Oggi è la volta di questo elmetto.
Non è quel che si dice un pezzo appariscente o di particolare valore, ma ha sulle spalle un po' di storia, sia pur recente, e combattimenti veri, ed è stato utilizzato da una persona viva e vegeta e abbastanza giovane, per di più parente stretto di un nostro amico forumista, molto noto, che se vorrà* potrà* intervenire a compendio e integrazione.
Dato che siamo in tempi recenti, con persone vere, e in uno scenario purtroppo non certo idialliaco, come è stato quello delle guerre recenti nella ex Jugoslavia, forse non potremo addentrarci in particolari troppo espliciti: le ferite sono ancora aperte e dolorose in quelle popolazioni.
L'elmetto è stato usato nel 1995 dalla persona suddetta, Croato, nelle operazioni condotte dall'Esercito e dalle Milizie del suo Paese, durante l'Operazione Tempesta, ovvero la riconquista dei territori della Krajina sotto il controllo Serbo.
Ricordo brevemente che la regione della Krajina, facente parte del territorio Croato e confinante con la Bosnia, nel 1991 proclamò unilateralmente la propria secessione dalla Croazia, ancor prima che la Croazia divenisse indipendente; la Repubblica di Krajina entrò nell'orbita serba, fino appunto all'agosto del 1995, quando la Croazia decise di rioccupare il territorio, il che causò nella popolazione, di maggioranza serba, uno dei molti e tristementi noti esodi biblici: circa 250000 persone che abbandonarono queste terre.
Come vi dicevo, l'argomento è anche delicato, per cui ritengo di non dover fare altre aggiunte, ma questa pur piccola premessa storica mi sembrava necessaria.
Quindi abbiamo un esempio di un vero elmetto usato in operazione, anche se per breve tempo; molto interessante è il grossolano mimetismo applicato sul campo, testimoniato dall'utilizzatore e da lui personalmente eseguito: si tratta di semplici striature realizzate con bomboletta spray di colore nero, sul verde scuro originale.
Le scalfitture e le scrostature inoltre fanno notare che l'elmetto ha un primer di fondo di colore rossiccio, direttamente sul metallo; la prima verniciatura è un verde scuro liscio, sul quale poi è stato applicato una verniciatura dello stesso colore , ma finemente rugosa e antiriflesso.
Così era l'elmetto quando è stato consegnato al nostro Militare.
Successivamente, come già* detto, striature di nero con una normale bomboletta spray.
Altro curioso particolare che ho tenuto per ultimo: l'elmetto come vedete è di ispirazione americana, uno dei tanti cloni di M1: questo è di produzione Israeliana, anni 70/80, liner compreso.
Il sospetto l'ho avuto subito vedendo il terzo reggisoggolo nucale, una particolarità* israeliana per utilizzare il sottogola tipo paracadutista "british style"; questa modifica fu fatta, dalla Ditta Rabintex, anche su veri M1 americani e anche su OTAN francesi; in seguito, avviata la produzione di elmetti in proprio, fu standardizzata.
Ricordo anche che nel caso di veri M1 americani, questo tipo di modifica comportava un leggero arretramento dei due reggisoggolo laterali, mediante asportatura, molatura e risaldataura degli esistenti, cosa che lascia tracce evidenti; questo particolare aiuta a distinguere fra gli elmetti prodotti in Israele e quelli Americani.
Inoltre questo elmetto porta anche stampata una numerazione di produzione nella posizione tipica degli M1 bellici, ovvero all'interno del frontino anteriore; il codice in questo caso è I 6652.
Il "sospetto" nato col guscio mi è stato confermato ancor più dal marchio trovato all'interno del liner, ovvero "Tama" con sopra dei caratteri stilizzati che danno proprio l'idea di simboli ebraici; una rapida ricerca e trovo che Tama è una industria Israeliana attiva nel settore delle materie plastiche e tra i suoi prodotti ha elmetti militari, la sede è al Kibbutz Mishmar Ha'Emek, se volete ho pure telefono e fax ; il cerchio quindi chiude.
Resta una domanda: per quale strano motivo un elmetto Israeliano è finito sulla testa di un militare Croato?
Spero di non aver annoiato troppo.