ

    ti seguo..con interesse..
    e ancora ottimo lavoro..
    Ciao
    digjo

  3. #23
    Utente registrato
    Data Registrazione
    Apr 2007
    Località
    Sicilia
    Messaggi
    1,098

    Re: Vita e morte della Tirpitz

    Citazione Originariamente Scritto da Blaster Twins
    Semplicemente eccezionale,Cocis.Sei un vero asso!!!
    Quoto davvero , quando ti ci metti sei insuperabile
    ... Oh si, credo che l'inferno di Satana sia nulla di fronte alla lotta sostenuta nella piana di Gela!
    T.Col. Dante Ugo Leonardi 34° rgt ftr Livorno[left:3plznhey][/left:3plznhey]

  4. #24
    Moderatore
    Data Registrazione
    Jan 2007
    Località
    Veneto
    Messaggi
    15,611

    Re: VITA E MORTE DELLA TIRPITZ

    quarta parte

    Battello X (sommergibile tascabile)
    Autonomia: 1.200 miglia a 4 nodi e 23 ore in immersione a 2 nodi.
    Carica esplosiva: 2 cariche esterne sagomate (ciascuna lunga 9 metri e pesante oltre 3 tonn.) .
    Equipaggio: 4 uomini
    Dislocamento: 30 tonn.
    Lunghezza: 16 metri.
    [attachment=2:1899x4t2]battello X.jpg[/attachment:1899x4t2]
    Con il nome Operazione Source (sergente ) venne designato l`attacco che avrebbero dovuto portare alla Tirpitz, alcuni sommergibili tascabili classe X, mentre la corazzata era al sicuro nel suo ormeggio all`interno dell`Altenfjord.
    I battelli prescelti furono l`X 5, 6, 7, 8, 9, 10.
    Rimorchiati dai sommergibili salparono da Loch Cairnbawn, nella Scozia nord occidentale , la notte tra l`11 e il 12 settembre, con destinazione Altenfjord.
    Durante l`attraversata due andarono perduti e un terzo, l`X 7 rimase impigliato nel cavo di una mina, ma il comandante riuscì a liberarlo e la sera del 20 i quattro battelli X superstiti non più a rimorchio, entrarono nel fiordo.
    La mattina del 22 settembre la corazzata si trovava si trovava nel nuovo ancoraggio del Kaafjord (poco più a nordo dell`Altenfjord dal quale si era spostata) l`ufficiale di guardia fece avvertire urgentemente il comandante che era stato avvistato un piccolo sommergibile all`interno delle ostruzioni retali.
    Era di guardia il sottotenente di vascello Vallucks, un bravo ragazzo , simpatico ma sfortunato.
    Durante le sue guardie spesso erano stati dati gli allarmi più strani che si erano poi risolti in un niente di fatto, perciò veniva spesso preso in giro, ma questa volta aveva ragione.
    Il piccolo battello era emerso ad una ventina di metri dallo scafo; subito il guardiamarina Leine era saltato su di una lancia con alcuni marinai e vogando si era avvicinato al sommergibile, lo aveva abbordato ed aveva fatto prigionieri gli uomini dell`equipaggio.
    Sospettando che la Tirpitz fosse stata minata il comandante Meyer diede l`ordine di far immergere dei sommozzatori, per controllare ove possibile l`opera viva, raschiandola con delle pertiche e dato che la nave non era pronta a muovere, provvide a farla tonneggiare (ossia spostare lateralmente facendo forza su dei cavi) sul lato dritto, poiché il battello era emerso a sinistra.
    La manovra di tonneggio era a metà*, quando un altro sommergibile emerse più lontano, e fu accolto dal fuoco delle armi leggere che lo danneggiarono causando l`affondamento, di questo equipaggio solo uno fu preso prigioniero il tenente Place.
    C`è da ricordare che dei 4 battelli solo due riuscirono nell`impresa in quanto l`X 5 fu distrutto probabilmente a Kaafjord e l`X 10 dovette rinunziare.
    I due battelli furono l` X 6 al comando del tenente di vascello D. Cameron e l`X 7 al comando del tenente di vascello B.C.G. Place riuscirono in qualche maniera a sistemare le cariche.
    [attachment=1:1899x4t2]tenenti.jpg[/attachment:1899x4t2]
    Gli uomini inglesi fatti prigionieri vennero portati a bordo e stavano per essere interrogati quando una tremenda esplosione sollevò la Tirpitz facendola poi ripiombare di schianto.
    Alcune delle 4 cariche di esplosivo che i battelli avevano deposto sotto lo scafo erano scoppiate causando notevoli danni, comunque la loro azione era stata parzialmente vanificata dal tonneggio della nave.
    I danni riportati dalla Tirpitz furono: 800 metri cubi d`acqua imbarcati, 3 dei motori fuori servizio, un generatore di corrente inutilizzabile, impianto elettrico, interfono, idrofono, illuminazione, radio, radar, direzione di tiro contraereo quasi del tutto fuori servizio; le torri Anton e Caesar sollevate e con i piani di rotolamento incastrati, il compartimento timone n° 2 allagato e due dei ricognitori di bordo distrutti.
    Fra l`equipaggio si erano avuti 1 morto e 40 feriti circa.
    [attachment=0:1899x4t2]tirpitz.jpg[/attachment:1899x4t2]
    Non potendosi trasferire la nave in un cantiere tedesco per timore di irreparabili attacchi durante il tragitto, fu inviata dalla Germania la nave-officina Neumark con alcune centinaia di operai specializzati
    Dopo pochi mesi le avarie erano riparate, solo le torri Anton e Caesar non potevano essere brandeggiate e l`apparato motore non avrebbe potuto più dare la potenza originaria.
    Ma gli inglesi non potevano sapere la realtà*, per i loro ricognitori la Tirpitz era a galla e con le artiglierie intatte e bisognava farla finita.
    Il 26 dicembre si seppe a bordo che lo Scharnhorst era stato affondato e la Lutzow era rientrata in Germania, ora la Tirpitz era veramente sola!

