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[VENEZIA] Batteria Amalfi (Parte III°)
Batteria Amalfi (Parte III°)
Parte I : viewtopic.php?f=84&t=3839
Parte II : viewtopic.php?f=84&t=3977
[attachment=3:7atym7bg]DSC06455_proc.jpg[/attachment:7atym7bg]
Torno spesso nei luoghi che visito. Ci torno a volte solo per potermi fermare sui gradini all'ingresso e fermare tutto per 10 minuti : da solo con i miei pensieri.
A volte torno perché ho pensato ad una foto , ad una inquadratura. E allora via, si parte e si verifica se quello immaginato è realizzabile. In questo caso l'Amalfi con la sua torre binata da 381/40 è per me una meta abituale, e questa una occasione per condividere una vista particolare al centro del pozzo della torre corazzata.
[attachment=2:7atym7bg]DSC06442_proc.jpg[/attachment:7atym7bg]
Ci torno spesso come dicevo , a volte ci sono piccoli cambiamenti come in questo caso : finalmente quel poco della scritta si legge perchè qualcuno ha liberato l'ingresso dagli alberi. Il motto della batteria : EX IMO FLUCTUUM CONTRA HOSTES RESURGO.
[attachment=1:7atym7bg]DSC06483.JPG[/attachment:7atym7bg]
E spesso mi fermo nella stazione elettrogena. Questo ambiente mi ha sempre incuriosito. Era nella centrale e ospitava l'accumulatore idraulico , un enorme sistema di contrappesi in piastre di ghisa aventi forma cilindrica del peso di 76340 Kg. Veniva sollevato da un motore diesel dal 225 cavalli che esercitava una pressione di 75 admosfere necessaria per i movimenti della torre blindata. Il liquido pompato nell'impianto era acqua che veniva miscelata con glicerina. (fonte "La Batteria Amalfi Nella Grande Guerra")
[attachment=0:7atym7bg]Disposizione A.JPG[/attachment:7atym7bg]
Ci sono anche una serie di edifici secondari che hanno attirato la mia attenzione e che poi in parte ho avuto modo di verificare grazie al un libro "La Batteria Amalfi nella grande guerra".
Mi riprometto a breve di farvi vedere qualcosa.
Al momento che scrivo :
1) La Palazzina Ufficiali
2) Casermetta Truppa
3) ?
4) Cabina di Trasformazione
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Re: [VENEZIA] Batteria Amalfi (Parte III°)
E spesso mi fermo nella stazione elettrogena. Questo ambiente mi ha sempre incuriosito. Era nella centrale e ospitava l'accumulatore idraulico , un enorme sistema di contrappesi in piastre di ghisa aventi forma cilindrica del peso di 76340 Kg. Veniva sollevato da un motore diesel dal 225 cavalli che esercitava una pressione di 75 admosfere necessaria per i movimenti della torre blindata. Il liquido pompato nell'impianto era acqua che veniva miscelata con glicerina. (fonte "La Batteria Amalfi Nella Grande Guerra")
I pesi dell'accumulatore idraulico non venivano sollevati con il motore (a benzina, i diesel erano allora usati solo per le navi, ed in misura ridottissima) ma questo motore azionava una pompa che immettendo acqua nel cilindro centrale dell'Accumulatore (brevetto dell'inglese Armstrong, lo stesso dei cannoni) alzava appunto i pesi. La pesante massa di ghisa una volta raggiunto il punto di sollevamento massimo veniva fatta ridiscendere, mettendo così in pressione l'acqua che azionava i mortori idraulici probabilmente a tre pistoni..
Anche le artiglierie della torre Amalfi erano di derivazione inglese, infatti le costruì la Wickers-Terni nello stabilimento della Spezia. Ciao
Re: [VENEZIA] Batteria Amalfi (Parte III°)
Da satellite sembra un tobruk gigante [255
Questo tipo di "motorizzazione" del movimento della torre è particolare solo di questa batteria o è standard in tutte quelle con questo tipo di cannoni (che se non sbaglio sono pure quelli di M.te moro e Arenzano a Genova)?
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Re: [VENEZIA] Batteria Amalfi (Parte III°)
Citazione:
Originariamente Scritto da molla2
.................
Questo tipo di "motorizzazione" del movimento della torre è particolare solo di questa batteria o è standard in tutte quelle con questo tipo di cannoni (che se non sbaglio sono pure quelli di M.te moro e Arenzano a Genova)?
Questa batteria usava i cannoni destinati alla nave da battaglia Francesco Caracciolo , prima di una classe di quattro unità.
Gemella della Amalfi è la Brin , che abbiamo già visto sul forum grazie a sidescanner e la Fratelli Bandiera.
