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Discussione: LSA & C.o. SMLE n°I MKIII

  1. #1
    Utente registrato L'avatar di tappo
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    LSA & C.o. SMLE n°I MKIII

    E' inutile nasconderlo, la mia grande passione è per i ferrivecchi Inglesi,
    in particolare gli SMLE n°I. Vi presento qui l'ultimo arrivato in famiglia,
    è un SMLE MKIII* di produzione LSA & Co (London Small Arms & Co.),
    è uno dei 430.000 pezzi prodotti nel 1918.

    Questo in particolare non ha un valore collezionistico particolarmente elevato,
    gli è stata purtroppo sostituita la canna nel '43, indice che con ogni probabilità
    le Guerre Mondiali se le è fatte tutte e due. Proprio per questo ho pensato che
    un posto in collezione lo meritasse comunque.

    Vediamolo un po....

    1.jpg
    L'azione presenta ancora la sua bella brunitura.
    Sicuramente avrete notato la presenza del cut-off, in effetti è un MKIII* cancellato.
    (ricordo che MKIII* significa che l'arma è stata privata di cut-off e volley sight in fase
    di riarsenalizzazione, per uniformarli ai nuovi standard, che ritenevano il volley-sight e
    il cut-off obsoleti, ma gli Inglesi sono strani, a un certo punto decisero di riadottare il
    cut-off, così, in una successiva riarsenalizzazione venne rimesso il "lamierino" e cancellato
    l'asterisco). Quest'arma ha sicuramente subito qualche intervento, il più "pesante", come
    già detto la sostituzione della canna nel 1943. Canna comunque rimatricolata con l'arma.
    2.jpg
    Una vista intera ... male non fa
    3.jpg
    Una foto del dischetto presente sulla pala del calcio, purtroppo completamente abrasa
    4.jpg
    però il retro, presenta a sorpresa (sempre gradita) una broad-arrow, indice che si tratta
    comunque di parte originale.
    5.jpg
    Qui la marcatura della canna con data di sostituzione, insieme a un po di marchi
    di ispezione originali della LSA (X9) e i marchi del banco di Gardone ( priprio li dovevano
    metterli? )

    6.jpg
    Nella foto precedente, si nota sopra al '43 un insolito "leone rampante". Non
    è cosa misteriosa, ci sono volute un po di ricerche però si tratta di un marchio
    "civile" che indica il collaudo della canna. In piena guerra le armi venivano
    risistemate con tutto ciò che era a disposizione, incluse parti di armi destinate
    al mercato civile, in genere con finiture migliori rispetto agli standard militari.
    Qui sotto un ingrandimento del marchio, affiancato il marchio trovato sul libro
    del Maggiore Reynolds che lo identifica chiaramente come " London Mark for
    special definitive proof of Rifle barrels, Class 10."
    7.jpg8.jpg
    Qui si vede che nonostante la sostituzione la canna ha ancora stessa matricola dell'arma
    9.jpg
    Dai marchi di collaudo e ispezione si può dedurre che la riparazione sia stata effettuata
    ad Enfield (la corona con la scritta L6 e la E rovesciata, dove L6 è la matricola dell'ispettore
    e la E indica Enfield)
    b9e3682c696112823673dff575f05efadb7114a3_r.jpg
    qui si vede la broad-arrow indica che la canna è stata accettata dal WD
    3341656a183add7a5a13fa2f44215dfba43e8ca0_r.jpg
    qui si vede quella che con ogni probabilità era la matricola della canna
    come parte di ricambio.
    ed416a621231da7757f72717b843855e7df74272_r.jpg
    Sono presenti parecchi altri marchi, su tacca di mira, mirino e ogni altra
    parte, tutto coerente con la produzione LSA e la riparazione Enfield.
    Aggiungo solo due particolari, La leva della sicura marcata internamente
    SMC (Singer Manifacturing Co.) mi fa pensare che sia originale LSA del '18,
    inquanto durante la 2°GM i produttori e subappaltatori/fornitori di parti
    adottarono un sistema di codici. Quello dell "Singer.." era "N67".
    10.jpg
    Concludo con la matricola sulla calciatura ... il prefisso "Z" purtroppo esclude la
    produzione LSA .. probabilmente quando hanno sostituito la canna hanno
    fatto anche altri "lavoretti" ... solo il legno ha matricola diversa dalle altre parti,
    e la tacca di mira (probabilmente sostituita insieme alla canna) ne è priva.
    11.jpg

    Un arma che come già detto, causa la sostituzione della canna nonha grande valore
    però ha quel fascino Inglese a cui non so resistere. Anche questa se potesse parlare
    chissà cosa potrbbe raccontare.

  2. #2
    Moderatore L'avatar di maxtsn
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    È un'arma che sicuramente ha subito parecchie lavorazioni ma che possiede, secondo me, un carico di storia non indifferente e che dimostra appieno la sua vita operativa.
    Max

    Frangar non flectar

  3. #3
    Moderatore L'avatar di Nitro90
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    Una quantità di punzoni impressionante!

  4. #4
    Utente registrato L'avatar di tappo
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    Citazione Originariamente Scritto da Nitro90 Visualizza Messaggio
    Una quantità di punzoni impressionante!
    Considera che è un arma che si è fatta 2 guerre mondiali.
    E' passata attraverso minimo 3 riarsenalizzazioni, dove ad ogni passaggio sono
    stati aggiunti i marchi per contrassegnare anche solo l'avvenuta ispezione.
    "Dulcis in fundo" è arrivata in Italia e anche qui... dopo avere passato qualche
    decennio in una cassa a Taranto, è andato a fare un giretto al banco di Gardone.
    (di questi avrei volentieri fatto a meno, però pare ci vogliano).

    I marchi sono li per raccontare la storia dell'arma, non ci dicono, salvo rari casi
    dove hanno combattuto ma solo dove hanno "riposato" e dove sono state sistemate.
    Non è molto ma è sempre qualcosa.

    C'è chi apprezza di più un arma pulita, con pochissimi marchi e chi come me ama
    quei segni che a volte sembrano soli "sgorbietti", che fanno impazzire per trovarne
    il significato, ma che possono raccontare una storia....

  5. #5
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    Bell'arma, anch'io come te sono un appassionato dell'inglese Enfield, e come te amo i marchi e punzoni vari che
    ne raccontano la storia. Grazie per informazioni riguardo il marchio del leone ne sono diventato matto per capire cosa fosse.
    Complimenti per il nuovo arrivato.

  6. #6
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    Citazione Originariamente Scritto da rol51 Visualizza Messaggio
    Bell'arma, anch'io come te sono un appassionato dell'inglese Enfield, e come te amo i marchi e punzoni vari che
    ne raccontano la storia. Grazie per informazioni riguardo il marchio del leone ne sono diventato matto per capire cosa fosse.
    Complimenti per il nuovo arrivato.
    E' bello sapere di non esser soli.

    A dire il vero "il leone" alla prima analisi mi era completamente sfuggito, poi
    un amico me lo ha fatto notare e da li... in breve tempo con un po di ricerche,
    consultando qualche buon testo, sono riuscito a trovare il significato.

    Hai anche tu una canna con leone? E' su arma "militare" o "civile"?
    Riusciresti a postare qualche foto di marchi presenti?

    Perdonami ma sono curiosissimo

  7. #7
    Moderatore L'avatar di Paolo Marzetti
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