    fine quarta parte
    fonte cartaceo cocis49
    • Per poter visualizzare questa immagine devi essere registrato o fare il login


    • Per poter visualizzare questa immagine devi essere registrato o fare il login


    • Per poter visualizzare questa immagine devi essere registrato o fare il login


    luciano

  5. #25
    Utente registrato
    Data Registrazione
    Aug 2008
    Località
    Toscana mugello
    Messaggi
    4,499

    Re: VITA E MORTE DELLA TIRPITZ

    eccellente lavoro
    Pietro

    Cerco foto, documenti, Soldbücher e Wehrpasses di soldati della Wehrmacht che hanno combattuto in Italia soprattutto nel settore toscano.

  6. #26
    Utente registrato
    Data Registrazione
    Apr 2007
    Messaggi
    1,596

    Re: VITA E MORTE DELLA TIRPITZ

    Citazione Originariamente Scritto da Pie
    eccellente lavoro
    QUOTO..
    Ciao
    digjo

  7. #27
    Moderatore
    Data Registrazione
    Jan 2007
    Località
    Veneto
    Messaggi
    15,611

    Re: VITA E MORTE DELLA TIRPITZ

    quinta parte

    Nella notte fra il 10 e l`11 gennaio la nave venne nuovamente bombardata senza riportare danni.
    Il 15 marzo i lavori erano terminati e si potevano riprendere le uscite in mare per addestramento.
    Il 27 marzo 1944 partiva dalla Scozia verso la Russia un gigantesco convoglio composto da ben 49 mercantili con una forte scorta e dato che la Tirpitz avrebbe potuto attaccarlo, gli inglesi decisero di darle il colpo finale prima che potesse uscire in mare.
    Si diede perciò il via all`"Operazione Tungsteno"
    Più ondate di bombardieri e siluranti, scortati da numerosi caccia, avrebbero dovuto mettere la parola fine sulla vicenda Tirpitz
    Si decise di sferrare due attacchi a ciascuno dei quali avrebbero partecipato 21 Barracuda con 40 caccia di scorta.
    [attachment=3:3l012qrc]aereo barracuda.jpg[/attachment:3l012qrc]
    Il primo ebbe inizio alle 4.37 del 3 aprile, la seconda circa un`ora dopo.
    I tedeschi furono colti di sorpresa, mentre la Tirpitz stava per iniziare le prove di velocità* in acque più profonde.
    I caccia si gettarono come falchi sparando sui ponti, mentre i bombardieri in picchiata a quota superiore, lasciavano piovere sul bersaglio immobile, bombe di ogni tipo, perforanti, semiperforanti, dirompenti e antisommergibile, l`attacco durò poco più di un minuto, ma fu devastante con numerosi incendi.
    Il secondo gruppo attaccante colpì ancora la corazzata, ma subì essendo arrivato un`ora dopo un tiro più nutrito dalla contraerea e incontrò cortine fumogene più dense.
    Nell`operazione gli inglesi perdettero solo 4 aerei e riuscirono a provocare il caos a bordo della nave.
    La Tirpitz era stata colpita 14 volte e aveva riportato altri danni a causa di una quindicesima bomba che la mancò di un soffio.
    122 uomini dell`equipaggio erano stati uccisi, i feriti ammontavano a 316, però i danni non erano stati così gravi come avevano ritenuto gli inglesi, perché le bombe da 800 chili, le sole che avrebbero potuto infliggere un colpo mortale, erano state sganciate da quota troppo bassa e non avevano perforato il ponte corazzato.
    Comunque nonostante l`alto numero di vittime l`operazione era in pratica fallita, la Tirpitz si era rivelata quello che tutti i suoi uomini avevano sostenuto cioè un mostro dalla corazza imperforabile