Citazione:
Originariamente Scritto da Stefano Danese
......a benzina, i diesel erano allora usati solo per le navi, ed in misura ridottissima
Grazie Stefano per le spiegazioni. Per quanto risposto a molla2 , visto che sono cannoni di derivazione navale , mi chiedo se non sia vero l'utilizzo dei motori diesel come scritto nel libro di Furio Lazzarini , profondo conoscitore di questo tipo di istallazioni.
Approfitto allora per vedere con voi alcuni aspetti di questa istallazione.
[attachment=0:2u4zhwc5]Sez.jpg[/attachment:2u4zhwc5]
Il liquido in pressione raggiungeva il fondo del pozzo della torre, e da qui raggiungeva la camera di manovra. Attraverso una conduttura anulare che correva lungo le pareti della torre , erano presenti una serie di deviazioni e rimandi che alimentavano i meccanismi di funzionamento : torchi di elevazione , di rinculo e di ritorno in batteria , il motore idraulico per il brandeggio , i motori idraulici dei due otturatori e del calcatoio a catena , paranchi idraulici degli elevatori principali e di caricamento , calcatoi di travaso. Alla fine di tutti questi meccanismi i tubi in uscita confluivano in un secondo anello situato nella camera di manovra che provvedeva a convogliare il liquido in un serbatoio situato sotto il pozzo.
Nel libro di Lazzarini si cita che questo sistema non era proprio "ermetico" , perdite e spruzzi ad alta pressione erano giornalieri , al punto che i militari avevano soprannominato l'Amalfi come "Il Sommergibile" :mrgreen:
[attachment=4:2u4zhwc5]DSC01012_proc.jpg[/attachment:2u4zhwc5]
[attachment=3:2u4zhwc5]Elett.jpg[/attachment:2u4zhwc5]
Ritorniamo alla nostra stazione elettrogena.
[attachment=2:2u4zhwc5]DSC06473.JPG[/attachment:2u4zhwc5]
Diesel o Benzia [0008024 il primo salone ospitava il motore.
[attachment=1:2u4zhwc5]DSC06479.JPG[/attachment:2u4zhwc5]
Mentre l'ultimo ambiente era presente un soppalco , dove si trovavano gli alloggi degli operai. Era ricavato quindi un piccolo magazzino , mentre il resto della struttura era utilizzato per un convertitore elettrico (3.000 Volt -> 110 Volt ) che serviva in caso di guasto dei motori.
[00016009
Re: [VENEZIA] Batteria Amalfi (Parte III°)
Lo chiedevo perchè anche le 2 batterie che ho menzionato avevano cannoni di derivazione navale della classe Caracciolo.
Se a questa gemelle non lo erano di certo, avevano comunque lo stesso cannone da 381/41 e quindi non sarebbe stupido pensare che per muoverle fosse usato lo stesso sistema, sempre che il sistema in oggetto non sia singolarità della Amalfi.
Ciaoooo!! [264
Re: [VENEZIA] Batteria Amalfi (Parte III°)
Reportage eccellente come al solito, in tutte le sue parti. [264 Questa batteria era a suo modo un impressionante concentrato di alta tecnologia dell'epoca, essendo basata su artiglierie navali di così poderoso calibro, ben differenti dai "soliti" pezzi da 149 A tipici delle fortificazioni italiane della Grande Guerra. Una domanda, visto che non ho il libro di Lazzarini, si sa qualcosa sulla composizione della guarnigione dell'opera, in particolare nel 1917-18? Artiglieri da fortezza con supporto dei tipici Militi Territoriali, o forse il personale era della Regia Marina?
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Re: [VENEZIA] Batteria Amalfi (Parte III°)
Citazione:
Originariamente Scritto da Festungsartillerie
............. Una domanda, visto che non ho il libro di Lazzarini, si sa qualcosa sulla composizione della guarnigione dell'opera, in particolare nel 1917-18? Artiglieri da fortezza con supporto dei tipici Militi Territoriali, o forse il personale era della Regia Marina?
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Ciao Festungsartillerie,
la batteria divenne operativa dopo le prove di collaudo del 14 maggio del 1917.
Fu ceduta temporaneamente dalla Marina Militare al Comando d'Artiglieria della Terza Armata del Regio Esercito.
Lazzarini chiarisce che la marina non disponeva di un numero sufficiente di organici addestrati nel servizio di artiglieria.
Così si preferì impiegare gli effettivi nel nuovo ruolo di Fanteria di Marina ( Reggimento Marina ) specialità da cui trarrà poi origine il "Battaglione San Marco"
[00016009
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Re: [VENEZIA] Batteria Amalfi (Parte III°)
Visto che abbiamo parlato in questo post delle Corazzate Caracciolo, ecco una piastra di corazza KC sperimentale delle acciaierie di Terni destinata appunto a quelle navi, vi è infisso un proietto da 305/46 inerte firth con cappuccio rettangolare e spigoli smussati. (Arsenale MM La Spezia)