[justify:26lkct89]La bottiglia di champagne che la mano gentile di Frau von Hassel aveva mandato ad infrangersi, quella mattina del 1° aprile 1939, contro una murata della nave da battaglia alla quale era stato assegnato il nome del padre, Grande ammiraglio Alfred von Tirpitz, (capo della Hochseeflotte (la flotta d`alto mare) durante la Grande Guerra e con essa aveva partecipato alla gigantesca battaglia dello Jutland.), era indubbiamente di ottima marca, quale si addiceva all`importanza della cerimonia.
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Tuttavia non servì molto allo scopo augurale per il quale il suo contenuto era stato versato contro lo scafo della super corazzata, dal momento che a questa fu riservata una sorte grigia e sfortunata, mai illuminata da un momento di gloria e da un balenio di leggenda.
Varata il 1/1/39 nei cantieri di Wilhelmshaven alla presenza del Fuhrer e del Grande Ammiraglio Raeder (promosso a quel supremo grado proprio nello stesso giorno)
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La nave dislocava a pieno carico 52.600 ton. e disponeva di un apparato motore di 12 caldaie Wagner e tre gruppi turboriduttori Brown-Boveri con disposizione sui tre assi, due timoni paralleli disposti ciascuno fra l`elica centrale e la rispettiva laterale, potenza 163 HP, velocità 30.8 nodi, combustibile (nafta) in carico normale 3.000 ton., in carico massimo 8.700 ton., autonomia 10.200 miglia a 16 nodi.
Lunga 251 metri fuori tutto, con corazzature di resistentissimo acciaio che arrivavano fino a 380 mm., poteva resistere a qualsiasi ordigno e difatti mai una bomba nemica penetrerà a fondo i suoi ponti corazzati.
Le artiglierie comprendevano 8 cannoni da 381 mm. in quattro torri binate (chiamate da prora verso poppa, Anton, Bruno, Caesar e Dora), 12 cannoni da 150,55 16 cannoni da 105/65, 16 cannoni da 37, 46 mitragliere da 20.
In caso di emergenza tutti i pezzi anche quelli di grosso calibro, potevano essere impiegati per il tiro contraereo, accompagnando gli aerei attaccanti con un tiro efficace che copriva un raggio massimo di 21.000 metri e che diveniva più nutrito e micidiale man mano che gli incursori, avvicinandosi entravano nel campo di tiro delle armi di calibro inferiore.
Disponeva anche di 8 tubi lanciasiluri e sino a 6 idrovolanti da ricognizione navale gli Arado 196.
Aveva 2.400 uomini di equipaggio
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Il concetto di "flotta in potenza" vale a dire di una forza navale più piccola di quella dell`avversario e quindi non disposta ad impegnarsi in un combattimento navale ad oltranza, ma abbastanza forte da costituire un pericolo per le sue possibilità di ostacolare il traffico marittimo o di piombare su una parte di unità nemiche e distruggerle.
E probabile che la teoria non fosse mai stata applicata così deliberatamente, così sistematicamente e con tanto successo prima.
Anche due fattori concorsero a far si che la Tirpitz non venisse impiegata per una missione nell`atlantico: la scarsa disponibilità del combustibile necessario per le lunghe attraversate oceaniche e l`effetto che la fine della Bismarck aveva esercitato sull`animo di Hitler.
Nella notte fra il 14 e il 15 gennaio 1942, la Tirpitz fece il suo ingresso nelle acque norvegesi(dove rimase per circa 34 mesi) diretta a Trondheim attraverso il canale di Kiel
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La Norvegia costituiva pertanto una posizione ideale per mettere in pratica la politica della "flotta in potenza", mentre la Germania era impegnata contro l`Unione Sovietica a est e contro gli angloamericani a ovest.
Le forze navali tedesche di base nei numerosi fiordi della costa occidentale scandinava, potevano minacciare sia le rotte dei convogli atlantici sia quelle dei convogli artici e i vantaggi offerti dalla posizione e dalla facoltà di scelta del punto e del momento in cui colpire compensavano in buona parte la superiorità numerica della Royal Navy.
La Tirpitz era la nave più indicata d`ogni altra per costituire una simile minaccia perché al tempo del varo era, unitamente alla gemella Bismarck, la nave da guerra più potente del mondo.
fine prima parte[/justify:26lkct89]fonte cartaceo cocis49