    [attachment=2:3l012qrc]furioso bombardamento.jpg[/attachment:3l012qrc]
    [attachment=1:3l012qrc]tra fumo e fumogeni.jpg[/attachment:3l012qrc]
    Gli inglesi erano sempre più risoluti a non farsi sfuggire la preda.
    Programmarono altri attacchi per il 28 aprile e il 15 e il 28 maggio, ma il tempo proibitivo li costrinse a rinunciare alle imprese.
    L`attacco del 17 luglio anch`esso andò a vuoto questa volta a causa delle cortine fumogene, anche il 22 agosto la Tirpitz uscì indenne da un`altra incursione, due giorni dopo gli inglesi decisero un altro attacco con ben 77 fra bombardieri e caccia che la colpirono soltanto con due bombe.
    Nel corso di questa deludente azione, una bomba da 250 kg. non penetrò nella torre di prua e una perforante da 800 kg. la colpì a proravia del ponte di comando, penetrò attraverso 8 ponti, compreso quello principale corazzato, ma non esplose, dalla successiva ispezione condotta dai tedeschi risultò che la bomba era stata riempita di esplosivo soltanto a metà*.
    Il fallimento di un ulteriore attacco, che ebbe luogo 5 giorni più tardi colmò fino all`orlo l`amaro calice dell`aviazione navale.
    Era necessario usare bombe più pesanti e si decise perciò di utilizzare i Lancaster che portavano a bordo bombe perforanti da 5.500 kg. circa.
    Il 15 settembre attaccarono con circa 28 Lancaster che decollarono da Jagodnik e nonostante le cortine fumogene riuscirono a colpire la nave una sola volta, ma con un effetto spettacolare, perché la bomba esplose attraverso il castello di prua aprendo il ponte superiore come una scatola di sardine e questa fu praticamente la fine della Tirpitz che ormai non era più in grado di tenere il mare.
    [attachment=0:3l012qrc]lancaster.jpg[/attachment:3l012qrc]

    fine quarta parte
    fonte cartaceo cocis49
    • Per poter visualizzare questa immagine devi essere registrato o fare il login


    • Per poter visualizzare questa immagine devi essere registrato o fare il login


    • Per poter visualizzare questa immagine devi essere registrato o fare il login


    • Per poter visualizzare questa immagine devi essere registrato o fare il login


    luciano

  8. #28
    Utente registrato
    Data Registrazione
    Apr 2005
    Località
    Veneto
    Messaggi
    1,790

    Re: VITA E MORTE DELLA TIRPITZ

    Luciano ma il Lancaster sta planando a motori spenti?

  9. #29
    Moderatore
    Data Registrazione
    Jan 2007
    Località
    Veneto
    Messaggi
    15,611

    Re: VITA E MORTE DELLA TIRPITZ

    Citazione Originariamente Scritto da norby73
    Luciano ma il Lancaster sta planando a motori spenti?
    Ciao Norby il Lancaster è messo come riferimento e non ti so dire forse lo sta facendo per un risparmio energetico
    luciano

  10. #30
    Utente registrato L'avatar di Blaster Twins
    Data Registrazione
    Apr 2007
    Località
    Piemonte
    Messaggi
    24,089

    Re: VITA E MORTE DELLA TIRPITZ

    Avrà* avuto le eliche in bandiera,vai a sapere.
    A/F 505 PIR 82ND AIRBORNE DIVISION "ALL AMERICAN"
    H-MINUS
    ALL THE WAY!

    www.progetto900.com

Pagina 3 di 5 PrimaPrima 12345 UltimaUltima

Permessi di scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
  • Il codice BB è Attivato
  • Le faccine sono Attivato
  • Il codice [IMG] è Attivato
  • Il codice [VIDEO] è Disattivato
  • Il codice HTML è Disattivato