Re: il "buon" tedesco....
alla faccia che prosa , roba da far accapoare la pelle mi chiedo una volta letto questo scritto cosa abbiano
pensato di fare di lui i soldati che l'hanno catturato ciao
Re: il "buon" tedesco....
orpo, devo dire che ne ho lette di testimonianze, lettere e cartoline dai vari fronti, ma mai ho riscontrato un odio tanto viscerale ed incondizionato...
non vorrei fare il maligno, però sarebbe legittimo dubitare un pò della originalità* del testo, trovandosi questo in una pubblicazione propagandistica distribuita prima della battaglia del solstizio... [137
non voglio dire che i tedeschi erano buoni e noi i cattivi o viceversa...solamente ho sempre riscontrato una certa omogeneità* di pensiero fra le truppe combattenti (austriache, francesi, italiane che siano...poi quello che pensassero gli ufficialetti esteti è un'altra cosa) ed un odio così "barbaro" (perchè più che scritti da un soldato germanico sembrano espressi da un guerriero goto che si appresta a saccheggiare il decadente impero romano) veramente non l'ho mai sentito...solo nelle pubblicazioni di propaganda, appunto....
just my 2 cents....
Re: il "buon" tedesco....
Credo si tratti di concetti che per esigenze poetiche sono stati esasperati più per il gusto del pensare guerriero che per quello del pensare comune. Poi qualche spostato lo si trova sempre.
Re: il "buon" tedesco....
Citazione:
Originariamente Scritto da andrej
orpo, devo dire che ne ho lette di testimonianze, lettere e cartoline dai vari fronti, ma mai ho riscontrato un odio tanto viscerale ed incondizionato...
non vorrei fare il maligno, però sarebbe legittimo dubitare un pò della originalità* del testo, trovandosi questo in una pubblicazione propagandistica distribuita prima della battaglia del solstizio... [137
non voglio dire che i tedeschi erano buoni e noi i cattivi o viceversa...solamente ho sempre riscontrato una certa omogeneità* di pensiero fra le truppe combattenti (austriache, francesi, italiane che siano...poi quello che pensassero gli ufficialetti esteti è un'altra cosa) ed un odio così "barbaro" (perchè più che scritti da un soldato germanico sembrano espressi da un guerriero goto che si appresta a saccheggiare il decadente impero romano) veramente non l'ho mai sentito...solo nelle pubblicazioni di propaganda, appunto....
just my 2 cents....
si si ! stiamo parlando di pura propaganda, il capitolo finisce appunto con una frase toccante :" ...e l'italiano che più uccide sia oggi il figliuolo prediletto dell'Italia in armi"
ovviamente giustificata dal fatto che bisogna uccidere il barbaro germanico che scrive la prosa del topic iniziale ...
Re: il "buon" tedesco....
Qualcuno di voi ha mai letto le versioni non edulcorate dei discorsi di Patton alle truppe prima di una battaglia? Pensate che ci sia molta differenza rispetto a questo testo?
E credete che gli eccidi di soldati italiani disarmati durante lo sbarco in Sicilia siano stati semplici infortuni o non saranno piuttosto conseguenza di qualcuno di quei proclami?
Re: il "buon" tedesco....
Ricorda la prosa dello scrittore sovietico Ilja Erenburg.
In uno dei libri di Sven Hassel è riportato un suo discorso, nel quale invita a uccidere i tedeschi, ucciderli ovunque, ucciderli già* nel ventre delle loro madri, perchè i tedeschi sono colpevoli prima ancora di nascere.
Va avanti su questo tono per mezza pagina o più.
Quando l'ho letto, anni fa, la sua violenza mi ha fatta rabbrividire.
Qualcuno ha sotto mano i libri di Sven Hassel? Dovrebbe essere quello sulla campagna di Russia.
Re: il "buon" tedesco....
Veramente da far accapponare la pelle! [1495
Fortunatamente il "nostro" Sven Hassel è migliore... almeno credo! [0008024
Re: il "buon" tedesco....
Guarda che non l'ho mica scritto io [0008024 .
E poi chi vi sfama alle prossime fiere ? [17
Allegati: 1
Re: il "buon" tedesco....
Questo è un libro quasi introvabile difatti posseggo solo copia fotostatica, che consta di 245 pagine numerate, ma ne posto la prima e ultima di copertina per permettere a qualche amico del Forum di poterlo magari trovare in qualche biblioteca bèn fornita. Per alcuni versi nello studio del prof. Marco Picone Chiodo sono ravvisabili comportamenti-episodi successi nel nord Italia dopo la fine della guerra.
Un saluto da El Tiroles