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Allegati: 3
Re: 19 marzo 2011
Ecco il fondello e la spoletta, mi manca ancora da pulire l'interno di entrambi e il fondo del fondello.
Sulla spoletta sono venute fuori due serie di numeri 117822 che penso sia la matricola e 16 che penso sia l'anno.
Per pulirli ho usato spazzola d'ottone su trapano e poi una spruzzata di vernice trasparente opaca.
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Re: 19 marzo 2011
Bellissimi pezzi, valgono 10 volte la fatica fatta per caricarli sulle spalle [264
La spazzola d'ottone io l'avrei usata solo per pulire la corona, per il resto molto meglio quella d'acciaio, pulisce meglio e si consuma di meno [257
[00016009
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Re: 19 marzo 2011
ciao
belli ,sicuramente faranno la loro figura nella tua collezione [257
complimenti
enrico [264
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Re: 19 marzo 2011
Sei sicuro che la spazzola abbia i fili in ottone e non in acciaio ottonato? Generalmente si trovano in commercio le seconde, usate per la loro resistenza alla ruggine quando non usate.
Nel caso adopera sempre spazzole in acciaio nudo per evitare spiacevoli "colorazioni" dei pezzi.
Veramente bella l'accoppiata bicchiere-ogiva del 149! ha tirato una bella "musà*ta", però il brillamento della carica è stato difettoso...
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Re: 19 marzo 2011
Grazie a tutti
Citazione:
Originariamente Scritto da Centerfire
Sei sicuro che la spazzola abbia i fili in ottone e non in acciaio ottonato? Generalmente si trovano in commercio le seconde, usate per la loro resistenza alla ruggine quando non usate.
In effetti penso che hai ragione su sul materiale dei fili della spazzola perchè la parte che è stata a contatto con il pezzo da pulire non è più color ottone.
Per quanto riguarda le colorazioni che rilasciano fino ad ora non l'ho mai notato. Appena ho un pò di tempo faccio una prova sulle scheggie trovate.
Tempo fa per pulire una sipe avevo usato quella d'acciaio ma ho visto che me la graffiava lasciando molti segni, mentre con quella in acciaio ottonato lasciava meno segni (sembra quasi più "delicata") per cui di solito uso quella in acciaio ottonato.
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Allegati: 1
Re: 19 marzo 2011
Oggi, a 40cm circa di distanza da dove avevamo trovato il fondello, il diaframma (penso) e altre scheggie.